Intelligenza artificiale

[sono piccolo ma crescero]

Ghe go domandà de farme una presentazion turistica su Trieste:

>>> scrivi una breve presentazione di Trieste per i turisti
Certo! Ecco una breve presentazione di Trieste per i turisti:

Benvenuti a Trieste, una città affascinante e piena di storia situata nel nord-est dell'Italia, sulla costa adriatica. Con la sua posizione unica tra le Alpi e il mare, Trieste offre una combinazione unica di paesaggi naturali e culturali.

Trieste è stata per secoli un importante porto e centro di commercio internazionale, influenzato dalle culture austriaca, mitteleuropea, italiana e slava. Questa diversità culturale si riflette nella sua architettura e cucina, offrendo ai visitatori una ricca esperienza culinaria e visiva.

Una delle attrazioni più famose di Trieste è il suo lungomare, che offre una vista mozzafiato sul mare Adriatico. Da qui, i visitatori possono ammirare la fortezza di Miramare, un'imponente fortezza costruita nel XIX secolo per l'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria.

Trieste è anche una città con una ricca vita culturale, con molti musei, teatri e festival che si tengono durante tutto l'anno. Tra le attrazioni culturali più importanti ci sono il Museo Revoltella, il Castello di San Giusto e la Cattedrale di San Giusto.

Infine, Trieste è anche una città con una lunga tradizione letteraria, avendo ospitato molti grandi scrittori come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba. I visitatori possono seguire le orme di questi autori visitando i caffè storici della città, dove hanno trascorso gran parte del loro tempo.

In sintesi, Trieste offre una ricca esperienza culturale e naturale per i turisti, combinando la bellezza del mare con l'eredità storica e letteraria della città. Speriamo che apprezzerete il vostro soggiorno a Trieste!

A parte el castel de MIramar che xe diventado una fortezza costruida da Francesco Giuseppe I, la me par ben fata. Tra l'altro el me la ga dada direttamente in italian (perché ghe la go domandada in italian).

Insomma me par che vadi ben per ste monadele. Se se va sul fisso, xe meio lasar perder.

[babatriestina]

sì, me par che se andassi a scola saria el ideale per farne far i temi de italian che no savevo mai cossa scriver

[sono piccolo ma crescero]

Su suggerimento de Babatriestina ghe go fato far un tema su "Pessimismo storico e pessimismo cosmico in Leopardi". El ga fato un temin sensato, con riferimenti giusti a le poesie. Ghe lo go mandado a BT e la me ga dito "Che bel se lo gavessi vu a scola". Ghe demo 6 per l'impegno.

Incoraggiado, ghe go domandà un'analisi del canto de Paolo e Francesca nella Divina Commedia (chissà perché se disi Paolo e Francesca, visto che lui tasi e ciacola solo ela? Se doveria dir Francesca e Paolo). Un tema anche giusto, ma pien de frasi fate, aria frita insomma. Sicome no ghe xe erori de ortografia, 5+.

A sto punto ghe dago un titolo un poco più impegnativo: "Bartolomeo Lorenzi e la poesia didascalica". El me rispondi subito, metendo le date de nascita e de morte e poi el comincia a contarme dele opere de sto poeta (per inciso poeta veronese del XVIII secolo). Me meraviglio che el sapia tante robe su de lui. Vado a conttrolar: le date ghe somiglia, ma le xe sbagliade, le opere che i commenta no xe le sue... 3-- per la fantasia.

A parte i scherzi, me son reso conto del vero pericolo de sto programma che dopro: no'l sa dir "no so". Se una roba no'l la sa el se meti a inventar le robe, in maniera assai convincente. Un poco come le formule dele equazioni de terzo grado che el me ga da all'inizio e che le par convincenti, ma le xe sbagliade. No saveremo mai se una roba che el ne conta xe vera o falsa. E, savendo un poco come che funziona le reti neurali de l'intelligenza artificial, go paura che sia tuto cusì, anche coi programmi più grossi e potenti. Forsi i sbaglierà de meno, ma sarà meio no fidarse de quel che i te conta.

[babatriestina]

Mi gavevo provato quel Chat AI o come se ciama, e quel spesso sai gentilmente el me diseva Scusime, ma propio no so.

