Lo Jungschützenkorps Triest

[rofizal]

El 14 gennaio 1915 vien costituido lo Jungschützenkorps Triest, con i alunni dele scole superiori dela nostra cità, solo volontari e senza incarichi de combatimento (no i iera armadi). Lo Jungschützenkorps Triest vien agregado al Seebataillon Triest.


Iera previsto un masimo de 150 efetivi. I se ga presentado in 245, la magior parte de bona famiglia. Ma non tuti xe stadi acetadi: 35 non iera idonei fisicamente, 9 non iera idonei per motivi politici o morali, 18 no i gaveva ancora 17 anni e 55 iera in procinto de eser ciamadi ale armi nela milizia territoriale dele classi 1895 e 1896. El 1° marzo 1915 lo Jungschützenkorps Triest gaveva 137 componenti, de cui 7 i gaveva za finido le medie e 106 le stava ancora frequentando; i altri i lavorava.

Quasi tuti frequentava le scole tedesche, l'istituto nautico e l'istituto commerciale; solo due i viniva dale scole comunali italiane.

Questo corpo de volontari xe tornado utile a chi ghe gaveva preso parte, perché i resterà in quel servizio, mentre i altri finirà in Galizia.

[babatriestina]

9 non iera idonei per motivi politici o morali

chissà cossa che voleva dir no esser idonei per motivi morali e chi che decideva..
nb co te disi l'istituto nautico o el commerciale, a quell'epoca iera ancora un istituto solo, diviso solo dopo la guerra. te fa ben a zontarlo ale scole tedesche, perchè sto istituto iera l'unico superior al epoca statal de lingua italiana ( per navigar e per comerciar, iera quela che serviva de più)

[AdlerTS]

Qua scrivevo che:

in molti territori dell'impero se gaveva formado dei battaglioni de volontari denominadi "Freiwillige Schuetzen" seguido de norma dal nome della località de provenienza. Queste formazioni comprendeva giovani non ancora in età de leva o anziani che gavessi superato el termine. Cussì durante la I guerra Trieste ga avudo anche ela i suoi battaglioni volontari, e in città nassi el " k.k. Jungschuetzenkorps Triest", giovani fucilieri volontari che va a formar la III Compagnia del "Battaglione di marina Trieste".
Se trattava quindi de un reparto dell'lmperial Regia Marina da Guerra, che operava però alle dipendenze della 187 Brigata de Fanteria. Da questa contradizion, nasseva la strana divisa de questi, marinai di nome, ma fanti de fatto: non podendo combatter sul Carso con l'uniforme blu de marinaio, visibile de lontan tra le piere, i adottava l'uniforme prevista per la fanteria, ma senza rinunciar al tipico capel della marina, realizado in panno grigio campo.

[rofizal]

Come divisa i gaveva ricevudo:
1 berretto
1 nastro per il berretto
1 paio di pantaloni
1 camicia
2 colletti di camicia
2 maglie invernali
1 paletot
1 sacco per il pane
1 paio di gambali

Nela foto se li pol veder mentre i costruisi un rifugio sora Sistiana.
(la foto la xe presente sul libro za citado "L'ultima guerra degli Asburgo", ma la provien dal Oesterreichisches Staatsarchiv - Kriegsarchiv de Vienna)

[AdlerTS]

Poderia esser quel sul Rilke

[AdlerTS]

Go trovado che col 187° i ga formado sull'Hermada la riserva del VII corpo d'armata durante la I battaglia dell'Isonzo. Durante la II inveze i jera tra L'Hermada e Duin. Per la III e IV battaglia dell'Isonzo i jera de riserva a Sistiana. El distacco dal 187° avvien quando questo vien mandado sul S. Michele, mentre le truppe de marina vigniva fatte restar vicin al mar.
All'inizio della guarra con l'Italia, el battaglion de Marina de Trieste par che fussi l'unico de tutta l'armata dell'Isonzo a dispor de una stazion radiotelegrafica portatile, trainada da cavi.

[ffdt]

[...] 55 iera in procinto de eser ciamadi ale armi [...]

lori i ga provado ;-D se la va la va ... credo che gavesi zercado anche mi de finir in te la riserva a costruir mureti piutosto che a farme tirar indoso (o tirarghe mi) de gente che no conoso e che no me ga fato gnente
ils l'ont essayé ;-D nous disons "si ça va, ça va" ... je crois que moi aussi j'aurais essayé d'entrer dans la réserve pour construire des murs plutôt que d'aller me faire tirer (ou tirer moi à eux) par des personnes que je ne connais pas et qui ne m'ont fait rien de mal
they have tried it ;-D "if it goes, it goes", we say ... I believe that me too would have tried to go into the reserve to build walls rather than going to making them shoot me (or me shoot them) by people who do I don't know and did me nothing wrong

[serlilian]

Un mio zio, Adolf Hrovat (cognome che anni dopo sarà "ridotto all'orginaria forma italiana" de Rovatti), classe 1900, liceale de scole austriache, xe andà volontario nel Seebaon (=Seebataillon) Triest.

