Libri de scola

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mandi_
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Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Ho trovato un vecissimo libretto interessante, soprattutto perchè parla de Trieste, per questo meto nel Forum. E' un libro di uso scolastico, penso dal contenuto che sia stato scritto per le scuole elementari dell'epoca. Veniva usato nelle scuole austroungariche. Nell' interno o sulla copertina non ho trovato date di stampa, ma parecchie datazioni interne mi fanno pensare ai primi anni del 1900(entro il 1908).
Il contenuto è vario e scritto in Italiano. Soprattutto vedo che si dà spazio a letture edificanti(discorsi sulla donna, sul concetto di patria ecc tipo libro Cuore ).Però ci sono anche spiegazioni scientifiche geografiche . Protagonisti delle letture sono bambini /ragazzi che apprendono come è fatto il territorio in cui vivono.

Vorrei inserire qui le descrizioni legate alla geografia dei popoli dell'impero A.U. Nel libretto vengono citate e descritte come erano la zona del Trentino, Trieste e sobborghi , Gorizia, l'Istria. Non ci sono pagine dedicate all'attuale Alto Adige /Sudtirol .
Inizio con la copertina del libro. Qualcuno capisce bene lo stemma impresso?Il libro è piuttosto malridotto. Tra l'altro devo dire che in realtà i libri sono 4,di cui 2 sono a stampo religioso ed in uno lo stemma non è presente,sembra cancellato, non so se per l'usura o per altri motivi.

Immagine

Immagine

Bon, ciao intanto

Mandi, immersa nella cultura Austroungarica...


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Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

Sembrerebbe uno stemma che indichi i libri scolastici ufficiali, Perchè, come raccontano i vecchi che avevano fatto le scuole nel vecchio impero, i testi ( o alcuni testi?) erano unici e statali in tutte le scuole: triestini , ungheresi, polacchi , cecoslovacchi scoprono che al di là delle lingue avevano studiato sugli stessi testi.
Io ho quelli che ha conservato mio papà, i tre libri dei storia dello Zeehe, la storia ecclesiastica di don Bosco, gli atlanti e atlantini storici, di cui anche uno di mio nonno, le tavole dei logaritmi, e poi tutti i classici greci e latini, Roba comunque del Ginnasio, nulla delle elementari.


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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Comincio ad inserire parte del testo . L'ho anche fotografato in parte. Non ci sono illustrazioni. Notate anche gli accenti, ricopiati fedelmente. Tenete conto che non conosco benissimo Trieste e seguo quel che scrive il libro.
Nella parte A si descrive il Trentino. In questa parte B si descrive Trieste. Si parla di un babbo e di un bambino /ragazzo di nome Giusto che girano per Trieste .A voi eventuali commenti (e se avete delle foto...)
_____________________________________________________________________________



B. Il Litorale.

1. Trieste.

Posizione e aspetto di Trieste.

Èra il 2 novèmbre, giorno nel quale Trieste commemora con grande
solennità il glorioso martirio del suo cittadino e patròno, S. Giusto.
Il tèmpo èra bèllo, e il babbo condusse Giusto a passéggio.
Andarono dapprima al pòrto nuòvo, perché a Giusto piac­ciono i grandi
piròscafi, coi quali si attiva il commèrcio marit­timo di questo grande
empòrio; pòscia percórsero le rive fino al mòlo S. Carlo. Le navi erano
pavesate a fèsta.
In cima del mòlo S. Carlo, Giusto osservò la colonna, sulla quale sono
scolpite le direzioni principali dell'orizzonte, e capì subito quale sia
la posizione di Trieste rispètto ai monti, ai còlli e al mare che la
circondano.
Il babbo gl'indicò il pòrto vècchio e la grande e bèlla
Lantèrna; e gli disse che in quei paraggi era stato annegato il giòvane
e nòbile martire Giusto, e che il còrpo di lui èra stato sepolto sulla
vicina spiàggia. Per questo, la vìa che sta diètro la Piazza Giuseppina,
è denominata «dei Santi Màrtiri».
Passati, sotto le arcate del palazzo municipale, in Piazza grande,
salirono fino alla sommità del còlle, sul quale sórgono la veneranda
basilica di S. Giusto e il grigio Castèllo.
Col permesso dell'autorità militare, entrarono nella vècchia fortezza, ed ivi il babbo mostrò a Giusto le parti principali di essa, e gli disse eh' èra stata inalzata
nei sècoli passati, quando Trieste non èra la grande città modèrna di òggi.
Salirono sui baluardi. Quale spettàcolo! La città, come una grande
signora del mare, stava tutta distesa dinanzi a loro, Giusto rivide il
pòrto nuòvo, i navigli imbandierati, il mòlo S. Carlo, la Lantèrna, i
còlli popolati di case, di ville e di giardini, e in fine la cérchia dei
monti vicini.

