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Elisa
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Messaggio da Elisa »

:roll: :( Qui devo chiedere scusa per aver fatto confusione: ho scritto due volte il medesimo messaggio per sbaglio. Il messaggio corretto da tener in conto è il secondo. Mi azzardo a chiedere se fosse possibile eliminare il precedente che non è necessario.
Grazie. :lol:


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Fatto :wink:


[macondo]Cambiato pure l'impaginazione per una migliore lettura[/macondo]


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macondo
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Messaggio da macondo »

Elisa ha scritto:Macondo ha scritto:

"Ma se ghe pensu..."

Caramba, señor,….trovo molto sentimento in questa poesia e la sua redazione è una sfida all`ingegno per chi non domina il dialetto ligure.
Si tratta in effetti di una canzone ormai tradizionale. Conosco una bella versione di Gino Paoli ed una di Bruno Lauzi. Per chi non conosce il genovese (ed io non lo conosco) la traduzione é un'impresa piuttosto difficile. Ma vediamo se riesco farlo con la strofa riprodotta:

Ed era passato il tempo, forse troppo,
ed il figlio insisteva:"Ma se stiamo bene!
Dove vuoi andare, papà, pensa al viaggio,
al mare, vedi che non conviene!"
"Oh no, no, mi sento ancora in gamba,
sono stufo e non ne posso proprio piú!
Sono stanco di sentire: señor, caramba,
io voglio ancora ritornare lassú...
Tu sei nato [qui] e parli lo spagnolo,
io son nato genovese e non mollo!"


Piú o meno....


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Messaggio da Elisa »

Per McFriend:
voreset provar a cercar e magari trovar qualche storia su la nave Canberra, nela quale son vegnuda mi en Argentina nel 1950, nave piutost umile mano dele pù scadenti secondo quel que aven sentù dir da altri emigranti. De questa mia nave no ho pù sentù parlar, neanche de altri viaggi fati dala stessa, soltanto che l`era ex nave militare. Forsi sen arivadi en Argentina sule ali dei angeli custodi?
Comunque se no te trovi a prima vista ti che te sei apasiona`dela navigazion, lassa perder. Entant tante grazie!
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Messaggio da McFriend »

Ciao Elisa, che dago volentieri una ociada se rieso a trovarte notizie della nave. Gavria qualche domanda? De che linea navale l'era, italiana o americana. Te sei partida da Genova?
Ho varda sul questo sito pero non ho trova niente: www.theshipslist.com/ships, cerco avanti.


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Messaggio da macondo »

Sulla nave Canberra ho trovato questa pagina:

http://www.sscanberra.com/hist1constr.htm

Non puo essere la stessa nave d'Elisa perché era entrata in operazione un decennio dopo. É comunque interessante notare che era stata pure utilizzata per trasportare emigranti per l'Australia :(

Per un'altra straordinaria coincidenza, questa Canberra aveva attivamente participato alla guerra delle Malvine...

Da notare questa referenza: "The name Canberra had already been used for a small coaster owned by Australasian United Steam Navigation Ltd, who made it available to P&O. An Australian naval vessel built in 1927 had also shared the name, along with an American heavy cruiser named after the Australian warship."

Purtroppo la nave australiana era stata affondata durante la Seconda Guerra Mondiale e quella americana ha continuato a navigare come nave da guerra fino agli anni 70....

Cosí resterebbe solamente 'a small coaster owned by Australasian United Steam Navigation Ltd, who made it available to P&O'


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Messaggio da Elisa »

Ciao McFriend e Macondo,


Queste sono le coordinate del viaggio in nave:

"Biglietto di chiamata INTERMAR -Compagnia Agenzie Marittime e Armatoriali S. p. A. - Genova, Via San Lorenzo 15.
Contratto di passaggio in terza classe NAVE CANBERRA PANAM. TONS. 7.710 NODI 14 in partenza da Genova per Buenos Ayres 18 maggio 1950"


Grazie a Voi, per intanto lascio questo quiz nelle vostre mani altrimenti da sola non combinerei niente.
Ah, mia sorella ricorda che della nave Canberra si diceva che era "ex militare e greca"......comunque da ragazzini non si stava lì ad approfondire nell`argomento dell`origine della nave.


