Camera di Commercio Borsa Vecchia

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babatriestina
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: un certo Sebastianutti, Me sbaglio o 'l dovessi esser furlan? :-D
del foglietto -reclam del museo commerciale ( nella attual Borsa), che i me ga anche dado:
"viene riprodotta (in scala da 1 a 3) la meridiana solare realizzata dal friulano Antonio Sebastianutti nel 1820 per "registrare " gli orologi delle navi e, accanto il prezioso orologio da parete firmato dallo stesso Sebastianutti senior.." e che po xe el stesso orologio che mi ve go postado qua, e che paressi finido al Museo.
ma xe po i stessi che ga avudo per eredi i fotografi Sebastianutti e Benque? che lavorava appunto in Piazza della Borsa?


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AdlerTS
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:Sì, perchè xe una meridiana a raggi solari, anche se adesso, anche se sul foglio no xe scritto, me par che el buso per i raggi del sol xe serado, almeno cussì me contava ala visita che gavevo fatto quela volta.
Andemo per fil e per segno:
questa xe la fassa decorada per terra
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dal Piccolo del 25.01.2010 a firma Giovanni Tomasin:

L’interesse per le meridiane si riaccende. A riaccenderlo il progetto di ripavimentazione di piazza della Borsa, che prevede di proiettare su tutta la piazza il prolungamento della meridiana ospitata nell’atrio della Camera di commercio. Una rinata attenzione verso gli orologi solari che, alzando lo sguardo, non sono coì poche. Trieste ospita una quindicina di meridiane, tra orologi su parete ed esemplari portatili, su edifici sia pubblici che privati: per secoli questi oggetti, oltre allo scorrere delle ore, hanno scandito alcuni dei momenti più importanti della storia cittadina.

"Gli orologi solari sono rimasti in uso a lungo anche dopo l’a vvento dell’orologio meccanico – spiega l’ingegner Paolo Alberi Auber, ideatore del progetto di piazza della Borsa ed esperto delle meridiane cittadine – Erano necessari per ricalibrare le inevitabili imperfezioni di quelli meccanici".

L’uso delle meridiane a scopi tecnici e di navigazione a Trieste risale probabilmente al ‘700, e oggi gli esemplari sopravvissuti sugli edifici pubblici hanno tutti una storia da raccontare: "Trieste non ha il numero di meridiane che possono vantare regioni come il Piemonte – dice Alberi Auber – ma hanno spesso una storia interessante". Proprio per questo non di rado sono oggetto di interventi di recupero e restauro, come nel caso della curiosa meridiana doppia che campeggia sulle mura del Museo del mare.

"È stata rifatta nel settembre 2009 – racconta l’ingegnere – e ricalca quella che, secondo un’antica stampa, stava sulla parete del vecchio arsenale di Trieste, oggi Museo del mare". In origine la meridiana era collocata su un edificio gemello che affiancava il Museo ma che fu distrutto dagli angloamericani: nel 2009 si decise di recuperarla ricalcando il disegno presente sulla stampa e dandole la posizione attuale. "In realtà sono due meridiane adiacenti – spiega Alberi Auber – che segnano l’una l’ora astronomica e l’altra l’ora italica". L’ora italica era l’antico sistema orario che segnava l’inizio delle 24 ore a partire dal tramonto, e che a Trieste fu sostituito con la nostra ora astronomica nel lontano 1747: la meridiana del vecchio arsenale risale probabilmente ai tempi in cui i triestini settecenteschi ancora non avevano fatto il callo al nuovo sistema.


Un’altra meridiana d’epoca (1851) campeggiava nel cortile dell’o spedale Maggiore, ma a causa dei lavori in corso per il rinnovo del parco non è attualmente visibile. "Speriamo che non venga rimossa durante i lavori – si augurano gli infermieri mentre trascorrono la pausa caffé nel giardino dell’ospedale – ci si poteva ancora regolare l’orologio". La meridiana del Maggiore riportava un motto particolarmente appropriato: “Brevi nel gioir lunghe nel soffrir”, riferito appunto alle ore.

Molto conosciuta è anche la meridiana del colle di San Giusto, collocata sul muro del ricreatorio comunale femminile “Enrico Toti”, poco distante dalla cattedrale: "Fu realizzata nel 1920 da Alberto D’Albertis, ricchissimo discendente di una famiglia di cotonieri genovesi – spiega Alberi Auber - D’Albertis era un uomo che coltivava le più diverse passioni, tra queste aveva l’hobby degli orologi solari". Fervente patriota, il D’Albertis dopo la Grande Guerra fece collocare due identiche meridiane commemorative sui castelli delle città che avevano spinto l’Italia a entrare in guerra: una a Trento e l’altra a Trieste. È proprio quest’ultima che ancora si può ammirare, grazie anche a un restauro effettuato nel 2002.

