bicicleta

[ffdt]

ogi iera un agara ... me par che iera la "gran fondo d'europa" ... cua i xe la` de 'l bivio de miramar chei sta rivando

[Elisa]

Trento, 25 luglio 2008 - E' morto Enzo Moser, fratello maggiore del campione di ciclismo Francesco Moser. L'uomo è stato schiacciato da un trattore in Trentino. Aveva un trascorso da ciclista professionista, stava lavorando nei campi nella zona di Giovo, quando intorno alle 13,30 è avvenuto l'incidente. I vigili del fuoco sono intervenuti per liberarlo dal macchinario, che l'ha travolto.Sul posto, in Val di Cembra, sono accorsi anche il 118 e i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l'accaduto.
CHI ERA ENZO MOSER
Enzo Moser, 68 anni, nato a Palu' di Giovo, in Trentino, ha avvicinato il ciclismo professionista, oltre a praticarlo come passione, fatto che caratterizza tutti gli undici fratelli del piu' famoso di famiglia: Francesco Moser. Sua una vittoria del Giro del Trentino nel 1962, dopo quella del Trofeo De Gasperi nel 1961. Sue anche due maglie rosa nel Giro d'Italia del 1964 e una serie di piazzamenti.
Gli esordi di Enzo nel ciclismo risalgono al 1957-58, come allievo nell'Aurora Trento, con sei vittorie portate a casa in quegli anni. Altre sette arrivano col periodo da dilettante, dal 1959 al 1961. Poi cinque anni da professionista, dal 1962 al 1965. Dopo il professionismo dal 1970 e' stato direttore sportivo di societa', poi costruttore di biciclette fino al 1998. Sposato, quattro figli, come i fratelli curava da sempre anche l'azienda agricola di famiglia, sulle colline di Giovo, la sua terra d'origine.


Pietosa notizia unita ad inevitabile nostalgia.
R.I.P. Ezio.
Dalle colline di Giovo dei Moser fino al mio paese di nascita non c`era molta distanza. Nell`ambito di quella ‘ciclistica’ famiglia Moser funziona anche (o almeno funzionava) un celebre ristorante specialista in cucina montanara con privilegio per i nostri gustosi ‘crauti’ e ‘canederli’ anche ‘mit Sosse’.....ed il pregiato vino della Val di Cembra.

[Marina]

avevo sentito mentre seguivo il Tour de France la notizia, ho letto ora il post, non mi collego sovente adesso che è estate, con l'autunno le cose cambieranno
Una disgrazia come purtroppo succede relativamente spesso, io stessa conosco persone morte in quel modo.
Quella zona ha dato diversi campioni del ciclismo, tra cui anche Simoni che, tifavo al giro d'Italia (amo seguire i tre principali giri ciclistici).
Mi sembra che sia imparentato con i Moser, vero?

[Elisa]

E`probabile che il ciclista trentino Simeoni, il tuo 'tifato', sia parente dei Moser, perchè tanto lui come i Moser sono del medesimo paese di Palù di Giovo. E`vero, quella zona ha dato diversi campioni al ciclismo. Che bravi!
Io stavo seguendo il Giro d`Italia del 2005.....ma devo confidarmi con te: mi ha superato la 'debolezza sudamericana acquisita' e mi son trovata tifando con forza e simpatia per quei ciclisti-scalatori Rujano e Parra!

(Dirò il mea culpa!)

[Marina]

Quando guardo i giri, ho un tifo distinto: quello per la vittoria finale e quello per la vittoria di tappa.
Ad es. al Tour c'era Chavanel che aveva provato spesso le fughe ma, non era riuscito a vincere una tappa.
Quasi a fine Tour, è finalmente riuscito. Sono stata molto contenta per lui.
Insomma, quando vedi un ciclista che dà tutto se stesso, non puoi non augurargli una vittoria.

[AdlerTS]

La prossima settimana passa de qua el giro d'Italia.
Questa inveze jera dalle nostre parti nel 1940.

[Elisa]

quel lì de la foto, pol eser Bartali con ventietanti ani.....

