Parco del Mare

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Parco del Mare

Messaggio da babatriestina »

El Parco del Mare xe la nova attrattiva che i sta proponendo, el volano che farà decollar el turismo triestin e la crescita della città... un poco come un per de anni fa el Expo..
cossa posso dir? mi son scettica sul fatto che un progetto risolverà come per bacchetta magica tutti i problemi de Trieste, e go anche zercado de capiri cossa che saria esattamente sto parco del mar. intanto, nota de cronaca, oggi i disi che l'area de Campo Marzio no va ben, e che i farà delle vasche con pessi:
1 in pescheria ossia salone dgli Incant i( cussì tuto quel che i ga speso e fatto finora va cambiado de novo..)
2 nel magazzino vini- in attesa che i sblocchi
3 in un fantomatico novo edificio al posto della piscina

e za che i xe ( sempre el Piccolo de oggi) i suggerissi un corridoio sotterraneo fra Pescheria e Magazzino vini..
ben bon, a leger questi par che tuto sto parco del mare sia un per de vasche de aquario.. e tuti dovessi precipitarse a Trieste per veder i pessi de aquario? mah.. forsi no go capido ben.
Intanto, ciogo el dépliant che i me gaveva dado sta estate alla Camera de commercio, fotografo un pochi de dati e ve li posto. Xe ovviamente sta roba a nche sui vari siti istituzionali, mi credo, ma isolemo alcuni dati e comentemoli:
immagino che per far sti depliant in carta patinada i gaverà speso un pochi de bori..
questa xe l'intestazion dela Camera de Commercio
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e questo xe el comitato scientifico, che però me sa che no decidi lori

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e spero che apprezzerè la cartina dei collegamenti
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che mostra una Trieste assai nel futuro colegada con tutto el mondo... :shock: :shock: :shock: :roll: :roll: :roll:


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Messaggio da babatriestina »

andemo al progetto come che el iera previsto fin ieri
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e un dettaglio della zona
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e questo xe el progetto avveniristico del edificio che i progettava per Campo Marzio
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visto che bel? un museo tacà de una stazion.. pecà che in quela stazion i treni no ghe riva... :evil:
a destra un edificio tutoi coverto de roba trasparente.. plexiglas??? :-D


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Messaggio da babatriestina »

Mi me go sempre domandado coss dovessi contegnir sto parco del mar.. con tuti sti edifici ( anche se gavemo visto che adesso i adatta edifici ma no i sa ben per cossa)
ben, questa xe la spiegazion:
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el servi per "traguardare flussi e dinamiche" che "caratterizzano un apparato museale di grandissimo valore storico-scientifico" ( ma ista parlando del Museo del mar attual o de sto futuro?)
e vien " attività turistiche e scientifiche ( notar el ordine), spazi aperti ed aree verdi (saria curiosa se xe verde in contenitor), attività laboratoriali e alberghiere, culturali e commerciali"
e po se parla de un Acquario ( NB el vecio Aquario i lo prevedi de serar o no? magari intanto i sera..e po se vedi..), un Sea-Lab ( fa assai più fin che un laboratorio marittimo) e i "correlati funzionali" ( sarà anche le toilettes?)
go anche altri dati, sulle dimensioni, etc, magari ve metto dopo, tanto sula base de quel che i disi oggi xe tuto de rifar... ma ve metto anche la fotografia del esterno del dépliant, bela foto a volo d'uccello sulla zona.. ma...
guardela ben, e no occorri sai stroligar...
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de quando xe sta foto, che ghe ancora la Piscina sulle rive??? :shock: :shock: :shock:


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Messaggio da babatriestina »

Tanto per aggironar:
http://ilpiccolo.repubblica.it/dettagli ... dRegionale
ma meo che copio el testo, che no vadi perso..
Parco del Mare all’ex Pescheria, c’è l’accordo
Previsti tre edifici, con Magazzino vini e uno nuovo da realizzare nell’area ex Bianchi
di Maddalena Rebecca

Due strutture già esistenti, il Salone degli Incanti e il Magazzino vini, da trasformare in contenitori per maxi vasche in cui accogliere specie marine. E un terzo edificio da costruire «ex novo» nel piazzale dell’ex piscina Bianchi, dove ospitare sale conferenze, spazi per la ristorazione, bookshop e laboratori didattici.