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Messaggio da macondo »

Allora dovrebbe essere la seguente:

"The CANBERRA was a 7,710 gross ton ship, 426.5ft x 57.2ft, one funnel, two masts, twin screw, speed 15 knots, accommodation for 64-1st and 646-tourist class passengers.
Launched on 9th Nov.1912 by A. Stephen & Son, Glasgow for Australian Steamships Proprietary Ltd. Between 1917-1919 she served as a troopship under British India S.N.Co management and in 1925 was badly damaged by fire at Sydney. In 1948 she was towed from Sydney to Singapore, sold to Cia.Maritima del Este, converted from coal to oil burning and registered under the Panamanian flag. July 1950 first voyage Piraeus - Quebec - Montreal (1 voyage). 25th Jul.1950 first voyage Montreal - Quebec - Cherbourg - Southampton (3 round voyages). 7th Oct.1950 resumed Montreal - Quebec - Piraeus - Quebec - Montreal (1 round voyage). 5th Jun.1951 first voyage Montreal - Quebec - Cherbourg - Southampton - Bremen. 8th Oct.1954 last voyage Quebec - Cherbourg - Southampton - Bremen. In Dec.1954 she was sold to the Dominican Republic and renamed ESPAÑA. 1960 Scrapped in the Dominican Republic. [North Atlantic Seaway vol.4 by N.R.P.Bonsor]"

Il tonnellaggio, i nodi e la bandiera panamese corrispondono...
Il viaggio a Buenos Aires non é riportato ma dovrebbe essere precedente al 1mo viaggio ufficiale riportato qui sopra.

Potrebbe essere la stessa. Una nave ESPAÑA venne utilizzata per trasportare immigranti spagnoli alla Repubblica Domenicana. Un documentario, piuttosto triste, ricorda il quasi tragico evento. E si intravede pure la nave...

http://www.youtube.com/watch?v=pTR_g-CbrZE
Ultima modifica di macondo il mer 18 giu 2008, 19:03, modificato 1 volta in totale.


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Messaggio da Elisa »

Grazie bravo londinese di adozione.
Mio figlio si occuperà di farmi la traduzione.
Non ti nascondo la mia emozione!
Guarda un po`si è creata anche una rima involontaria.
(Non c`è dubbio che "invecchiando" si diventa sentimentali, ma mi sembra che fin lì non c`è male...)

Ciao.
Elisa


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Messaggio da macondo »

Guarda pure il film, che invece é in spagnolo....


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Messaggio da Elisa »

macondo ha scritto:Allora dovrebbe essere la seguente:


Il tonnellaggio, i nodi e la bandiera panamese corrispondono...
Il viaggio a Buenos Aires non é riportato ma dovrebbe essere precedente al 1mo viaggio ufficiale riportato qui sopra.

Grazie Macondo.
Anch`io penso così, anche perchè trovo nuove ragioni da aggiungere, specialmente una che risalta nel tuo messaggio in inglese, tradotto.
Quel famoso 1mo. viaggio descritto, è stato intrapreso partendo da Piraeus (il Pireo) in Grecia! Questo coincide in certo modo con quel ricordo nostro che ti avevo manifestato, di aver sentito dire: “nave ex militare e greca”. Questo ci fa supporre che la Canberra possa essere salpata anche da Il Pireo per Genova e poi Buenos Aires in quel maggio 1950 in quel viaggio “fantasma” ossia non registrato nella storia della nave.
Allora: se noi siamo partiti il 18 maggio ed abbiamo impiegato 25 giorni nel viaggio Genova-BuenosAires, possiamo supporre con ragione che la medesima nave sia stata in tempo giusto per far ritorno da Buenos Aires a Il Pireo e poi ripartire subito in luglio per Quebec Montreal appunto in quel 1mo. viaggio riportato.
Per tutto questo, per me è proprio la nave Canberra che è toccata a noi in occasione del forse unico viaggio in Argentina.

