Uzbeki... cossa? mi hanno chiesto alcuni quando ho detto che ci volevo andate o anche " ma cossa ghe xe de veder in sto Uzbekistan?"
e adesso qualcuno mi fa un po' di pressione per vedere le foto..
ecco, è un Paese dell'Asia centrale dalla lunga storia, da popoli migranti, conquistato ai limiti del proprio impero da Alessandro Magno ( che ci fondò l'Alessandria Ultima) ci passarono persiani, arabi, emiri Gengis khan, Tamerlano ne fece una sua capitale... e rimase così un punto di incontro della Via della seta e di principotti locali, fino a che iniziò nell'Ottocento la longa manus della Russia, dapprima zarista e poi sovietica.
Dopo decenni di repubblica sovietica oggi sono più indipendenti . Il che vuol dire cvhe le tante moschee e scuola coraniche sono in piccola parte restituite alla funzione originaria e in buona parte trasformate i musei e centri di artigianato.
le nostre tappe? Khiva, Bukhara, Samarcanda e Tashkent.
Sembra un po' di vivere nelle mille e una notte
di sera le mura di Khiva

i tappeti tipo Bukhara

un abitante in costume. Sono felici di farsi fotografare, bambini inclusi e chiedono anche di fotografare noi o foto di gruppo

Bukhara



c'era quei giorni il festival della seta e delle spezie

babatriestina ha scritto: ↑mer 4 lug 2018, 8:26 Uzbeki... cossa? mi hanno chiesto alcuni quando ho detto che ci volevo andate o anche " ma cossa ghe xe de veder in sto Uzbekistan?"
e adesso qualcuno mi fa un po' di pressione per vedere le foto..
ecco, è un Paese dell'Asia centrale dalla lunga storia, da popoli migranti, conquistato ai limiti del proprio impero da Alessandro Magno ( che ci fondò l'Alessandria Ultima) ci passarono persiani, arabi, emiri Gengis khan, Tamerlano ne fece una sua capitale... e rimase così un punto di incontro della Via della seta e di principotti locali, fino a che iniziò nell'Ottocento la longa manus della Russia, dapprima zarista e poi sovietica.
Dopo decenni di repubblica sovietica oggi sono più indipendenti . Il che vuol dire cvhe le tante moschee e scuola coraniche sono in piccola parte restituite alla funzione originaria e in buona parte trasformate i musei e centri di artigianato.
le nostre tappe? Khiva, Bukhara, Samarcanda e Tashkent.
Sembra un po' di vivere nelle mille e una notte.

La storia è sempre molto interessante. Khiva, Bukhara sanno più di tappeti. Ma Samarcanda! Mi sembra di aver letto una volta in tuo post che volevi visitare Samarcanda. Credo che non interesserà solo a me leggere le tue impressioni su questa città. Se ho letto in modo corretto, sono lieto per te. E un po' per me se farai vedere qualcosa.

arriverà e devo dire che la prima serata a Samarcanda provai davvero la " sindrome di Stendhal": non riuscivo a staccarmi da quei monumenti illuminati dalla luna.
Khiva e Bukhara non sono solo tappeti... a Khiva ci fu un fiorente mercato degli schiavi, ottimo pretesto per l'invasione russa. e a Bukhara l'emiro rimase fino al 1920...

Come Ciancele anch' io sono lieta! Conoscevo questo nome di Paese in nebulosa....soltanto per la presenza di un giocatore di tennis in un campionato.

le persone sono assai disponibili alle foto e lasciano fotografare anche i loro bambini senza remore, le donne sono spesso bellissime ma anche certi uomini dagli occhi nocciola.. a volte sono tratti vagamente mongoli e ogni tanto qualche biondina ricorda qualche russo trapiantato




qualcuna porta il velo e tante no
questo è il solo cammello visto in tutto il viaggio, era a Khiva e posava per foto a pagamento

l'architettura è tipicamente di mattoni cotti di color beige, che spesso formano disegni intricati, decorati con ceramiche sui toni del turchese e poi spesso blu: al tramonto rilucono come argento


le moschee hanno spesso delle alte colonne di legno, qua una a Khiva non è antichissima ma le colonne sono spesso preesistenti e tutte decorate a intaglio


a Samarcanda la prima sera, unica sera freschetta sui 15° dopo un vento pomeridiano, l'edificio con la tomba di Tamerlano e la luna

venditore al mercato di Tashkent


coloratissime spezie ai mercati

le intricate decorazioni del minareto di Bukhara

Bukhara al ristorante

Gli edifici sono restaurati e ridipinti, qualcuno ancora sussite in zone meno battute come questa tomba di sant'uomo a Bukhara