Riparte da questi tre tasselli il nuovo progetto del Parco del Mare che, dopo aver visto sfumare l’ipotesi terrapieno di Barcola e l’opzione mercato ortofrutticolo di Campo Marzio, potrebbe ora trovare defitiniva collocazione negli spazi espositivi sulle Rive. Un cambio di rotta suggerito dal Comune e discusso ieri per la prima volta in via ufficiale con Camera di Commercio e Fondazione CRTrieste. Due interlocutori che sarebbero rimasti positivamente colpiti dalla proposta avanzata dal sindaco. «Abbiamo trovato una piena condivisione sul nuovo sito - ha commentato soddisfatto al termine del confronto il principale sostenitore dell’iniziativa Antonio Paoletti - . L’idea, quindi, c’è. Ora dobbiamo lavorare per renderla esecutiva il più rapidamente possibile».

IL PROGETTO DI MASSIMA DEL COMUNE Il centro nevralgico del mega acquario affacciato sul mare, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe diventare proprio il Salone degli Incanti. Nella parte centrale si prevede l’installazione di una grande vasca che i visitatori osserverebbero dall’alto. «Si potrebbero infatti soppalcare gli spazi laterali della Pescheria per ricavare delle passerelle trasparenti sul modello di quelle presenti nella Basilicia di Aquileia - osserva il forzista Piero Camber che, da tempo, studia i vantaggi del possibile trasferimento del Parco sulle Rive, tanto da aver definito a grandi linee un progetto già visionato dallo stesso Dipiazza -. L’edificio, così, rimarrebbe integro e verrebbe sfruttato al meglio».


Impossibile, tuttavia, limitare la presenza delle specie marine nel Salone degli Incanti. «Lo spazio lì non sarebbe sufficiente - chiarisce il sindaco -. È necessario ipotizzare l’inserimento di vasche, magari più piccole, anche all’interno del Magazzino Vini. Struttura che potrebbe essere collegata alla Pescheria con un tunnel aereo o sotterraneo. Infine serviranno ambienti per conferenze, ristorazione e attività didattiche. L’idea è di ricavarli all’interno di un nuovo edificio da costruire sul sedime dell’ex Bianchi». Edificio che non dovrà superare in altezza il Magazzino Vini (dovrà quindi raggiungere al massimo i 7,5 metri) e potrebbe addirittura «appoggiarsi» a quest’ultimo condividendone l’i ngresso.

Previsti, infine, ampi parcheggi - ai due piani sotto il Magazzino Vini già contemplati dalla Fondazione se ne aggiungerebbe altri due o tre interrati sotto l’ex Bianchi -, e un giardino all’aperto con tavolini e giochi per bambini nello spiazzo tra il Salone degli Incanti e la struttura adiacente.

I TEMPI A suggerire al Comune il cambio di collocazione è stato essenzialmente il fattore tempo. «Per realizzare il Parco del Mare nel comprensorio di Campo Marzio servirebbero almeno 3-4 anni - spiega Roberto Dipiazza -. Prima di costruire l’acquario, infatti, dovremmo concludere le bonifiche nell’area delle Noghere e completare poi il trasferimento del mercato all’ingrosso. Pescheria e Magazzino vini, invece, sono soluzioni già disponibili, che ci permettono di accelerare notevolmente l’iter. Nel giro di 6/7 mesi potremmo avere i progetti approvati per poi far partire subito dopo i lavori. Se tutto filasse liscio, dunque, l’opera potrebbe essere inaugurata nel giro di un paio d’anni, vale a dire entro la fine del mio mandato».

