Siamo in troppi! ...e finalmente qualcuno se ne accorge

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rofizal
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Siamo in troppi! ...e finalmente qualcuno se ne accorge

Messaggio da rofizal »

In barba a quei politici e ministri del culto che propugnano l'aumento della popolazione e che definire "cretini" è essere generosi, qualcuno si sta accorgendo che siamo decisamente in troppi!

Sono più di dieci anni che scrivo a tale proposito, ma mi pareva di trovarmi in quasi perfetta solitudine. Ora finalmente le cose stanno cambiando. Nel numero di settembre della rivista "Le Scienze" (versione italiana di "Scientific American") si parla di un libro molto interessante che mi piacerebbe leggere: "Il mondo senza di noi" di Alan Weisman (The World Without Us). Tra le altre cose, nella recensione sta scritto (pag. 108):
...arriva alla drammatica ma ragionevole conclusione cui erano giunti i rapporti del Club di Roma mezzo secolo fa: siamo troppi. Provocatoriamente, ma non troppo, Weisman suggerisce anche che la soluzione intelligente, se è questa la caratteristica che dovrebbe fare dell'uomo un animale speciale, sarebbe quella di limitare drasticamente le nascite per due o tre generazioni, limitandosi a un figlio per ogni donna, e tornando per la fine del XXI secolo a 1,6 miliardi di esseri umani, come nell'Ottocento.
Immagine

Nell'ultimo numero della stessa rivista, quello di ottobre, si parla ancora di questo problema. In una intervista (pag.14), David King ( http://en.wikipedia.org/wiki/David_King_(scientist) ) dichiara:
...la popolazione mondiale sta crescendo a ritmi impressionanti. Nel 2050 saremo 9 miliardi contro i 6,7 di oggi. La maggior parte di questa crescita avverrà nei paeesi in via di sviluppo, dove i consumi energetici sono destinati a crescere esponenzialmente. [...] Per questo scenario i modelli prevedono l'innalzamento del livello dei mari. Quindi molte persone che oggi vivono in città non potranno più viverci: 16 delle 19 più grandi città del mondo si trovano sulla costa. In pratica tra 50 e 250 milioni di persone dovranno trasferirsi verso zone più elevate.
Ma in un mondo sovrappopolato queste terre saranno già state occupate. Sorgeranno conflitti gravi. Per non parlare che la maggior parte degli effetti nefasti si abbatteranno su paesi che hanno poche possibilità di proteggersi.
Ma il problema non è per nulla nuovo. Nello stesso numero della rivista (pag.19) vi è un breve articolo dedicato a Thomas Malthus (1766-1834), che già nel 1798 pubblicava "An Essay on the Principle of Population" dove:
predisse che i miglioramenti della qualità della vita a breve termine sarebbero stati inevitabilmente compromessi dalla crescita della popolazione. L'aumento del numero delle persone avrebbe superato la produzione di cibo e quindi fatto precipitare l'umanità a livelli di sussistenza
Basta vedere fenomeni come le morti per fame, la mancanza di energia, la distruzione di foreste e di numerosissime specie viventi, la enorme immigrazione nei paesi più evoluti da quelli meno ricchi, per capire come stanno andando le cose, ma politici e religiosi sembrano non accorgesene.
Proprio in questi giorni ho sentito in tv uno di questi "geni" lamentarsi che
"le nuove leggi sull'immigrazione non la hanno ridotta, anzi essa è aumentata"
Non intendo qui schierarmi a difesa a contro queste leggi, ma la bassa intelligenza di quel politico è data dal fatto che non ha ancora capito che l'immigrazione aumenterà sempre di più, indipendentemente dalle leggi in vigore.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Devo aver letto recensioni de sto libro su qualche giornal recentemente, ma se go ben capido el vol descriver appunto come che i manufatti umani deventassi nel caso che la specie umana se estinguessi. Ma questo podessi nasser sia per sovrapopolazion sia per crescita zero.

per chi sa inglese, una recension interessante del libro
http://www.southernliterarymessenger.co ... clined.htm
de cui riporto una frase che rispecchia una mia impression:

This fact, still surprising to many, no doubt accounts for the otherwise hard to explain observation that those who speak most enthusiastically about the end of the world are predominately the very ones who are now living most comfortably within it. Already we note the cognitive dissonance inherent in such modes of thinking. The up-to-date Angelino is well versed in the Gaia Hypothesis; the starving Sudanese woman (on whose behalf its proponents ostensibly act; and whose essence, as a “noble savage,” it supposedly touches) has never heard of it.

per inciso, el libro xe tradotto in italian e uscido per la Einaudi sto anno, per quel adesso i lo ga rilanciado qua:
Weisman, Alan
Titolo Il mondo senza di noi / Alan Weisman ; traduzione di Norman Gobetti
Pubblicazione Torino : G. Einaudi, [2008!
Descrizione fisica 376 p. ; 21 cm.
Collezione Einaudi stile libero. Extra
Numeri ISBN - 9788806191375
Nomi
· Weisman , Alan
· Gobetti, Norman
Altri titoli collegati [Titolo originale] world without us.
Soggetti Uomo e ambiente naturale
Inquinamento - Aspetti sociali
Classificazione Dewey 304.2 (21.) ECOLOGIA UMANA

e te lo pol trovar in prestito alla Civica , nela nova sede de via Madonna del Mare. Se nol xe nela sede, i lo fa arivar dela centrale in due tre giorni. Se no te lo ciol ti, co finisso el maton de Milza sula storia d'Italia, lo ciogo e po ve conto.


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:nel caso che la specie umana se estinguessi. ... questo podessi nasser ... per crescita zero.
Scusime, ma questa afermazion me par più che asurda. Te se rendi conto in quanti semo, quante risorse consumemo, quanto inquinamento producemo, ecc ecc ecc

Pensighe un poco, no sta scoltar quei che vol la popolazion in crescita solo per interesi personali. Son convinto (lo meto come opinion mia per no ofender nisun) che una persona inteligente e onesta no pol rivar a quele conclusioni. Comunque son convinto che se no ghe pensa l'omo ghe penserà la natura, in modo un poco più crudele e tragico però.


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Messaggio da rofizal »

Hmmm. me xe vignudo el dubio de gaver stracapido... forsi te intendevi che anche se la popolazion resta uguale (e no cala) pol suceder lo steso. In tal caso scusa per el fraintendimento.


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Messaggio da babatriestina »

realisticamente, mi go l'impression che la crescita zero no riverà a estenderse a tutta la popolazion terrestre, a meno de no esser imposta con la violenza. La poderà convincer certe culture de origine eurocentrica, ma dubito altre. E se sia un ben o un mal, no so.
A livello personal, mi no go messo al mondo fioi, ma no son contenta: go la sensazion de no gaver fatto el mio dover biologico nei confronti dela specie: come se i me gavessi passado una fiaccola, e mi inveze de passarla avanti la go lassada studar :( .


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Messaggio da rofizal »

Anche i comenti dei vari scienziati xe pesimisti sul fato che la popolazion se ridurà da sola. Quanto ai fioi, anche mi no ghe ne go, ma se una volta me gavesi piaso de gaverghene, adeso son contento che no i xe, no vedo purtropo tempi felici per el futuro (anche se spero de sbaiarme). Noi gavemo visudo el periodo più bel, niente guere, benessere economico, bastanza fratelanza tra i popoli, entusiasmo per novi ideali, amor relativamente libero ma con tanto sentimento, inovazioni culturali e scientifiche che prometeva un modo bellissimo, abondanza de lavoro, tanta gioventù e tanti amici...

Adeso tuto sta cambiando, e no certo in meio. Guere, scontro tra popoli e civiltà, isolamento dele persone, mancanza de ideali, amor ancor più libero ma speso fredo e asettico, senza passion, società controlada dal denaro, droga, mancanza de lavoro, crisi economica, sovrapopolazion, consumismo sfrenado, degradazion dela cultura, inquinamento, natura che scompari lentamente...