Ma non sono rare come si potrebbe pensare nemmeno le meridiane contemporanee, collocate su edifici pubblici e privati a scopo decorativo, come quella di via Marchesetti: "Una volta l’orologio solare che sta sulla parete della palazzina dei servizi dei Musei scientifici triestini era puramente ornamentale, – ricorda l’i ngegnere – fino a quando, con il Comune, abbiamo provveduto a trasformarlo in una meridiana vera e propria". L’orologio è di realizzazione recente, sebbene il motto riportato sia “El sol magna le ore – anno Domini 1861”.

Esistono d’altro canto anche testimonianze di meridiane antichissime: "I civici musei custodiscono una particolarissima meridiana romana – dice Alberi Auber – di un tipo molto diffuso nell’area alto-adriatica e praticamente assente nel resto del mondo romano". Come dimostra la storia singolare della meridiana della Camera di commercio, gli orologi solari di Trieste non sono soltanto un modo per misurare lo scorrere del tempo, ma anche per ripercorrere a ritroso i passi della storia cittadina.
(25 gennaio 2010)


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Bella l'idea delle meridiane però .... come la metemo co l'ora legale?
:-D :wink:


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Re: Camera di Commercio

Messaggio da enricovinicio »

Salve a tuti, xe la prima volta che scrivo (me son iscrito de poco). Complimenti per el blog, moOolto interesante.
Alora: riguardo la meridiana ciamada" a camera oscura" che xe sul pavimento del "Palazzo della Borsa Vecchia" no xe vero che el buso (in gergo tecnico "foro gnomonico") xe stropà, el problema xe un altro. Nel corso dei primi 175 anni de vita el palazzo, costruido come tuto el Borgo Tersian sule saline interade, el xe sprofondà de circa 27 centimetri lungo i muri perimetrali e de più al centro. In ocasion dei lavori de consolidamento dele fondamenta e ristruturazion del'edificio xe stada riportada ala luce la meridiana (la iera stada coverta dal pavimento de vari ufici, ultimo quel dele Poste adeso in piazza Verdi), ma posizionada al livelo attuale che xe oviamente 27 cm sfasà col buso. Questo fa sì che la meridiana no segni più el giorno esato, ma l'ora xe giusta. Bisogna però eser là verso mezogiorno (una se xe l'ora legale), con un lasco de quasi meza ora prima e/o dopo, a seconda dela stagion. Se ghe domandè al portier el dovessi aver le fotocopie dela spiegazion trate dal libro "iIl Palazzo Della Borsa Vecchia" edito dopo i lavori de cui parlavo sora, e rifato orrendamente qualche anno fa per i 250 anni della CCIAA.
Ah, no stè far come quei mii amici che xe 'ndai un giorno de piova e i me ga brontolà che no xe vero che funziona perchè no i ga visto niente.(!!)


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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

Grazie e benarrivado :-D :-D :-D
in effetti el portier xe assai cocolo e me ga dado anche a mi un per de ste fotocopie..
savevo che la meridiana xe sfasada, ma no savevo ben perchè.
Mi però, guardando col naso in suso, no gavevo visto luce vegnir de nissuna parte, per quel go pensado che i lo gavessi stropado.. ricordandome anche le spiegazioni che i gaveva dado diversi anni fa a una giornata del FAI.

adesso stemo a veder cossa che i ne combina che i vol far una anche al averto per terra in piazza.


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Re: Camera di Commercio

Messaggio da 1382-1918 »

E quel buso che i ga fato sul pavimento soto el colonnato, che ga sbregado tute le piere? Come i me lo spiega?


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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

Oggi go avudo l'occasion de andar, per un convegno sul caffè, nel salon dela Borsa e go approfittado per far qualche foto un poco più grandi dele mie prime:
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le colonne, par de marmo grigio, e inveze.. xe pitura! e el resto xe stucco, no marmo!
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i lampadari verso il soffitto
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

Il soffitto è famoso per l'affresco di Giuseppe Bernardino Bison (1762 – 1844), che rappresenta la proclamazione del Porto Franco ( che permise la creazione della Borsa stessa)
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l'affresco

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i lampadari di cristallo, quelli laterali
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

e quello più grande, centrale
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Nelle nicchie, quattro statue ( non di marmo, di una specie di gesso..) che rappresentano delle virtù, e che sono di Antonio e di Francesco Bosa (ed io che credevo che di Bosa ce ne fosse uno solo.. :oops: )
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

La sala verde
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aggiungo una foto, riuscita male per i riflessi, ma è dell'atrio, ed è di un oggetto che recentemente ha creato non poche polemiche:
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si tratta di un "qualcosa", B.E.F.E.C. system che è stato pagato un sacco di soldi, e che dovrebbe garantire una "protezione biofotonica"...
chi lo ha venduto si rifiuta di spiegare come e perchè funzioni ( lettera sul Piccolo - segnalazioni - del dott Zandegiacomo), Margherita Hack ha dato una definizione sprezzante di inutilità, ci sono state azioni legali, addirittura, mi sembra. Poi dicevano che avevano nascosto la targa, ma oggi l'ho trovata là. 8) 8) 8)


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Re: Camera di Commercio

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Doveria servir per evitar i danni de l'umidità sui muri.