Uno slancio ridimensionato, un po’ per prudenza un po’ per scaramanzia, da Antonio Paoletti. «Parlare di tempi adesso è prematuro - osserva il presidente della Camera di commercio -. Posso dire soltanto che inizieremo a lavorare immediatamente per analizzare la proposta e studiarne la fattibilità. L’idea del sindaco, comunque, mi è sembrata buona dal momento che non coinvolge solo la Pescheria, ma un lungo tratto di fronte mare. Anche il presidente della Fondazione Massimo Paniccia (che non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul progetto ndr) è rimasto positivamente impressionato. Naturalmente dovrà fare le sue verifiche, come del resto dovremo fare noi con i nostri organi direttivi. L’importante è agire in fretta».
I COSTI E I CONTRIBUTI REGIONALI La rapidità auspicata da Paoletti, consentirebbe forse di ottenere qualche finanziamento dalla Regione, peraltro apparsa finora poco disponibile ad aprire i cordoni della borsa per sostenere il Parco del Mare. «Ma ieri ho parlato con il presidente Tondo e ho ricevuto ampie garanzie - continua Paoletti -. Mi ha detto chiaramente che lui crede in questo progetto e che la sua amministrazione è pronta a fare la sua parte per supportarlo. Altrettanto chiaramente, però, mi ha fatto capire che i finanziamenti verranno erogati solo a favore di opere immediatamente cantierabili. La Regione, infatti, non intende mettere a bilancio poste per progetti futuri. Anche per questo, quindi, dobbiamo concludere rapidamente tutte le necessarie verifiche preliminari».

Difficile in ogni caso che dall’amministrazione regionale arrivino quei 15 milioni di euro promessi in passato dalla giunta Illy per il mega-acquario e non confermati dall’attuale esecutivo. «Ma, vista la nuova collocazione del progetto, 15 milioni potrebbero anche non servire - conclude Paoletti -. Se realizzassimo il Parco del Mare sulle Rive, infatti, la spesa complessiva si ridurrebbe di certo. Di quanto non posso dirlo ora. Saranno i progettisti a doversi pronunciare in questo senso».

Sulle cifre non si sbilancia neppure Dipiazza che tuttavia fa notare come «quello dei soldi sia l’ultimo dei problemi». Il Comune, infatti, è convinto di poter contenere sensibilmente i costi visto che il Magazzino Vini verrà in ogni caso riqualificato dalla Fondazione , il Salone degli Incanti è praticamente già «pronto per l’uso» mentre la nuova palazzina di due piani nel piazzale dell’ex Bianchi potrebbe essere pagata come opera di urbanizzazione dall’impresa che costruirà in project financig il parcheggio sotterraneo. «Basterà quindi qualche aiuto da Roma e dalla Regione - conclude il sindaco -. Ne parlerò presto con il sottosegretario Menia, che al progetto del Parco tiene molto, e con Renzo Tondo».
(17 dicembre 2008)
me par che iera anche qualcossa de cossa che i vol far inveze a campo Marzio.

Bel xe che un mese fa, sempre elpiccolo online
Dal canto suo, il presidente camerale Paoletti si dichiara «molto sereno», poiché «il progetto di Campo Marzio sta andando avanti senza battute d'arresto».

«La città – chiarisce – vuole il Parco in virtù dei risvolti occupazionali che determinerebbe sul territorio. Perchè rappresenta un modo per arginare la contingente crisi economica, ampliando l’o fferta turistica e richiamando migliaia di visitatori a Trieste. E la zona, ben collegata alla viabilità, denota i suoi punti di forza». Paoletti non intende alimentare polemiche sul sito da individuare, «ma una delle cordate pone sul Porto vecchio due condizioni di non poco conto: la bonifica dell’area e l’e liminazione della zona franca». «Non mi paiono - conclude - immediatamente attuabili».
(11 novembre 2008)


e sempre del sito, un anno fa:
Dipiazza e Paoletti: ora via al Parco del mare
Troverà spazio in Campo Marzio al posto del mercato ortofrutticolo, trasferito alle Noghere
di Silvio Maranzana
«Mancano solo le firme sul contratto dinanzi al notaio che metteremo a giorni: il nuovo mercato ortofrutticolo ha il suo nuovo sito alle Noghere su ben 60 mila metri quadrati di spazio e potrà liberare l'area di Campo Marzio dove costruire nel minor tempo possibile il Parco del mare». Lo ha confermato ieri il sindaco Roberto Dipiazza esprimendo grande soddisfazione per il fatto che la Regione ha steso la bozza dell'accordo di programma per la realizzazione del Parco del mare, la quale prevede anche da parte dall'amministrazione regionale un primo stanziamento di almeno 15 milioni di euro. In questo modo il sindaco ha anche smussato l'incertezza che dopo i primi impegni finanziari sembrava concentrarsi in particolare sull'area.

