Le strade preromane

dei omini preistorici, i castellieri, fin ala Tergeste romana, inclusa
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rofizal
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Le strade preromane

Messaggio da rofizal »

(za presente sull'altro forum dal 25 gennaio 2008)

Molte strade romane seguivano i percorsi di antiche strade già esistenti. E' importante identificarle, perché probabilmente è attraverso di esse che avvenivano le migrazioni dei popoli e ci potrebbero dare delle utili informazioni anche su quali popoli fossero in contatto culturale ed economico con le nostre zone.

Proviamo a ipotizzarle:

La cosiddetta via Iulia Augusta, che ai tempi dei Romani da Aquileia saliva fino al Monte Croce Carnico (passando per Zuglio) e poi arrivava al Norico, percorreva una strada più antica. Poteva essere il collegamento più comune Nord-Sud.

La strada per Aemona (Lubiana), che ai tempi romani partiva da Aquileia ma non sembra avesse un nome o perlomeno non è stato scoperto. Seguiva la valle del Vipacco e raggiungeva il Danubio, attraversando la Pannonia, poi scendeva lungo il corso del fiume attravreso la Tracia per raggiungere i territori del Medio Oriente (sedi delle principali antiche civiltà). Doveva rappresentare il principale collegamento Est-Ovest.

La strada che passava per monte Spaccato, senza nome, era la strada più antica di collegamento per Tergeste. Girava per Basovizza, poi per Pese e si ricongiungeva a quella che andava verso Aemona.

La famosa via dell'ambra (usata per importare la pregiata resina fossile, specialmente la succinite, dai paesi nordici). Seguiva inzialmente il corso della via Iulia Augusta? Sicuramente rappresentava il collegamento dal mar Baltico al mare Adriatico.

Ora consideriamo l'importanza di mari, monti e dei fiumi.

Le maggiori civiltà dell'antichità si sono sviluppate in pianura, su terreni favorevoli all'agricoltura, e in vicinanza di fiumi e mari. I primi fornivano acqua potabile ed erano utili all'agricoltura, ambedue rappresentavano sia barriere di difesa che vie di comunicazione. Sebbene si abbiano casi, come gli Egizi, che non hanno sviluppato una potenza marinara, ma si sono concentrati quasi esclusivamente al loro entroterra, molti altri popoli hanno sviluppato ed esportato la loro civiltà sul mare: Fenici e Greci ad esempio, tanto per citare i più noti.

Evolutasi la tecnologia, la navigazione ed il dominio del mare hanno assunto una importanza fondamentale.

Ricordiamo i principali fiumi europei:
Volga (3.692 km), che sfocia nel Mar Caspio
Danubio (2.860 km), che sfocia nel Mar Nero
Ural (2.428 km), che sfocia nel Mar Caspio
Dnieper (2.290 km), che sfocia nel Mar Nero
Don (1.950 km), che sfocia nel Mar d'Azov
Pečora o Pechora (1.809 km), che sfocia nel Mare di Barents (fiume ghiacciato gran parte dell'anno)
Kama (1.800 km), affluente del Volga
Oka (1.500 km), affluente del Volga
Belaya o Aghidhel (1.430 km), affluente del Kama
Tibisco o Tisza (1.358 km), affluente del Danubio
Dniester (1.352 km), che sfocia nel Mar Nero
Reno (1.320 km), che sfocia nel Mare del Nord
Elba (1.091 km), che sfocia nel Mare del Nord
Vistula (1.047 km), che sfocia nel Mar Baltico
Daugava (1.020 km), che sfocia nel Mar Baltico
Tago (1.008 o 1.038 km), che sfocia nell'Oceano Atlantico
Loire (1.012 o 1.020 km) che sfocia nell'Oceano Atlantico

Nessuno di questi fiumi sfocia nel Mediterrano, almeno non direttamente. Due sfociano nell'Oceano Atlantico e quindi erano difficilmente raggiungibili via mare nei tempi antichi.

Osserviamo ora la carta dell'Europa:

Notiamo subito come le maggiori pianure si trovino nel centro Europa, nell'antica Pannonia, nella Tracia. Esse sono facilmente raggiungibili anche per via fluviale. L'Italia è circondata a nord dalle Alpi che la isolano, la sua principale pianura è quella Padana, la linghezza delle coste permette un facile accesso via mare, mentre il solo Po rappresenta un sistema fluviale di un certo interesse.

Pare quindi logica e naturale la colonizzazione fenicia e greca delle coste italiche, mentre la maggioranza delle migrazioni via terra o via fiume ha sicuramente interessato in primo luogo le regioni del centro-nord Europa. Solo un sovraffollamento di queste regioni può aver portato poi le popolazioni ivi residenti a spostarsi nelle pianure dell'alta Italia, cacciandone o assorbendone le popolazioni già presenti, prima probabilmente godenti una relativa tranquillità, dovuta alla protezione delle alte Alpi.