Usciti dal Castèllo, entrarono nella basìlica, ch'èra parata a fèsta.
Sull'altare di S. Giusto stava esposta tra i ceri ardènti una relìquia
del màrtire. A pòco a pòco le navate si riempirono di pòpolo. Presènte
il magnìfico signor Podestà, il Véscovo celebrò l'ufficio divino, mentre
la cìvica cappèlla eseguiva della bellissima musica.
Ritornato a casa, Giusto non finiva mai di raccontare alla mamma le
bèlle còse vedute e imparate.


(continua)


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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Pianta di Trieste.


Giusto disse al babbo che il signor maèstro aveva raccomandato agli
scolari di comprare la carta topogràfica, ossìa la mappa o pianta della
città, ch'egli avrebbe loro spiegata distretto per distretto,
incominciando da quello in cui si trovava la scuòla. Quando il babbo
gliela portò, Giusto prese a mirarla e a rimirarla, cercando dì
comprèndere qualcòsa. E capi subito che lo spàzio dipìnto in celèste
rappresentava ÌÌ mare; quello in verde, gli òrti, i giardini e le
campagne; quello in rosso, il caseggiato; quello lasciato bianco, le
vie, le piazze e i luòghi privi di costruzioni e di coltivazioni. Il
babbo gli mostrò il sito della loro casa e gli promise di condurlo a
visitare i sìngoli distretti, di mano in mano che il signor
maèstro'glieli avrebbe spiegati. Giusto ne fu arcicontènto, mèmore della
bèlla passeggiata del 2 novèmbre.

Comune di Trieste


I. Distretto urbano di S. Vito.


Giusto e il babbo suo smontarono dal tranvai alla fermata di Campo
Marzio e si diressero vèrso il mòlo S. Teresa. Oh ! con quanto piacere
Giusto salì sulla Lantèrna e ammirò il grandioso e splèndido panorama
della citta e dei pòrti!
«Vedi,» gli disse il babbo, «come il vicino còlle di S. Vito è bène
distinto da quello di S. Giusto: tra l'uno e l'altro sta la valle di S.
Michèle, percorsa dalla via omònima.»
«Anche dall'alto di S. Vito, che ha la chièsa degli Armèni, si gode una
bèlla veduta.»
«La Piazza Giuseppina, adorna del monumento all'arciduca Massimiliano,
il quale, prima di divenire imperatore del Mèssico, fece edificare lo
splèndido castèllo di Miramar, appartiene a questo distretto; e cosi
pure la Piazza Lipsia, dove ci sono due musèi, la Bibliotèca cìvica e la
chièsa della Beata Vérgine del Soccorso, detta S. Antonio vècchio. In
Piazza Giuseppina sorge il palazzo Rivoltèlla, che contiene il Musèo di
bèlle arti.»
«Ma scendiamo per continuare il giro.» E, data un' occhiata all'Arsenale
di artiglierìa e alla grande stazione della Ferrovìa Transalpina,
percórsero 1' amèno Passéggio di S. Andrèa, prèsso il quale sórgono le
più recènti òpere portuali, lo stabilimento tècnico, 1' arsenale del
Llòyd e il cantière di S. Marco.
Qui sostarono; e il babbo indicò a Giusto la Via del Broletto, con a
dèstra l' officina comunale del gas e della energìa elèttrica, la qual
via e quelle di Montecucco, S. Michèle e del Fontanone, formano il
lìmite tra questo e i vicini distretti.
In quel momento sopraggiunse il tranvai, che ritornava da Sèrvola, e
con esso rifecero la via e ritornarono a casa, dove Giusto riscontrò
sulla pianta di Trieste quanto il babbo gli aveva mostrato.
(continua)


II Distretto urbano dì Città vècchia.