«Tra due anni - ha aggiunto Dipiazza - contiamo di mettere la prima pietra di quello che sarà un centro all'ingrosso che conterrà non solo il mercato ortofrutticolo, ma anche centri di distribuzione di altre merci e potrà servire oltre alla provincia di Trieste, anche l'Istria e la bassa Slovenia. La realizzazione avverrà rapidamente poiché si tratta di strutture prefabbricate».

Una volta formalizzato, a giorni, l'acquisto del terreno, verrà fatta rapidamente la caratterizzazione del sito e poi si procederà alla bonifica. «Proprio perché probabilmente si tratterà di un'operazione complicata - continua Dipiazza - parallelamente partiremo con la stesura del progetto del nuovo mercato sapendo che probabilmente la bonifica si protrarrà fino agli ultimi mesi del 2009». È chiaro che si parla di tempi non proprio fulminei. Supponendo che alla fine del 2010 possa avvenire il trasloco è nel 2011 che cominceranno i lavori per il Parco del mare che si protrarranno per due anni e mezzo facendo supporre come probabile l'inaugurazione a cavallo tra il 2013 e il 2014.


A quel punto saranno passati quasi dieci anni da quando, il 10 dicembre 2004, prima dell'eliminazione di Trieste dalla corsa per l'Expo 2008, la Camera di commercio ipotizzò la realizzazione del Parco del mare. «L'impegno della Regione per almeno 15 milioni di euro - sottolinea il presidente camerale Antonio Paoletti - dà ragione alla nostra scommessa che cambierà il volto della città, accentuando in maniera definitiva quella vocazione turistica che manca oggi di un reale polo di attrazione capace di attrarre flussi turistici importanti. La forza che in questi anni ha mosso la Camera di commercio - ha continuato Paoletti - è stata la grande attesa dimostrata da Trieste, dai suoi cittadini, dalle numerose attestazioni di interesse pervenute dall'Italia e dall'estero verso le potenzialità di un grande progetto che spazierà dal megaacquario ai musei, dalla ricerca alla didattica, dalle strutture ricettive a quelle ludico-creative, in un unico grande contenitore che vuole essere e sarà il Parco del mare».

Il costo complessivo del Parco del mare anche se devono essere appena stilati il Piano di fattibilità e quello economico-finanziario, è stato stimato in 48 milioni di euro dei quali 18 provenienti da investitori privati e 30 da risorse pubbliche, metà delle quali sono state appunte assicurate dalla Regione. I visitatori previsti sono 900 mila all'anno e la spesa per i privati dovrebbe essere ammortizzata in un periodo di tempo di 5-7 anni.

Una struttura di tali proporzioni costituita anche da apparecchiature particolarmente sofisticate comporterà però anche costi piuttosto elevati di gestione. È la questione che solleva alcune perplessità nella presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat. «È chiaro - rileva - che non può non esserci soddisfazione per un contributo così significativo che lancia un progetto importante che dovrà però essere supportato da un piano finanziario particolarmente scrupoloso non solo per ciò che concerne la realizzazione, ma anche la gestione affinché una volta costruito il Parco del mare, dopo aver comportato un notevole esborso di soldi pubblici non rimanga una cattedrale non nel deserto, bensì sul mare».
(31 ottobre 2007)


Come non mai me par valida la seconda frase della mia firma


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Messaggio da Franco »

Far e disfar, xè tuto un lavorar.

I gà pena finì de spender una barcada de bori per far el "salon degli incanti": che nissun gà mai capì a cossa gavessi dovudo servir, ma sembrava bel, e sopratuto costava tanti bori... e adeso disfa tuto, che servi far el parco del mar!

Che sia vero che 'ste robe servi solo per darghe lavori ai amici?

Ma, digo mi, alora: noi podessi sceglierse un bel angolin, fora dela vista e dele scatole, dove no ghè disturba a nissun... e far una bela piramide per el faraon de turno?
Un faraon la costruissi, el faraon dopo la demolissi, el faraon ancora dopo la fa ricostruir... le imprese gà i soldi, i politici gà le tangenti, ma almeno i ne lassa in pase e no i ne rompi con 'sti cantieri in giro per la cità!