Poi la nave ESPAÑA potrebbe essere la stessa, comunque molto deteriorata, "comperata in Scozia dal dittatore Trujillo che non ha proprio comperato del meglio”…secondo i poveri emigranti spagnoli ingannati che hanno trovato "un mucchio di rottame”. Forse per questo il quasi tragico evento….


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Messaggio da macondo »

Anch'io sono praticamente sicuro che si tratti della 'tua' Canberra...

Malgrado ci siano informazioni leggermente differenti online, specialmente riguardanti certe date, combinate assieme ci danno un quadro abbastanza preciso. Varata nel 1912 come nave costale in Australia, viene utilizzata per il trasporto di truppe durante la Grande Guerra. Viene dameggiata da un incendio nel 1925 a Sidney e finalmente 'trainata' a Singapore nel 1948. Venduta alla Cia. Maritima del Este, Panama (in effetti trattavasi della Ormos Shipping Co., Londra), viene convertita da carbone a diesel e pitturata in bianco. Dopo essere stata operativa dal 1950 al 1954, viene venduta ad un certo Felix Benitez Rexach, Ciudad Trujillo, Repubblica Domenicana che la rivende a sua volta al Governo (questo puzza un poco di corruzione...) che la ribatezza España. Viene finalmente dismantellata nel 1959 (o 1960). Con riguardo al viaggio in Argentina, non é nulla di strano che non sia citato storicamente. Sicuramente é stato un viaggio 'charter' e perció unico, non essendo una rotta regolare.

Nel filmetto s'intravede la nave per qualche secondo, ma l'immagine é troppo confusa. Sarebbe bello trovare una foto d'epoca 8)

I 24 giorni della traversata sono consistenti con la stazza della nave. Sicuramente avrá costeggiato il continente africano, attraversando l'Atlantico tra la Liberia ed il Brasile che é il tratto oceanico piú corto, continuando poi per la costa sudamericana fino ad arrivare a Buenos Aires.

La Ormos Shipping Co. di cui sopra era in effetti un armatore greco e lo stemma era il seguente. Forse sarebbe stato dipinto da qualche parte sulla nave.
Allegati
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Messaggio da AdlerTS »

[mod] go spostado i ultimi messaggi sul Canberra via dalla prima guerra mondial [mod]


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Messaggio da Elisa »

Che protagonismo quello della ‘mia’ nave Canberra.
Menomale che, tutto sommato, di questa storia è toccato a me un capitolo di aspetto positivo, e questo mi rallegra infinitamente. Ho molta soddisfazione per avuto la possibilità di approfondire questo racconto voluto, mediante la cognizione di che mi ha aiutato; ho anche stampato e allegato tutto ai miei ricordi.
Il filmino degli emigranti spagnoli non mi rende idea della nave. E`tristemente interessante quello che raccontano quei pover imbarcati sulla España ex Canberra. Parlano delle “arrugginite caldere….dell`esplosione, di che nemmeno la Lloyd di Londra aveva accettato di assicurare la nave…che quasi affondava”.
Neppure conservo fotografie della Camberra ad eccezione di una scattata davanti alla nave sul molo di Genova, dove si distingue un settore purtroppo ridotto della nave.
Per il tempo della traversata, il biglietto annunciava: “Durata del viaggio giorni 22 toccando di scalo i porti di Napoli, Lisbona, Río, Santos, Montevideo (comprese le fermate nei porti di scalo). La durata del viaggio sarà aumentata di un giorno per ogni scalo eventuale che venisse effettuato”.
DIFATTI, in quanto alla traversata, successe che quasi in mezzo all`Atlantico la nave effettuò una fermata non annunciata, non in un porto bensì a certa distanza dalla costa, all`Isola Sao Vicente di Cabo Verde. All`infuori di questo, il resto del percorso che era stato stabilito fu rispettato.
Lo stemma dell`armatore greco nessuno della mia famiglia può dire d`averlo scorto sulla nave.
Di questa nave, reduce da 38 anni di navigazione da come ho appreso oggi, si diceva che non era certamente attrezzata di quell`elemento “stabilizzatore” che attenua o impedisce quel movimento o rollìo che tanto fa star male.