In càusa dell' affollamento di persone, Giusto non aveva
potuto osservar bène la Cattedrale nel giorno 2 novèmbre, e il
babbo ve lo condusse quand'essa èra vuòta di fedeli, facendogli
notare quanto fosse antica, e come tutte le generazioni di Trieste
avessero calcato quel suòlo, sacro a Dio e alla pàtria.
«Ancor prima che si costruissero le basìliche di S. Maria e di S.
Giusto, pòscia unite in un còrpo solo, esisteva qui il tèmpio delle
divinità capitoline: Giòve, Giunone e Minèrva.» E il babbo mostrò a
Giusto i rèsti del tèmpio pagano, murati alla base del massiccio campanile.
Gli spiegò pòi che una vòlta i cimitèri stavano intorno alla cattedrale.
Gli fece vedere un tratto delle mura, che nel passato chiudevano tutta
la città. Lo condusse a visitare il Musèo lapidàrio, mostrandogli le
piètre scolpite e le iscrizioni latine del-1' antica «Tergeste».
Scendendo per la Via del Castèllo, poterono osservare il vècchio palazzo
vescovile, il convènto delle mònache di S. Cìpriano, e, prèsso la bèlla
chièsa di S. Maria Maggiore, detta dei Gesuiti, l' Arco di Riccardo e il
tèmpio di S. Silvèstro, pregévoli per la loro antichità.
In pòchi passi furono in Piazza grande. Il babbo spiegò a Giusto ciò
ch'essa ha di notévole, ma vi fu un momento nel quale si accòrse della
disattenzione del figliuòlo: questi guardava un camerière del Caffè
degli spècchi, sulla cui mano distesa s' èra posato un grazioso colombo
per prèndere il cibo. Allora il babbo comprò un cartòccio di grano, e
con esso fece scéndere dal palazzo municipale centinaia di colombi, che
si radunarono a beccare intorno a loro, con gran giùbilo di Giusto.
Da ùltimo visitarono la Piazza Giuseppe Verdi, chiusa a due lati dal
teatro comunale omònimo e dal Tergestèo (nel quale si radunano i
commercianti), e pòscia la Piazza della Borsa, così denominata dal
bellissimo edifficio che l' adorna.
Quivi salirono nel tranvai, e per la Via del Corso e per la Piazza Carlo
Goldoni, che servono di confine al distretto di Città vècchia, fecero
ritorno a casa.


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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

La descrizione per adesso si adatta bene anche alla Trieste di oggi, ma sarebbe bello riprenderla illustrandola con cartoline d'epoca: ne abbiamo! :-D


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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Quindi
la grande e bèlla
Lantèrna; e gli disse che in quei paraggi era stato annegato il giòvane
e nòbile martire Giusto, e che il còrpo di lui èra stato sepolto sulla
vicina spiàggia. Per questo, la vìa che sta diètro la Piazza Giuseppina,
è denominata «dei Santi Màrtiri»
San Giusto sarebbe annegato nei paraggi della Lanterna e il 2 novembre si celebra la festa di San Giusto?

A me piacerebbe vedere una piantina dell' epoca con i monumenti indicati.
Tutte le vie hanno ancora lo stesso nome?
Vado avanti a riportar el libro o speto le foto ?


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Re: Libri de scola

Messaggio da AdlerTS »

Piazza Giuseppina è diventata Piazza Venezia. Via Santi Martiri invece c'e' ancora.


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Re: Libri de scola

Messaggio da macondo »

Questa é una mappa contemporanea al tuo libro. Devi cliccarla e cliccare dopo la lente d'ingrandimento per ottenere una visione leggibile.

http://imageshack.us/f/273/trieste1910asmall4tb.jpg/


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Re: Libri de scola

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

mandi_ ha scritto:Quindi
la grande e bèlla
Lantèrna; e gli disse che in quei paraggi era stato annegato il giòvane
e nòbile martire Giusto, e che il còrpo di lui èra stato sepolto sulla
vicina spiàggia. Per questo, la vìa che sta diètro la Piazza Giuseppina,
è denominata «dei Santi Màrtiri»
San Giusto sarebbe annegato nei paraggi della Lanterna e il 2 novembre si celebra la festa di San Giusto?

