L`emigrazione italiana in America.

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Elisa
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Messaggio da Elisa »

a proposito un pochino di umore:
In Argentina un immigrante arabo-libanese, in occasione di voler assumere un contegno….prese il giornale e finse di leggere. La giovane figlia argentina che lo osservava, gli si avvicinò e gli sussurrò: Papà, stai vedendo il giornale capovolto! Risposta del papà: “No importa nena, hago la parada”.
Un arabo comunque direbbe: "No imborta nena, hago la barada"...per la difficoltà di pronunciare la "p".

"Mano a mano" (In confronto...?)
Trovo di José Gobello, de la Academia Porteña del Lunfardo:

En "Mano a mano", del mismo Flores, se dice: "Que te abras de
las paradas con cafishos milongueros". Parada es una voz del juego,
que Flores empleaba mucho. Significa cantidad de dinero que en el
juego se expone a una sola suerte. En la Argentina significa,
ademas, amago, gesto de enfrentar a un adversario. Correr a uno con
la parada es ponerlo en fuga con el solo gesto de hacerle frente.
Refiriendose a la palabra PARADA como argentinismo, el escritor
vasco Jose Maria Salaverria decia que es intraducible, que significa
exhibicion, fanfarroneria, petulancia, vanidad. A eso se refiere el
verso de "Mano a mano", que abandones el habito de exhibirte con
rufianes milongueros, que abandones la juerga, la noche, la mala
vida, para que los muchachos puedan decir que sos buena. Es un sano
consejo que puede ilustrar un ensayo sobre la etica del tango.


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macondo
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Messaggio da macondo »

Bella e logica spiegazione, anche se non credo molto all'etica morale del tango :lol:

Anch'io non trovo che la maggioranza dei tanghi siano degni di una particolare passione. Sono quasi tutti piagnucoloni, come giustamente menzioni. Un amico argentino mi aveva pure suggerito che il tango é la musica tipica dei 'co..uti' :wink:

Naturalmente ci sono delle eccezzioni, come nel caso di Mano a mano che trovo straordinariamente fresco e moderno o le musiche struggenti di Piazzola. Infatti preferirei la milonga anche se non conosco molti interpreti, a parte dell'immortale Atahualpa Yupanqui.


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Coce
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Messaggio da Coce »

Prima di tutto voglio scusarmi per la mia svista di un paio d'anni fa' a Golfo Blu per aver confuso la sua residenza in Brasile con quella dell' Argentina.
Sono ben conscio della differenza tra i due Paesi, con l'uno di origine Portoghese e l'altro Spagnola. Quello che cercavo erano informazioni sulla vita odierna di questi popoli, poiche in tutti due i paesi c'e' stata una grande emigrazione Italiana. Elisa e' stata magnifica con i suoi resoconti sull'Argentina, coprendo il lato d'Arte, storico, politico del paese. Le mie congratulazioni a Macondo per la sua ottima conoscenza dell lingua Spagnola. Lo so' che e' ben ferrato in Iglese, e naturalmente l'Italiano. Io avrei preferito se il loro scambio fosse stato in Italiano.
Quello che sono curioso di sapere e': Sapendo che l'Argentina ha avuto
dei grandi contributi di popoli Aparte degli Spagnoli, anche degli Italiani,
Tedeschi, Inglesi, Giudei, Arabi, Giapponesi, ecc...Quali sono i ruoli nel commercio, industrie, politici, economici di queste comunita'? Dove sono le forze del Potere, sono in Argentina, oppure nelle sfere delle grandi Corporazioni Multinazionali Globali? Ciao Coce


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Messaggio da Elisa »

diciamo pure che l`origine di questo Paese, Argentina, sia spagnola per sorte. La Storia, dopo tante controversie sostenute, ha stabilito che lo scopritore navigante Cristoforo Colombo è nato a Genova ed è italiano.
Cristóbal Colón, chiamato così dagli spagnoli, ha potuto realizzare il suo progetto, comunque, grazie ai soldi spagnoli della regina Isabel de Castilla che ha finanziato la spedizione, spedizione salpata dal porto spagnolo di Palos con gente spagnola. E gli spagnoli dicono: ”che cosa volete di più?”
(Tra parentesi, ironie sull`argomento “scoperta dell`America”, sentite dire tra immigranti la cui sorte non fu purtroppo favorevole: ”ma…. per nostro godimento potevi pur venire cent`anni prima Cristoforo”…o…”noi certamente abbiamo sbagliato nave”!)

