Quasi quasi ci siamo! La Ricorrenza è sulla soglia.
Qui in questa Repubblica, nonostante sia zeppa di italiani, non farà spicco
alcuna festa o non festa, naturalmente, perchè siamo extra-italici-confini.
Bensì emergeranno convinti riferimenti patriottici già promessi, anche abbondanti, a livello di Consolati, collettività regionali italiane, Istituti culturali ecc.
Anzi sì: FESTA faranno i Consolati su tutto il territorio argentino, secondo l' annuncio…
"Si comunica che il giorno 17 marzo 2011 questo Consolato Generale rimarrà chiuso in occasione del 150° anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia, dichiarato giorno festivo con Decreto Legge 22 febbraio 2011 n. 5."
Allora sì che i dipendenti dei consolati si sbizzarriranno a dormire un po' di più il 17 marzo! Nessuno si sgomenti….
non ci sarà concorrenza con voi che desiderate ardentemente di andare a lavorare!
.....Voja de lavorà sartame addosso..…
A seguito di aver suuperato la bruma dell' espatrio dall' Italia ed esserci stabiliti, guardiamo ad essa, mai dimenticata, così, con sensati giudizi spigolati qua e là che ci rappresentano:
“150mo dell’Italia: i patrioti l’hanno unita, noi emigranti l’abbiamo resa grande nel mondo..."
"Moltissime altre celebrazioni avranno luogo anche un po’ ovunque nel mondo poiché di Italie ve ne sono due: quella della patria natia e quella fuori dell’Italia"...
"... i suoi emigrati che hanno esportato quanto di meglio la nostra nazione avesse: la millenaria cultura, l’ingegno, la serietà sul lavoro ed un grandissimo spirito di intraprendenza e di adattamento unito ad uno sviscerato amor di patria e di attaccamento alle proprie origini e tradizioni…."
Ed uno sguardo all' Unità della Madre Patria si impone in modo fiero: Dalla Vetta d' Italia fino a Capo Passero, sempre, malgrado la politica.
E' più bello –e magari anche più facile o comodo- essere "sognatori" che politici.
Ciao, no ste a 'nrabiarve, dai! Lusinghiero saluto di Mandi, che induce all' armonia, e che voglio replicare.