Aurisina cave

e anche el Carso triestin che ghe sta intorno
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sono piccolo ma crescero
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Aurisina cave

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Lo confesso, per me Aurisina - Nabresina - Nabrežina è sempre stata, venendo da Trieste, alla destra della provinciale: sul lato destro trovavo il negozio di elettrodomestici, la Franz Josef Stube, il sanatorio, la chiesa, ecc. La zona cave era per me un profilo di gru e di marmi che si intravedevano dal finestrino del treno.

Perché, al passeggero, quegli enormi buchi che l'uomo ha scavato sono praticamente invisibili: non è stato spaccato il fianco di un monte, come sulle Alpi Apuane dove il bianco delle pareti si vede da lontano. Qui si sono scavati in profondità nel terreno per decine e decine di metri, dei buchi larghi centinaia di metri che però solo l'occhio vigile di Google maps ci può mostrare.

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E così qualche giorno fa siamo andati a fare un giro attorno a queste cave di marmo, ancora in attività. Per confortare Adler :wink: cominciamo col portone di ingresso, gonfio di romanità, che ci ricorda che la cava era in attività già ai tempi dell'antica Roma e che il marmo cavato veniva portato in giro via nave.

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Non siamo entrati, l'abbiamo guardata dal di fuori. Eppure quell'arco, così essenziale, che si regge per la forza della gravità e delle pietre accuratamente tagliate ed incastrate, ha un suo fascino. Come sono stati bravi gli Etruschi, o chi per essi, a pensarlo risolvendo un problema statico che i greci non avevano saputo o voluto affrontare (pare che fosse, in realtà, già noto in Mesopotamia, ma che agli Etruschi spetti il merito del primo uso in strutture architettoniche).

Da insegnante pedante riporto anche qualche notizia sul marmo che vi viene cavato, così come l'ho fotografata lungo il percorso.

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Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Aurisina cave

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

C'è una carrareccia che passa in mezzo a due scavi che sono protetti in alcuni tratti, oltre che da un'opportuna recinzione, anche da una vegetazione abbastanza fitta.

Dove la vegetazione si dirada si vede un buco enorme. Sul fondo, piccoli piccoli, i mezzi da cantiere, che piccoli non sono, danno l'idea della profondità dello scavo

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Sulle pareti tagliate di netto a strapiombo, dei buchi enormi che paiono occhiaie vuote, entrano sotto la superficie dell'altopiano

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Re: Aurisina cave

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Dall'altra parte della carrareccia, un altro scavo, ancora più grande

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con pareti ancora più a picco

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o desolatamente lisce

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Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Aurisina cave

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Su queste pareti, delle esili scale in ferro sospese nel vuoto

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ci ricordano che il mestiere del cavatore è stato, ed è ancora, un mestiere pieno di rischi. Se ricordo bene l'ultimo, tragico, incidente sul lavoro risale a pochi anni fa.

Insomma, questi blocchi pronti a partire

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sono tutti bagnati un poco, per dirla con Churchill, da sangue, sudore e lacrime (come molti oggetti della nostra vita quotidiana, del resto, anche se non ci pensiamo molto).


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Re: Aurisina cave

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Li vicino, una cava abbandonata, dove la vegetazione sta riconquistando gli spazi che le erano stati tolti,

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è stata attrezzata, credo, a percorso didattico

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ma non ho trovato da dove si potesse scendere, ammesso che si possa.

In questa cava è rimasto là, muto a ricordo di tante attività umane, un arco naturale di pietra, imponente.

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Re: Aurisina cave

Messaggio da Ciancele »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Su queste pareti, delle esili scale in ferro sospese nel vuoto sono tutti bagnati un poco, per dirla con Churchill, da sangue, sudore e lacrime (come molti oggetti della nostra vita quotidiana, del resto, anche se non ci pensiamo molto).
Belle foto. A pensare che ci sono passato tantissime volte, ma non ho mai lasciato la strada principale. Pertanto ancora una volta grazie al nostro Sono Piccolo Ma Crescerò.
So che è OT. Ma pensando e ripensando, penso anche alla bellissima rosa fotografata da Nona Picia. Rose compagne (uguali) portavo ala putela co' la iera in clinica co' la prima fia. Tuti la invidiava.


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Nona Picia
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Re: Aurisina cave

Messaggio da Nona Picia »

Molto belle le foto e bella e interessante la descrizione.....grazie profesor! :-D


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
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"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Nona Picia
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Re: Aurisina cave

Messaggio da Nona Picia »

Ciancele ha scritto: So che è OT. Ma pensando e ripensando, penso anche alla bellissima rosa fotografata da Nona Picia. Rose compagne (uguali) portavo ala putela co' la iera in clinica co' la prima fia. Tuti la invidiava.
E adesso te ghe le porti ancora, ala putela? :-D


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Re: Aurisina cave

Messaggio da Ciancele »

Nona Picia ha scritto:
Ciancele ha scritto: So che è OT. Ma pensando e ripensando, penso anche alla bellissima rosa fotografata da Nona Picia. Rose compagne (uguali) portavo ala putela co' la iera in clinica co' la prima fia. Tuti la invidiava.
E adesso te ghe le porti ancora, ala putela? :-D
Quela volte gavevo tante, adeso poche. ma l'altro ieri gavemo ciolto una dele prime. Longa un metro :clapping_213: :clapping_213:.


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Re: Aurisina cave

Messaggio da molighe el fil »

Un mese fa, gavevo visto sul Picolo un aviso per una caminada a Aurisina per veder le cave de vizin.
La caminada partiva dal agriturismo dele tori de Slivia e dopo quasi tre ore se tornava nel steso posto.
Nel giro se ga visto coi propi oci quel che se vedi nele foto postade e tuto spiegado da una siora guida: el profesor Ruggero Calligaris.
Xe una gita de no perder


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