Il canale di Suez

De 'l porto franco a la prima guera mondial
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jacum
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Messaggio da jacum »

serlilian ha scritto:
McFriend ha scritto:Riguardo il canale di Suez certamente Luigi Negrelli von Moldelbe, nato a Fiera di Primiero il 23.01.1799 e morto a Vienna 1.10.1858 ha avuto una parte molto importante nella realizzazione.
von Moldelbe? :shock: Questa parte del cognome... è la prima volta che la vedo. 8)
Interessante! :twisted:

ho trovato anch'io interessante il "von Moldelbe" e vi riporto dal sito http://de.structurae.de/persons/data/in ... ID=d003104
quello che ho letto:

1850
Negrelli wird vom österreichischen Kaiser für seine Verdienste in den österreichischen Ritterstand erhoben. Seinen Adelsnamen von Moldelbe wählt er selbst, was auf Widerstand stößt. Denn der gebürtige Italiener wählt demonstrativ zwei böhmische Flüsse, die Moldau und die Elbe, für sein österreichisches Adelsprädikat.

Knighted by the Austrian emperor. He chooses the title "von Moldelbe" (combining the river names Moldau and Elbe) as his title of nobility. This caused quite a stir as it put emphasis on his Bohemian heritage.


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jacum
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Re: ma credo...

Messaggio da jacum »

Elisa ha scritto:
AdlerTS ha scritto:La mia idea era di usare il pretesto della mostra per parlare in generale di Suez
A Trento, l'ingegnere Luigi Negrelli progettista del Canale di Suez, è ricordato così:

Immagine

una foto con miglior risoluzione della tomba al cimitero centrale di Wien.

"Grabstätte Negrellis am Zentralfriedhof Wien".



commento la targa commemorativa mussoliniana dicendo che se la finiva con "porto said". (punto) jera molto mejo.
Allegati
negrelli_zfw.jpg


ClaireS

(punto)

Messaggio da ClaireS »

Io il punto, lo vorrei dopo "universale"................ :x :P :lol:


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Elisa
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Re: Per fare il paragone...

Messaggio da Elisa »

Elisa ha scritto:

.....nella dedica scritta nel 1936 da conterranei tanto orgogliosi.....
mah! no comment!
ma almeno non ci sono i segni di contaminazione "E.F. XIV" !?

Grazie a voi!


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serlilian
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Re: Per fare il paragone...

Messaggio da serlilian »

Elisa ha scritto:
Elisa ha scritto:

.....nella dedica scritta nel 1936 da conterranei tanto orgogliosi.....
mah! no comment!
ma almeno non ci sono i segni di contaminazione "E.F. XIV" !?

Grazie a voi!
Chissà. Forse è stata tagliata una riga sotto. :lol:


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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
ClaireS

Re: (punto)

Messaggio da ClaireS »

ClaireS ha scritto:Io il punto, lo vorrei dopo "universale".
Ma no, Elisa... vorrei il punto dopo UNIVERSALE non per sopprimere una riga ! Per indicare il vero senso della scritta ed aiutarne la lettura. Provi, vedrai che si legge meglio.

D'altronde sono una che pensa che non si può sopprimere pezzi di Storia e io non voglio sopprimere nulla della Storia, e sono contenta ad esempio che a Pietrasanta ci sia la statua dell'ultimo Lorena accanto a scritti che inneggiano all'Unità. La distruzione "rivoluzionaria" degli stemmi è per me un'assurdità nonchè un orrore contro il popolo stesso di cui si distrugge la memoria. Il rogo delle Tuileries nel 1871 fu un'idiozia... Ora la Repubblica francese pensa di ricostruirle !

Ho semplicemente detto "peccato per la retorica finale" la cui pesantezza toglie un pò della bellezza aerea della meritata laude...
(in francese : "dommage que la fin soit un peu plus lourde...")

"Per altezza e certezza di scienza" mi tocca il cuore, e l'ultima frase mi allontana. E' solo un sentimento personale, come di una poesia del D'annunzio spesso amo una parte solamente.