Certamente riusciremo a capire che lo scambio con Macondo in spagnolo, versato peraltro soltanto su quei modismi peculiari strettamente legati allo spagnolo-argentino: “Il Cocoliche ed il Lunfardo” e successivi esempi, sarebbe difficile da interpretare senza conoscenza dello spagnolo. Così pure le informazioni illustrative collegate sono “copiate” in spagnolo perché troppo estese da tradurre.

Coce ha intuito che quanto ho espresso sull`emigrazione italiana ha costituito una sfida a me stessa: quella di scrivere –semplicemente ma con compìacimento- ciò che è di mia conoscenza, per propria esperienza, riguardante cose di quella realtá giornaliera che tocca direttamente il mio contesto.
Invece, in quanto alle impostazioni: Forze del Potere, grandi contributi stranieri, Multinazionali Globali ecc…io darei del mio meglio per soddisfare tante domande, ma pur mettendomi alla prova con evidente sforzo, non darei forse giusta idea di esattezza. Ormai, attingere informazione all` Internet risulta il modo più sensato per tutta l`umanità di trovare l`attualità esplicita, con lusso di dettagli. Lì non ci sono segreti ed è vertamente “globale”.
Quello che ben si sa purtroppo e che ci affligge perchè tocca direttamente i nostri connazionali, è la situazione non risolta del debito argentino verso i duecentomila (¿) cittadini-investitori-risparmiatori, ingannati mediante quei “ bond spazzatura” statali. Una caotica realtà della quale ci vergognamo pur essendo esenti da colpa.

Ciao.
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Messaggio da Coce »

Elisa dice:
Posted: Fri Jun 27, 2008 2:16 am Post subject:

--------------------------------------------------------------------------------

diciamo pure che l`origine di questo Paese, Argentina, sia spagnola per sorte. La Storia, dopo tante controversie sostenute, ha stabilito che lo scopritore navigante Cristoforo Colombo è nato a Genova ed è italiano.
Cristóbal Colón, chiamato così dagli spagnoli, ha potuto realizzare il suo progetto, comunque, grazie ai soldi spagnoli della regina Isabel de Castilla che ha finanziato la spedizione, spedizione salpata dal porto spagnolo di Palos con gente spagnola. E gli spagnoli dicono: ”che cosa volete di più?”

Bene, la storia di testo Occidetale afferma quanto abbiamo detto sopra.
Pero' esiste l'interpretazione dei fatti che dice che Cristoforo Colombo ha scoperto un bel niente e che le Americhe esistevano ed erano ben popolate per millenni antecedenti al suo arrivo, e con questa tesi io concordo. In riguardo ai poteri politici e finanziari di qualsiasi paese
uno potrebbe trascorrere giornate sul'Internet per estricare plausibili informazioni sui interessi finanziari e poteri politici di certi quartieri, ma una persona puo' tenersi informata esaminando gli eventi di ogni giorno, ed attraverso il perido di anni uno aquisisce un certo sapere sulle cose, naturalmente piu' vicini si e' agli eventi, maggiore e' la conoscenza locale. Da questo punto di vista noi qui in Australia sapiamo poco dell'America Latina, come sono certo che voi avete poca conoscenza dell'Australia.
Le sono grato per le sue elucidazioni. Ciao Coce


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Elisa ha scritto:Quello che ben si sa purtroppo e che ci affligge perchè tocca direttamente i nostri connazionali, è la situazione non risolta del debito argentino verso i duecentomila (¿) cittadini-investitori-risparmiatori, ingannati mediante quei “ bond spazzatura” statali. Una caotica realtà della quale ci vergognamo pur essendo esenti da colpa.
La colpa è in primo luogo di quei promotori finanziari che, al pensionato che chiedeva come investire la liquidazione, hanno proposto di investire in bond argentini "perché rendono tanto", senza fermarsi a spiegare anche una profonda verità che dovrebbe essere scritta sul muro dietro alla scrivania di ogni promotore finanziario: "quanto più un investimento rende, tanto più è rischioso".

