Ombre sul Risorgimento

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AdlerTS
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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da AdlerTS »

Benvenuto, andrò a vedere il link :-)


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babatriestina
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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da babatriestina »

Trovo solo adesso un bell'articolo di Eugenio Scalfari su Repubblica dello scorso gennaio ( che non mi sembra si possao considerare di destra, fascista, nazionalista, irredentista o cosa ancora..)
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ref=search
riporto i passi più storici:
Il Risorgimento, quel tratto di storia patria che ebbe come prologo la repubblica napoletana del 1799, continuò con i moti carbonari del 1821, con la fondazione della Giovane Italia del '30, con i moti del '31, con le Cinque Giornate milanesi del '48 e poi con la prima guerra d'Indipendenza, la repubblica di Roma del '49, l'insurrezione di Venezia, la sconfitta di Novara, la guerra del '59 in alleanza con la Francia, la spedizione garibaldina del '60 e infine la proclamazione dello Stato unitario nel marzo del '61, fu un esempio della collaborazione degli uni con gli altri affinché qualcosa andasse a buon fine.

Le aspirazioni erano diverse, come è normale che sia. I Savoia e Cavour volevano un regno del nord Italia, i Lombardi volevano l'autonomia e l'indipendenza, Carlo Cattaneo voleva il federalismo dei municipi e gli Stati Uniti d'Italia basato su tre o quattro entità territoriali confederate, Mazzini voleva la Repubblica unitaria in una Europa democratica e pacifica, Garibaldi voleva la rivoluzione popolare, l'indipendenza e l'unità conquistate dal basso, la fratellanza e un'idea di socialismo, ma voleva soprattutto l'Italia unita, fosse pure sotto Vittorio Emanuele.

Cavour era probabilmente il solo ad avere una visione d'insieme e gli strumenti per guidare pragmaticamente quel movimento i cui molteplici fili passavano tutti tra le sue mani. Aveva una diplomazia, un esercito, denaro, spie e una passione. Usò spregiudicatamente Garibaldi, pose il problema italiano nel consesso europeo radunato a Plombiers, usò la contessa di Castiglione e Costantino Nigra per stipulare l'alleanza con Napoleone III, volle il matrimonio tra la figlia del re e Girolamo Bonaparte, mandò i bersaglieri in Crimea. Cercò perfino di utilizzare Mazzini e Cattaneo. Cercò di bloccare l'impresa dei Mille ritenendola prematura, ma quando le Camicie Rosse salparono da Quarto fece di tutto perché la squadra navale inglese ne favorisse l'arrivo a Marsala. Alla fine mise in marcia l'esercito verso il Sud e lo fece seguire dai plebisciti di annessione.

Certo, fu un'annessione cui seguì l'atroce guerra civile del brigantaggio e del borbonismo cattolico. Atroce da ambo le parti, con un solco sanguinoso che inquinò la raggiunta unità per molti anni, aggravato da un centralismo sul modello piemontese, dalle tasse e dalla leva militare. Dall'ostilità del Vaticano e del mondo cattolico e dall'assenza delle "plebi" contadine.
sul revisionismo:
o credo che il dibattito revisionista sul Risorgimento, che fu aperto a sinistra da Gramsci e dalla parte cattolica da Sturzo, sia stato utile e culturalmente fecondo. I continuatori furono liberali e radicali: Luigi Einaudi, De Viti De Marco, Maffeo Pantaleoni.

Non altrettanto fecondo è stato il revisionismo più recente, che si trasformò in una denigrazione sistematica del moto risorgimentale con una venatura abbastanza evidente anche se dissimulata di nordismo. Fece da apripista al leghismo becero che ormai è un potere in grado di condizionare l'intero assetto politico del paese.
la conclusione
Il Risorgimento può essere interpretato in molti modi, ma ce n'è uno che sottolinea la continuità ideale tra l'unità del paese e i valori culturali della modernità ed ha la sua icona nella bandiera dei tre colori. I tre colori e i tre principi: libertà eguaglianza fraternità.
ho omesso, ma lo potete leggere nel link, la parte più legata alla politica attuale, perchè mi sembrava meno pertinente al nostro thread.