La prima sera a Samarcanda sono andata a far 4 passi dopo cena, nessun problema a girare da sola. Alcuni edific erano illuminati, altri solo dalla luna piena

ecco questo è il Registan la piazza principale su cui si affacciano tre (ex) scuole coraniche alla sola luce della luna ( i Luci e suoni colorati erano finiti da poco)



( si intravedono le stelle)

Se Samarcanda è più nota, per un periodo fu Bukhara la capitale della regione. Noi ci abbiamo poi trovato un festival della seta e delle spezie per cui era animatissima: di giorno era tranquilla, di sera uscivano tutti e giravano per le strade della città vecchia.
L'artigianato è di ottima qualità e si stenta a distinguere qa volte quello che è una ceramica medievale da una del Novecento a o anche contemporanea
miniatura dipinta adesso, simile a quelle persiane

e l'acquarellista al lavoro


un curioso edificio a Bukhara : i 4 minareti ma non è moschea adesso ospita negozi

questo è un frammento di piatto, che ho trovato assai simile ad alcuni che fanno parte delle nostre collezioni dei Musei civici ora Winckelmann

( io li chiamo " cocci islamici")
questa è la moschea ancora in funzione di Bukhara, fra la fortezza e la moschea c'era tutto un quartierino di edifici antoiche spianato dai russi

e questa sono le montagne a sud di Samarcanda

ceramiche di un tempo e anche recenti

molto belle le antiche porte di legno intagliate


Questo è il palazzo colossale ma diroccato della città natale di Tamerlano


hanno spianato tutta la zona attorno per crearvi un parco fiorito a chioschi. In mezzo una colossale statua moderna di Tamerlano

( mi dicono c he una trentina di anni fa c'erano monumento di tipo sovietico, poi sostituiti dai loro condottieri storici)

e una cupola di scuiola coranica

e samarcanda:

la piazza principale o registan

la facciata principale ha in alto un motivo a stelle perché costruita ai primi del Quattrocento dall'emiro nipote di tamerlano, appassionato scienziato e astronomo

ci tengono a far notare le immagini a faccia tipo umana alla faccia delle regole strette islamiche

gli interni dorati, recenti e restaurati


questa è la moschea di Bibi Khanum

presso il mercato. Di fronte c'è un mausoleo moderno per la sua tomba. Bibi khanum era una delle mogli di Tamerlano a cui il sovrano, in giro per conquiste, affidò la costruzione dell'edificio ed era anche anzianotta. Ma la leggenda che raccontano volentieri è diversa:
Bibi Khanum era una bellissima donna e l'architetto non si decideva a finire la costruzione. Alle ricvhieste di concludere rispose che voleva poter dare un bacio alla principessa. Bibi Khanum alla fine si arrese e si lasciò baciare su una guancia. Conseguenze:
1 l'architetto concluse l'edificio ( ma non ricordo se finì male per l a sua audacia)
2 a Bibi Khanum rimase una macchia sulla guancia dove era stata baciata
3 al ritorno Tamerlano decise che ad evitare in futuro episodi simili tutte le donne avrebbero dovuto portare il velo

altra immagine della moschea di Bibi Khanum

sotto, il mercato con spezie, dolci, frutta e verdura, pane..frutta secca


in un dipinto ch e lo rievoca un tempo

Poi dietro la città c'è una collina: là c'er a la prima Samarcanda, alcuni cimiteri moderni e vicino una serie di mausolei storici

Ulugh Beg nipote di Tamerlato vissuto all'inizio del Quattrocento era scienziato e astronomo ( forse sarà stato pure strologo..)
un astatua moderna lo ricorda

scavato nella raccia un appareato che doveva servirgli per l e osservazioni a stronomiche, non chiedetemi come funzionasse. Lo hanno riscoperto i sovietci


al museo della prima Samarcanda la guida c dà spiegazioni. Notate in basso a sinistra fra i visitatori una signora che compare in altra occasione nel forum diversi anni fa, poco prima di andare in pensione

gli antichi affreschi scoperti


il portale del mausoleo di Tamerlano

e una cartina che ne descrive l e campagne