"Romba il motore"
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Non sapevo dove metterla se tra gli eventi, libri o prima guerra mondiale.
Ma siccome parla anche di Banfield la metto qua.
Venerdì 15, alle ore 17, Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito presentano il libro "Romba il motore. Storie di aviatori" nell'hangar dell'aeroporto di Prosecco, Borgo Grotta Gigante 68 Sgonico (vicino al Centro Ervatti). Possibile visione del filmato "Volo su Trieste", girato durante la Prima guerra mondiale, in cui si vede Banfield a bordo del suo idro Lohner. Forse qualcuno di voi mi racconta come è stata la presentazione?
Ma siccome parla anche di Banfield la metto qua.
Venerdì 15, alle ore 17, Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito presentano il libro "Romba il motore. Storie di aviatori" nell'hangar dell'aeroporto di Prosecco, Borgo Grotta Gigante 68 Sgonico (vicino al Centro Ervatti). Possibile visione del filmato "Volo su Trieste", girato durante la Prima guerra mondiale, in cui si vede Banfield a bordo del suo idro Lohner. Forse qualcuno di voi mi racconta come è stata la presentazione?
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- babatriestina
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Medesimo argomento, medesimo libro, c'è un articolo sul Corriere della sera, edizione veneta:
riporto il passo relativo al nostro Baron Jeffrey:
Agosto 1916: per Venezia è il momento più difficile da quando la Grande Guerra è cominciata. La città, pur lontana dal fronte, ha un ruolo strategico fondamentale: dal suo porto vengono infatti destinate alle truppe italiane schierate sull’Isonzo le armi ed i vettovagliamenti. All’aeroporto del Lido, poi, è schierata una squadriglia di caccia, mentre al largo del litorale si innalzano palloni aerostatici, ancorati a pontoni galleggianti; all’Arsenale sono costruiti i Mas che vanno a silurare le navi nemiche. Gli austriaci quindi la bombardano e pesantemente. A guidare gli idrovolanti imperiali Goffredo de Banfield, la ventiseienne Aquila di Trieste, che proprio il primo giorno di quel mese aveva abbattuto da solo un’intera squadriglia di bombardieri Caproni italiani al largo della costa istriana. Gli idroplani di Banfield terrorizzano la città. Le loro bombe ne danneggiano anche il patrimonio artistico: la cattedrale di San Pietro di Castello è colpita, un affresco del Tiepolo che ornava il soffitto della chiesa degli Scalzi viene distrutto per sempre. Gli austroungarici vengono presentati come «barbari» dalla propaganda italiana, una definizione che Banfield non accetta. Scriverà sulle sue memorie: «Nessuno di noi avrebbe sganciato una sola bomba su Venezia se fosse stata dichiarata città aperta, ovvero esclusa da tutte le operazioni belliche. Poiché ciò non avvenne, non ritengo del tutto giustificabile parlare di martirio della città». Il suo nome resterà a lungo maledetto in laguna, tanto che, qualche anno dopo, la figlia Maria Luisa sarà costretta a celare il suo cognome in casa di un’amica veneziana per non essere messa alla porta dal padre di quest’ultima.
Ironia della sorte, il figlio sposerà, dopo la morte del padre, una nobile veneziana..
riporto il passo relativo al nostro Baron Jeffrey:
Agosto 1916: per Venezia è il momento più difficile da quando la Grande Guerra è cominciata. La città, pur lontana dal fronte, ha un ruolo strategico fondamentale: dal suo porto vengono infatti destinate alle truppe italiane schierate sull’Isonzo le armi ed i vettovagliamenti. All’aeroporto del Lido, poi, è schierata una squadriglia di caccia, mentre al largo del litorale si innalzano palloni aerostatici, ancorati a pontoni galleggianti; all’Arsenale sono costruiti i Mas che vanno a silurare le navi nemiche. Gli austriaci quindi la bombardano e pesantemente. A guidare gli idrovolanti imperiali Goffredo de Banfield, la ventiseienne Aquila di Trieste, che proprio il primo giorno di quel mese aveva abbattuto da solo un’intera squadriglia di bombardieri Caproni italiani al largo della costa istriana. Gli idroplani di Banfield terrorizzano la città. Le loro bombe ne danneggiano anche il patrimonio artistico: la cattedrale di San Pietro di Castello è colpita, un affresco del Tiepolo che ornava il soffitto della chiesa degli Scalzi viene distrutto per sempre. Gli austroungarici vengono presentati come «barbari» dalla propaganda italiana, una definizione che Banfield non accetta. Scriverà sulle sue memorie: «Nessuno di noi avrebbe sganciato una sola bomba su Venezia se fosse stata dichiarata città aperta, ovvero esclusa da tutte le operazioni belliche. Poiché ciò non avvenne, non ritengo del tutto giustificabile parlare di martirio della città». Il suo nome resterà a lungo maledetto in laguna, tanto che, qualche anno dopo, la figlia Maria Luisa sarà costretta a celare il suo cognome in casa di un’amica veneziana per non essere messa alla porta dal padre di quest’ultima.