Mi penso ai momenti più bei dela mia vita, xe tuti ligadi ala natura, a l'amore, alo sport visudo come passione e sacrificio. Tuto con un sotofondo musicale. :wink: Cavime via natura e amore, restasi lo sport, ma praticado, no come spetator.
Un tramonto lo poso ancora goder, le stele za molto meno. Una caminada in montagna diventa come una pasegiata in corso, una sciada xe più pericolosa che guidar l'auto nel trafico, in grota (quanti momenti magici nel sottosuolo :-D ) no ghe va più nisun, viagi in posti afascinanti... o no esisti più (tuto el mondo tendi a eser uguale) o i xe diventadi pericolosi. Se te va in Carso (quel poco che resta), te trovi più scovaze che fiori. Altri momenti da ricordar iera cantade in compagnia, con chitara o senza, me par che le sia sempre più rare. Posti de ritrovo per giovani? El Viale xe stà sostituido dai centri comerciali (in onor al consumismo). Soldi no manca (per el momento), se un no ga ciol a rate, ma xe raro veder chi apreza ciò che compra.

Podesi andar avanti, ma no voio esagerar. Solo un aspeto ancora. Un sognava de far un mestier, in genere ghe rivava. Ogi come te fa? A l'università, in certe facoltà, i ciol pochi (tropa gente), se no te se laurei no te son nisun, se te se laurei tra dotorato e magari specializazion te studi fino ai 30 con pochi euro (salvo quei che pol pasar i genitori). E poi magari no te trovi el lavoro che te piaseva o no te lo trovi per niente.
No te morirà de fame, ma la felicità dove sta de casa?


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Messaggio da rofizal »

Me vien in mente che uno pol ogi eser felice nel iutar el prossimo, gente che sta mal, che soffri, che no ga de magnar. Ma questo richiedi la presenza de un fattore negativo, la gente che sta mal appunto. Se tuti stasi ben no saria posibile.
Bon, anni fa el fattor negativo no iera necessario e me vien anche el dubbio che la gente che stava mal la fusi meno numerosa. Magari fazeva una vita dura ma anche lori i iera più felici, perché no i sognava tv, auto e cellulari. Forsi (digo forsi) i iera anche meno sfrutadi e i moriva meno de fame. Poi xe rivada la "civiltà"...

I fazeva 10 fioi ma ghe ne restava vivi 3. Ogi i se trova con 10 fioi da mantignir, da darghe de magnar, da darghe un lavoro, una moglie, una casa, un futuro... come i pol far?


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Messaggio da babatriestina »

rofizal ha scritto:Se te va in Carso (quel poco che resta), te trovi più scovaze che fiori.
isolo solo questa frase, che me par eccessiva e no volessi che la fazzi creder a chi che sta fora de Trieste che semo tanto mal ridotti. Mi vado molto in Carso e devo dir che scovazze ghe ne vedo, ma solo in certe zone ( e là podemo ciaparsela con el consumismo..) e i fiori ghe xe ancora tanti, basta saverli veder!
certo nei anni Cinquanta ghe iera forsi più fiori e meno scovazze in Carso, ma anche perchè quela volta le macchine iera molto meno diffuse e quindi molto meno gente podeva andar in Carso se no col tram de Opcina. Ma i xe za caladi nei anni 60 e 70, se pensemo alla famosa Legge Belci sulla tutela del Carso che no se ga mai materializzado in un regolamento, se no me sbaglio.


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Messaggio da babatriestina »

mi son inveze preoccupada dei sprechi dela nostra società: legevo ieri dela roba de magnar scaduda e butada via dei negozi, de la roba butada via dele famiglie perchè i compra più de quel che i pol magnar, e po i deventa anca grassi.. e no me ricordo i costi, ma iera impressionante la quantità de aqua mineral comoprada, butada via, e i costi sostegnudi dele aziende venditrici dela mineral per reclamizzarla.. :shock:
e po se legi che xe de altre parti gente che no ga acqua, che devi andarla a cior al pozzo, o che la xe inquinada, che sarà sempre pezo per la desertificazion..


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Re: Siamo in troppi! ...e finalmente qualcuno se ne accorge

Messaggio da Zigolo »

rofizal ha scritto:In barba a quei politici e ministri del culto che propugnano l'aumento della popolazione e che definire "cretini" è essere generosi, qualcuno si sta accorgendo che siamo decisamente in troppi!