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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da Rinaldigustavo »

Visitate il mio sito: www.gustavorinaldi.com per conoscere tutta la verità sulla storia delle Due Sicilie. Grazie


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1382-1918
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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da 1382-1918 »

Mi dispiace ma purtroppo non ho potuto dare un'occhiata perchè il sito viene segnalato come portatore di malware.
Controlla di non aver caricato pagine infette.


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AdlerTS
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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da AdlerTS »

Ve lo riporto come nota curiosa (da http://www.lalfiere.it/), el processo a Garibaldi:
Dopo 45 minuti di Camera di Consiglio si è concluso il Processo a Giuseppe Garibaldi celebrato a Saludecio (provincia di Rimini) nel Teatro Giuseppe Verdi, gremito di un vastissimo pubblico proveniente da tutto il centro e nord Italia.
Un lungo pomeriggio di storia e diritto aperto dal Saluto del Sindaco di Saludecio, Giuseppe Sanchini, e dall’introduzione del Presidente dell’Associazione Identità Europea, Adolfo Morganti, organizzatrice dell’evento in collaborazione col Comune di Saludecio.

Dopodiché il Procedimento è entrato immediatamente nel vivo, con l'argomentata arringa della Pubblica Accusa, rappresentata da Edoardo Vitale, magistrato napoletano e direttore de L’Alfiere, che ha sottolineato il carattere arbitrario e antipopolare dell'aggressione garibaldina, collocata nel quadro di una congiura internazionale diretta dalla massoneria e dalle potenze liberali dell'epoca, illustrando i gravissimi danni che l’impresa dei Mille e la conseguente conquista piemontese hanno inferto al Mezzogiorno d’Italia, e ha chiesto infine la condanna dell'avventuriero.

La difesa era affidata a Domenico Cacopardo, magistrato Consigliere di Stato e noto scrittore siciliano, il quale, nel clima del 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, si è appellato alle presunte ragioni della Storia, che nella sua marcia verso il Progresso libererebbe da ogni possibile accusa chi si pone alla testa delle forze della libertà, come Giuseppe Garibaldi pretese di fare, e ne ha chiesto quindi la piena assoluzione.

Il Presidente della Corte, Francesco Mario Agnoli, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, storico dell’Insorgenza e scrittore, ha infine letto la Sentenza che coraggiosamente ha ritenuto Giuseppe Garibaldi responsabile di aver violato nel 1860 la sovranità di uno Stato indipendente, il Regno delle Due Sicilie, dichiaratamente in pace con l’intera comunità internazionale organizzando ed utilizzando formazioni di combattenti irregolari, e di aver violato il diritto del popolo meridionale alla propria autodeterminazione, favorendo con ciò gli interessi di più potenze straniere interessate a quel tempo all’usurpazione delle risorse economiche e all'annientamento politico dell'Italia meridionale.

La partecipazione e l’interesse sollevato dal Processo a Giuseppe Garibaldi hanno confermato la bontà di questo modo nuovo e stimolante per comprendere la nostra storia e le nostre radici culturali.


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babatriestina
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Re:

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: Chi vol sorrider un poco alle spalle del Cavour pol legger scoprindo che tra le sue "mantenute" ghe jera anche la moglie del triestin Domenico Ronzani
Go apena finido la fluvial biografia de Cavour de Rosario Romeo, 500 e passa pagine, che se occupa soprattutto della figura politica, ma alcune righe dedicade alla Ronzani penso che possi interessar i forumisti anche per i legami con Trieste e el Impero.
Per cominciar, i link delle pagine riportade la dà per tedesca o prussiana, Romeo disi che la podeva esser tedesca o anche polacca, e el cognome de nascita anche no xe certo, ma dovessi esser Soverzy o Sevierzy, a mi me sa quasi anche de ungherese. La iera ballerina e la gaveva sposado sto Domenico Ronzani, triestin che nel 1856 cola moglie xe diventado impresario al regio de Torino e là apparentemente la gaveva 28 anni e i disi che la mostrava 20 o 22. E par anche che la sia passada anche per el letto de Vittorio Emanuele, prima de arrivar a Cavour; el mari ga fallido, i due se ga separado e Cavour se la ga tegnuda fin alla fin. Me piasessi saver de Adler chi che iera inveze le altre "mantegnude" che el parla, nel biografia, che -ripeto- xe soprattutto politica, no se disi de altre.. alla morte de Cavour (e là par inveze che ghe sia una grave accusa de incompetenza ai medici incapaci che lo ga curado dela malaria solo con salassi e troppo tardi col chinin) ufficialmente no la iera nominada nel testamento , ghe xe rivada una pension probabilmente pagada del nipote del Conte, ela la la ga liquidada, la xe andada a Parigi e due anni dopo par che la sia morta in miseria.