Colpa, poi, ce l'ha anche l'umana avidità, che accieca ed induce a percorrere strade pericolose, sempre alla ricerca dell'affare redditizio, spesso al di là del ragionevole. Chissà quanti si saranno vantati con qualche amico: "Mona cosa te compri bot. Mi go ciolto titoli argentini al 15%, 15% te capissi, altre che el tuo 3"

Certamente ci sarà anche qualcuno che li ha presi perché lo zio è in Argentina e comprandoli si sarà sentito più vicino a lui. Ecco, questo sì, merita il tuo dispiacere e il tuo affetto; gli altri molto meno.

Quindi non sentirti troppo in colpa e ... "sursum corda" :wink: :-D che tanto, presto, faremo anche noi come voi. :(


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Re: Post subject

Messaggio da Elisa »

Coce ha scritto:
Pero' esiste l'interpretazione dei fatti che dice che Cristoforo Colombo ha scoperto un bel niente e che le Americhe esistevano ed erano ben popolate per millenni antecedenti al suo arrivo,
Intanto cerchiamo di dileguare tensioni e fare del Forum un piacere.
Secondo me, anche se è vero che le Americhe esistevano, ci voleva qualcuno che le “vedesse”, che arrivasse fin lì con moltissima intuizione, coraggio e non meno sacrificio, per poi far ritorno e testimoniare che quella terra che si credeva fossero le Indie sì esisteva. E questa fu la scoperta di Cristoforo Colombo nel 1492.
Assomigliante Storia riguarda colui che ha il merito d`aver scoperto l`Australia ossia d`aver piantato lì la bandiera britannica: il navigante, esploratore capitano Cook, e la sua audacia britannica.
Confesso d`aver poca conoscenza dell`Australia. Mi interessa leggere i post degli italiani in quel continente, s`impara sempre!
Sapiamo che l`italiano che abita in Australia, o per sentimento o per dovere patriottico (?) prova amore per la regina…..tale. Non condividiamo, rispettiamo e meglio sorvoliamo. E "pace e gioia".


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Messaggio da Elisa »

sono piccolo ma crescero ha scritto:[

Certamente ci sarà anche qualcuno che li ha presi perché lo zio è in Argentina e comprandoli si sarà sentito più vicino a lui. Ecco, questo sì, merita il tuo dispiacere e il tuo affetto; gli altri molto meno.
Quindi non sentirti troppo in colpa e ... "sursum corda" :wink: :-D che tanto, presto, faremo anche noi come voi. :(
Io non auguro a nessuno niente di tutto questo!
Poi, ognuna delle tue tesi esposte, è uno "spiraglio di luce".


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Messaggio da babatriestina »

ma non preoccuparti tanto! anch'io avevo preso un po' di "tango-bond" come li chiamavano, e la decisione l'avevo approvata anch'io... succede, è come in Borsa quando si perde.. l'importante è non puntare mai tutto su un solo tipo di investimento. Io mi son limitata a dire " ho sbagliato"senza dare la colpa a nessun altro.


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Messaggio da Elisa »

Denominazione allegra "tango-bond, che sento per la prima volta. Difficilmente sarebbero riusciti ad evitare di coinvolgere il tango!