Sono più di dieci anni che scrivo a tale proposito, ma mi pareva di trovarmi in quasi perfetta solitudine.
No te son solo, per fortuna, xe che tute le vosi, anche estremamente autorevoli, che zerca de meter in guardia contro el pericolo dela sovrapopolazion, le xe prontamente messe a taser, visto che quei che cussì generosamente te ga definì cretini, i ga anche un certo potere, purtropo.

E el problema, nei ani passai, no ga podù far altro che agravarse, visto che la cressita xe continuada (anche se me par con un trend un fià inferiore) e, sopratutto, l'impato dela popolazion (e non solo ocidentale) sul pianeta se ga oltremodo intensificà.

Pertanto, se el fren ala cressita demografica resta un imperativo, no'l xe sicuro più suficiente. Bisogna meterghe el fren anche ai consumi e quindi al'economia come intesa ogi. Oltre che naturalmente una più equa distribuzion dele risorse.

Va ti a farghelo capir a quei “cretini” completamente stacai dala realtà del mondo (perché tropo ligai ala propria).


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Messaggio da Nona Picia »

Forsi qualchedun se ga dimenticà che una volta se iera "veci" a 40 anni e se moriva spesso e volentieri poco dopo o per veciaia o per malatia e per malatia se moriva molto de più de ogi anche de giovini. Ogi col progresso la vita xe molto più lunga, se diventa "veci"dopo i 75 anni (cussì i ga dito per TV una volta) e le malattie, quasi tute se pol curar ben. Quindi la selezion xe molto più ridota. Per cui, più che no far tanti fioi, bisognassi lassar che la vita vadi avanti più naturalmente, come iera una volta, senza tanti aiuti per migliorarla. Alora sì che forsi se vedessi la diferenza de numero dela popolazion! Guerre a parte, naturalmente.
E se agiungemo un poco de san ottimismo.......:lol:


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Messaggio da Coce »

Forsi pechemo de nostalgia per la nostra gioventu', che dopotuto no la iera tuta meravigliosa ma tendemo a ricordarse i bei momenti, e forsi semo un poco egoisti e volemo tegnirse tuto per noi. Noi Triestini dovemo esser i piu' emancipai al mondo in riguardo al controlo dele nascite, perche xe de quasi 100 ani che femo pochi fioi e infati se no saria per le importazioni podesimo esser za estinti, questo quando se guarda dal punto de vista Giuliano-Dalmato. I valori no ga cambia' tanto perche pensemo che i beni materiali rapresenta progresso, e civilta', prosperita'
e el consumismo xe la base dela nostra esistenza. Ciao Coce :-)


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Messaggio da AdlerTS »

El problema più grosso xe la popolazion aumenta, ma me par che la somma delle intelligenze resti costante :roll:


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Messaggio da babatriestina »

ve confesso che me preoccupo molto de più per i mancati adeguamenti al protocollo de Kyoto sul riscaldamento global del clima , che sul numero de persone che nassi al mondo..


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:ve confesso che me preoccupo molto de più per i mancati adeguamenti al protocollo de Kyoto sul riscaldamento global del clima , che sul numero de persone che nassi al mondo..
Purtropo no te son l'unica a far sti ragionamenti. Giusti, pecà che manca un picolo particolare: xe proprio la sovrapopolazion che porta tuti i altri problemi: inquinamento, distruzion dele foreste, construzion senza fine de case, città, industrie, trafico in crescita esponenziale (vedi altri paesi, no l'Europa dove ormai xe quasi al limite), sfrutamento de qualsiasi roba che pol produr energia... ma xe robe che dovesimo saver tuti, anzi le savemo benissimo. Certo che la tecnologia xe una causa, ma se fosimo in meno ghe saria anche molto meno problemi.

Quanto ala età media, xe sopratuto l'eliminazion dela mortalità infantile che la ga alzada. Mia bisnonna la ga visudo più de 90 anni, e la iera in bona compagnia penso. No credo proprio che ogi, anche se no xe guere (altro fator che sbasa l'età media) se vivi più a lungo in media: incidenti stradali, malatie come infarti e tumori... no xe argomenti piacevoli comunque.

