Alla ricerca delle radici...

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ClaireS

Messaggio da ClaireS »

basilico51 ha scritto: La notazione "sociologica-storica" del tuo amico francese sul costume mittel-europeo dell'epoca ben si attaglia a una considerazione che ho fatto spesso: una famiglia "regolare" è il costume sociale più "economico" e quindi conveniente, dal punto di vista evolutivo, che ci sia.
Caro Basilico,
Sì, la mia fantasia ha sfiorato la storia della povera fanciulla: cose simile dopo la scomparsa del padre, le ho immaginate : in tali situazioni di FRAGILITà ESTREMA (basta guardare oggi intorno a se per capirne i meccanismi) "la nera disgrazia" è sempre accanto. Ho anche pensato alla madre, ritrovandosi senza un appoggio e alla personalità di chi aveva scelto di fugire nella morte per non affrontare il cambiamento di status... che presto avrebbe toccato alle sue creature.

Ho quotato una tua frase che mi ha fato riparlare pocco fa con Louis (questo mio amico storico) . Ovviamente si parla di macro-storia e di macro economia e gli elementi sgretolanti e portatori di disordini che contribuirono al disfacimento del K&K non sono pocchi (comprese le molte trapole tese dalla Prussia-Germania e dalla Russia Imperiale) che non sono in grado di elencare non avendone la competenza. Ma coma facevo notare a Louis (che è d'accordo) l'impero autro-ungherese non stabilì solamente principi di disordine ed autodestruzione... per esempio io considero MOLTO positivi elementi socio-economico-politici come la distanza tra chiesa catolica e stato (sin da Giuseppe II), l'apertura alla migliore socializazzione - tendente verso l'uguaglianza con i soggetti catolici - degli ebrei e protestanti (sono protestante, quindi lo sò), la tendenza a fare circolare verso Vienna e Budapest e vice-versa verso tutti i punti dell'impero informazioni uomini e merci, una certa vitalità creativa sia nel campo delle applicazioni della scienza sia nel campo degli arti, ecc. Me ne sono accorta alcuni anni fa faccendo un lavoro sulle emigrazioni dall'Europa (per una serie di film documentari che purtroppo non fu realizzata) e leggendo dei testi di emigrati dal K&K su Francesco-Giuseppe. Questo uomo che ebbe dei torti (per me : credere nello status quo e nella guerra come soluzioni ad un problema che necessitava lungimiranza e inventività di nuove formule politiche per altro non totalmente nuove, già altrove esperimentate) divenne - a partire dalla morte dell'erede e fino agli anni '50 del Novecento - non so come dirti... un faro, una fortissima figura paterna perchè simbolica di ordine e di regole e in grado di definire per i figli i confini da non superare e i campi da potere esplorare e lavorare (psicanaliticamente, il ruolo del padre). E forse, per i suoi drammi famigliari e come gli affrontò qualcosa di più... forse un modello. Ovviamente il giovane successore, anche se desideroso di apprire negoziazioni di pace e non eccesivamente restio a modificare lo stato costitutivo di vari territori non poteva assumere tale funzione.

Non mi stupisco oggi che tanta gente (ce n'è veramente tanto) possa rimpiangere un regime assunto a sembianze profondissimamente paternaliste, trascurando le profonde contradizioni economiche e sociali sulle quali l'impero si è disfatto. Ma non credo ( e nemmeno la Storia di oggi lo crede) che fosse una situazione ineluttabile : altri paesi europei invece le hanno superate rimanendo nella propria "forma politica" con + o - i stessi limiti territoriali : non credere ad esempio che i paesi scandinavi non abbiano attraversato profondissime crisi di ogni genere.

Mi fanno anche riflettere la prosperità e lo sviluppo (anche negli arti) di città come Trieste (e non è la sola) ; Louis mi faceva notare come Zagabria crebbe dopo l'annessione al impero A-U. E come delle città date alla Rumania dopo la 1a Guerra Mondiale (non discuto sulla vera nazionalità di queste città) entrarono in una reale decadenza. D'altronde l'impero A-U fu creatore di una cosa a me molto simpatica : una società cosmopolita multietnica e multireligiosa, dove le arti trovarono spazi e espressione , compreso nelle loro forme più critiche (dalla SECESSION a Richard Strauss passando dalla letteratura ed altri) ciò che ne dice lungo. Ed una persona come Freud potè esprimere un radicale rovesciamento dello sguardo su l'uomo.

Siamo lontani della tragedia della tua famiglia. Ti prego di scusarmene, ma credo sia sempre bene esprimersi completamente... e me ne hai dato l'occasione, grazie.

