Un Asburgo scompare a Capo Horn

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Un Asburgo scompare a Capo Horn

Messaggio da McFriend »

Mi ha sempre incuriosito la storia di Giovanni Salvatore d'Asburgo (Johann Salvator von Österreich) e la sua misteriosa scomparsa a Cap Tres Puntas nelle vicinanze di Cabo de Hornos (Capo Horn).
Nato il 25 novembre 1852 a Firenze, figlio di Leopoldo di Toscana. Gianni, questo era il suo soprannome, studia a Vienna. Molto amico di Rodolfo, molto intelligente, musicista, scrittore. Molto ribelle, al punto di rinunciare al suo titolo e bandito dall'Austria. Si fa chiamare Johann Orth e si compra una nave che fa spola tra vari porti del Sudamerica. Il 12 luglio 1890 nelle vicinanze di Capo Horn durante una tempesta scompare la sua nave, sui cui oltre ai marinai perde la vita anche sua moglie, e viene dichiarato per morto nel 1911. :(
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Johann Salvator.jpg


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Esiste anche la versione per la quale sarebbe sparito perché sapeva verità scomode su Mayerling :roll:


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Messaggio da Sofonisba »

A questa versione, non credo tanto. Sicuramente, l'Arciduca Giovanni su Mayerling sapeva tutta la verità, ma il motivo della sua rinuncia all'appartenenza alla Casa Imperiale fu probabilmente che, con la morte dell'Arc. Ereditario Rodolfo, Giovanni perse l'unico amico e potente protettore sul quale poteva contare. E non dubito, a quel punto, che la sua sparizione in mare sia stata semplicemente una disgrazia.
Comunque, questa storia amareggiò terribilmente gli ultimi anni di vita di sua madre, la nostra Granduchessa di Toscana Maria Antonietta.


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Messaggio da McFriend »

Una ipotesi da non scartare, essendo stato molto amico di Rodolfo. Nella biblioteca di mia madre ho trovato un libro su Rudolfo che pero non ho mai letto, dal titolo: Rudolf der Weg nach Mayerling - the road to Mayerling della storica Brigitte Hamann. Forse trovo qualche riferimento.


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Messaggio da AdlerTS »

Già verso la fine degli anni 70 dell'800 Francesco Giuseppe si vide costretto a punire l'arciduca Giovanni Salvatore per un suo scritto " Considerazioni sull'artiglieria austriaca": nello stesso l'arciduca criticava l'arma alla quale lui stesso apparteneva e l'Imperatore lo trasferì al Reggimento di Fanteria Guglielmo n.12 e lo rimproverò pubblicamente.


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Messaggio da McFriend »

Nel libro Renate Basch-Ritter, L'Austria sui mari del mondo, edizioni Lint, ho trovato che la nave "Saida" quando fece scalo a Punta Arenas cerco informazioni su Giovanni Salvatore e la sua nave "Santa Margaritha".


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Sofonisba
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Messaggio da Sofonisba »

Ecco alcune foto:
Allegati
Giovanni Orth a bordo della sua nave
Giovanni Orth a bordo della sua nave
L'Arciduca Giovanni con i fratelli, il Granduca Ferdinando IV di Toscana e gli Arciduchi Carlo e Luigi.
L'Arciduca Giovanni con i fratelli, il Granduca Ferdinando IV di Toscana e gli Arciduchi Carlo e Luigi.


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Messaggio da McFriend »

Le foto sono veramente molto interessanti, specialmente quella della nave (si vede che vado matto per le navi) :lol: .


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macondo
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Messaggio da macondo »

Ho trovato una curiosa referenza sull'arciduca Giovanni Salvatore in un libro che sto leggendo. Sembra che nel 1888 l'arciduca Giovanni Salvatore avesse visitato per motivi tuttora misteriosi il sacerdote Sauniere, parroco della cittadina francese di Rennes-le Chateau. Questo personaggio é particolarmente famoso nella leggenda che ha ispirato il "Codice da Vinci". Infatti questo sacerdote 'presta' addiritura il suo cognome ad uno dei personaggi del libro.

Il sacerdote deve la sua fama all'improvvisa ricchezza che non é mai stata pienamente spiegata. Sembra che in 10 anni avesse speso piú 3 milioni di euro attuali. Si dice che durante un restauro della chiesetta avesse trovato antichissimi documenti segreti ed un non meglio specificato 'tesoro'...

La strana visita dell'arciduca Giovanni Salvatore non era passata innosservata alle autoritá locali che lo avevano interpellato. L'arciduca si era giustificato dicendo che mentre viaggiava verso la Spagna, arrivato a Couiza aveva sbagliato strada. Spiegazione assai improbabile perché a quel tempo l'unica strada per Rennes era una carettiera poco invitante. Ritornerá a Rennes nel 1889 e 1890 dicendo che pensava di ritirarsi con la famiglia in quella sperduta cittadina del midí.