[babatriestina]

Comunque legendo ste robe se comincia a capir tuti quei che se laurea con tesi e articoli fati cussì: fra l'altro par che per far cariera universitaria te devi sformar un bon numero de articoli e xe facile farli cussì. po chi te vol che controli?

[sono piccolo ma crescero]

Babatriestinea me ga provocado, domandandome, privatamente, se ghe fazo scriver un tema su "la storia è maestra di vita".

Eccolo. Ghe laso a ela de dar el voto. Specifico che la sua base de conoscenza xe grande 26GB e no la ga gnente de far in confronto con la base de conoscenza de ChatGPT.

A mi el me par un poco scontado, frasi fatte. Ma tuti i temi de italian xe cusì.

>>> scrivi un tema in italiano su "la storia è maestra di vita"
"La storia è maestra di vita" recita un antico proverbio che ancora oggi trova piena attualità e validità. Ma cosa si intende esattamente quando si afferma che la storia sia una vera e propria insegnante?

Innanzitutto, va sottolineato come la storia rappresenti una fonte inesauribile di conoscenza e saggezza. Essa ci permette di comprendere le origini e l'evoluzione della società umana, offrendoci una prospettiva ampia e articolata sulla natura dell'uomo e sulle sue vicende. Attraverso lo studio della storia, possiamo comprendere come si sono formate le culture, le idee e le istituzioni che caratterizzano la nostra epoca, nonché i conflitti e le tensioni che hanno segnato il passato e continuano a influenzare il presente.

In questo senso, la storia rappresenta una vera e propria "maestra" per l'individuo e per la società nel suo complesso. Essa ci insegna a riflettere sui nostri errori e su quelli degli altri, a imparare dalle esperienze passate e a sviluppare una visione critica del mondo che ci circonda. Grazie alla storia, possiamo comprendere meglio noi stessi e gli altri, acquisire una maggiore empatia e tolleranza, e costruire relazioni più solide e durature.
Inoltre, la storia ci offre anche una preziosa guida per affrontare le sfide del presente e del futuro. Essa ci mostra come le società umane abbiano affrontato in passato problemi simili a quelli che dobbiamo affrontare oggi, e quali soluzioni siano state adottate con successo o fallimento. In questo modo, possiamo trarre insegnamenti preziosi dalle esperienze del passato e applicarli alla situazione attuale, sviluppando strategie più efficaci ed evitando errori già commessi in passato.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che la storia è anche una scienza umana, e come tale soggetta a interpretazioni diverse e talvolta contrapposte. Ciò significa che non esiste una verità assoluta e definitiva sulla storia, ma solo versioni diverse della realtà, ognuna con le sue peculiarità e limitazioni. Pertanto, è importante sviluppare una mentalità critica e aperta nei confronti della storia, imparando a valutare le fonti, a distinguere i fatti dalle opinioni, e a mettere in discussione le interpretazioni prevalenti.

In conclusione, possiamo affermare che la storia rappresenta davvero una maestra di vita preziosa per l'individuo e per la società nel suo complesso. Essa ci offre una prospettiva ampia sulla natura dell'uomo e sulle sue vicende, ci insegna a riflettere sui nostri errori e su quelli degli altri, e ci fornisce una guida preziosa per affrontare le sfide del presente e del futuro. Tuttavia, è importante sviluppare una mentalità critica e aperta nei confronti della storia, imparando a valutare le fonti e a mettere in discussione le interpretazioni prevalenti. Solo così potremo trarre pienamente vantaggio dalla saggezza del passato e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni future.

[babatriestina]

Credo che i mii prof gavessi dado un voto alto, 8 o anche 9. O almeno xe quel che mi no go mai rivado a scriver e penso che xe quel che i se spetava

[sono piccolo ma crescero]

Visto che el xe un parolaio, ghe go provado a domandarghe che el me spieghi cosa vol dir la famosa frase con cui se cioleva in giro i filosofi al liceo. Ghe go domandà "che cos'è la palingenetica obliterazione dell'io che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale". E naturalmente el ga zercà de spiegarmela:

>>> che cos'è la palingenetica obliterazione dell'io che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale?