Ironia della sorte, il figlio sposerà, dopo la morte del padre, una nobile veneziana..
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- AdlerTS
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Agosto 1916 ? Il Corriere ignora che
Tra queste città Venezia jera la prima della lista.AdlerTS ha scritto:"L'8 dicembre 1916 Carlo d'Asburgo ordinò alla flotta di non effettuare più attacchi aerei contro città aperte e contro le loro stazioni ferroviarie. Qualora particolari circostanze avessero reso necessaria una azione di questo tipo, avrebbe dovuto essere prima richiesta l'autorizzazione sovrana."[/i]
Mal no far, paura no gaver.
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e difatti me par che corrispondi: agosto 1916 vien prima de dicembre 1916 e forsi la decision del beato Carlo xe stada influenzada de quel che iera nato nel estate prima, nela qual estate lu no podeva ancora far gnente, visto che regnava ancora el vecio ImperatorAdlerTS ha scritto:Agosto 1916 ? Il Corriere ignora che
Tra queste città Venezia jera la prima della lista.AdlerTS ha scritto:"L'8 dicembre 1916 Carlo d'Asburgo ordinò alla flotta di non effettuare più attacchi aerei contro città aperte e contro le loro stazioni ferroviarie. Qualora particolari circostanze avessero reso necessaria una azione di questo tipo, avrebbe dovuto essere prima richiesta l'autorizzazione sovrana."[/i]
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Grazie, i me ga za insegnado che agosto vien prima de dicembre.
Volevo sottolinear che noi gavemo smesso de bombardar in aperta città (salvo casi eccezionali) a fine 1916. Se te se riguardi la lista dei bombardamenti su Trieste te vederà che l'Italia ne ga bombardado almeno per tutto el 1917.
Te dirò de più: non trovo strano che i gabbi tirado bombe su Trieste, purtroppo la guerra xe questa. Però prima de darghe dei barbari a qualchidun el Corriere podessi analizzar i bombardamenti nell'arco de tutto el periodo bellico. Certe valutazioni poderia cambiar de aspetto.
Volevo sottolinear che noi gavemo smesso de bombardar in aperta città (salvo casi eccezionali) a fine 1916. Se te se riguardi la lista dei bombardamenti su Trieste te vederà che l'Italia ne ga bombardado almeno per tutto el 1917.
Te dirò de più: non trovo strano che i gabbi tirado bombe su Trieste, purtroppo la guerra xe questa. Però prima de darghe dei barbari a qualchidun el Corriere podessi analizzar i bombardamenti nell'arco de tutto el periodo bellico. Certe valutazioni poderia cambiar de aspetto.
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altro elenco:AdlerTS ha scritto:Grazie, i me ga za insegnado che agosto vien prima de dicembre.
Volevo sottolinear che noi gavemo smesso de bombardar in aperta città (salvo casi eccezionali) a fine 1916. Se te se riguardi la lista dei bombardamenti su Trieste te vederà che l'Italia ne ga bombardado almeno per tutto el 1917.