Focalizzandoci sulle nostre zone, le tre strade citate prima erano probabilmente state usate inizialmente solo per contati commerciali o per spostamenti di piccole tribù.

In particolare la strada dell'Ambra, che i Greci chiamavano elektron (da cui il termine elettricita) per la proprietà di accumulare elettricità statica per mezzo di uno sfregamento. Già nel nel 600 a.C. Talete di Mileto si accorse che sfregando contro un panno di lana un pezzo d'ambra questo acquistava la proprietà di attrarre a se minuscoli pezzi di stoffa.
L'ambra era comunque considerata un gioiello (e lo è tutt'ora) ed era molto ricercata. Così mercanti dai paesi Baltici, dove essa poteva essere reperita, specialmente nelle odierne Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia e Russia, la dovevano trasportare regolarmente al sud, fino alle sponde del mare Adriatico. Conosciuta già nell'età della pietra, ne fecero uso, tra gli altri, Assiri, Egizi, Etruschi, Fenici e Greci. Ne aveva parlato Ovidio, come pure Omero e Nicia. Plinio racconta che il prezzo di una statuetta di ambra, per quanto piccola fosse, superava quello di uno schiavo sano.

Ecco quindi che interessi commerciali spingevano, già nell'antichità, perlomeno carovane di mercanti a varcare le Alpi in direzione nord-sud con una certa regolarità.
Allegati
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Donau
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Re: Le strade preromane

Messaggio da Donau »

Le jenti venete le gheva le strade salixà, li càri co li cavaj e li ponti, almanco III secoli en vanti del scuminsio de li ani diti romani e 5 secoli en vanti de li ani de Tito Livio:

Le strade salixà le ghe jera xa da secoli, basta li reperti arkeolojeghi de Este e coeli etruski:

Dal Moxeo de Este


Immagine
http://img232.imageshack.us/img232/6890 ... exalix.jpg


Immagine
http://img695.imageshack.us/img695/5760/fondobianco.png


On toco cavà fora da sta "entervista" :
http://www.vicoacitillo.net/senecio/rec/cresci.pdf

http://www.raixevenete.com/forum_raixe/ ... IC_ID=1252

Intervista a Giovannella Cresci Marrone di Federico Moro
Giovannella Cresci Marrone è docente di Storia Romana all'Università di Ca' Foscari di Venezia. (2004)



..................................................
13-D) Come mai?
R) Prima di capire un territorio ci vuole tempo. Non si può arrivare, analizzare un documento e pretendere di decodificarlo.

14
D) Questione di Altino: ce la immaginiamo romana, ma ...

R) Adesso ce la dobbiamo immaginare veneta.
La novità più rilevante, emersa dagli scavi in località Fornaci è proprio questa, di Altino quale importante, molto importante, centro veneto.
È sul mare, cioè in laguna, vale a dire un porto.
Un caso rilevante per il mondo veneto.
A Ca' Tron hanno trovato un ponte veneto sotto una strada romana e Aquileia ha un'origine preromana.

Anche queste sono novità degli ultimi anni.
Una volta si riteneva che il mondo veneto si limitasse sostanzialmente a Este e Padova, e Altino, per esempio, fosse una propaggine periferica.
Oggi, invece, constatiamo l'importanza di questi centri veneti cosiddetti periferici, fatto che ci porta a riconsiderare l'intero processo di romanizzazione dell'area.
Fino a qualche tempo fa, si riteneva che la romanizzazione si fosse impiantata in una sorta di terreno vergine.

Adesso, più conosciamo il mondo veneto, più ci rendiamo conto che si tratta di un processo di acculturazione molto complesso e compartecipato.

Ponti e strade veneteghe pri de li ani romani

el ponte el jera soto coelo de li ani romani e la strada costiera venetega la jera soto la strada de li ani romani dita via Annia:

http://www.archeologia.unipd.it/catron/ ... page9.html


Immagine
http://img17.imageshack.us/img17/7761/c ... pontev.jpg



I primi troxi
http://www.raixevenete.com/forum_raixe/ ... IC_ID=3699
http://www.faav.it/gruppi-archeologici- ... eneti.html


Il numero degli abitanti della terra veneta dalla Preistoria
http://www.raixevenete.com/forum_raixe/ ... IC_ID=8874
http://www.centrostudilaruna.it/forum/v ... 2534#p2534