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Messaggio da McFriend »

Avevo letto anch'io diversi anni fa a riguardo del famoso parroco. Diventato ricco aveva una specie di salotto con molti personaggi importanti da tutta l'europa e che ospitava nel suo palazzo. Riguardo all'arciduca la polizia francese pensava anche allo spionaggio.
Misteri che si ingarbugliano sempre di più per non parlare di un'altro "mato" che mandò un schiera o meglio un battaglione di storici e ricercatori alla ricerca nelle varie gallerie, anfratti, cimiteri, colline nella zona di Rennes le Chateau.


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Messaggio da macondo »

McFriend ha scritto:Riguardo all'arciduca la polizia francese pensava anche allo spionaggio.
Infatti si sá di questo episodio grazie agli archivi dei servizi segreti francesi (Deuxieme). La storia poi si ingigantisce quando un fantomatico personaggio (o personaggi) pianta negli archivi nazionali francesi i 'dossier segreti' del Priorato di Sion che hanno creato la valanga di leggende culminate nel famoso libro di Don Brown...


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

Ma si chiamò forse anche "Federico Otten"?

Tra storia, leggenda ed assomiglianze varie.....


Federico Otten: Primo colonizzatore stabilito nelle vicinanze del Cerro Fitz Roy (montagna in Patagonia). Era figlio della principessa Margherita delle Due Sicilie e dell' arciduca Leopoldo II d' Asburgo (fratello dell' imperatore d' Austria). Racconta la storia che partecipò della cospirazione tendente ad ottenere l' abdicazione dell' imperatore Francesco Giuseppe, peró, essendo stato scoperto, nel 1889 fu privato della sua 'qualità' di austriaco e castigato con l' esilio.
Nel 1890 arriva a Buenos Aires imbarcato sulla 'goleta' Santa Margherita, con l' intenzione di proseguire il viaggio per Terra del Fuoco.
In Europa fu dato per morto nel naufragio di Cabo de Hornos (Cape Horn), seppure questa versione fu probabilmente inventata dalla sua famiglia per finirla con la sua storia in Austria.
Verso il 1896 se lo trova nella zona di Puerto Deseado, poi verso il 1903 si stabilisce nelle vicinanze del monte Fitz Roy.
Sebbene fosse stato proprietario di un' importante allevamento di cavalli, non si realizzò mai come 'ganadero' allevatore, perché, secondo quanto scritto da Madsen (X) provava avversione per le pecore.
Si ignora la data esatta della sua morte, sebbene tutto sembrerebbe indicare che morí nel 1910 circa, a causa di polmonite.

(X) Rinomati immigranti pionieri: Don Andreas Madsen, nato in Jutlandia, Danimarca, nel 1881.
BIBLIOTECA PUBLICA PROVINCIAL "JUAN HILARION LENZI"
Biblioteca Pública Provincial Juan Hilarión Lenzi, Río Gallegos, provincia de Santa Cruz, Argentina.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Elisa ha scritto:M partecipò della cospirazione tendente ad ottenere l' abdicazione dell' imperatore Francesco Giuseppe,
Mai sentito parlare di questa cospirazione: mi piacerebbe saperne di più :shock: :shock: :shock: :roll: :roll: :roll:


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Messaggio da AdlerTS »

Pare avesse diversi pseudonimi (Johann Traunwald, Johann von der Traun, Johann von Traunstein) quindi potrebbe averne avuto anche uno "ispanico".
Il nome in italiano della mamma dovrebbe essere Maria Antonia Anna di Borbone-Due Sicilie.


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:
Elisa ha scritto:M partecipò della cospirazione tendente ad ottenere l' abdicazione dell' imperatore Francesco Giuseppe,
Mai sentito parlare di questa cospirazione: mi piacerebbe saperne di più :shock: :shock: :shock: :roll: :roll: :roll:
Sarei tenuta a spiegare quel fatto, tuttavia non trovo, purtroppo, niente in merito.
A quella trascrizione di cui sopra che ho eseguito, posso aggiungere determinati dati che riaffirmano la presenza in Argentina di Federico Otten o Fred Otten. Invece in quanto alla storia sul suo passato non trovo pubblicazione alcuna, salvo, ripeto, quello già trascritto.
L' autore è sempre Andreas Madsen, abile marinaio, arrivato in Patagonia nel 1901, che abbandonava la miseria contadina della Danimarca. Che nel 1902 è al servizio della 'Commissione Argentina Trattato dei Confini' assieme al tassidermista e cercatore d' oro Federico Otten. La sua "estancia" è presso la catena di monti Cerro Fitz Roy (o Chaltén) e Cerro Torre e così lui si trova nell' incombenza di riferente e collaboratore delle spedizioni. Madsen scrisse due libri: "La Patagonia Vieja" e "Cazando pumas en la Patagonia".

L' arciduca Giovanni, esiliato nel l889, arrivò effettivamente in Patagonia (Argentina) dove si stabilì vicino al Monte Fitz Roy assieme ad Andreas Madsen e che fu ampiamente conosciuto con il nome di Federico (Fred) Otten....
.....e che nel 1903 convinse Madsen a rimanere in Patagonia.