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Messaggio da 1382-1918 »

Sta roba me par assurda, anche mi son scettico.

1 Me par che ogni volta che i senti che se fa una roba da altre parti, el nostro sindaco subito "E lora femo anche noi".

2 Ogni volta che i vol far digerir una roba ala popolazion, i tira fora che vegnerà tanti turisti e che porterà tanto lavor, senza spiegar come.

3 Visto che i ga demolido la piscina e messo aposto l'ex pescheria, mi lasasi tuto cusì come che sta, magari demolindo anche sto benedetto magazin vini e liberando el più possibile la vista verso el mar, senza altri edifici de mezo. Anzi, dala foto a volo d'uccello me rendo conto de quanto intrigosa che iera la piscina in quel punto.

4 Trieste devi lavorar col comercio, no col turismo, ghe devi eser attività in porto e nela cantieristica, altro che turismo, no semo una città turistica, no che no sia tante robe cocole de veder, ma el turista qua xe de passaggio, e no se ferma più de uno o do giorni. In città ala fine no xe che ghe sia chissà che grandi musei o manifestazioni attraenti o meganegozi unici, e per veder altre robe cocole, bisogna comunque girar per le alte, se un sta solo in città no credo che un "parco del mar" lo fa star qua più tempo. I pessi i li pol veder anche de altre parti.

E tra l'altro, sti poveri pessi, lasemoli tranquilli in mar.

Ma no i pol spender quei soldi altrimenti o far musina? Xe ancora sai de far in centro, a cominciar dai marciapie! Me fa sempre strano veder che qua de noi se usa ancora i marciapie asfaltadi in pien centro, che brutto. Basta pensar a via Carducci, specialmente el toco dove xe Godina, solo pochi anni fa iera adiritura ancora macchine parcheggiade, come che le xe ancora in via Battisti, a bisogna far sempre slalom!

E pò solo l'anno scorso i decantava Campo Marzio come el posto giusto per sto parco, e deso inveze no va più ben?


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Quando sento la storia del parco del mare, del magazzino vini, di palazzo Carciotti, non posso non pensare a Dante (anche se non era mitteleuropeo, qualcosa forse ce la può dire) nel suo canto VI del Purgatorio. Si rivolge all'Italia (ma guarda caso va bene anche per Trieste :wink: e sembra scritta oggi, non per la lingua, ma per i concetti). Prima la riassumo e traduco e poi la cito:

"Atene e Sparta che furono così civili, furono nulla in confronto a te che fai provvedimenti così sottili che non arriva a metà dicembre quello che hai deciso ad ottobre, Tu mi ricordi un'inferma che cerca di alleviare il suo dolore cambiando continuamente la sua posizione a letto."
Dante ha scritto:Atene e Lacedemona, che fenno
l'antiche leggi e furon sì civili,
fecero al viver bene un picciol cenno

verso di te, che fai tanto sottili
provedimenti, ch'a mezzo novembre
non giugne quel che tu d'ottobre fili.

Quante volte, del tempo che rimembre,
legge, moneta, officio e costume
hai tu mutato, e rinovate membre!

E se ben ti ricordi e vedi lume,
vedrai te somigliante a quella inferma
che non può trovar posa in su le piume,

ma con dar volta suo dolore scherma.


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Messaggio da Nona Picia »

Come si legge qui sopra, Dante conosceva bene l'Italia.... e gli italiani!
Oggi come oggi non è cambiato niente, a Trieste come altrove. :'-(


Ciao ciao
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Messaggio da rofizal »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Si rivolge all'Italia (ma guarda caso va bene anche per Trieste :wink:
Tuto giusto :wink: ... salvo no credo che chi guida ogi Trieste se senti miteleuropeo. :wink: (magari me sbaio, ma me sembra sia più prevalente el spirito nazional-italiano :wink: )


Ognuno sta solo sul cuor della terra
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ed è subito sera

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Messaggio da babatriestina »

Aggiornamenti, sul Piccolo de sti giorni:
1- farlo coi ultimi progetti ( modifiche in Pescheria, novo edificio al posto della piscina e ricostruzion del Magazzino Vini) costerà più che farlo ex novo in zona Campo Marzio
Parco del mare, ok dei tecnici
ma costerà di più
Serviranno oltre 50 milioni per tre anni di lavori, più che per l’ipotesi Campo Marzio

di MATTEO UNTERWEGER

Tre anni di lavoro per realizzarlo, secondo le indicazioni che conterrà il piano di fattibilità pronto fra il 10 e il 12 gennaio del nuovo anno. Ma i costi saliranno, stando alle previsioni degli esperti, varcando con buona probabilità la soglia dei 50 milioni di euro.