Cordialmente
Claire


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basilico51
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Messaggio da basilico51 »

Voglio rilanciare la mia ricerca: ho cercato aiuto in una sede "istituzionale" ma si vede che il tema non è troppo "sentito" e perciò, non avuto alcun esito. :(

Mi farebbe piacere qualcuno che andasse a curiosare nell'Archivio di Stato di Trieste alla ricerca di notizie sul mio fantomatico bisnonno, attraverso i dati della sua famiglia. Così, tanto per il piacere di svelare un mistero. 8)


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basilico51
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Messaggio da basilico51 »

E' un pò di tempo che non frequento il forum.

Ne approfitto per fare gli uguri di buon (fatto) Natale e felicissimo Anno Nuovo 2010 a tutti gli iscritti. :-)

Per lo scopo di questo thread non ho più notizie: mi sono chiesto a lungo se rivolgermi a uno specialista in ricerche storiche, ma non saprei chi interpellarei.

Per lo stesso motivo, la distanza geografica, che non mi consente di cercare da solo non ho rtiferimenti a Trieste. D'altro canto per una ricerca del genere, non ne avrei nemmeno qui a Napoli, dove vivo.

Comunque invio un saluto affettuoso a tutti coloro con i quali ho corrisposto in questo forum! :-D


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McFriend
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Messaggio da McFriend »

Tanti auguri anche da parte mia. Qando ho un più di tempo vedo se riesco a fare ulteriori ricerche riguardante il tuo avo.


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Larry
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Messaggio da Larry »

Proprio per caso, e non so come, mi sono capitato su questa storia del povero Basilico51. Basilico, sono un inglese che frequento ogni tanto questo Forum. Letto la tua storia, che ho trovato piu che interessante.
Hai mai cercato su questo link: Italy Club Internazionale. E un sito-web piuttosto turistica dove si puo cercare, regione per regione di Italia, alberghi e centri interessanti. Tiene pero, una sezione genealogico dove credo si puo cercare di rintracciare gli avi e le famiglie.
Io ho ricercato la famiglia del mio padre - un scozzese - e sono arrivato indietro al anno 1793. Ho fatto tramite i censimenti brittanici. In Italia non fanno i censimenti ogni 10 anni? Non sono pubblicati le pagine del censimenti italiani sul internet? Io non so, ma forse l'Italia non e molto differente dall'Inghilterra. Se viene pubblicati sul internet le pagine dei censimenti italiani, li dentro ti troverai tanto informazioni.
Ma ti auguro un buon esito.
Larry


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Larry
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Messaggio da Larry »

Basilico, mi spiace, ma ieri sera quando ho postato il mio commento ho messo dentro un 'link' sbagliato. Invece di scrivere Italy Club Internazionale avrei dovuto aver scritto Italy World Club. Tanti scusi.
Larry


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basilico51
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Messaggio da basilico51 »

Larry, grazie del pensiero. :-)

Ho dato un'occhiata al sito che hai indicato e ho scritto all'Archivio di Stato di Roma. Nulla.

Ho anche contattato un istituto che si occupa di genealogia. Nessuna risposta, finora.

Mi chiedo quale potrebbe essere una istituzione seria per questa mia ricerca. :roll:


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serlilian
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Messaggio da serlilian »

Purtroppo in Italia ci sono delle leggi assurde.
Anni fa ho chiesto un certificato di famiglia storico, per dimostrare di essere l'unica erede di una mia zia e me l'hanno dato, dopo aver pagato uno sproposito di imposte, con nome, cognome e data di nascita e morte di tutti i discendenti di mio nonno... ma senza i vincoli di parentela, citando la famigerata legge sulla privacy.

Larry, temo che non vengano pubblicati i dati dei censimenti, se non forse tradotti in semplici tabelle, ma senza riferimenti ai nomi delle persone.


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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
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(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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Messaggio da basilico51 »

Beh, vedendo Sissi nella nuova edizione trasmessa da Raiuno, non ho potuto fare a meno di pensare: quale delle dame di compagnia della sovrana sarà stata la moglie del mio bisnonno? E lui, il bisnonno, quando avrà suonato il suo violino alla corte asburgica? A colazione con la Sissi anoressica, fissata per la linea? Chissà! :roll:

Le ricostruzioni in costume hanno un loro fascino, anche se le persone raffigurate hanno, come in questo caso, sicuramente personalità più sfaccettate della loro rappresentazione televisiva. :-)


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Messaggio da basilico51 »

Vedendo lo sceneggiato televisivo, il nonno avrebbe detto sospirando, come diceva spesso:

"Ah, il mio bel Miramare..." :-)


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Messaggio da Rawa Ruska »

e forse anche Povero Nostro Franz! che notoroiamente aveva freddi occhi azzurri e non occhioni noccioa... E Massimiliano? capelli alla Robert Redford e poi! esposto in bara dopo la fucilazione e la traversata di mezzo mondo a bordo della fatal Novara! Poteva andare peggio, ma anche meglio!