Za nel 1916 el ghe scriveva a un amico che'l sperava de esser ciolto, ma el sarà aruolà solo nel 1917, al compimento dei 17 anni.

Purtropo el xe morto co' iero picia. La zia ricordava qualche volta quel che el ghe gaveva contà. Una note i li ga imbarcai sule barche e i li ga portai... no se sa dove. Iera combatimenti, canonade, i sparava, un inferno... e el mulo, povereto, se la ga fata adosso de la paura.

Ani fa son andada all'Archivio de Stato per zercar notizie. I me ga dito che, dopo la prima guera, tuti i fascicoli personali de gente con cognome austriaco xe stadi mandadi a Vienna e quei con cognome sloven xe stadi mandadi a Belgrado.

[serlilian]

Su questo libro se dovessi trovar qualcossa de interessante sul Seebaon.

Walther Schaumann, Wladimir Aichelburg, Peter Jung & Herbert Schubert: Ende einer Seemacht, Österreich ungarn 1900 - 1918, Fotodokumentation zu Österreich - Ungarns Marinegeschichte, Wien M & C
sehr guter Zustand

Bildband, 216 Seiten, Inhalt: Österreich am Meer, Küsten, Häfen, Kiegshäfen Pola Pula, Fiume, Triest Cantaro, Werfen, Die K. u. K. Marine bis 1914, Handelsschiffe und Reedereien, Reeder, Österreichischer Lloyd, Austro Americana, Die Schiffe der Kriegsmarine, Das tägliche Leben, Menschen und Schicksale, S.M.S. Viribus Unitis trift mit dem ermordeteten Thronfolger in Triest ein, Der erste Weltkrieg, Italiens Kriegseintritt, Transportdienst in der Adria, Operationen Goeben und Breslau, S.M.S. Elisabeth in Kiautschou Tsintau, Ancona, Venedig, Ortona, Pelagosa, Otranto Otrantosperre, Der U-Boot Krieg, U-Boote und Einsätze im Mittelmeer, Neue Waffen, Minen und Torpedos, Luftkrieg zur See, Marineflieger, Der Krieg zu Lande, Seebaon Triest, Seebataillon, Triestiner Freiwilligen Jungschützen, Marine Radfahrerkompanie, bei Duino, Berittene Marine Batterie, zur Marine Infanteriebrigade Triest, Isonzo Isonzoschlachten, Aktion Aquädukt, Vormarsch nach Venedig bis zur Piave, Lagunenflottille am Isonzo und Tagliamento, Das Ende Die Spuren

[SW: Hafen Kriegshafen, Werft, Reederei, Handelsmarine österreichische Flottenverein,]

[serlilian]

Se trova assai poco in Internet:

1

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[AdlerTS]

Venerdì 15 giugno 2012 ore 18.00 sede ANMI di via San Francesco, 44 - Monfalcone

Dopo la presentazione del progetto Spiagge Armate dell'Adriatico

Appuntamento con:

IL SEEBATTAILLON TRIEST La difesa costiera AustroUngarica da Duino a Trieste nel 1915

a cura di Roberto Todero

[sono piccolo ma crescero]

Mi scuso se scrivo in italiano, ma ho trovato qualche notizia su questo tema, mi sembrava interessante e volevo condividerla pur non conoscendo la lingua... Se Adler trova un luogo più adatto dove spostarlo, lo può fare: mi fido del suo giudizio e della sua memoria storica del forum che vale più di un motore di ricerca .

Allora comincio.

Alla fine dell'abitato di Duino, verso nord ovest, per intenderci, prima del villaggio del Pescatore, c'è il bosco della Cernizza. Al centro di questo bosco c'è una grotta che stanno ripulendo; la grotta dovrebbe avere due nomi "Grotta Fioravante" o "Theresien" ed un codice solo 411/939 VG. Vicino alla grotta nel 1915 c'era una batteria austriaca che tirava su Grado, affidata al battaglione di cui si parla in questo topic. Sulla rete di protezione hanno messo dei pannelli con la storia, tragica, del reparto addetto al pezzo. Li ho fotografati e riporto qua la copia delle foto esposte e il testo che le accompagna. Sono foto e testi esposti al pubblico, divieti di foto non ne ho visti, quindi non penso di violare alcun copyright.