Facciamo un gioco : riscrivo la fine come l'avrei amata :

"...provò che la civiltà
è beneficio universale.
Oggi vivesse
vedrebbe di non avere per l'umanità
operato in vano. "

Tanto più che le sue opere riguardano Svizzera, Rep. Ceka, Austria, Italia, Egitto e che le sue idee ispirarono ingenieri che lavorarono nel mondo intero. Mio padre, francese, quando studiava ingenieria negli anni '40 studiò i lavori del Negrelli e ci pensò al momento di costruire dei ponti in Marocco ed in Senegal... ed aveva nella sua scuola un amico Argentino che del Negrelli fu anche lui (idealmente) "l'allievo"... Che significa restringere l'operato del Negrelli all'Italia ? Molti italiani mi aggrediscono (in parte giustamente se si considera che anch'io nel mio piccolo "rappresento" la Francia) per l'assurdo (qualchevolta) ed esagerato (spesso) ciovinismo francese. (e non ti dico cosa devo sentire se la Francia vince una partita europea o mondiale di calcio !) Ma il ciovinismo italiano (che sia di stampo fascistoide oppure no) può anche avere le sue assurdità o manchevolezze...
Beh... Almeno qui, come dicevate, fu eluso il solito "Anno 14 del fascismo", ciò che non piò essere privo di senso : fascisti-fascisti quelli lì di Trento non lo erano.
E poi, il mio non è il giudizio universale :lol:

Cordialmente

Claire


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

:shock: :shock: Povera criticata targa dedicata a Luigi Negrelli a Trento! Che ne direbbe lui di tanta discordanza di opinioni in riguardo alla sua interpretazione? Innanzitutto che lui non ne ha colpa!
Se ce la faccio a riassumere, sono certa di poter vedere più chiaro io stessa….
La dedica disopra postata, è stata giudicata in primo luogo da ClaireS (il 3 dicembre) che la considera bella ma ci trova della retorica.
Elisa poi dice la sua: da trentina crede che il contenuto non sia retorica bensì che rappresenti tutto quanto di bello e buono vollero dedicare i conterranei al geniale personaggio per fargli onore.
Senonchè…..,l`interlocutore jacum commenta lo scritto sotto l`aspetto del regime vigente (di allora) e manifesta che sarebbe bastato una dedica accorciata in un determinato punto….
Opinione diversa quella di ClaireS: la approva fino ad altro punto.
Il 4 diciembre Elisa espone sorpresa difronte al parere di jacum, e desidera far capire in sottinteso la sua ingenuità all`aver creduto che il contenuto della targa fosse opera dei bravi conterranei!!! Difatti è da credere che sia stata opera del regime il quale ‘tirava l`acqua al suo molino’, e come consolazione allora, sempre Elisa, manifesta che la dedica non fu, perlomeno, contaminata dalla data E.F.!
Interviene serlilian con una simpatica trovata per dire che forse la data E.F. figurava sull`ultima riga sottostante e fu tagliata via!!! Chissàaaa!
A continuazione ClaireS chiude la discussione e non mi dilungo di più per non correre il rischio di essere ‘cavada fora’.


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Messaggio da jacum »

Elisa ha scritto::shock: :shock: Povera criticata targa dedicata a Luigi Negrelli a Trento! Che ne direbbe lui di tanta discordanza di opinioni in riguardo alla sua interpretazione? Innanzitutto che lui non ne ha colpa!
cara elisa, la targa é dedicata a "luigi negrelli di moldelba" mentre dovrebbe esser dedicata ad "alois negrelli ritter von moldelbe"

l'italianizazione forzata del dux ha creato una nazione, ma a stento ha creato gli italiani.


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

caro jacum,
questo tuo esposto mi sembra di un contenuto degno di politica internazionale che io son ben lontana dal dominare, comunque in certi aspetti mi hai aiutato ad aprire gli occhi! Grazie.


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... non dimentico...

Messaggio da ClaireS »

prima di prendere il treno, volevo dire... che non mi scordo del testo che voglio fare sull'economia del Canale... solo che è un po lunga e non l'ho finita, quindi, dopo capo d'anno ve la metto qui...

E vi spiegherò i VERI RAPPORTI tra l'imperatrice Eugénie e Ferdinand de Lesseps (uno scupp del migliore gossipe che tutti i rottocalchi rimaranno male!:lol: :lol: :lol: )


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Re: ... non dimentico...

