Lipizza

e anche el Carso triestin che ghe sta intorno
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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

a proposito de cavai lipizzani, li gavè notai sule monede slovene?
( de wiki italian: la foto
Immagine
e una nota, che se trova anche in altre versioni wiki, quela inglese, per esempio
I cavalli lipizzani sulla moneta da 20 centesimi sono effettivamente originari della Slovenia, nella zona di Lipica (italiano Lipizza) precisamente, ma è soprattutto alla Scuola di Equitazione Spagnola di Vienna in Austria che la fama di questa razza è più legata. Perciò la presentazione di questo pezzo è stata accolta male in Austria. I cavalli lipizzani sono stati infatti usati precedentemente sulla moneta da 5 scellini (5-Schilling-Münze), come simbolo nazionale. Non vi sono comunque state, da parte del governo austriaco, proteste ufficiali contro questa moneta. L'utilizzo di questo simbolo può anche essere considerato in un'ottica positiva in quanto riferimento al passato comune (Impero Asburgico) di Austria e Slovenia.[1] [2].
le note se riferissi a questi articoli
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/5077878.stm
titolo: Slovenia is using its adoption of the euro currency on 1 January 2007 as a chance to press its claim as the true home of the famous Lipizzaner horse.)
dove che i mostra la vecia moneda austriaca coi lipizzani
Immagine
e anche questo
http://networkeurope.radio.cz/feature/s ... n-the-euro
( un altro problema de discussion xe la piera dela Carantania su un'altra moneda, che xe una roba in Carinzia, ma no ghe n'entra coi lipizzani)


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Ve copio/incollo un articol de "Il Giornale"
Prati verdi dove pascolano splendidi cavalli bianchi, dalle linee forti e aggraziate. È questo il paesaggio che si offre a chiunque abbia la fortuna di visitare l’allevamento Nucleo Statale del Cavallo Lipizzano, a Montelibretti, a circa trenta chilometri dalla capitale. Un museo vivente, prezioso vanto dell’Italia, che mantiene in vita i più nobili Lipizzani del mondo: rispetto agli altri allevamenti europei, i nostri cavalli discendono direttamente dai sei stalloni selezionati dagli Asburgo. Fu il marito di Maria Teresa d’Austria, il principe Francesco di Lorena, (1708-1765), colui che definì le caratteristiche della razza impiegata nella celebre «Alta Scuola spagnola» di Vienna. Conversano, Napolitano, Pluto, Favory, Maestoso, Siglavy questi erano i nomi dei capostipiti, scelti tra le razze Napoletano, Kladruber e Arabo. Da oltre 250 anni, i discendenti di questi stalloni e di 15 giumente (anch’esse selezionate dal Lorena) si imparentano tra di loro, tanto che il nome dei nuovi nati è tradizionalmente preceduto da quello del loro antico progenitore. Uno studio complicato ha permesso fin dall’inizio di far accoppiare solo i cavalli col minore tasso di consanguineità.
Oggi questa scelta viene elaborata al computer, secondo una pratica inaugurata per la prima volta nell’allevamento di Montelibretti. Velocità, frugalità, mansuetudine, sono le qualità dei Lipizzani, affinate in secoli di selezione; la tipica andatura baldanzosa dipende dall’abbondante muscolatura su ossa relativamente corte, che fa muovere i loro arti quasi più in elevazione che in avanzamento.
Durante la guerra i tedeschi trasferirono i cavalli vicino Praga e con la capitolazione della Germania, i Lipizzani si trovarono in un territorio occupato dall’Armata Rossa. La fame della popolazione civile e delle truppe sovietiche faceva temere la macellazione dei riproduttori, così il generale americano George Patton, grazie a un’audace incursione, si impadronì dei cavalli salvando la razza dall’estinzione. L’operazione fu descritta nel poetico film prodotto dalla Walt Disney nel 1963 «The miracle of White stallions», con Robert Taylor.
Finalmente, nel 1947 vennero riconsegnati all’Italia ottanta Lipizzani con gli antichi libri genealogici, rilegati in brossura con lo stemma di Casa Savoia. Da quindici anni l’allevamento, diretto dall’agronomo Alfonso Carretta, mantiene i cavalli migliori come riproduttori, in modo da ottimizzare la produzione; gli altri si vendono all’asta. Gli allevatori stranieri rimangono ogni volta ammirati dai Lipizzani di Montelibretti, per la lor bellezza, e per l’andatura più elastica di tutti gli altri. Classe italiana e lignaggio asburgico.
Anche questi non xe più nostri ? :roll:


