Sa de eufemistico, ma forsi no è. Co' 'ndaimo a pescar cola barca, fora, pasava sempre qualchedun davanti, specialmente motoscafi, e papà diseva che el scaza i pesi. E qualche volta tiraimo su le togne, ingropade. Chi che ga disgropado una volta una togna sa che rogna che xe.babatriestina ha scritto: ↑mar 30 ott 2018, 12:06 tante maniere per dir che un se "uno scocciatore" etc, ma me par che "rompitogne" no gavemo. e sarà sicuro altre varianti de rompi- de tipo eufemistico.
Vocabolarietto Triestin-Italian
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
quel credevo che fussi za..
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Me xe sta segnalada la parola CHITARIN per vestito striminzito, malandato.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
discussione sul "scroc": vedo anche nel nostro dizionario : chiusura a scatto, apertura con chiave. Ma a casa mia l'ho sempre sentita usare in una sfumatura diversa: lo scroc era farla aprire senza chiave, dall'interno dell'appartamento, premendo il pulsante vicino al citofono. E lo scroc era appunto lo scatto ottenuto aprendola in tal modo.
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
da qualche parte cercavamo il termine per una barca 2 vecchia carretta" lo avevo in mente me non ne ero certa: l'ho trovato "vecchia carobera" ed ho un ritaglio dell'articolo di carpinteri sul Piccolo che con calma scannerizzerò e posterò
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Scusè se scominzio sempre con Ai mii tempi. Ma ... el citofono no'l iera cusì moderno. Quela volta se 'ndava in finestra, se la verzeva e se zigava zo. El scroc iera quel che disi el nostro vocabolarieto.babatriestina ha scritto: ↑sab 3 nov 2018, 7:38 discussione sul "scroc": vedo anche nel nostro dizionario : chiusura a scatto, apertura con chiave. Ma a casa mia l'ho sempre sentita usare in una sfumatura diversa: lo scroc era farla aprire senza chiave, dall'interno dell'appartamento, premendo il pulsante vicino al citofono. E lo scroc era appunto lo scatto ottenuto aprendola in tal modo.
Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Carobera la go sempre dita, ma par qualcosa de vecio in general. Vecia bici ecc. Perchè no barca?babatriestina ha scritto: ↑sab 3 nov 2018, 7:58 da qualche parte cercavamo il termine per una barca 2 vecchia carretta" lo avevo in mente me non ne ero certa: l'ho trovato "vecchia carobera" ed ho un ritaglio dell'articolo di Carpinteri sul Piccolo che con calma scannerizzerò e posterò.
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
A casa mia si diceva "sera la porta col scroc" intendendo "col catenaccio"babatriestina ha scritto: ↑sab 3 nov 2018, 7:38 discussione sul "scroc": vedo anche nel nostro dizionario : chiusura a scatto, apertura con chiave. Ma a casa mia l'ho sempre sentita usare in una sfumatura diversa: lo scroc era farla aprire senza chiave, dall'interno dell'appartamento, premendo il pulsante vicino al citofono. E lo scroc era appunto lo scatto ottenuto aprendola in tal modo.
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
col cadenaz seravimo la porta de casa quela che dava sule scale anche noi, anzi un rigido e una cadena.
Ma el scroc, onomatopeico, iera el apriporton! relativo al porton sula strada. Che xe rivado nei anni 50, prima el porton iera semrpe verto, e iera le portinere che tegniva de ocio chi che andava e vegniva
Ma el scroc, onomatopeico, iera el apriporton! relativo al porton sula strada. Che xe rivado nei anni 50, prima el porton iera semrpe verto, e iera le portinere che tegniva de ocio chi che andava e vegniva
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
El scrocco italian xe questo
"scrocco Scatto. Serratura a s. Particolare tipo di serratura in cui il chiavistello a (v. fig.) termina con una testa smussata b tenuta in posizione normale al di fuori del battente c da una molla interna; quando il battente viene chiuso, la parte smussata del chiavistello batte contro una apposita sede d fissata all’altro battente o al telaio fisso e, scivola su di essa e rientra nella serratura; appena la chiusura è completata il chiavistello ritorna di scatto nella posizione normale rimanendo imprigionato nel foro della piastrina; per aprire ci si serve di una chiave o di un pomolo f che vincono l’azione della molla facendo rientrare il chiavistello."
