Al Museo Revoltella

[babatriestina]

e questo è un quadro, non molto famoso, ma che mi pare sia comparso in tutte e tre le mostre!

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Uno dei dipinti più noti, Telemaco Signorini, una via a Ravenna


lo s i è visto anche in altre mostre dedicate ai macchiaioli ( gli " impressionisti" all'italiana)

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altre immagini

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adesso vanno di moda questa installazioni multimediali con immagini , in movimento, luci, colori, musiche..

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Per i fanatici di van Gogh c'è adesso una mostra di quelle " chiavi in mano". Un'occasione comunque per vedere da vicino un po' di van Gogh

Intanto il museo ci posta su Facebook le sue opere dai depositi

Questo un dipinto di soggetto storico Giovanni Muzzioli l'offerta nuziale

[sono piccolo ma crescero]

Ieri dovevo andare in piazza Venezia e, come passo vicino al museo Revoltella, vedo la fila di persone che fotografano qualcosa. Avevo 5 minuti e mi sono messo in fila anch'io:



Bah... perché sta statua? Ho ripensato alla statua di Svevo in piazza Hortis con altra fila di fotografi e di gente che si fa fotografare (per inciso Svevo ha la testa così lustra a furia di essere accarezzata,che neanche il piede di san Pietro a Roma lo è tanto!)

Arrivato a casa ed esaminando la foto, ho visto una targhetta sul basamento.

Calogero Condello
Porto Vecchio Magazzino 26
sala Leonor Fini
dal 10 marzo al 5 maggio 2024

Cercando informazioni su questo signor Condello, un Carneade per me che di arte sono ignorante, ho trovato questo articolo dell'ANSA che parla della mostra: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultur ... 92d53.html

Lascio a Babatriestina, se ne ha voglia, di approfondire la mostra, magari in un thread più sul tema.

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leggo su alcuni giornali che sono di moda queste installazioni di statue temporanee, nelle città, che fanno la gioia di cittadini e turisti sempre pronti a farsi un selfie accanto. Un " sono stato qua" come... cani e gatti che marcano il territorio.
Sono poco esperta di arte contemporanea e questo signore è per me un carneade. pare che ci siano altre sue statue in città.
Buona notizia, dicono che si decideranno a riparare alcune statue rotte, anche Saba, e liberare l’ultima di mons Santin dalle transenne che ha attorno ( statua colpita da un camion in manovra per i mercatini. vedremo se e quando manterranno le promesse

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la mostra è al magazzino 26,



ma vi confesso che non ero per nulla invogliata a vederla e ho preferito una mostra su Mogadiscio, architettura del passato, gestita da un'associazione somala presente a Trieste








( vi metterò dell'altro, perchè mi ha interessato parecchio)

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Dalle opere postate dal Museo prese dai depositi, ma io credo di averlo vistoe fotografato
Sguardi indiscreti di Rotta

Vi ricopio come lo descrivono loro

L’autore di questo stupefacente scorcio di quotidianità, denso di semplicità e sentimenti profondi , è il pittore Antonio Rotta (Gorizia 1828 - Venezia 1903), sulla cui notevole abilità artistica non occorre aggiungere troppe parole, basta rimirarlo ! Formatosi all’Accademia di Venezia come allievo di Ludovico Lipparini, Rotta espose frequentemente in Italia e in Europa, rappresentante importante della pittura italiana di genere.
Al di là della precisione ‘fotografica’ di questa scena dettagliata dal pittore goriziano nei suoi più minuti aspetti, come non restare colpiti nel profondo dell’anima dallo scambio di sguardi pieno di affetto e comprensione tra il cane
e il suo padrone, compagni inseparabili nella vita e nella caccia?