La nuova ipotesi di collocazione del futuro Parco del mare sulle Rive, tra Salone degli Incanti, Magazzino vini e area ex Bianchi, comunque piace ai tecnici che nella mattinata della vigilia di Natale si sono radunati per un sopralluogo in tutta l'area. L'ok di massima al progetto è giunto all'unanimità, con la postilla che «adattare gli edifici preesistenti costerà nel complesso più soldi di quanti ne sarebbero serviti per l'ipotesi Campo Marzio», come ha confermato Emilio Valdameri, general manager del progetto Turismo real estate e autore del business plan per il Parco del mare triestino. Una parziale smentita di quelle che erano state alcune ottimistiche considerazioni economiche emerse qualche giorno prima.

Certo, gli oneri della riqualificazione del Magazzino vini se li accollerà la Fondazione CRTrieste, proprietaria dell'edificio, sollevando così da questa responsabilità Camera di commercio, Comune e Regione. Tuttavia i successivi adattamenti alle strutture, da effettuare nel rispetto dei vincoli architettonici, non saranno semplici.

fonte: http://ilpiccolo.repubblica.it/dettagli ... dRegionale) dove che troverè el erticolo completo
2 Campo Marzio i lo vendi a privati ( se go capido ben) in modo che el Comun ciapi bori. Cossa i fara? case, negozi, bookshop ( perchè librerie no va ben, no? :twisted: ) roba "in supporto del Parco del Mare" - che no i farà là
titolo Andrà all'asta il mercato ortofrutticolo Il Comune punta a incassare venti milioni

questo inveze scriveva i tecnici circa un mese fa:

I tecnici: Parco del mare in Campo Marzio

il Piccolo — 12 novembre 2008 pagina 20 sezione: TRIESTE
Trieste rinnovata come Lisbona e Barcellona «grazie al Parco del mare: un’opera che deve essere realizzata e, soprattutto, deve trovare posto in Campo Marzio». Ne sono conviti i componenti del Comitato scientifico del Parco del mare, un gruppo di docenti universitari ed esperti delle tante istituzioni scientifiche disseminate sul territorio provinciale. Dopo le notizie dell’ultim’ora e le dichiarazioni del governatore Tondo, che vedono la realizzazione di quest’opera sempre più avvolta dall’incertezza, i «cervelli» del Parco del mare si ribellano. E urlano un sonoro «basta» ai rimpalli e ai tentennamenti dettati dai palazzi della politica. Lo fanno per voce dei due rappresentanti del comitato, il direttore del Dipartimento di Progettazione architettonica e urbana dell’Università di Trieste Giovanni Fraziano e il biologo e direttore della Riserva marina di Miramare Maurizio Spoto, che mettono nero su bianco le proprie ragioni a sostegno di un progetto «chiave per lo sviluppo di Trieste», difendendo a spada tratta la scelta originaria di insediare l’opera in Campo Marzio, al posto del Mercato ortofrutticolo. E non in Porto Vecchio, come proposto da più parti. «Perché non in Porto Vecchio? In primis perché per vederlo realizzato bisognerebbe aspettare il 2020 - spiega Maurizio Spoto - e poi perché mancano alcuni presupposti basilari». Secondo il biologo, infatti, Campo Marzio batte Porto Vecchio dieci a zero. Il primo sito, infatti, «rispecchia lo spirito originario del progetto - aggiunge Spoto -, ovvero fare delle Rive un museo a cielo aperto, composto dal Museo del mare, l’Acquario storico, l’ex Pescheria centrale, il Museo di Storia naturale. Inoltre Campo Marzio ha una posizione centrale, baricentrica e strategica e potrebbe aumentare facilmente il flusso di turisti in centro città. E poi esistono caratteristiche di tipo infrastrutturale, come la vicinanza all’uscita della Grande Viabilità, che permetterebbe ai turisti di raggiungere facilmente l’acquario e posteggiare in zona, grazie alla costruzione di un grande parcheggio pr circa un migliaio di automobili. Per non parlare poi - aggiunge il direttore della Riserva marina di Mairamare - dell’occasione che la realizzazione di questo progetto darebbe per riqualificare la zona di Campo Marzio, oggi degradata e, da ultimo, per incentivare la concretizzazione di altre iniziative importanti in aree limitrofe, come Porto Lido e Ausonia». Se la politica triestina e regionale tentennano, dunque, gli scienziati hanno invece le idee ben chiare e cominciano a mostrare i segni di una certa insofferenza sul tira e molla che rimbalza da anni negli ambienti politici. «Il Parco del mare rappresenta la grande opportunità di realizzare un centro nazionale e internazionale di educazione ambientale per il mare, quale mezzo di ulteriore attrazione per il turismo per Trieste e la sua provincia - spiega Giovanni Fraziano -. Un’opera con al centro un acquario. Forse nelle ultime discussioni - aggiunge - si sono persi di vista i contenuti di questa idea, espressa in molti anni di lavoro scientifico». (e.c.)


