""Ma sgombriamo il campo lessicale di quelle voci comuni anche all'italiano: ossia rabia e bile e, insieme con queste, di tutti i verbi come rabiarse, incazarse (a cui aggiungiamo anche un, nostranissimo però, imbilarse) e andiamo dritti a un neologismo che, per altri versi, tanto neo non è: scaturir, che è, come termine di lunga data del nostro dialetto, lo spaventarsi dei branchi di pesci durante la pesca, e deriva non da scatar ma da catura. Come neologismo, invece, significa "reagire rabbiosamente con uno scatto", e ciò per influenza sotterranea del dialettale scatar e dell'italiano "scaturire" che significa "erompere", "uscir fuori
Spero sia chiara la differenza fra scaturir spaventarsi ( temendo la cattura) termine antico di gergo marinaresco che è quello che ho sentitoin famiglia dai miei vecchi , forse eco di antiche esperienze di mare , e il moderno neologismo scaturir arrabbiarsi.
Lo "scaturido" sentito usare , al contrario dell'imbilato, era paralizzato dalla paura, uno si sente "scaturido" prima di un esame difficile.. come un pesce che sente che sta per morire