Ma a casa mia voleva dir tuto altro..
"scrocco Scatto. Serratura a s. Particolare tipo di serratura in cui il chiavistello a (v. fig.) termina con una testa smussata b tenuta in posizione normale al di fuori del battente c da una molla interna; quando il battente viene chiuso, la parte smussata del chiavistello batte contro una apposita sede d fissata all’altro battente o al telaio fisso e, scivola su di essa e rientra nella serratura; appena la chiusura è completata il chiavistello ritorna di scatto nella posizione normale rimanendo imprigionato nel foro della piastrina; per aprire ci si serve di una chiave o di un pomolo f che vincono l’azione della molla facendo rientrare il chiavistello."
Ma a casa mia voleva dir tuto altro..
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Rispondo a do robe.
CAROBERA: per mi bagnarola se esclusivamente una barca e solo per estension pol eser qualcosa de scasà, come una vecia auto. Carobera per mi pol eser principalmente una vecia auto e solo per eventual estension una barca. Devo dir che careta, che go meso, me ga sai de italian.
SCROC: penso che con una parola se intendi tute e due le robe, la seradura che scata automaticamente e anche el sistema per verzerla da lontan. Ma anche la porta de casa, che no ga el sistema per verzerla de lontan, la sero col scroc.
CAROBERA: per mi bagnarola se esclusivamente una barca e solo per estension pol eser qualcosa de scasà, come una vecia auto. Carobera per mi pol eser principalmente una vecia auto e solo per eventual estension una barca. Devo dir che careta, che go meso, me ga sai de italian.
SCROC: penso che con una parola se intendi tute e due le robe, la seradura che scata automaticamente e anche el sistema per verzerla da lontan. Ma anche la porta de casa, che no ga el sistema per verzerla de lontan, la sero col scroc.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Ecco qua un articolo di Carpinteri sul Piccolo a riguardo...
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Però l'articolo, etimologia a parte, conferma quel che disevo mi: carobera xe in general una roba vecia e scasada, no solo una nave. bagnarola http://www.treccani.it/vocabolario/bagnarola/ ga come primo sgnificato (confermado da quel vasca de bagno che no go mai sentido) propio quel de barca vecia e malandada e solo in seconda batuda quel de auto scasada. Insoma a mi me par incredibile che el primo porto de l'Austria no gavesi un modo per definir una vecia barca scasada. Forsi perché i ghe le mandava tute a Venezia o a Fiume e qua rivava solo barche nove?
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Un grazie a Baba Triestina per l'articolo che me ga ricordà la parola crazola. Noi diseimo anca crazobera.
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
go trovado a casa una vera crazola...
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
ecola qua
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Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Vardavo come tradur in triestin la parola FECCIA.
Per gentaglia (la feccia della società) el Kosovitz sugerisi GENIA e me par ben.
Per el vin e forsi anche in senso figurado, sia el Kosovitz che el Doria porta la parola FEZA. Confeso che no la go mai sentida o doprada. E voi?
Per gentaglia (la feccia della società) el Kosovitz sugerisi GENIA e me par ben.
Per el vin e forsi anche in senso figurado, sia el Kosovitz che el Doria porta la parola FEZA. Confeso che no la go mai sentida o doprada. E voi?
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Per la genia va più che ben. In quanto a feccia se podessi tradurla con morchia opur co un generico : la botiglia o el vin ga dei fondi.
Feza mai intesa.
Feza mai intesa.
Re: Vocabolarietto Triestin-Italian
Piereto, anca mi go sentì sempre e solo fondi. Fondi de bicer, fondi de botilia.