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http://www.biografiadiunabomba.it/bomba ... _prima.php
ricopio dalla fin del 1916:
1/12 Novembre 1916:Padova bombardamento austriaco
1 Gennaio 1918:Asiago bombardamento italiano
4 Gennaio 1918:Levico bombardamento italiano
4 Gennaio 1918:Mestre, Bassano Castelfranco-bombardamento austriaco
12 Gennaio 1918:Primolano; Cismon bombardamento italiano
15 Gennaio 1918:Motta di Livenza bombardamento italiano
26 Gennaio 1918:Mestre e Treviso-bombardamento austriaco
30 Gennaio1918:Bassano bombardamento austriaco
31 Gennaio1918:Treviso bombardamento austriaco
3 Febbraio1918:Venezia, Padova, Treviso bombardamento austriaco
4 Febbraio1918:Padova bombardamento austriaco
5 Febbraio1918:Venezia, Treviso, Mestre bombardamento austriaco
6 Febbraio1918:Mestre, Treviso, Bassano bombardamento austriaco
18 Febbraio1918:Vicenza bombardamento austriaco
11 Marzo 1918:Napoli bombardamento austriaco
3 Maggio 1918:Bolzano bombardamento italiano
10 Maggio 1918:Matterello bombardamento italiano
20 Maggio 1918:Valsugana bombardamento italiano
24 Maggio1918:Asiago bombardamento italiano
un tanto per un minimo de pluralità de fonti... anche se no semo più sul topic de de Banfield.
E visto che i bombardamenti dela prima guerra no li gavemo fatti nè ti nè mi, e spero gnanca i tui noni o te asicuro i mii noni, sparagnime el "noi".
altra fonte:
http://www.sapere.it/tca/minisite/stori ... _05.d.html
Uno dei primi bombardamenti gravi colpì, per esempio, Bari il 17 luglio 1915: vennero sganciate bombe da 50 Kg e vi furono 11 morti e 17 feriti. Bari insieme a Venezia sede di un arsenale militare, fu una delle città sulla costa maggiormente colpite. Ma anche città più all'interno rispetto alla linea del fronte vennero colpite: Verona il 14 novembre del 1915 subì uno dei più gravi attacchi aerei: vennero sganciate 15 bombe che uccisero 37 persone, ne ferirono gravemente 29 e leggermente 19. Il 14 febbraio 1916 fu la volta di Milano sui cui piombarono improvvisamente numerosi aerei austriaci provenienti dal Trentino. L'obiettivo dichiarato era la stazione ferroviaria ma le bombe caddero sul quartiere Porta Volta e presso il Cimitero Monumentale. Nella notte tra l'11 e il 12 novembre del 1916 aerei austriaci bombardarono Padova provocando quella che fu forse la maggior strage su una città italiana che causò orrore nel mondo e violente polemiche fra i belligeranti. Una delle 12 bombe sganciate colpì un edificio da cui vennero estratte 93 vittime e 20 feriti. Il bombardamento impressionò così tanto l'opinione pubblica da entrambe le parti che sia il nuovo imperatore austro-ungarico, Carlo, che il Pontefice Benedetto XV chiesero la fine dei bombardamenti sulle città. Naturalmente, nonostante una tregua su Venezia, i bombardamenti continuarono. Le città più bombardate dagli italiani erano Trieste e Pola, che subirono pesanti attacchi nell'agosto del 1917. Altro grave bombardamento subito dagli italiani fu quello di Napoli avvenuto nel marzo 1918 ad opera di un dirigibile di tipo "Zeppelin" partito da una base in Bulgaria. L'attacco fu inaspettato e la reazione contraerea inesistente. L'avvenimento, oltre a terrorizzare la popolazione, determinò un'interrogazione alla Camera dei deputati sull'inefficienza delle nostre difese.
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Mi no capiso che bisogno che xe de saver, a cento anni de distanza, chi che iera bon e chi che iera cativo.
Le guere, per principio, se le vinzi copando o, meio ancora, rendendo invalidi quanti più nemici posibile e fazendoghe far la fame a chi che no combati. E quindi in tute le guere, de tute le parti (trane forsi pochisime ecezioni che no vedo de sicuro in quei che ga fato la prima guera mondial, de una parte o de l'altra), se se trova davanti a una gran masa de poveri diavoli che se tira adoso col s'ciopo perché, nela miglior ipotesi, xe stai inzinghenai o, nela pegior, xe stai costreti; ghe xe dopo anche quatro stronzi de una parte e quatro de l'altra che da i ordini da l'alto de un caval.
Go leto i apunti de Cadorna su quanti morti che servi per ciapar una trincea o un nido de mitragliatrice. Go visto quei de Cadorna perché so l'italian e go zercà in italian, ma son sicurissimo che Borojevic von Bojna o chi per lui gaveva un foglieto de apunti compagno.
Invece de discuter su chi iera più bon nel '16, perdé un poco de tempo a risponder a questa domanda: "Quando un giorno i me spiegherà che devo cior el s'ciopo per tirarghe ai negri che riva a Lampedusa a invaderne e a portar via el lavor ai nostri fioi, cosa faro?"
