Museo Diego de Henriquez

[babatriestina]

La parte dedicata alla seconda guerra mi sembra un tantino ridotta, e non ho visto se c'era altro.. comunque tutto quel che c'è nel forum è libero di esser riportato (salvo eccezionalissimi casi, forse, indicati) citandone la fonte, che poi col watermark direi che sia implicita.
Forse il Museo avrà dell'altro, ma ci ripasso ogni tanto proprio perchè stanno aggiungendo roba un po' alla volta

[danilo43]

Grazie ancora

[babatriestina]

visitina oggi ( soprattutto a pianoterra l'aria condizionata funziona bene), qualche novità:
una vetrinetta dedicata a oggettini propagandisti della prima guerra, dal ventaglio

( ma chi è il sesto da sinistra? assomigli allo Zar ma non c'entra). In mezzo dovrebbe essere il Kronprinz di Germania, che non arrivò mai a regnare.

[babatriestina]

questo invece è un ventaglio di propaganda anteriore, delle Cinqu e giornate di Milano: era delitto possederne, per cui son diventati rari

[babatriestina]

bicchiere commemorativo del 97 reggimento dei triestini


e cartello che ne racconta le vicende


un cartello relativo ai fucili:

un link alla storia di questo fucile
http://www.exordinanza.net/schede/Werndl-M67.htm

copio qualcosa

Dopo la umiliante sconfitta subita nella guerra contro la Prussia del 1866, lo stato maggiore dell’Impero Austro-Ungarico comprese che l’armamento individuale dell’esercito doveva essere aggiornato e modernizzato seguendo l’esempio di tutte le altre principali potenze, anche perché la principale causa della sconfitta era dovuta al fatto che le truppe austriache utilizzavano ancora i fucili Lorenz ad avancarica contro i più moderni Dreyse a retrocarica dei prussiani.

Dopo questo insuccesso si presentò Josef Werndl (1831-1889), il fondatore della rinomata e conosciutissima Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Steyr, con il suo progetto, creato unitamente all’Ingegner Karl Josef Holub, di arma con otturatore rotante su asse longitudinale.

Le relative prove si svolsero nel poligono dell’Arsenale di Vienna: i tiratori scelti del 21° Battaglione Cacciatori dimostrarono che il progetto austriaco era capace di una precisione di tiro uguale a quella dei Rolling-Block e che poteva arrivare ad una celerità di tiro del 20% superiore. Nel 1867 viene adottato con il nome di Infanterie Gewehr Model 1867 in calibro 11,4x50R Werndl.

Fatto incredibile per l’epoca, Werndl non pretese dallo Stato nessun pagamento della tassa di sfruttamento del brevetto; tale scelta non fu dettata da ideali patriottici ma dalla consapevolezza di essere l’unico in grado di produrre la nuova arma nella quantità, nella qualità e nei tempi richiesti per equipaggiare l’esercito e le varie milizie territoriali ( Landwehr e Landsturm ).

Di fucili Mod.1867 nella versione sia per la fanteria che per i cacciatori, riconoscibili per il paragrilletto sagomato a pistola, ne furono fabbricati 600.000 esemplari.

La vita operativa di prima linea terminò con l’arrivo della armi ad otturatore scorrevole M.1886, M.1888 e M.1895, ma essi, durante la Grande Guerra, data la penuria di armamenti all’interno delle forze Austro-Ungariche, videro ancora un utilizzo massiccio.

non sono esperta di armi, ma lo cito a conferma del fatto che all'inizio della guerra molti eserciti adottavano armi di alcuni decenni prima. E l'attacco alla baionetta, considerato da tutti i generali, al principio, come l'attacco principe con cui si vincevano le battaglie, era anche dovuto alla scarsità iniziale di proiettili per le armi da fuoco, soprattutto le mitragliatrici, che quando erano in funzione invece falciavano la fanteris, soprattutto se l'artiglieria non le aveva snidate prima.

[babatriestina]

l'abbigliamento, protetto sotto vetro e quindi meno facilmente fotografabile, comprende anche questi stivali, e son ricomparsi- afianco- pure i pantaloni


oggetti fatti con involucri di proiettili. Diffusissimi, si trovano in quasi tutti i musei della priam geurra. Qualcosa pure a casa mia.