Rawa Ruska


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da basilico51 »

I miei più cordiali saluti a tutto il forum.

Ritorno sull'argomento: vorrei fare una ricerca di tipo insiemistico. Mi spiego: ho considerato di avere alcuni elementi che potrebbero restringere il campo di ricerca.
Secondo una versione circolata in casa, il mio bisnonno austriaco si sarebbe suicidato. La cosa sarebbe avvenuta dopo la nascita di mio nonno E. nel 1898 e prima della fine della sorella M., nel 1905. Un giornale come il Piccolo o similare pubblicato nel periodo potrebbe aver riportato la notizia.
O meglio, ci vorrebbe un elenco, un data-base dei suicidi (a Trieste o a Vienna...) in quei sette anni. Restringendo il campo in particolare a Trieste in quei sette anni, vorrei individuare i suicidi maschi, di nascita non successiva al 1865, di cognome austriaco.
Alcuni particolari incerti potrebbero aiutarmi: il cognome che comincia con "von"; il nome, Giuseppe o Josef, Josip; la moglie, una nobildonna francese; il mestiere, banchiere; la causa scatenante, una bancarotta. Quanti ce ne saranno con queste caratteristiche? Il vero problema é trovare il database dei morti per motivi traumatici tra il 1898 e il 1905 a Trieste. E se poi il fatto fosse accaduto a Vienna, dove risulta vivesse quando incontrò la mia bisnonna?
Non sono arrivato a nessun risultato notizia considerando semplicemente l'esistenza di quella curiosa famiglia con tanti figli e molto sfortunata. Ma un evento traumatico come un suicidio (seppur solo mormorato, in casa mia) dovrebbe aver lasciato una traccia pubblica. Chissà.


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da basilico51 »

Cari frequentatori di questo forum, un saluto affettuoso. :-)
In questo breve frattempo (...) non sono ovviamente riuscito a svelare il mistero del mio bisnonno, perchè ve lo avrei comunicato.
In compenso, la mia azienda ha pensato che fosse ora di mandarmi in pensione "obbligatoriamente" (eufemismo che vale per licenziarmi insieme ad altri "anziani").
E' stato un pò come smettere di fumare: all'inizio sembra difficilissimo farcela, ma dopo si sta meglio di prima.
Una delle cose che vorrei fare è venire a Trieste, per conoscere la città e i suoi cittadini. Nella mia vita, ho cambiato cinque volte città: Napoli-Roma-Napoli-Roma-Napoli. A Roma ho passato una trentina d'anni complessivamente e mi ci sono trovato benissimo, ma girando per le strade di Napoli, dove sono nato, mi sento come se fossi sempre tra parenti. Credo avrò la stessa sensazione il giorno in cui metterò piede a Trieste. Certi modi di vedere le cose, i sapori, la "cultura" di un luogo che formano il tuo profilo, sembrano finalmente "comuni" e non "curiosi" o "molto pittoreschi" (ricordate Enrico Montesano nella gag della romantica donna inglese?) come vengono percepiti dagli abitanti nelle metropoli odierne. Certo, meglio tante culture che si sommano ma, a volte, che fatica spiegarsi! :-)


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da babatriestina »

la pensione non è mica male ( tranne i conquibus che diminuiscono..) la prima bella cosa è sapere che alla mattina non occorre mettere la sveglia.. quando verrai a Trieste faccelo sapere,che ci incontriamo.. ormai la città anche da qua la conosci un po'..


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da basilico51 »

Grazie, Baba, non mancherò. :-)


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da basilico51 »