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Re: Le strade preromane

Messaggio da AdlerTS »

rofizal ha scritto:La strada romana che passava per monte Spaccato, senza nome, era la strada più antica di collegamento per Tergeste. Girava per Basovizza, poi per Pese e si ricongiungeva a quella che andava verso Aemona.
Go letto che in loco tra le due guerre jera stada fatta costruir e posizionar una lapide alta 3 metri (vagamente de propaganda ;-) ) su progetto de Berlam. Fatta saltar dai titini, adesso la xe danneggiada e praticamente illeggibile. La piera diseva:

Attraverso questo valico
sopra la valle di S. Giovanni
stillante dalle sue rocce
le sacre acque del Timavo
spaccata la viva rupe.
Dal ferro dei legionari
di Augusto
fu aperta questa strada
che da Tergeste
fatta colonia romana
dal fondatore dell'impero
portò le aquile romane
a debellare i barbari
alla porta orientale
d'Italia

AD MCMXXXIX EF XVII anno terzo dell'Impero.


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Re: Le strade preromane

Messaggio da babatriestina »

Post https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=29&t=5258 sul sentiero n 11
Immagine
e le mie foto
Immagine
Immagine
Me go fato la sfacchinada a suo tempo de farmelo in salita per postarve ste foto :-D


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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Re: Le strade preromane

Messaggio da AdlerTS »

ecco perchè non la trovavo ! el "cerca" non trova nei testi delle foto ;- )


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Re: Le strade preromane

Messaggio da luco813 »

Facciamo ordine... Ho fatto approfonditi studi e ho potuto ricavare ciò che dirò.

Via Annia: La via Annia a San Giorgio di Nogaro si divedeva, un ramo entrava ad Auileia, l'altro seguiva l'attuale Statale 14 fino a Sistiana e prendendo Strada Provinciale del Carso.
La Via Annia che collegava Mestre-Concordia-Auileia-Prosecco- Basovizza-Pesek-Fiume non entrava in città restava sul'altopiano.
Da Fiume alla Grecia prendeva il nome di Via Dalmazia o Via Annia Aleitha.
L'Isonzo l'Annia lo superava in prossimità dell'attuale ponte della Statale dove c'era un guado od una passerella di legno. Non si esclude che Fiumicello e Pieris siano nati in origine come località di guado.

La Via Flavia si staccava dall'Annia a Prosecco e seguendo Salita di Contovello scendeva a Barcola e da ui prendeva il futuro Viale Miramare per entrare in città da Corso Italia-Via San Lazzaro-Via Udine. Il tracciato restò in essere fino al 1700. Con la costruzione del Lazzaretto e della ferrovia fu interrotto e nel 1700 costruita Strada del Friuli. Uscita da Trieste faceva Via San Michele-Via Bramante-Strada per l'Istria-Via Flavia. A Pestalozzi c'era un bivio che lungo Strada Vecchia di Fiume collega la Flavia a Longera-Basovizza (con il nome di Via Gemina)

La Via Electra (Via dell'Ambra) usciva da Auileia e si dirigeva a Gradisca-Gorizia-Aidussina-Longatico (Logatec) ed entrava a Lubiana per poi uscire andando verso Maribor. Volgarmente viene erroneamente chiamata Gemina.
La Via Gemina (era il più vecchio ingresso di Trieste, già noto agli Istri). Uscita da Treiste si staccava dalla Flavia per percorrere Via Cesare Battisti, Via Giuila, Via Damiano Chiesa, Via di Monte Spaccato, Basovizza,Lipizza,DIvaccia,Grotte San Canziano,Postumia e in linea retta raggiungeva Lubiana entrando dalla porta rivolta verso il mare. Usciva in direzione Zagabria.
Un altro tratto di Gemina Usciva da Auileia e passando per San Canziano d'Isonzo, Staranzano raggiungeva Ronchi e Monfalcone. Da Ronchi si dirigeva verso il lago di Pietrarossa-Doberdò, Medeazza, Slivia, Sgonico,Monrupino, Duttogliano, Rifembergo (Castegliere) e in zona Montespino intersecava l'Electra, continuando poi l'ungo la Valle dell'Isonzo e raggiungendo Caporetto (per innestarsi sulla Julia) Udine-Cividale-Caporetto-Moistrocca-Fusine-Jesenice-Lubiana.
Per la Gemina tra Fiumicello Sud e San Canziano d'Isonzo c'era un vecchio ponte sull'Isonzo.

Le strade che si dirigevano in Val Rosandra erano tutti raccordi della Gemina


luco813
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Re: Le strade preromane

Messaggio da luco813 »

Un nodo viario era Basovizza incrocio dell'Annia con i vari rami della Gemina.

La strada Romana di Monte Spaccato si chiamava Gemina. Fu costruita dai legionari di Manlio su ordine di Manlio. Non si esclude che alcuni rami della Gemina prendessero il nome di Via Manlia.


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