3 oggi el vicesindaco Lippi disi che una vasca de aquario in Pescheria no ghe va ben.
titolo de oggi:
Lippi: no al Parco del mare nell'ex Pescheria

insomma... idee ciare!!!! :evil: :evil: :evil:


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Messaggio da Nona Picia »

La solita storia dei politici triestini.... :'-( No se pol, No se pol, No se pol!
Ma no i ga parlà fra de lori? O ognidun pensa in camera sua de leto e le comunica de là ala gentecussì che un no sa quel che pensa l'altro?


Ciao ciao
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Messaggio da babatriestina »

Questo xe oggi Lupieri sul Piccolo, copioincollo del Sito deSandro:
LUPIERI (PD) SULL’IPOTESI DELL’AREA EX PESCHERIA
«Parco del mare, sito minuscolo»

Il Parco del mare nell’area dell’ex Pescheria? Come già fatto dal vicesindaco Paris Lippi, il consigliere regionale del Pd Sergio Lupieri sottolinea tra l’altro la necessità di disporre di rilevanti cubature se si voglia costruire una struttura attrattiva. «Bisognerà attendere il progetto, ma preoccupa - scrive Lupieri - la facilità, l’improvvisazione con cui si cambiano radicalmente idee nell’assenza di un progetto complessivo». Per Lupieri poi il Parco del Mare «deve inserirsi nel contesto di un progetto di sviluppo della città. Inoltre più che di Parco del Mare mi sembra si tratti di un grande acquario da costruire in strutture che avevano e hanno tutt’altra destinazione d’uso».
Voler costruire «in un sito così minuscolo come l’ex Pescheria, il Magazzino vini e un non meglio identificato spazio ex novo non può economicamente reggere». Se il riferimento è Genova, «allora copiamo. Ma bene». I numeri dell’Acquario di Genova: «70 vasche espositive, 200 di ambientamento e cura, 12 mila animali, 6 milioni di litri d’acqua in tutte le vasche...» E noi - scrive Lupieri - «pensiamo di fare concorrenza con il Salone degli incanti?»

el che conferma, secondo mi, che i se impignissi la boca con sto Parco del Mar, ma no i sa gnanca ben lori cossa che el sarà. Mia mama gavesi dito " un bel gnente venezian, col manigo de argento"