[AdlerTS]

No, dovessi esser o Mario Vicini o Olimpio Bizzi.

[Elisa]

Desta simpatia quella maniera di Google di annunciare il giro d' Italia:
si presenta alla vista la parola G o o g l e scritta in grandi caratteri di colore rosa, su uno sfondo di colore giallo-rosa, e applicando il cursore (la manina) appare la scritta "Centesimo Giro d' Italia"

[babatriestina]

Ovviamente, col Giro, no se pol che ricordar Giordano Cottur. El suo negozio esisti ancora, e perfin mi, che no son ciclista e che son andada in bici assia poco, la mia prima biciclettina ( cole rodele per star più sicura) e po la mia pieghevole per moverme a Grado le go ciolte de lu.

[Nona Picia]

Noi inveze le nostre bici e quele dei fioi, le gavemo ciolte de Marcon in piazza Ospedal.

[sono piccolo ma crescero]

2009: Il giro a Trieste

Qui il servizio sull'ira del sindaco perché si è trovato bloccato nel traffico

http://www.youtube.com/watch?v=B_VtBlpbLZg

Ma le ordinanze sulle limitazione del traffico chi le firma? A me sembra che siamo alle solite. In Italia chi gestisce il potere, non se ne assume la responsabilità.

[Angiolina]

ma è stato un grande ritorno d'immagine

[babatriestina]

ma è stato un grande ritorno d'immagine

Bene o male, purchè se ne parli?

[Angiolina]

mah! non saprei dire Ma preferirei sentir parlare di Trieste per altre cose. E' molto italiano questo sfogo del vostro sindaco

[Franco]

Noi inveze le nostre bici e quele dei fioi, le gavemo ciolte de Marcon in piazza Ospedal.

Dispiasi dir, ma ogi come ogi a Trieste no xè rimasto gnanche un negozio de biciclete degno de 'sto nome.

Se uno vol comprarse una bicicleta, el devi come minimo andar a Gorizia...

[Elisa]

scusate se secco parlando di antichi 'ricordi' che fanno parte della mia vita (interesse o 'mania' ereditata da mio padre!?).
Mio papà, emigrato in Argentina nel 1949, si è fatto poi portare, dalla famiglia, la sua bicicletta per uomo, tipo palloncino -LUPO-, comperata a Verona nell' anno 1938. C`è ancora, è lì da "guardare e non toccare"!
Assieme a quella abbiamo portato quaggiù anche la mia "Stucchi" comperata a Trento nell' anno 1950 ed ancora in uso da mio fratello più giovane!

[Elisa]

sembrerebbe assurdo postare sotto la voce “Sport vari”, dato che questa bicicletta mai fu da corsa!
Ma: bicicletta insomma, anche precedentemente citata, non trovo un miglior posto. Questa bici di mio papà, (“Fattura acquisto di una bicicletta, Verona, 23/4/38 XVI”), con la caratteristica propria di ‘tipo palloncino’, con i copertoni larghi, era forse sinonimo di ‘da passeggio’, adibita però soprattutto e principalmente, a ‘trasporto al lavoro’.
Daltronde, il babbo morto vent’ anni fa in età avanzata ma ancora in gamba, non ha mai possieduto l’ auto.
La sua bicicletta, bramata dai figli adolescenti (magari per giocare...) non l’ha mai prestata a nessuno in assoluto!!!!! Mel ricordo ben mi!
E ades ho fotografà la bici (per ricordo!) prima che la casca zò a tochi o che ‘l se la porta via qualche nipote con el proposito de vederghe l`anima!

[AdlerTS]

"solo" 70 anni ! Bel ricordo

[Rawa Ruska]

mah! non saprei dire Ma preferirei sentir parlare di Trieste per altre cose. E' molto italiano questo sfogo del vostro sindaco

Sfogo del sindaco... Ma perchè no i lo pedale come Bandeli, che co se ga rabià (dio mio che figuraza) i lo ga pedalà? (per restar su la bici)

Rawa Ruska