A me piacerebbe vedere una piantina dell' epoca con i monumenti indicati.
Tutte le vie hanno ancora lo stesso nome?
Vado avanti a riportar el libro o speto le foto ?
Da un punto di vista liturgico la commemorazione di san Giusto dovrebbe cadere il 2 novembre. Per evitare la coincidenza con la commemorazione dei defunti, fino all'anno scorso (con gli ultimi decreti Berlusconi non lo so) la festa patronale veniva spostata al giorno dopo. Non so da quando c'è stato lo spostamento, che pare nel tuo libro non ci sia.

E' interessante notare come nel tuo libro si parli solo di san Giusto e sembra quasi che la commemorazione dei defunti non ci sia; oggi, tra le due ricorrenze, è senza dubbio più sentita la seconda che la prima.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Libri de scola

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

A questo indirizzo

http://www.archiviodistatotrieste.it/Ar ... 8_archivio

cliccando su immagini, è possibile consultare le mappe catastali dell'inizio del XX secolo


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Da parte mia, leggendo il libro, mi è venuta una gran voglia di vedere i monumenti o piazze di cui si parla. E' come fare un giro nel passato, in quello che c'era o c'è adesso. E in quello che non c'è più.
Mi è piaciuto molto vedere le mappe, così anche i foresti pol farse un giro per Trieste d'altri tempi, come avrebbero potuto vederla i nostri nonni.
Nelle pagine del libro, ci sono delle date. La più recente è del 1908.
Mi ha poi colpito che in questo testo vengano descritte la zona del Trentino più o meno come quella del Triestino, dalla città granda ai paesi. Inoltre c'è una sola pagina per Gorizia e una discreta descrizion de l'Istria.
Insomma come se queste zone che vi ho citato fossero quasi una sola "regione". Tutto scritto in Italiano.
Vardè che ve assicuro 100 volte che son imparzial e che tutto quel che riporto corrisponde al vero...no manipolo niente, mai .
Mandi


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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

Per noi qua è chiarissimo, qualche vi è leggermente modificata, ma si può illustrare con cartoline d'epoca e anche mettere link a immagini già nel Forum. Resta per me meno chiaro, perchè zona non turistica, la parte relativa allo Stabilimento tecnico, Arsenale del Lloyd e Cantiere san Marco ( quello poi non c'è più :( ) e di quello poco abbiamo e poche foto abbiamo.
San Giusto era sempre il 2 novembre e lo spostamento credo sia sicuramente nel secondo dopoguerra,e forse già dopo la I guerra mondiale. Curioso effettivamente come la giornata dei Morti non sia celebrata, dovrei confrontare il quasi contemporaneo Giornalino di Gian Burrasca in cui c'è la visita al cimitero, per vedere se è datata 1 o 2 novembre.
Ovviamente per noi molo san Carlo/Molo Audace, Piazza Garnde/Piazza Unità d'Italia, Piazza Giuseppina/Piazza Venezia, Piazza Lipsai/ Piazza Hortis sono sinonimi.


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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

Manca solo una foto di com'era la Rosa dei venti prima dell'attuale.
Intanto, per darvi un'idea, forse l'avevo già postata, ma questa è una cartolina del Molo, spedita durante la guerra dal Nonno a papà,sapeva che gli mancava soprattutto il mare e perciò le cartoline avevano sempre soggetti di mare e barche
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Re: Libri de scola

Messaggio da macondo »

babatriestina ha scritto:Manca solo una foto di com'era la Rosa dei venti prima dell'attuale.
La trovate qua, alla fine della pagina:

http://atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php ... i&start=20


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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

macondo ha scritto:
babatriestina ha scritto:Manca solo una foto di com'era la Rosa dei venti prima dell'attuale.
La trovate qua, alla fine della pagina:

http://atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php ... i&start=20
allora, abbiamo proprio tutto!!! :-D :-D :-D


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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Continuo a seguire la passeggiata del bimbo Giusto a zinzolon per Trieste. Riuscite a capire la probabile età del bambino dalle scuole frequentate?