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Messaggio da macondo »

Elisa

Avevi accennato in un post anteriore sul cocoliche che da quello che dici dovrebbe essere una specie di dialetto che combina lo spagnolo con l'italiano. Potresti fare qualche esempio?

Io avevo una certa sfarinatura del lunfardo, che in parte pure aveva avuto influenze italiane e che, se non sbaglio, era nato come 'gergo' dei bassifondi porteños.
Ho avuto occasione di rivedere qualche giorno fá, le liriche del famosissimo tango di Caledonio Flores Mano a mano che benché scritte quasi 100 anni fá hanno una modernitá sorprendente...grazie probabilmente al uso poetico (?) del lunfardo :wink: .

Rechiflao en mi tristeza hoy te evoco y veo que has sido
en mi pobre vida paria solo una buena mujer;
tu presencia de bacana puso calor en mi nido,
fuiste buena, consecuente, y yo se que me has querido
como no quisiste a nadie, como no podras querer.

Se dio el juego de remanye, cuando vos, pobre percanta,
gambeteabas la pobreza en la casa de pension;
hoy sos toda una bacana,la vida te rie y canta,
los morlacos del otario los tiras a la marchanta
como juega el gato maula con el misero raton.

Hoy tenes el mate lleno de infelices ilusiones,
te engrupieron los otarios, las amigas, el gavion;
la milonga entre magnates con sus locas tentaciones
donde triunfan y claudican milongueras pretensiones
se te ha entrado muy adentro en el pobre corazon.

Nada debo agradecerte, mano a mano hemos quedado,
no me importa lo que has hecho, lo que haces, ni lo que haras
los favores recibido creo habertelos pagado
y si alguna deuda chica sin querer se me ha olvidado,
en la cuenta del otario si queres se la cargas.

Mientras tanto que tus triunfos, pobres triunfos pasajeros,
sean una larga fila de riquezas y placer;
que el bacan que te acamala tenga pesos duraderos,
y te abras en las paradas con cafiches milongueros,
y que digan los muchachos: "Es una buena mujer."

Y mañana cuando seas descolado mueble viejo
Y no tengas esperanzas en tu pobre corazon;
si precisas una ayuda, si te hace falta un consejo,
acordate de este amigo que ha de jugarse el pellejo
p'ayudarte en lo que pueda, cuando sea la ocasion.


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Messaggio da macondo »

Tanto mi era piaciuto il tango di cui sopra che avevo speso qualche settimana nel cercare di 'tradurlo' e di capire il significato di ogni parola. Credo finalmente di esserci riuscito...

L'unico punto contenzioso, ed il piú difficile da comprendere era stata la frase:

y te abras en las paradas con cafiches milongueros

che foneticamente era stata riprodotta:

y te abraces en las paradas con cafiches milongueros

Nel primo caso dovrebbe significare:

"che ti darai delle arie [esibendo lussuosi vestiti e gioielli] con i magnaccia [e altri delinquenti che frequenti]" (scusa la brutta parola, ma non trovo una piú appropriata).

Nel secondo, invece "che ti abracci alle fermate (degli autobus, tram, taxi?) con i ...suddetti". Che per me non ha senso, giacché nel 1915 alle fermate certamente non si socializzava (se adirittura esistessero).


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Messaggio da Elisa »

macondo ha scritto:Elisa

Avevi accennato in un post anteriore sul cocoliche che da quello che dici dovrebbe essere una specie di dialetto che combina lo spagnolo con l'italiano. Potresti fare qualche esempio?
El Cocoliche.