Antonio Rotta, Padrone con cane, 1871, olio su tela, 61x72 cm, inv. 5023, legato Bois de Chesne, 2002

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Dalle opere postate dal Museo prese dai depositi, ma io credo di averlo vistoe fotografato
Sguardi indiscreti di Rotta

Vi ricopio come lo descrivono loro

L’autore di questo stupefacente scorcio di quotidianità, denso di semplicità e sentimenti profondi , è il pittore Antonio Rotta (Gorizia 1828 - Venezia 1903), sulla cui notevole abilità artistica non occorre aggiungere troppe parole, basta rimirarlo ! Formatosi all’Accademia di Venezia come allievo di Ludovico Lipparini, Rotta espose frequentemente in Italia e in Europa, rappresentante importante della pittura italiana di genere.
Al di là della precisione ‘fotografica’ di questa scena dettagliata dal pittore goriziano nei suoi più minuti aspetti, come non restare colpiti nel profondo dell’anima dallo scambio di sguardi pieno di affetto e comprensione tra il cane
e il suo padrone, compagni inseparabili nella vita e nella caccia?

Antonio Rotta, Padrone con cane, 1871, olio su tela, 61x72 cm, inv. 5023, legato Bois de Chesne, 2002

e difatti lo abbiamo pure nella wiki
https://www.atrieste.eu/Wiki/doku.php?id=italiani

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Finita l'orgia della mostra di van Gogh ( che non ho visitato, ne ho sopra i capelli, se non è lui è Monet o Klimt!!) hanno ripristinato le sale con una disposizione nuova almeno in parte, spariscono le sale " impero" e invece compaiono tante opere dai depositi e non sono delle minori!!!
in più una saletta dedicata alla recente donazione Stultus da parte della famiglia . Di lui parlavamo

San Daniele del carso

e un'immagine migliore della Fucina di cui avevo messo una piccola immagine



panoramica

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Ma guardandosi attorno, compaiono quadri mai visti o quasi: lo sapevate che avevamo un Savonarola di Tranquillo Cremona?


(https://it.wikipedia.org/wiki/Tranquillo_Cremona "il Cremona «dal Farullìni trae molti insegnamenti, ma il vero antecessore nello studio dell'aria ambiente, nel concentrare la luce su pochi punti, e soprattutto nel sopprimere i contorni per sfumare con tocchi sapienti e delicati il passaggio dalle figure allo sfondo, fu il Carnevali detto Piccio, che egli ebbe occasione di studiare nelle mostre se non di conoscere personalmente.»[1]

Cremona fu l'iniziatore della scapigliatura in pittura, pur partendo da modi alla Hayez, ma con maggior gusto cromatico di ascendenza veneta (a Venezia il giovane pittore soggiornò tra il 1852 ed il 1859, frequentandovi l'accademia). Successivamente il linguaggio dell'artista si rivolse alla ricerca di effetti vaporosi e morbidi, ottenuti con il prevalere dello sfumato sul contorno," Nel 1873 Cremona riscosse grande successo all'Esposizione universale di Vienna e nel 1874 fu eletto socio d'onore dell'Accademia di Brera.[3] Tranquillo Cremona morì la mattina del 10 giugno 1878 a Milano, a soli 41 anni. La causa della morte fu avvelenamento da contatto con coloranti tossici a base di piombo;) Naturalmente il nostro dipinto non è citato in wiki, vista la sua scarsa esposizione mediatica, ma ne esistono in rete foto BN e offerte di copie a pagamento

anche questo Nudo di Zangrando mi era nuovo


un piccolo paesaggio veneziano di Guglielmo Ciardi, la foto non rende certe sfumature rosee Di lui è più nota al revoltella ala Mattina alla Giudecca

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questo devo averlo visto in bn in qualche vecchio catalogo


abbiamo un Ippolito Caffi, acquerello relaticvo alla difesa di Roma del 48 ( altri dipinti di Caffi a Miramare)


e uno de i tanti graziosi dipinti di genere, la nonna ch e racconta le fiabe

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Alcune sculture:
vi avevo già segnalato da qualche parte i bronzi di Martini esposti, di cui non dicevano niente, e poi a Torino ne ho visto altri bozzetti dei medesimi relativi a un monumento al duca d'Aosta:
adesso è venuto fuori anche il busto del Duca, che era nei depositi, e li presentano con apparato esplicativo

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un bel busto di Marin che nonmi sembra d aver mai visto

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ancora quadri esposti dai depositi,piccole vedute veneziane




D Induno la vecchina al Monte

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difficile da fotografare pe ri riflessi e i tono cupi Prime note , ambiente d suore


ancora conventi, la suora malata