Le guere, per principio, se le vinzi copando o, meio ancora, rendendo invalidi quanti più nemici posibile e fazendoghe far la fame a chi che no combati. E quindi in tute le guere, de tute le parti (trane forsi pochisime ecezioni che no vedo de sicuro in quei che ga fato la prima guera mondial, de una parte o de l'altra), se se trova davanti a una gran masa de poveri diavoli che se tira adoso col s'ciopo perché, nela miglior ipotesi, xe stai inzinghenai o, nela pegior, xe stai costreti; ghe xe dopo anche quatro stronzi de una parte e quatro de l'altra che da i ordini da l'alto de un caval.
Go leto i apunti de Cadorna su quanti morti che servi per ciapar una trincea o un nido de mitragliatrice. Go visto quei de Cadorna perché so l'italian e go zercà in italian, ma son sicurissimo che Borojevic von Bojna o chi per lui gaveva un foglieto de apunti compagno.
Invece de discuter su chi iera più bon nel '16, perdé un poco de tempo a risponder a questa domanda: "Quando un giorno i me spiegherà che devo cior el s'ciopo per tirarghe ai negri che riva a Lampedusa a invaderne e a portar via el lavor ai nostri fioi, cosa faro?"
- babatriestina
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
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Concordo con SonoPiccolo sula sua condanna in general dela guerra e spero che mai i me domanderà de spararghe a qualchedun (vantaggi de esser donna), ma co legio i libri de storia che parla de Monaco nel 1938, tuti contenti de gaver evitado la guerra.. e po xe nato quel che xe nato un anno dopo.. no so più cossa pensar...
e per saver risponder ale domande de cossa che nasserà, me par giusto cominciar col studiar quel che xe nato e perchè, no per dimostrar che " i mii iera boni e i altri no". Perchè alora no xe più storia, ma propaganda.
e per saver risponder ale domande de cossa che nasserà, me par giusto cominciar col studiar quel che xe nato e perchè, no per dimostrar che " i mii iera boni e i altri no". Perchè alora no xe più storia, ma propaganda.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Concordo con la condanna a tute le guere e, a costo de andar OT, ve passo una segnalazion atinente:
2 ottobre 2009 / 2 gennaio 2010
"UNA MARCIA DISARMANTE"
Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.
7 NOVEMBRE A TRIESTE!
Info qua:
http://www.marciamondiale.org
2 ottobre 2009 / 2 gennaio 2010
"UNA MARCIA DISARMANTE"
Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.
7 NOVEMBRE A TRIESTE!
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Grazie Zigolo.Zigolo ha scritto:Concordo con la condanna a tute le guere e, a costo de andar OT, ve passo una segnalazion atinente:
2 ottobre 2009 / 2 gennaio 2010
"UNA MARCIA DISARMANTE"
Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.
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Speremo che no nassi pupoli. Qualche anno fa iera una marcia per la pase e, come che son rivada in Piazza dela Borsa, go avudo veramente paura. Go sentido veramente un gelo dentro. No gavevo mai visto un simile schieramento de polizioti in assetto de guera. Elmi, scudi, manganei longhi almeno un metro. Altri iera in Piaza Granda, vizin la prefetura, cole camionete. I doveva esser vignudi de fora. Iera stà de poco i fati de Genova. Devo dir che me xe vignù voia de scampar, ma me go fato forza e go dito "No. No me fazo condizionar" e son andada in corteo... con signore col cagneto, famiglie coi fioi in carozeta, muli cole bandiere arcobaleno.... e coi polizioti che ne caminava a fianco.
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- Nona Picia
- cavalier del forum
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- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
- Località: Trieste - Rozzol
Go visto uno schieramento simile poco tempo fa, no me ricordo in che ocasion.
No xe bel, ma son del'idea che sia meio "prevenire che combattere".
No xe bel, ma son del'idea che sia meio "prevenire che combattere".
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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"MADRE TERESA"
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La prima guerra mondiale
Quando go letto i vostri commenti me ga da una strenta al cuor e un groppo in gola. La ragion xe che mi son un reduce della II guerra mondial.
So per questo de prima man, cosa vol dir esser ciamadi sotto le armi, le ansie, le paure, i gravi pericoli che se va incontro solo perche' chi xe al potere decidi de mandar al macello no migliaia ma milioni de esseri umani. Le sfilate, le processioni i discorsi, i giova assai poco purtroppo.