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Re: Post subject

Messaggio da Coce »

Elisa ha scritto:
Coce ha scritto:
Pero' esiste l'interpretazione dei fatti che dice che Cristoforo Colombo ha scoperto un bel niente e che le Americhe esistevano ed erano ben popolate per millenni antecedenti al suo arrivo,
Intanto cerchiamo di dileguare tensioni e fare del Forum un piacere.
Secondo me, anche se è vero che le Americhe esistevano, ci voleva qualcuno che le “vedesse”, che arrivasse fin lì con moltissima intuizione, coraggio e non meno sacrificio, per poi far ritorno e testimoniare che quella terra che si credeva fossero le Indie sì esisteva. E questa fu la scoperta di Cristoforo Colombo nel 1492.
Assomigliante Storia riguarda colui che ha il merito d`aver scoperto l`Australia ossia d`aver piantato lì la bandiera britannica: il navigante, esploratore capitano Cook, e la sua audacia britannica.
Confesso d`aver poca conoscenza dell`Australia. Mi interessa leggere i post degli italiani in quel continente, s`impara sempre!
Sapiamo che l`italiano che abita in Australia, o per sentimento o per dovere patriottico (?) prova amore per la regina…..tale. Non condividiamo, rispettiamo e meglio sorvoliamo. E "pace e gioia".
Il Forum e' sempre un piacere per scambiare idee, sempre che si mantenga un galateo civile e cortese.
Anch'io sono stato insegnato a scuola la stessa storia tramandata da secoli
da esseri umani che erano profani perche', non sapevano, o ignoravano la realta'. Partivamo sempre dal punto che NOI e L'Europa eravamo il centro dell'Universo, oggi si vedono le cose diversamente. Oggi sono pochi quelli che asseriscono che l'Europeo e' di razza superiore. La saga di Colombo e' ben conosciuta, e io non voglio togliere nessun merito a lui per le sue prodezze.Tutti i grandi esploratori sono stati uomini di gran calibro per aver affrontato l'incognita. Nel caso dal Capitano Cook la storia e'un po differente. Non e' stato lui a scoprire l'Australia, infatti fu preceduto da altri 10 Navigatori, in maggior parte Olandesi, a Partire da
Willem Janzoon (1606) Dirk Hortog (1612) seguiti da 8 altri, finalmente arriva il Capitano Cook nel (1770), il quale non prese possesso del Continente, ma fu' il Governatore Phillip a prendere possesso con la Prima Flotta nel (1788) cioe' 18 anni dopo Cook. Naturalmente per i Brittannici Cook e' considerato il loro piu' grande esploratore.
Spero di non avervi annoiato. Ciao Coce :-)


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Re: Post subject

Messaggio da babatriestina »

Coce ha scritto:
Anch'io sono stato insegnato a scuola la stessa storia tramandata da secoli
da esseri umani che erano profani perche', non sapevano, o ignoravano la realta'. Partivamo sempre dal punto che NOI e L'Europa eravamo il centro dell'Universo, oggi si vedono le cose diversamente. Oggi sono pochi quelli che asseriscono che l'Europeo e' di razza superiore. La saga di Colombo e' ben conosciuta, e io non voglio togliere nessun merito a lui per le sue prodezze.
un discorso sull'argomento l'ho letto mesi fa in un libro di economia. Colombo ha scoperto l'America? o gli Americani di allora hanno scoperto Colombo?
beh, al di là del misterioso vichingo Erik il Rosso, che sembra avesse scoperto una "Vinland" qualche secolo prima e che potrebbe essere l'America, e dando pur atto che nel continente americano prima di Colombo c'erano già tanti uomini, presumibilmente arrivati attraverso lo stretto di Bering, così mi sembra di ricordare, e che avevano creato delle culture raffinate ( ma non cominciamo a chiedere cosa sia una cultura perchè non la finiamo più se andiamo troppo a inquisire, ci sono accezioni diverse del medesimo termine), quello che è un fatto è che
1 E' Colombo che ha fatto il viaggio attraverso l'Atlantico dall'Europa all'America e non il viceversa
2 è ben noto che Colombo non sapeva affatto di aver scoperto l'America
3 in seguito ai viaggi di Colombo sono stati gli Europei, dapprima spagnoli e portoghesi, poi inglesi, olandesi, francesi, etc... a trasferirsi in America e non il viceversa

non è questione di razze, nè superiori nè inferiori, ma insomma gli Europei del XV - XVI- XVII secolo erano tecnologicamente , almeno sul fatto dei viaggi, oltre che delle armi, più avanti dei coevi Americani. e per il medesimo motivo si sono potuti impiantare là e soppiantarli in buona parte. Confrontare con i viaggi di esplorazione in India e Cina, dove, trovando una società ben organizzata, hanno spesso dovuto integrarvisi e non sono riusciti certo a sostituirsi e anche il predominio quando c'è stato è stato condiviso quasi sempre.