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La testa del monumento alla dedizione, verticale


un pezzo di diario di guerra di un triestino


e un cartello che promette- ma non si sa quando e con quali soldi- aperture di ulteriori sezioni, perchè il materiale è tanto. Ci vorrebbero anche alcuni cartellini in più..

[babatriestina]

Senza molta pubblicità, leggo sul sito della pagin a ufficiale dei musei

Sabato 19.11.2016
– Venerdì 30.06.2017
Civico Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez
Nella sala delle mostre temporanee al primo piano del Museo è stata allestita la mostra: “Curiosando tra libri, documenti e oggetti delle collezioni Henriquez”. Vi sono esposti alcuni elmi sperimentali italiani della fine degli anni Trenta, un’interessante serie di disegni dell’artista francese Albert Robida recuperati dal collezionista triestino a Roma nel 1957, le ricette e i consigli domestici di inizi ’900 di Elsa Galla da Graz, alcuni preziosi libri antichi della biblioteca del Museo, un copricapo appartenuto a re Vittorio Emanuele II di Savoia e molto altro ancora. Due vetrine sono dedicate alla scultrice Fiore de Henriquez, sorella di Diego, mentre altre espongono oggetti giapponesi e del periodo del pontificato di papa Pio IX.

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Senza molta pubblicità, leggo sul sito della pagin a ufficiale dei musei

Sabato 19.11.2016
– Venerdì 30.06.2017
Civico Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez
Nella sala delle mostre temporanee al primo piano del Museo è stata allestita la mostra: “Curiosando tra libri, documenti e oggetti delle collezioni Henriquez”. Vi sono esposti alcuni elmi sperimentali italiani della fine degli anni Trenta, un’interessante serie di disegni dell’artista francese Albert Robida recuperati dal collezionista triestino a Roma nel 1957, le ricette e i consigli domestici di inizi ’900 di Elsa Galla da Graz, alcuni preziosi libri antichi della biblioteca del Museo, un copricapo appartenuto a re Vittorio Emanuele II di Savoia e molto altro ancora. Due vetrine sono dedicate alla scultrice Fiore de Henriquez, sorella di Diego, mentre altre espongono oggetti giapponesi e del periodo del pontificato di papa Pio IX.

eccoveli qua:
un elmo sperimentale


quello dei tempi di Pio IX



una mazza sempre papalina

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l'altro elmo




staffe giapponesi ottocentesche

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accessorio per armi a polvere da sparo


contenitore per polvere



una "rosa Tudor"

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ricordi della sorella Fiore






e della signora che dava consigli di cucina

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ancora immagini del museo, dell'ultima visita o precedenti:
propaganda. noi e loro... a seconda del punto di vista

nb confrontate a destra Nicola II e Giorgio V: erano cugini ( figli di due sorelle) e si assomigliavano moltissimo: il secondo però alla fine non aiutò il primo a salvarsi...

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ancora un protagonista


la tabella storica com e battaglie dlel'Isonzo

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propaganda





attrezzatura: dopo i berretti arrivarono finalmente i caschi di metallo!

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il caos della ritirata di Caporetto

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ancora mie foto recenti, relative a Trieste in guerra: al piano superiore sono meno numerosi gi oggetti e molto è spiegato con tabelloni e foto: alcune bene note
la partenza del 97° per la Galizia


una delle tante cartoline dle monumento alal dedizione


le tessere dle razionamento

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30 ottobre, le truppe lasciano Trieste e cortei di irredentisti girano per la città

e sulle Rive.. attesa

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Dov'è sepolto De Henriquez? o meglio, sul libro I cimiteri di Trieste c'è la foto della sua tomba al cimitero ex militare, che però negli ultimi tempi è stato smantellato, Non so i dettagli perché non ci ho mai messo piede.Ma qualcuno dice che ne hanno distrutto la tomba, pur essendo passati meno di 50 anni dalla morte.
Qualcuno ne sa di più?

ero andata a cercare e non l'avevo trovata, ma proprio oggi mi hanno mostrato una foto recente.. è al suo posto