Intanto la divisa del soldato, a sinistra, e dell'ufficiale, a destra.



Questi sono i soldati nel loro ricovero, costruito li vicino



La postazione era dotata di un pezzo di artiglieria da 120 mm preda, dicono, della guerra dei Boxer.



Il pezzo venne poi sostituito con un altro da 150 mm



Questo è il resoconto dell'attività svolta dalla compagnia addetta al pezzo. Ho convertito con l'OCR il testo, che ho fotografato, in uno scritto che così può essere più facilmente copiaincollato e citato.

Il 23 maggio 1915 l'Italia entra in guerra con l'Impero Austro-Ungarico. La linea del fronte, in prossimità dell'Adriatico, passa non lontano da Duino.
La difesa costiera austriaca è affidata al Seebataillon Trieste, al comando del viceammiraglio barone Alfred von Koudelka. Questo reparto di marina, dovendo operare sul Carso, dove le divise blu si sarebbero viste a chilometri di distanza , adotta in modo pratico le stesse divise dei colleghi solamente in colore grigioverde. Il Parco dei Cervi della Cernizza, riserva di caccia dei principi di Duino, diventa sede di una compagnia del Seebat con in dotazione, fin dall'inizio, un cannone da 12 cm, preda bellica della Guerra dei Boxer dell'inizio '900, più tardi, nel 1917 di un cannone a canna breve da 15 cm. L'instaurarsi della compagnia in Cernizza ha un prologo movimentato.
Dal diario di Koudelka: "Le sezioni di difesa (dell'esercito) avevano l'ordine di far saltare strade e ponti solo in fase di ritirata. Contrariamente a ciò, alla dichiarazione di guerra (con l'Italia) fecero saltare tutto ciò che capitava loro a tiro. Tra le altre cose il ponte sul Timavo e il molo di Sistiana. Posarono inoltre una notevole quantità di mine sul terreno, ritirandosi senza indicare la loro posizione. Questo portò gravi perdite tra le nostre truppe tanto che il capitano di corvetta von Lang dovette far circolare nel parco e nella riserva di caccia di Duino una mandria di mucche per liberare la zona dalle mine".
Ossa di questi animali si trovano ancora sparse in tutta la zona.
La grotta Fioravante fu il ricovero degli ufficiali della compagnia mentre i soldati trovavano rifugio nelle baracche. Sempre dal diario del viceammiraglio:
"Il cannone da 12 cm requisito in Cina dette buoni risultati. Il 24 ottobre ad esempio combattè contro tre batterie pesanti delle lagune mettendone fuori uso una danneggiando seriamente un seconda. Fu naturalmente soggetto a seri attacchi. Nel corso di uno di questi il comandante ordinò ai suoi uomini di ritirarsi nei rifugi. Le munizioni pronte per l'uso rimasero tra l'erba secca, purtroppo con la punta rivolta verso le baracche. Una granata italiana dette fuoco all'erba, i proiettili esplosero e uccisero quasi l'intera compagnia"
Tracce della presenza austriaca nella grotta Fioravante per ora sono scarse, sepolte dall'enorme mole di detrito versato successivamente.

Se quanto viene narrato è vero e se non ci fosse la tragedia di un centinaio di morti (è una mia stima: gravi perdite, ... compagnia quasi distrutta) sembrerebbe una maldobria: il ponte fatto saltare per niente, le vacche al pascolo per sminare il terreno, i proiettili che scoppiano da soli... .

Ma in realtà è, a mio parere, una tragedia causata dal pressappochismo dei comandanti dell'epoca che, da una parte e dall'altra, presero in mano il giocattolo nuovo che veniva loro dato (la guerra appunto) e cominciarono a trastullarsi con esso, senza badare alle conseguenze delle loro azioni e dimenticando che quelli che morivano per conquistare 100 metri di terreno o, come in questo caso, per i loro errori, erano persone come loro e non "carne da cannone" equiparabile quasi alle vacche mandate al pascolo, solo in un secondo momento.

[AdlerTS]

Mi scuso se scrivo in italiano, ma ho trovato qualche notizia su questo tema, mi sembrava interessante e volevo condividerla pur non conoscendo la lingua... Se Adler trova un luogo più adatto dove spostarlo, lo può fare: mi fido del suo giudizio e della sua memoria storica del forum che vale più di un motore di ricerca .

grazie per la fiducia.... te metto qua

Interessante, non conossevo questo sito vicin la grotta !