III. Distretto urbano di Città nuòva.


Il canal grande offre una delle più bèlle vedute di Trieste: il
maestoso tèmpio di S. Antonio Taumaturgo, chiamato S. Antonio nuòvo; la
splèndida chièsa di S. Spirìdione, dei Sèrbi ortodòssi;
l'animatissima piazza del Ponterosso ; i ponti, le navi, lo spècchio
dell'acqua, tutto concorre a formare un magnìfico quadro.
«Vedi», disse il babbo a Giusto, «quale differènza passa tra questa
parte della città, colle vie regolari, e Città vècchia, che ha viuzze
tortuose e caseggiato meschino. Ebbène, un tèmpo c' èrano qui le saline,
e il canale, non così bèllo, serviva per fornirle dell' acqua di mare.»
Andarono pòi a vedere la chièsa di S. Nicolo, dei Greci ortodòssi; il
palazzo della Cassa di rispàrmio; quello delle Pòste e della Finanza ;
la chièsa evangèlica ; la pescherìa ; il pòrto nuòvo, detto anche Punto
franco, coi magazzini generali ; la stazione della Ferrovìa Meridionale
e la piazza omònima, nella quale fu erètto il monumento che ricòrda il
quinto centenàrio della dedizione di Trieste alla serenìssima Casa d'
Austria; e per l' àmpia Via Giosuè Carducci, che segna a levante il
limine del distretto, ritornarono a casa, dopo di èssersi fermati un po'
nella vicina Piazza S. Giovanni ad ammirare il monumento erètto in onore
del grande musicista Giuseppe Verdi.

IV. Distretto urbano di Barrièra nuòva.

Giusto abita appunto in.questo distretto, che in gran parte conosce.
Quante vòlte fu a trastullarsi nell Giardino pubblico Muzio Tommasini, a
passeggiare in Via dell' Acquidotto, fino ai Pòrtici di Chìòzza, e nell'
àmpia Via Stadion; che ha nel fondo il grande monumento a Domenico
Rossetti, cittadino illustre e benemèrito!
Sa che lo Spedale militare è in Via Fabio Sevèro, e la Guàrdia mèdica in
Via S. Francesco d'Assisi. Va al Politeama Rossetti e nell' Anfiteatro
Fenice, va spesso a passeggiare colla mamma fino alla Rotonda del
Boschetto che, da una parte, è il confine del distretto, che si estènde
fino alla parte superiore della Via di Cologna. Delle due scuòle
municipali esistènti in questo rione, quella in Via Pietro Kandler e
quella in Via Giòtto, egli frequenta la seconda, perché abita in
prossimità. Finita la quarta, il babbo gli farà continuare gli studi
nella vicina scuòla reale superiore.

(continua)


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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

Giusto sta facendo la seconda ( elementare) in via Giotto, la scuola che ho frequentato io! quindi dovrebbe avere 7 anni, massimo otto.
Per ogni luogo citato , potrei mettere il link. Magari lo rifacciamo dopo o lo mettiamo nel wiki del forum , con immagini e link!
la vicina reale superiore dovrebbe essere il Volta. Giusto non è fortunato e privilegiato come mio papà, che fece il Ginnasio.


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Re: Libri de scola

Messaggio da AdlerTS »

sono piccolo ma crescero ha scritto:A questo indirizzo

http://www.archiviodistatotrieste.it/Ar ... 8_archivio

cliccando su immagini, è possibile consultare le mappe catastali dell'inizio del XX secolo
Ottimo link, grazie !


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Re: Libri de scola

Messaggio da mandi_ »

Ma che spedal militare era? A cosa corrisponde oggi?Mi colpisce l'argomento delle Saline e il fatto delle vie dedicate a Giotto, a Carducci e Verdi. Questi artisti erano ammirati anche dall'AU?
Cos'è la "Rotonda del boschetto?"
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Re: Libri de scola

Messaggio da babatriestina »

mandi_ ha scritto:Ma che era? A cosa corrisponde oggi?


Mi colpisce l'argomento delle Saline e il fatto delle vie dedicate a Giotto, a Carducci e Verdi. Questi artisti erano ammirati anche dall'AU?
Cos'è la "

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Per Giotto, Carducci e Verdi, si tratta di denominazioni dei primi del Novecento, scelte dall'amministrazione Comunale in mano al partito nazionale filoitaliano. Durante la guerra via Carducci è ritornata del Torrente, il monumento a Verdi è stato distrutto, solo la scuola di via Giotto nessuno l'ha toccata, mi sembra. Anzi è l'Italia che , pur lasciando via Giotto, ha cambiato il nome della scuola dedicandola a Ferruccio Dardi


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