Mi son assai perplesso. Comunque trovè tutto qua

http://www.befecsystem.com/index1.php?n ... hp&lang=it


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Camera di Commercio

Messaggio da babatriestina »

qua
http://www.scienzaemistero.com/2008/zandegiacomo1-c.htm
la spiegazion de Zandegiacomo

Nb el prof Zandegiacomo xe laureado in economia e Commercio e iera el titolare del negozio Zandegiacomo, se ve ricordè in Piazza della Borsa, angolo Galleria Protti. ( gran bel mulo, de giovine..)
qua un riassuntin dela discussion
http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=4143
la Hack gaveva descritto, secondo lori:
All’epoca dell’acquisto si scatenò una bagarre che finì persino nelle aule del tribunale: gli autori accusarono di diffamazione Margherita Hack. L’astrofisica aveva definito il contenuto della targa un «vero e proprio monumento alla creduloneria», paragonandola ai prodotti venduti da Vanna Marchi. Praticamente un raggiro. Il giudice Enzo Truncellito diede ragione all’astrofisica, prosciogliendola.
nel 2008 era finito perfino a Striscia la notizia
http://www.meetup.com/beppegrillotriest ... ad=3815258
comunque è costata 70 000 euro, sembra.
http://www.cicap.org/friuli/targa.html
penso che a suo tempo tutti abbiano letto queste discussioni, per cui non le riprenderei: ho solo voluto farvi vedere com'è fatta la discussa targa , anche perchè dicevano che dopo le diatribe l'avevano un po' nascosta.
comunque se googlate befec hack trovate pagine a piacere.. :-D


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Re:

Messaggio da babatriestina »

serlilian ha scritto:Qua xe un poche de medaie.

L'Ordine della Corona di Ferro in tedesco se ciama Orden der Eisernen Krone .

http://www.mlorenz.at/Orden&Auszeichnun ... en%20Krone

No son sicura che quele medaie sora no sia austriache, ma ghe volessi un bon ingrandimento.
ecco un ingrandimento, dela visita del FAI de domenica scorsa, diria che ghe semo.
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restando in tema, quel con tante medaie xe Sartorio
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e el quadro xe de Scomparini

Me ga incuriosido anche questo signor Alessandro Daninos
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coi ociai scuri ( el xe cussì anche in un ritratto alla RAS) e che in piena fin ottocento ga scelto de farse ritrar con el ordine dela Corona d'Italia


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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

restando ai ritratti, una curiosità: visitando di fila il palazzo della Borsa ora Camera di Commercio e poi il Museo Commerciale, mi son trovata gli stessi ritratti in entrambi i luoghi: immagino c he quelli del Museo siano copie, come mi dicono coloro che vi hanno lavorato: vi faccio vedere Ciriaco Catraro, un quadro ben noto di Tominz
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( la luce era scarsissima, per cui risulterà migliore la copia, meglio illuminata)
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Antonio Cosulich, ritratto da Leonor Fini
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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

Nelle sale si susseguono i ritratti dei presidenti della Camera di commercio, ecco Pierpaolo Luzzatto Fegiz
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fino ad Adalberto Donaggio
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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

La sala Rossa, piena di gente ( ma .. è una combinazione che ci siano di fila una sala rossa, una bianca ed una verde? vabbè che ce n'è poi un a gialla..
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vi sono anche alcuni modellini di navi Tripcovich ( che magari metterò nella zona apposita, ma sottovetro avevano pesanti riflessi ed un modellino del Faro della Vittoria nella cui dedica vedo un cenno a Vittorio Emanuele III, ma non ho avuto il tempo di approfondire
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Nelle sale, mobili stile Impero, come questa scrivania
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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

sulla scala d'accesso, una copia del Mercurio del Giambologna
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dettagli del lampadario dell'atrio

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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

ai due lati della scala, due busti settecenteschi o di stile settecentesco. Ignoro chi o cosa rappresentino
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Il salone
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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da babatriestina »

ancora il soffitto di Bison
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con la proclamazione del Porto Franco, senza il quale la Borsa non sarebbe nata
le grisailles degli angoli
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e un dettaglio di una delle decorazioni dlele porte
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Re: Camera di Commercio Borsa Vecchia

Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:ancora il soffitto di Bison
Se vedi che el tuo zoom migliora col tempo ;-)


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