Un altro pioniere, Julio Popper dirà poi a Buenos Aires nel 1891: "Il capitano Harry Michelson di Punta Arenas mi ha riferito d' aver trovato sulla spiaggia delle Isole de los Estados un barile che conteneva carne umana salata, forse l' ultimo ricorso di naufraghi che attendevano di essere soccorsi da qualche nave di passaggio: i presunti naufraghi della 'Santa Margarita' naufragata nel 1890 vicino all' Isola Desolación, a bordo della quale viaggiava l'arciduca Giovanni d' Austria figlio della principessa Margherita delle Due Sicilie e di Leopoldo II della Casa Asburgo, che era stato esiliato nel 1889 e che viaggiava con la sua amante Ludmila Strubel il cui destino è un enigma fin da allora".

Ci troviamo di nuovo di fronte a troppa informazione! E come conseguenza, è sempre più difficile discernire
Verità? Testimonianze da confrontare?


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Messaggio da Elisa »

ancora un breve apporto:

Il pioniere Fred Otten, stabilitosi al piedi del Cerro Fitz Roy nel 1903 circa, personaggio alquanto sfuggente......Il tempo e particolareggiate indagini, hanno permesso di scoprire che aveva procurato di passare inavvertito in Patagonia....
(Qui poi si torna a intrecciare la storia che si rimonta all' Impero austroungarico, a Leopoldo II e suo figlio Giovanni Salvator che cospirò -assieme al cugino Rodolfo- contro l' imperatore, e fu esiliato....)

Nel 1907 Jean de Liniers visita Otten ed incomincia a scoprire dettagli:
che gli parla perfettamente in frances,
si presenta come austriaco,
possiede un' interessante biblioteca, inaspettata per un mulattiere,
e che, finalmente,........ chiede a Liniers di non svelare la sua dimora nè il fatto d' averlo conosciuto.
Liniers ritorna sul posto nel 1910 e viene a sapere che Otten era appena morto da polmonite, e che era stato sepolto sulla riva del Río de las Vueltas accanto alla sepoltura di Albert Konrad.

(Fonti: "Entre el Río de las Vueltas y los Hielo Continentales" di Patricia Halvorsen, Ed. Vinciguerra, 1977).


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Messaggio da Elisa »

....Evidenza curiosa?


Dall' elenco http://www.histarmar.com.ar/InfHistoric ... ragios.htm

delle tante navi naufragate nel Cabo de Hornos, Isla de los Estados e sud di Tierra del Fuego dal 1643 al 1990, (attento McFriend se pensi di andare giú di lí....!!!) si riscontra che sono contati i naufragi a cui manca il luogo e il giorno del naufragio, e tra questi si trova precisamente la nave Santa Margarita! "Nave austriaca....data del naufragio....1890". :shock: :roll: :'-(


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Messaggio da babatriestina »

Elisa ha scritto: delle tante navi naufragate nel Cabo de Hornos, Isla de los Estados e sud di Tierra del Fuego dal 1643 al 1990
mi raccontava papà, che lo aveva sentito dire da suo papà, che a sua volta lo aveva sentito dal bisnonno, che i capitani che facevano le rotte lungo Capo Horn erano chiamati "capohornisti" ed erano particolarmente stimati a causa della pericolosità dei luoghi. Il mio bisnonno, che era un capitano del Lloyd Austriaco, non era un capohornista perchè navigava sulle rotte asiatiche .


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Messaggio da McFriend »

Cara Elisa, non sai quanto verrei volentieri dalle tue parte e a fare un salto anche a Capo Horn. Un posto molto interessante. Una 15 anni fa circa un ragazzo delle mie parti ha fatto un giro in kajak proprio nei pressi di Capo Horn e ha poi scritto un libro molto bello. Una gran bella avventura anche se ha rischiato anche lui di fare la fine del ns. asburgo. :-D :approved:


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Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:
Elisa ha scritto: delle tante navi naufragate nel Cabo de Hornos, Isla de los Estados e sud di Tierra del Fuego dal 1643 al 1990
mi raccontava papà, che lo aveva sentito dire da suo papà, che a sua volta lo aveva sentito dal bisnonno, che i capitani che facevano le rotte lungo Capo Horn erano chiamati "capohornisti" ed erano particolarmente stimati a causa della pericolosità dei luoghi. Il mio bisnonno, che era un capitano del Lloyd Austriaco, non era un capohornista perchè navigava sulle rotte asiatiche .
Il "Monumento al marinaio ignoto" eretto dal Comitato dei "Cap Horniers", tutti Pratici Autorizzati dei Canali di Cape Horn:

"A coloro che lo attraversarono,
e
a coloro che persero la vita nel tentavivo
Cabo de Hornos 1989".



http://www.caphorniers.cl/marinero/marino.htm
Allegati
monumento.jpg


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