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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da babatriestina »

a proposito di opinioni quantomeno critiche sul Risorgimento, già nel 1931 Togliatti così si esprimeva:
[il fascismo è il vero erede del Rsorgimento] e quindi la rivoluzione antifascista non potrà essere che una rivoluzione 'contro il Risorgimento', contro la sua ideologia, contro la soluzione che esso ha dato al problema dell'unità dello Stato e a tutti i problemi della vita nazionale
Citato da Galli della Loggia la morte della patria


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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da Rawa Ruska »

Ieri ho provato a guardare "Noi credevamo" terribile polpettone... Richaimi a fatti che ahimé temo pochi ricordano e di una lentezza esasperante. Ma perché pochi in Italia sanno ancora fare cinema, e perché mai (negli ultimi anni) quelli che toccano la storia?

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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da babatriestina »

Rawa Ruska ha scritto:Ieri ho provato a guardare "Noi credevamo"
l'ho visto mesi fa, mi è sembrata una prospettiva un po' insolita, ovviamente un po' romanzata. Mi è piaciuta la parte relativa a Orsini, abbastanza corrispondente ai libri di storia che ne parlano. Idem l'Aspromonte. E ovviamente tratta solo una parte del Risorgimento. Come hanno fatto notare parecchi, nemmeno traccia degli Austriaci nel film, non è quella la parte che interessava all'autore. Un film amaro, perchè mostra che una volta fatta l'Italia, i problemi sono rimasti quasi tali e quali.


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Re: Ombre sul Risorgimento

Messaggio da babatriestina »

Riprendo dall'ultimo post, Noi credevamo. In tanti avranno visto il film, molti meno temo avranno letto il libro.Che è diverso, e racconta più che altro delle memorie..

bene, tonando al risorgimento, oltre a suggerirvi, se lo trovate, il ch enon è facile, l'opuscoletto uscito in edicola l'altroieri- giovedì 17 marzo- allegato al Corriere della s Sera Garibaldi e il Risorgimento, 5.90 euro che mi è sembrato sintetico e ben fatto perchè mostra il passaggio fra le diverse anime e movimenti del Risorgimento, bene, lo s tesso giorno a Firenze apalazzo Pitti ho trovato una mostra sul palazzo come palazzo reale e memorie di Savoia e mi ha colpito questo quadro che vi mostro ( adesso si può fotografare a piacere con soolo piccoli "paletti"):
Immagine
è Vittorio Emanuele II, un po' panciuto... in fondo con quello sguardo barba baffi sembra un po' Ludwig di Baviera quando e ra ingrassato.. ma a destra si vede un tricolore senza scudo sabaudo e in alto Trieste: ho approfondito con appassionati di s toria militare e abbaimo notato che: la data sulla cartina a sinsitra è 1866, il paesaggio dietro la finestra è Udine, la carta mostra in grigio pure Corsica e Dalmazia, il re non porta ancora le stellette: il tutto fa datare al 1866 dopo la guerra con una intenzione di irredentismo, coem a dire Siamo arrivati a Udine ma continueremo.. interessante anche che la cartina d'Italia è tronca a sinistra ossia non vuol mostrare la zoan Savoia Nizza, ormai lasciate definitivamente alla Francia.


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Re:

Messaggio da babatriestina »

rofizal ha scritto:
Controstoria del Risorgimento: l'eccidio di Pontelandolfo
Perché nella ferocissima straggia piemundesa di Pontelandolfo, la "Marzabotto del sud", le vittime della rappresaglia italiana furono 13 (tredici) mentre i militari italiani seviziati mutilati e decapitati dai briganti erano stati 42 (quarantadue)?
E la testa mozzata del tenente Bracci messa come ex voto sull'altare del duomo...

( da Pierluigi di Colloredo Mels)
un po' di contro/controstoria ;--D


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