Ieri ho visitato un museo molto particolare, un gemma muggesana, una amorevole raccolta pluridecennale dovuta alla passione indomita della famiglia Carrini. Si tratta quindi di un museo privato accessibile solo su appuntamento. Un museo dedicato al grande compositore Beethoven che ha saputo traghettarci dal 700 musicale all'800 , un faro musicale per generazioni di musicisti di ascoltatori e di compositori. Un mito nato già a pochi anni dalla morte. Il museo possiede più di undicimila oggetti ed è articolato in 12 sezioni. Una raccolta enorme che non sfigura affatto con quella natale di Bonn o quella di Vienna, anzi bisogna essere orgogliosi di poterla ammirare a due passi da Trieste .
spicca il busto del 1925 di Marcello Mascherini dedicato a Beethoven
musei sconosciuti
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Re: musei sconosciuti
Tra gli innumerevoli oggetti presenti nel museo, non poteva mancare anche il quadro del barquine (veliero a 4 alberi) Beethoven, al centro di un fatto che coinvolse la vita triestina e proprio perchè avvenne nel 1914 se ne è persa la memoria . Era il 1913 e i cadetti dell'accademia nautica non potevano ulteriormente specializzarsi mancando un veliero sul quale fare esperienza. Così recitavano i regolamenti austrungarici. Bisognava trovare un veliero quale nave scuola , e anche a Trieste non ce ne erano più in quanto troppo vecchi e inadatti. Finanziariamente la cosa si superò perchè le tre maggiori compagnie triestine di navigazione si unirono ( Cosulich-AustroAmericana, Lloyd austriaco e LNT più un contributo del governo centrale) a costituire una societa di navigazione cadetti. Si decise di acquistare un veliero e lo si trovò in disarmo a Genova di proprietà norvegiese. Detto fatto il Beethoven (veliero in ferro) era anche in grado di trasportare carico e con poche trasformazioni parti per il suo viaggio inaugurale : da Genova a Cadice e Montevideo, epoi verso il porto australiano di New Castle a imbarcare carbone per salpare il 29 marzo del 1914 per Valparaiso in Cile. A bordo 4 capitani tra i quali Giovanni Cosulich, 14 uomini di equipaggio e 19 cadetti. La nave a Valparaiso non arrivò mai. Si era in guerra e navi e uomini vennero dati per dispersi. I funerali di Giovanni Cosulich vennero fatti nel 1916 a Roiano. Si seppe molto tardi che alcuni di essi si salvarono e che raggiunsero l'isola di Pitcairn dove alcuni indigeni locali parlano uno strano dialetto a base di parole triestine. (notizia del Piccolo del 1991).
Il quadro originale
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Re: musei sconosciuti
stupendo! e per me una novità
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Re: musei sconosciuti
Proseguo la visita aggiungendo
La più completa bibliografia di Beethoven, riconosciuta umanimamente, è stata scritta a Trieste dal console degli Stati Uniti nella nostra città, Alexander Weelock Thayer 1817- 1897. Il Thayer è sepolto a Trieste nel cimitero evangelico, una tomba dimenticata e abbandonata per decenni e ora rimessa a nuovo. Onore al nostro concittadino.
La più completa bibliografia di Beethoven, riconosciuta umanimamente, è stata scritta a Trieste dal console degli Stati Uniti nella nostra città, Alexander Weelock Thayer 1817- 1897. Il Thayer è sepolto a Trieste nel cimitero evangelico, una tomba dimenticata e abbandonata per decenni e ora rimessa a nuovo. Onore al nostro concittadino.
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Re: musei sconosciuti
c'è una bella targa in riva al riguardo, credo he ce l'abbiamo già in forumPiereto ha scritto: ↑lun 15 apr 2019, 9:09 Proseguo la visita aggiungendo
La più completa bibliografia di Beethoven, riconosciuta unanimemente, è stata scritta a Trieste dal console degli Stati Uniti nella nostra città, Alexander Weelock Thayer 1817- 1897. Il Thayer è sepolto a Trieste nel cimitero evangelico, una tomba dimenticata e abbandonata per decenni e ora rimessa a nuovo. Onore al nostro concittadino.
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