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Messaggio da babatriestina »

ve segnalo questo articolo de Bora.la
http://bora.la/2009/02/05/il-parco-del- ... micamente/
che riassumi un poco la storia e fa qualche cenno ai retroscena:
riportola parte che riassumi le ipotesi:
L’idea di costruire un acquario, o Parco del Mare secondo la denominazione più in voga in città, è stata portata avanti a partire dal 2004 dal Presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti. Le voci darebbero Paoletti come uno dei probabili candidati del centrodestra a prossimo Sindaco. Nel 2005 Paoletti aveva suggerito la collocazione dell’aquario in Porto Vecchio mentre Piero Camber proponeva la zona delle rive e del Salone degli Incanti (si dice che la Marina San Giusto Spa, gestrice di una buona parte delle Rive, sia legata ai fratelli Piero e Giulio Camber). Anche il terrapieno di Barcola era stato pensato come sede. Successivamente, il sito indicato era stato quello di Campo Marzio, location del mercato ortofrutticolo. Poi, nell’ambito dei piani di project-financing del Porto Vecchio presentati nell’estate 2008, erano comparsi due altri progetti di Parchi del mare e entrambi optavano per il Porto Vecchio: a proporli la società di Maurizio Zamparini e la Save di Enrico Marchi.
In due più o meno recenti dichiarazioni al Piccolo il Sindaco Dipiazza aveva prima dato e dopo parzialmente ritrattato il suo ok alla costruzione del Parco del Mare sulle Rive. A gennaio 2009 il presidente della Fondazione CRTrieste, che è un’altra star della destra locale e papabile a Sindaco, Massimo Paniccia, sosteneva anche lui la costruzione del Parco del Mare sulle Rive.
La cercan qua, la cercan là
Dove si trovi nessun lo sa.
Che ritrovare mai non si possa
quella dannata Primula Rossa?

:-D


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Altro articolo su l'ultimo Konrad, scarigabile de qua:

http://www.konradnews.it/

...per chi che no lo gà trovà in giro...


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Messaggio da AdlerTS »

El giornal bimestrale della Camera de Commercio, "Trieste Economica" ga publicado un'intervista de Paolo Pichierri al Sindaco sul tema del Parco del Mare. Podé leggerla qua


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Messaggio da babatriestina »

Ieri sul Piccolo articolo sul Parco del mar, previsiti i progetti: tre sedi: la Pescheria ( dove che l'Acquario attual sta andando arremengo, i disi), el rifatto magazzino Vini e un novo edificio al posto della Piascina. previsti no me ricordo quanti milioni de visitatori, ma devo riveder le cifre, che me par che no bati tutto. resta un'affermazion, che me disi che i acquari attualmente fa assai più visitatori dei musei de arte ( perfin i Uffizi o el Louvre..!!) :shock: e che a Trieste i prevedessi una media de quasi duemila visitatori al giorno. Mi me domando dove che i li metti e con che mezzi i dovessi vegnirghe:e se i vien in macchina, dove i parcheggiassi??

par che Omero ( de l'opposizion) nel suo blog contesat sti dati.
A mi me par assai che i se conta una fiaba, ma se fussi vero, me paressi ancora più strabiliante, che un aquario con vasche de pessi e annessi smovi tante persone... sarò fora del ordinario, ma no go mai pensado de organizzar un viaggio per andar a veder un aquario.


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

babatriestina ha scritto:a Trieste i prevedessi una media de quasi duemila visitatori al giorno.
Mi penso a un minimo de una decina de visitatori e un masimo de qualche centinaio. E poi, tanto, 'darà a finir come el museo de storia naturale :evil:


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Messaggio da AdlerTS »

Mi infatti saria più favorevole all'altro progetto de Acquario, quel in porto vecio: i rendering che go visto de 'sto progetto sulle rive fa vignir i brividi, mentre in porta vecio saria ugualmente centrale senza modificar l'impatto visivo del fronte mare. Immagine
Per non parlar della facilità de parcheggio.


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Messaggio da babatriestina »

intanto i spendi per pagar i progettisti


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Messaggio da Zigolo »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Mi penso a un minimo de una decina de visitatori e un masimo de qualche centinaio. E poi, tanto, 'darà a finir come el museo de storia naturale :evil:
Partir dal museo de storia naturale con la sua tradizion, le sue colezioni, l'esperienza dei sui naturalisti per ampliarse in un'otica, se volemo, più orientada verso la biologia marina, gavessi senso.

Cussì inveze l'unico senso esistente xe quel de drenar publico denaro verso privati profesionisti, che dopo che ghe vegni 1350 visitatori o qualche decina, massimo centinaio come più realisticamente disi sonopiccolo, lo scopo i lo ga comunque ragiunto.


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