La frase che hai fornito sembra essere un linguaggio astruso e filosofico, quindi cercherò di spiegarne il significato in modo più semplice e accessibile.

La "palingenetica obliterazione dell'io" potrebbe riferirsi al concetto di una rigenerazione o rinascita dell'identità personale, che si verifica attraverso la distruzione o l'eliminazione dell'ego o del sé attuale. Questo concetto può essere trovato in alcune filosofie orientali come il Buddhismo e l'Induismo, dove l'obiettivo è quello di raggiungere un livello superiore di consapevolezza o illuminazione attraverso la dissoluzione dell'io.

L'"archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale" sembra essere una nozione più complicata e filosofica. L'archetipo si riferisce a un modello o a un prototipo universale che esiste nell'inconscio collettivo, secondo la teoria di Carl Jung. L'antropomorfismo, in questo contesto, potrebbe riferirsi all'attribuzione di qualità umane a concetti astratti o entità non umane. Pertanto, l'"archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale" potrebbe essere inteso come un modello o un archetipo universale che attribuisce qualità umane alle cose non umane.

Quindi, la frase nel suo insieme potrebbe riferirsi al concetto di una rigenerazione dell'identità personale attraverso la dissoluzione dell'io e l'ascesa a un livello superiore di consapevolezza che è rappresentato dall'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale. Tuttavia, questa è solo una possibile interpretazione, poiché la frase sembra essere molto astratta e filosofica.

Confesso che no go capido gnanche la sua spiegazion, ma mi son un "vile meccanico"!

[babatriestina]

l ostro prof de filosofia ne la gaveva dada come : la filosofia è l'espressione paleontologica dell'io demiurgo che si infutura nell'archetipo del prototipo dell'antropomorfismo
Ghe go domandado dove che el la gaveva trovada e el diseva che eira una elaborazion ma se riferiva al linguaggio de filosofi tipo Spaventa

[Blues Briso]

xe un video de un che prova a farse insegnar a sonar da l'intelligenza artificial No savevo se meterla perché el disi un poche de parolaze, nel caso ve sembri ecessivo, cavè pur el post.

[sono piccolo ma crescero]

Sotto il topic ovovia ho messo il parare del programma di intelligenza artificiale sull'ovovia.

Tre interventi, uno neutro, uno a favore, uno contario e poi la mia opinione

viewtopic.php?t=7728&start=17

[sono piccolo ma crescero]

Ho chiesto al programma che gira sul mio pc di tradurmi in italiano una frase tipica.

>>> mi puoi tradurre dal triestino in italiano la frase "su mare grega"? Grazie

Certo, il triestino è una variante della lingua veneta parlata nella
città di Trieste, nel nord-est dell'Italia. La frase "su mare grega" in
triestino si traduce in "al mare greco" in italiano.

Allora lo ho provocato con una variante della stessa frase

>>> e la frase "tu mare grega"?

La frase "tu mare grega" in triestino si traduce in "il tuo mare greco"
in italiano.

L'intelligenza artificiale è in buona compagnia di quel critico letterario che davanti ad una nota di James Joyce in una lettera a Svevo "Ho scritto l'Ulisse, ossia su mare grega" fece un volo pindarico sul significato del mare nel romanzo.

[babatriestina]

in realtà è anche mancanza di cultura, perché se IA avesse sfogliato un po' di più i soli titoli completi di Joyce ( che ci sono di sicuro sul web) avrebbe trovato il tutto

[sono piccolo ma crescero]

Incuriosito ho provato a chiedere una frase un po' più pesante, che sostituirò, per delicatezza con alcuni asterischi

>>> e "va in m**a"?
La frase "va in m**a" non ha un equivalente diretto in italiano o in qualsiasi altra lingua standard. Si tratta di un'espressione volgare che si usa in alcune varietà del veneto, tra cui il triestino, per esprimere disapprovazione o rifiuto verso qualcosa o qualcuno.

Tuttavia, è importante notare che questa espressione può essere offensiva e volgare, quindi dovrebbe essere usata con cautela e solo in contesti appropriati. Se vuoi esprimere un concetto simile in italiano, puoi utilizzare espressioni come "no", "non mi piace", "non voglio", o "lo rifiuto".