Cari amici triestini,
era un po' di tempo che non vi contattavo.
Spero di ritrovarvi tutti in salute e contenti del tempo che passa.
In questi anni ho continuato la ricerca delle mie radici austro-triestine. Ho addirittura contattato un avvocato che opera in Venezia Giulia e le ho esposto il mio intento.
L'avvocato mi ha detto che molto spesso in quelle zone si occupano di riconoscimenti di paternità che, a causa delle tecniche moderne di analisi del DNA, sono diventate più facili. Personalmente, avevo una fonte da ricercare nell'Accademia di M***** dove mio cugino aveva compiuto i suoi studi militari. Nel suo curriculum, come ho detto in precedenza, c'erano tutti gli estremi degli avi, compresi quelli del mio bisnonno paterno naturale. Sarebbe stato naturale cercare di arrivare a quella fonte ma ci voleva la richiesta cogente della figlia del mio povero cugino. Un po' per discrezione, un po' perché la mia ricerca può apparire un'ubbia da anziano, non ho voluto coinvolgere mia nipote. Nello stesso tempo, dopo le insistenze dell'avvocato, ho contattato mio zio, che è del '31, e lui, giustamente, ha detto che un riconoscimento di paternità postumo non era nei desideri della nostra famiglia. Insomma, ho lasciato cadere la cosa. Mettere in moto un meccanismo legale che avrebbe coinvolto tante altre persone francamente mi dava fastidio. Così la curiosità me la sono rimangiata. Non si può vivere con la testa girata all'indietro e la vita fortunatamente ci riserva tante sorprese. Un paio di queste si chiamano Micòl e Giulia, le bimbe di mia figlia più grande. Mentre scrivo questo post, Giulia, che ha cinque mesi ed è in braccio al nonno, cerca di pestare anche lei sui tasti e sulle lucine del pc.
Veniamo al motivo di questo nuovo post. Ho insistito per anni sulla pista del bisnonno, con i suoi dati incerti e non verificabili, con la storia dei familiari che l'hanno succeduto. Stanotte, nel dormiveglia, mi ha fulminato una considerazione: posseggo dei dati certi, confrontabili, pochi ma che indirettamente mi potrebbero aiutare a identificare il mio bisnonno. I dati si riferiscono alla mia bisnonna, E+++++, nata a Trieste nel 1860, che vi ha vissuto sino ai primi anni del '900. Nel 1883 la bisnonna, a 23 anni, ebbe la prima figlia, Maria, e ciò è avvenuto in seguito all'incontro con il mio bisnonno, nella casa di lui, dove lei prestava servizio come "governante". Mi sono chiesto: ma c'era un qualche registro che annotava i periodi e i datori di lavoro in quel periodo? Diciamo una specie di Inps in salsa ottocentesco/austroungarica? E le residenze storiche?
I dati anagrafici della mia bisnonna e di buona parte dei suoi figli mi sono stati forniti dalla parrocchia di Sant'Antonio Taumaturgo, con alcui dei loro indirizzi, tutti diversi ma nello stesso quartiere. Ritengo valga la pena di tornare a chiedere per focalizzarsi sul periodo subito precedente la nascita della prima figlia della mia bisnonna. Potrebbe essere lì la chiave, ovvia, di tutta la mia ricerca. Sapere che la bisnonna, nel 1882, lavorava presso la famiglia X, significherebbe individuare il possibile candidato a bisnonno. Il bisnonno X così individuato, tra l'altro, mi fornirebbe i dati da inviare a uno dei forum specializzati che si occupano della storia delle famiglie austriache. Da lì confrontare i loro dati con quelli tradizionalmente riportati verbalmente in casa mia, mi consentirebbe di individuare definitivamente il personaggio.
Cosa ne pensate? Avete un suggerimento?
Un cordiale saluto.


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da babatriestina »

La parrocchia è la mia... una delle più vecchie. ma temo che nel 1882 la gestione della "servitù" brutto termine ma molto in uso, temo, era del tutto privata e lontana dagli standard attuali... la bisnonna aveva una residenza sua o risiedeva presso il datore di lavoro?


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Re: Alla ricerca delle radici...

Messaggio da basilico51 »

Bella domanda, questa è una delle cose da appurare.
Comunque, il primo passaggio di residenza dev'essere decisivo, oltre al "presso chi".
A titolo di "sfruculiamiento", come si direbbe a Napoli, ho scritto al Comune di Trieste. Mi risponderanno, credo. Con qualche elemento in più, magari con qualche dato innocente ma certo, si potrebbe passare dall'indizio alla prova…
A proposito della servitù un giovanotto, che si occupava delle ricerche storiche presso la parrocchia di sant'Antonio, mi disse che anche i suoi avi erano stati in simili situazioni. Pare che fosse di moda l'amore ancillare tra ricchi e/o nobili austriaci e giovani donne triestine. Le differenze di censo, classe, genere erano certamente più gravose nell'Ottocento. La mia povera bisnonna avrebbe potuto trovare un bel cocchiere con cui fare dei figli e invece col suo nobiluomo, nel complesso, fu piuttosto sfortunata. Nove figli, sei morti in tenera età (chissà che accidenti di malattie, RH negativo, chissà). Una morta a ventuno anni per il tifo da cozze… Il "compagno" che fa bancarotta, probabilmente si suicida. La miseria dopo una vita agiata, borghese. La figlia maggiore che non poteva avere figli perché aveva l'"utero infantile". Il figlio più piccolo, l'unico a riprodursi, testimone bambino di un efferato delitto, motivo per cui elaborò comportamenti nevrotici da stress post-traumatico. Insomma, capisco perché, nell'unica foto che la ritrae da anziana nel 1924 o 1925 a Napoli, ha un viso serio e triste ed è vestita di nero.


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