L`arma piu' potente per decider de viver in pase xe el voto. Darlo alle persone che dove' diriger ben el paese. Le sofferenze no xe solo per chi va a combatter, ma anche per quei che resta a casa: Le mamme. le mogli,i fioi. Mi vivo in Australia perche'? Perche finida la guerra, la miseria che ga provocado, iera grande. Go fatto delle ricerche in questo paese, e go trovado che iera 18500 prigionieri Italiani (fra questi diversi Triestini e Veneti) La gran parte de lori i xe stadi in prigionia per 6 anni, dove i li ga sfruttadi per i lavori dei campi. Go visitado un piccolo cimitero ossario nel nord del Victoria, in un paesetto se ciama Murchison, dove riposa i ossi de 122 prigionieri italiani morti in Australia (diversi per disperazion i se gaveva suicidado.) Cosa ga fatto la cara Madre Patria per lori? Gnente i xe stai completamente dimenticadi. Se rivava qualche lettera la iera priva de valor perche ghe meteva quasi un anno prima che i riceveva qualche notizia da casa. Una volta sola quei poveri disgraziai i ga ricevudo un pacco viveri dalla croce rossa. Cosa i ga trovado quando i xe tornadi a casa? Laso a voi de farve un`idea. Tanti i li credeva morti, altri non i ga trovado ne la casa ne i propri cari e con el problema de come tirar avanti.
Dopo 54 anni de Australia, son tornado a veder la mia Trieste. Salvo
la parte centrale della citta' la go trovada quasi come che la go lasada
e dell`altra quasi me son perso, perche' no la conosevo piu'. Mi stavo in Ponziana, co so anda, la, no la go piu' riconosuda, tutto iera cambiado. Go fatto assieme ad un amico una visita alla risiera de San Saba, dove quei manigoldi de tedeschi i ga distrutto tante vite umane. Me son fermado
davanti a una nichia dove se trovava un`anpolla piena de terra.
Iera la speranza de un povero ebreo, vittima de quei assassini.
La speranza de viver in pase nel suo paese dei sui antennati. E come voi che spere' de viver in pase, de dormir tranquilli nel vostro letto e no de sentir el sibilo delle bombe che distruggi ogni cosa. Mi me son trovado a Napoli quando xe stada colpida da un bombardamento pesante. El ciel iera pien de aerei i ga stimado oltre 400 aerei. Le bombe vegniva xo come una tempesta. Se son vivo devo ringraziar el Signor. Percio' cari amici, se el vostro pensier de far delle dimostrazioni xe lodevole. Ma ricordeve che el voto xe un`arma nelle vostre mani, uselo con sapienza.
Un abrazo a tutti Pacifico
So per questo de prima man, cosa vol dir esser ciamadi sotto le armi, le ansie, le paure, i gravi pericoli che se va incontro solo perche' chi xe al potere decidi de mandar al macello no migliaia ma milioni de esseri umani. Le sfilate, le processioni i discorsi, i giova assai poco purtroppo.
L`arma piu' potente per decider de viver in pase xe el voto. Darlo alle persone che dove' diriger ben el paese. Le sofferenze no xe solo per chi va a combatter, ma anche per quei che resta a casa: Le mamme. le mogli,i fioi. Mi vivo in Australia perche'? Perche finida la guerra, la miseria che ga provocado, iera grande. Go fatto delle ricerche in questo paese, e go trovado che iera 18500 prigionieri Italiani (fra questi diversi Triestini e Veneti) La gran parte de lori i xe stadi in prigionia per 6 anni, dove i li ga sfruttadi per i lavori dei campi. Go visitado un piccolo cimitero ossario nel nord del Victoria, in un paesetto se ciama Murchison, dove riposa i ossi de 122 prigionieri italiani morti in Australia (diversi per disperazion i se gaveva suicidado.) Cosa ga fatto la cara Madre Patria per lori? Gnente i xe stai completamente dimenticadi. Se rivava qualche lettera la iera priva de valor perche ghe meteva quasi un anno prima che i riceveva qualche notizia da casa. Una volta sola quei poveri disgraziai i ga ricevudo un pacco viveri dalla croce rossa. Cosa i ga trovado quando i xe tornadi a casa? Laso a voi de farve un`idea. Tanti i li credeva morti, altri non i ga trovado ne la casa ne i propri cari e con el problema de come tirar avanti.