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: Anche questi non xe più nostri ? :roll:
se te pensi che un dei capostipiti se ciamava Napolitano o Neapolitano? :-D :-D :-D e el vegniva per bon de Napoli.. nato nel 1790 vedi qua
deghe un'ociada anche a questo articolo
http://www.annettepangerl.it/scuola-dre ... zzani.html
che me par molto dettagliato, contando sutti i spostamenti, divisioni e "famiglie" del allevamento.
tanto xe vero che ritrovemo più o meno istesso nel sito de Lipizza

http://www.lipica.org/?vie=cnt&str=43_ita


E per curiosità dal sito dei Carabinieririporto:
L' Arma dei Carabinieri non dispone di un proprio allevamento e, quindi, per le proprie esigenze di rimonta, il Reggimento deve acquistare i cavalli dal libero commercio in Italia e, sovente, all'estero. Fra quelli di razza italiana vanno ricordati i "Lipizzani".
Sino a poco tempo fa molti dei cavalli grigi del 2' Squadrone erano della razza Lipizza costituita nell'omonima città, ora in territorio ex jugoslavo, intorno al 1580 mediante l'incrocio di cavalle indigene del Carso con stalloni spagnoli, orientali ed anche italiani.

Il gruppo riproduttore di tale razza nel 1943 venne trasferito dai tedeschi in Austria e nel 1948 venne, solo in parte, restituito all'Italia.
Attualmente esso è affidato all'Istituto Sperimentale Zootecnico del Lazio.
( me piasi le "cavalle indigene del Carso")
insomma, sti lipizzani xe cussì apprezzai che li vol tutti! :-D


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Messaggio da VetRitter »

il "Giornale" è sempre un pò nazionalista, comunque già durante il Ventennio alcuni Lipizzani erano stati portati attorno a Roma, nei centri di allevamento della Cavalleria dell'Esercito, e anche nel dopoguerra mi pare che nel riavvicinamento tra il Maresciallo e l'Italia siano stati inviati alcuni stalloni e fattrici, per riinsanguare quelli nostrani.

resta il fatto che all'origine della razza ci sono parecchi cavalli di razza Persano e derivati orientali, chiamiamoli Arabi, che venivano dalla Campania e dalla Puglia.

Le uniche differenze tra i tre gruppi attuali, austriaco, sloveno e italiano sono che gli unici che possono avere la L marchiata sulla guancia sinistra sono quelli nati a Lipizza.
saluti


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Lipizzani

Messaggio da VetRitter »

ancora sui Lipizzani, anche se magari molti di Voi lo hanno già letto sul Piccolo.
L'allevamento di lipizzani di Piber in Stiria non è più redditizio, e l'ente che lo gestisce sta pensando di accorparlo alla scuola di Vienna, che invece con gli spettacoli e le tournee rende qualcosa di più.
chiusura del giornalista polemico-profetica.
saluti


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babatriestina
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Re: Lipizzani

Messaggio da babatriestina »

VetRitter ha scritto: L'allevamento di lipizzani di Piber in Stiria non è più redditizio, e l'ente che lo gestisce sta pensando di accorparlo alla scuola di Vienna, che invece con gli spettacoli e le tournee rende qualcosa di più.
Tutto il mondo è paese..
letto stamattina, e chiusura dell'articolo con la speranza dell'articolista che ricorrano a quello di Lipizza (il che mi sembra assai poco probabile, a meno che, come leggo spesso, i prezzi della Slovenia siano di molto inferiori a quelli dei paesi confinanti). D'altronde sappiamo che anche Lipizza sembra puntare più sul casinò che sui cavalli ( schèi, schèi, schèi..) :'-(


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