Prima di questo exploit della cultura tecnologica europea, l'Europa era alquanto addietro e , prima, ricevette la fiaccola della civiltà dall'Asia di allora, questo per dire che non credo a una superiorità europea innata. La passerà a qualcun altro? forse anche sì, chissà..

( per Colombo, avete piuttosto dimenticato di ricordare tutte le polemiche sulla sua nazionalità..)


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Messaggio da Elisa »

Incisiva, espeditiva, da Cavalier del Forum.

Abbiamo presente la storia sulla nazionalità di Colombo!


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Re: Post subject

Messaggio da Elisa »

Coce ha scritto:
Naturalmente per i Brittannici Cook e' considerato il loro piu' grande esploratore.
Spero di non avervi annoiato. Ciao Coce :-)
Coce:
E`molto interessante la storia della scoperta dell`Australia, specialmente per appassionati della storia.
Difatti numerosi esploratori precedettero Cook, non c`è dubbio.
Secondo credo, si ritiene scopritore James Cook ufficialmente per la Storia, perchè fu lui che al suo arrivo permise l`insediamento di europei in quella terra.


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Messaggio da Coce »

Sebbene Captain Cook sbarco' nel 1770 a Port Jackson "Sydney" e Mappo'
la costa Orientale Australiana da Port Jackson fino alla punta Nord Orientale (Oggi Cape York), lui non si soffermo' nel continente, e peri' divorato in una delle Isole del Pacifico dai nativi Polinesiani. Ciao Coce :-)


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Messaggio da Elisa »

Mio papà con i suoi compagni, e la loro memorabile esperienzia con la “Freccia Alata” dell`Alitalia ridente di ieri che li portava in America.

Questa immagine non è una caricatura e non è una vignetta.
Rappresenta un`abitudine dell`Alitalia, che sessant`anni fa era di gradevole effetto e per di più produceva un certo orgoglio a quel gruppo di uomini ai quali toccava la prodezza di volare per la prima volta. E volavano, senza mai averlo immaginato, ad una quota da far ricordare il ricognitore, quell`aereo dalla speciale missione informativa, che avevamo ben conosciuto durante la seconda guerra mondiale.
Erano compagni di lavoro, capifamiglia, che condividevano quel viaggio che li portava per sempre verso il Sudamerica, in Argentina paese d`emigrazione, precedendo il futuro espatrio delle loro famiglie che poi, nell`anno successivo, avrebbero richiamato in Argentina appunto per mezzo del famoso “Atto di chiamata”.
In seguito, a mio papà riuscì gradito incorniciare questo attestato-pergamena che era stato rilasciato ai passeggeri dell`aereo Borea come ricordo della scherzosa cerimonia di battesimo per aver oltrepassato la linea dell`equatore in un primo volo aereo, alle ore 23.50 del giorno 10 aprile 1949, e che in sè stesso racchiudeva un bel ricordo seppure quel viaggio non era certamente una gita di svago.
Un`altro elemento di interesse rilasciato al passeggero come complemento dei requisiti per il viaggio, denominato “scontrino di identificazione numero 3” a cura della Società Alitalia Roma, testimonia:
“Questo scontrino servirà per giustificare la credenziale del passeggero e la proprietà del bagaglio. Aereo LANCASTRIAN I-DALR partito da Roma il 10.4.1949.
Nome del passeggero:……..firma…….Firma del commissario. Timbro entrata: Dirección Nacional de Migraciones República Argentina 11 abril 1949”.
Nel precedente anno 1948 l`Alitalia aveva inaugurato quel tratto intercontinentale con il Sudamerica: Roma-Buenos Aires. Ora ci troviamo quindi nella ricorrenza del sessantesimo anniversario di quella inaugurazione. Nel viaggio da Roma (o forse da Milano??) a Buenos Aires si impiegavano 35 ore di volo facendo scalo nelle città di Dakar (nel Senegal, Africa), Natal, Río de Janeiro e Sâo Paulo (nel Brasile), Buenos Aires (Argentina).
Attualmente, che salto tecnologico! Da Buenos Aires si arriva a Roma in un battee d`occhio (dodici o tredici ore forse?) in un comodo volo “non-stop”, senza fermate di scalo.