Dopo 54 anni de Australia, son tornado a veder la mia Trieste. Salvo
la parte centrale della citta' la go trovada quasi come che la go lasada
e dell`altra quasi me son perso, perche' no la conosevo piu'. Mi stavo in Ponziana, co so anda, la, no la go piu' riconosuda, tutto iera cambiado. Go fatto assieme ad un amico una visita alla risiera de San Saba, dove quei manigoldi de tedeschi i ga distrutto tante vite umane. Me son fermado
davanti a una nichia dove se trovava un`anpolla piena de terra.
Iera la speranza de un povero ebreo, vittima de quei assassini.
La speranza de viver in pase nel suo paese dei sui antennati. E come voi che spere' de viver in pase, de dormir tranquilli nel vostro letto e no de sentir el sibilo delle bombe che distruggi ogni cosa. Mi me son trovado a Napoli quando xe stada colpida da un bombardamento pesante. El ciel iera pien de aerei i ga stimado oltre 400 aerei. Le bombe vegniva xo come una tempesta. Se son vivo devo ringraziar el Signor. Percio' cari amici, se el vostro pensier de far delle dimostrazioni xe lodevole. Ma ricordeve che el voto xe un`arma nelle vostre mani, uselo con sapienza.
Un abrazo a tutti Pacifico
Bon pomerigio Pacifico e ben leto par la prima volta, concordo pienamente con quel che te gà dito e me dispiaso par ti come par tuti quei che, in qualsiasi parte del mondo, i gà dovudo sofrir a causa de 'stè robe. Ma purtropo el voto oramai el vien considerado dala mazor parte dela zente come "privo de valor" e no' come un "diritto-dovere" del zitadin, par cui par la mazor parte no'i và a votar e quei che i và i vota par quei che ghe impinisi la testa de bele ciacole senza poi tradurle in realtà, salvo che aparentemente.
D'altro canto, co' la politica che se ritrovemo ogi come ogi, che tuto la gà fora che de politica, no' se pol gnanca darghe tuti i torti. Anca mi, che son un'apasionada de 'stà materia, me casca i brazi.
No' sò come funziona le robe in Australia in 'stò senso, spero mejo de quà che stemo deventando i zimbei de tuto el mondo e no' solo che del'Europa.
Comunque, anca se come 'na gocia in te'l mar, 'na "marcia per la pace" xe sempre mejo che gnente, no' la risolverà el problema dele guere e no' la porterà al'auspicado "disarmo" che tanta zente de bon senso invoca. Purtropo in 'stè fazende xe sempre l'avidità del'omo che gà el sopravento.
Mi volerìa tanto che ognidun scuminziasi a pensar co' la propria testa, anca in base al futuro dele zenerazioni a vignir.
Ma dime, secondo ti - a parte l'esercizio del voto - come se poderìa far?
Ghe xe tanto bisogno de idee de persone con bonsenso, prova ti a scuminziar a esplicitar el tuo pensier in proposito.
Ciau ciau, con tanta simpatia, Lela.
D'altro canto, co' la politica che se ritrovemo ogi come ogi, che tuto la gà fora che de politica, no' se pol gnanca darghe tuti i torti. Anca mi, che son un'apasionada de 'stà materia, me casca i brazi.
No' sò come funziona le robe in Australia in 'stò senso, spero mejo de quà che stemo deventando i zimbei de tuto el mondo e no' solo che del'Europa.
Comunque, anca se come 'na gocia in te'l mar, 'na "marcia per la pace" xe sempre mejo che gnente, no' la risolverà el problema dele guere e no' la porterà al'auspicado "disarmo" che tanta zente de bon senso invoca. Purtropo in 'stè fazende xe sempre l'avidità del'omo che gà el sopravento.
Mi volerìa tanto che ognidun scuminziasi a pensar co' la propria testa, anca in base al futuro dele zenerazioni a vignir.
Ma dime, secondo ti - a parte l'esercizio del voto - come se poderìa far?
Ghe xe tanto bisogno de idee de persone con bonsenso, prova ti a scuminziar a esplicitar el tuo pensier in proposito.
Ciau ciau, con tanta simpatia, Lela.
Il vero "giusto" è colui che si sente sempre per metà colpevole dei misfatti altrui!