Coce, come te fa dir che a Trieste semo in pochi? Ormai xe solo che case dapertuto. Manca lavoro, el trafico xe speso in tilt, e se podesi dir tante altre robe. Mi no credo che cità de 10 milioni de abitanti o più sia una situazion ideale. Ma anche un centinaio de migliaia de persone in più a Trieste dove te le metesi? E poi no xe vero che qua i fa pochi fioi, mi conoso chi ghe ne ga anche 10 o 11....


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Messaggio da Zigolo »

babatriestina ha scritto:ve confesso che me preoccupo molto de più per i mancati adeguamenti al protocollo de Kyoto sul riscaldamento global del clima , che sul numero de persone che nassi al mondo..
Le robe xe oviamente colegade, proprio come i fatori de una moltiplicazion.

Poche persone con un tenore de vita acetabile ga un certo impato su un certo teritorio, una sovrapopolazion unida a un sfrutamento esasperato dele risorse porta al collasso de quel teritorio (e anche el pianeta xe un teritorio limitado).

Me rendo conto che stago disendo robe banali, ma possibile che chi che ga certe responsabilità no vol ameter gnanche ste banalità?

No se pol dir, come i sta disendo in sti giorni, che se ga a cuor le sorti del'ambiente e po' rifiutarse de cior i dovuti (e notoriamente insuficenti) provedimenti e adiritura propor di ridiscuter el protocolo de Kyoto.


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Re: Siamo in troppi! ...e finalmente qualcuno se ne accorge

Messaggio da Piereto »

Go trovà sto vecio post sai interessante per l'apporto delle osservazioni fate dai partecipanti attivi al forum. L'argomento nel fratempoo el xe proseguì non tanto in sordina attraverso i anni, e el xe terribilmente attuale. Dal 2008 a oggi ga aumentà la popolazion, semo invasi dal sovrappiù dell'africa nera e del mediooriente, a causa del progresso informatico industriale andemo avanti alla ricerca de sempre più energia e man man che se svilupa una nazion extra europea essa la ricori da prima al sfruttamento delle energie sporche perchè le xe a bon mercà, e la gente aumentada e salvada da le malattie de ste nazioni la zerca lavor che no xe, e per ben che ghe vadi la xe sottopagada, e se crea nel mondo una nova schiavitù. Sto lavor a bon mercà porta via lavor all'Europa. Colegado a sto problema ghe ne xe un altro : essere o non essere, cioè continuar lo "sviluppo" o tornar ad una società agreste silvo pastorale altamente ecologica e del tipo pochi ma boni. Ma forsi la natura ne sta dando una man a limitar el nostro espansionismo. E cioè xe sempre più esseri umani che xe fisiologicamente inadatti a a procrear , opur noi vol farlo per scelta. La natura ne da anche una altra man fazendo cambiar el clima. In parte xe colpa nostra ma nella storia millenaria del pianeta i cambiamneti climatici xe stadi tantissimi e no provocadi dai omeni de le caverne. Nel frattempo però l'Europa no trova beneficio dal calo de le nascite perchè la xe invasa da immigrati. Siccome la tendenza xe de viver in una giungla senza più regole certe, magari fusimo nel far west perchè almeno gavesimo una arma a disposizion per difenderse, la tendenza per salvarse xe quela de isolarse in piccoli gruppi e far de soli, esattamente el contrario de la globalizzazion che persone interessade ne vol impor. Se el problema xe planetario le scelte devi eser uniche e valevoli per tutti. Ma l'attuale globalizzazion la fa i interessi sempre de quei che comanda attraverso i secoli. Podemo forsi dir : niente de novo soto el sol. ( veramente fa più caldo de prima, ma xe un evento ciclico).


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Re: Siamo in troppi! ...e finalmente qualcuno se ne accorge

Messaggio da Nona Picia »

In linea generale te ga ragion Piereto....oramai no se zerca più el benessere de tuti, ma solo de pochi che el benessere lo gazà, ma che no vol condivider niente, nè soldi, nè magnar, nè lavor....e se lavor i vol condivider i ghe lo dà a quei povereti che entra afamai e che se iludi che con 4 euri i pol tirar avanti anche qua. El caldo, el fredo, le piove anormali se verifica più o meno ogni tanti secoli, come i signori, i valvassori, i valvassini e i povereti che sta soto la loro zavata, tuto come al solito, no ve par?


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