Messaggio da babatriestina »

ClaireS ha scritto: E vi spiegherò i VERI RAPPORTI tra l'imperatrice Eugénie e Ferdinand de Lesseps (uno scupp del migliore gossipe che tutti i rottocalchi rimaranno male!:lol: :lol: :lol: )
e pensare che i romanzi le attribuivano un "penchant " per Costantino Nigra! ( c'è pure una canzoncina goliardica con un versetto al riguardo, incomincia con "la contessa di Castiglione"..)


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Mostre al museo Revoltella

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

comunicato stampa ha scritto:ULTIMI GIORNI DI APERTURA DELLA MOSTRA

TRIESTE-SUEZ. STORIA E MODERNITÀ NEL “VOYAGE EN EGYPTE” DI PASQUALE REVOLTELLA

Ci sarà tempo fino a domenica 4 novembre per visitare la mostra al Museo Revoltella


Ci sarà tempo fino a domenica 4 novembre per visitare la mostra “Trieste Suez. Storia e modernità nel Voyage en Egypte di Pasquale Revoltella” allestita al Museo Revoltella di Trieste (ogni giorno ore 10-18, chiuso il martedì). Sabato 3 novembre alle ore 16 i visitatori potranno approfittare dell'ultima visita guidata gratuita, compresa nel prezzo del biglietto, a cura dei Servizi Educativi del Museo. Ottima l'affluenza registrata fino ad ora con oltre 8.500 presenze registrate, per una media di circa 107 persone al giorno. L'esposizione è realizzata dal Comune di Trieste e dal Museo Revoltella, con il contributo della Provincia di Trieste e della Fondazione CRTrieste, per ricordare il 150° anniversario del viaggio compiuto nell’inverno 1861-1862 da Pasquale Revoltella, il fondatore del Museo, per effettuare un sopralluogo al Canale di Suez, assieme a una delegazione triestina. Una mostra che è stata il punto di partenza anche per lo studio e la catalogazione di materiale inedito attinente a questo progetto e presente nelle collezioni museali triestine. Un'occasione preziosa tanto che queste ricerche, che proseguiranno anche a mostra conclusa, sono state raccolte e sono in corso di pubblicazione.

Il viaggio è il tema centrale di questa esposizione, diretta Maria Masau Dan e coordinata da Susanna Gregorat. I ricordi del viaggio in Egitto di Revoltella, iniziato il 28 ottobre 1861 con il piroscafo del Lloyd Austriaco “Neptun” fino ad Alessandria e proseguito con la ferrovia e in carovana scortata da beduini fino a Suez, sono stati raccolti con tanta dovizia di particolari da Louis Corboz in un diario tenuto giornalmente, che il visitatore trova in mostra.

Ma anche viaggi immaginari, quelli nel passato più remoto compiuti dagli archeologi e dagli esploratori, e viaggi raccontati per immagini dagli illustratori e dai fotografi. Viaggi “diplomatici” nelle capitali europee, Parigi e Vienna, faticosi per l’impegno delle trattative ma anche per le interminabili giornate passate a bordo delle carrozze. Dell’ampia dotazione di vetture a cavalli posseduta da Pasquale Revoltella sembra sia sopravvissuta solo la carrozza, esposta per la prima volta dopo un accurato restauro insieme alle livree dei suoi cocchieri.

La mostra non parla solo di viaggio, ma ci accompagna per mano, grazie anche alle ricche spieghe a cura di Vanja Strukelj e Luisa Crusvar e a un percorso che si snoda nei tre piani della dimora di Revoltella seguendo un andamento cronologico, alla scoperta della Trieste dell'Ottocento, nuova Porta d'Oriente, che ambiziosa guarda all'Egitto. Si addentra nello spirito dell'epoca e in quella che fu per il barone Revoltella la sua “magnifica ossessione”, ovvero la costruzione del Canale di Suez, valorizzando la ricca documentazione sull'argomento presente nelle collezioni del Museo. E infine, grazie ai numerosi interventi audio e video, sottolinea l'analogia fra gli anni di Pasquale sottolinea l’analogia fra gli anni di Pasquale Revoltella, dominati dalla fiducia nel progresso della tecnica, nell’illimitata capacità dell’uomo di superare i suoi limiti e dal frenetico dinamismo di una società “universale”, e l’età contemporanea caratterizzata dalla rivoluzione culturale della tecnologia digitale.

Ingresso: € 6,50 intero, € 4,50 ridotto

INFO: tel. 040/6754350 - biglietteria@comune.trieste.it - http://www.museorevoltella.it


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)

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