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Messaggio da babatriestina »

Qualcosa di simile diedero negli anni '60 ai miei secondi cugini, che erano andati per lavoro in Argentina ma venivano ogni tanto per le vacanze di Natale , per nave, a trovare i genitori a Trieste: il loro certificato era anche con un'immagine di Nettuno, e confermava il passaggio attraverso l'equatore.


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Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:Qualcosa di simile diedero negli anni '60 ai miei secondi cugini, che erano andati per lavoro in Argentina
i miei secondi cugini, figli dei miei primi cugini più anziani nati verso il 1920, potrebbero aver avuto in quegli anni '60 soltanto vent`anni circa! Poveri giovani, dover espatriare.
Mio papà, almeno, era sulla soglia del mezzo secolo d`età quando dovette intraprendere quel 'duro calle'.


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Elisa ha scritto:
babatriestina ha scritto:Qualcosa di simile diedero negli anni '60 ai miei secondi cugini, che erano andati per lavoro in Argentina
i miei secondi cugini, figli dei miei primi cugini più anziani nati verso il 1920, potrebbero aver avuto in quegli anni '60 soltanto vent`anni circa! Poveri giovani, dover espatriare.
Mio papà, almeno, era sulla soglia del mezzo secolo d`età quando dovette intraprendere quel 'duro calle'.
Elisa mi permetta di fare un'osservazione:
Credo e sono sicuro per esperienza personale, e' molto piu' facile emigrare da giovani, che sulla cinquantina. I giovani hanno piu' energia e molto meno impegni, percio' piu' tempo per inserirsi nel nuovo ambiente e coltura del paese ospite, la persona matura ha responsabilita' di famiglia, e molti piu' legami, e memorie con il passato, molto piu' durezza, e percio' meno capacita' di assorbire il nuovo ambiente.
Ci pensi bene a quanti sacrifici i suoi Genitori si sono posti ,
specialmente per avanzare la propria prole. Con stima Coce :-)


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Messaggio da Elisa »

Coce ha scritto: Elisa mi permetta di fare un'osservazione:
Credo e sono sicuro per esperienza personale, e' molto piu' facile emigrare da giovani, che sulla cinquantina.
Perchè le ho intuite da vicino, ci credo alle difficoltà degli adulti –i genitori- per inserirsi in emigrazione, come pure sono stata testimone dell`enorme responsabilità che configurava la loro decisione che avrebbe coinvolto i figli. Tutto questo succedeva nonostante l`intenzione fosse stata quella di procedere assolutamente in beneficio di essi!
Ma non dimentichiamo che i giovani, (non i piccoli perchè in loro io evidenziavo soltanto incoscienza) dico gli adolescenti….che hanno la propria testolina ancora in evoluzione, che possiedono quel certo libero arbitrio ma che sono decisamente privati dall` esporlo perchè prevale l`obbedienza...
Comunque, Coce, questo che ti dico lo sto ragionando ma non lo sto soffrendo. Seppur i cuginetti ci scrivevano: “se aveste aspettato tre o quattro anni, avreste visto la situazione migliorata qui da noi e sareste rimasti con noi”. Ma è un bel dire!
La susseguente evoluzione economica strabiliante di là, mai l`abbiamo invidiata.
E si può vedere nei messaggi postati qui dagli emigrati, l`assenza di lamentanze o meglio la presenza di soddisfazioni in emigrazione una volta ben accettata. Questo all`infuori della tremenda nostalgia della propria Terra.

Contraccambio la stima.
Elisa


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