Antonio Cuccoliccio fue uno de los tres millones de inmigrantes italianos que desembarcaron en el puerto de Buenos Aires entre fines del siglo XIX y comienzos del siglo XX en busca de una vida mejor. La Argentina era el granero del mundo y uno de los países más ricos del Planeta, rebosante de promesas que alentaban los sueños de jóvenes pobres en varios países de la vieja Europa.

A poco de su llegada, Cuccoliccio consiguió un empleo como peón en el circo de los hermanos uruguayos José y Jerónimo Podestá, en el cual se dedicaba a menesteres de limpieza, cuidado de los animales y servicios menores. Su forma de hablar, en la que se mezclaban palabras del italiano y del castellano, no llamaba la atención. En el Buenos Aires de entonces, era común oír a los tanos (de napolitano, se aplicaba a todos los inmigrantes italianos) que intentaban comunicarse con las mismas dificultades que Cuccoliccio.

Un día, el cómico Celestino Petray se presentó en escena hablando como había oído que lo hacía aquel peón: Mi quiamo Franchisque Cocoliche e sono creolio hasta lo güese da la taba e la canilla de lo caracuse, amico. En sus memorias publicadas bajo el título Medio siglo de Farándula, José Podestá contaría años más tarde que en aquel momento nació un personaje cómico, Cocoliche, que durante algunos años hizo las delicias del público en ambas márgenes del Río de la Plata.

Y también había nacido algo que Podestá no previó y que Cuccoliccio, con su jerga de idiomas mezclados, no habría podido siquiera soñar: una palabra del idioma español que figura en el Diccionario de la Real Academia desde su edición de 1927, cocoliche, definida como la 'jerga híbrida que hablan ciertos inmigrantes italianos, mezclando su habla con el español'.

Macondo:

Ho avuto la facilità di copiare in spagnolo.
Comunque il cocoliche è un ibrido parlato dagli italiani che non possono imparare lo spagnolo!


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Messaggio da Elisa »

Macondo,

aggiungo altro che ho trovato, che ti può interessare, molto esplicativo e con altri esempi:


EL COCOLICHE.

Cocoliche designa el habla híbrida ítalo-española empleada por la primera generación de inmigrantes italianos. Los autores de comedias, los poetas y los columnistas adoptaron rápidamente el término cocoliche para designar tanto a los inmigrantes italianos como sus esfuerzos por hablar español.

El cocoliche estaba asociado a las clases sociales más bajas. A los ojos de los porteños más cultos, era cómico y macarrónico, y casi de inmediato se convirtió en un estereotipo literario que aparecía en tiras cómicas, columnas periodísticas, novelas, poemas y obras de teatro. A medida que descendía la inmigración argentina y los descendientes de los primeros inmigrantes nacidos ya en Argentina adquirían español como lengua nativa, el cocoliche fue desapareciendo, y hoy se recuerda más como una creación de la cultura popular que como una forma de habla que empleó en el pasado un amplio segmento de la población de Buenos Aires y Montevideo.

Muestra del cocoliche

"¿No me conóscano? So Pascuales Ventricello, lo guarda. O ido a combrá todo esto pe que hoy cumble vende año la chica mía, e quiero convidare a lo novio, que va a tocarle la serenata esta noche. Yo tengo na hija que se me va a casá. ¡Parece mentira! Lo novio, Rafaele Llorende, la ha conocido a lo tranguay".

Barrio de La Boca - Buenos Aires


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Messaggio da Elisa »

macondo ha scritto:Tanto mi era piaciuto il tango di cui sopra che avevo speso qualche settimana nel cercare di 'tradurlo' e di capire il significato di ogni parola. Credo finalmente di esserci riuscito...

L'unico punto contenzioso, ed il piú difficile da comprendere era stata la frase:

y te abras en las paradas con cafiches milongueros

non sono erudita in lunfardo, e considerando che non è una lingua, non è un dialetto, non è un gergo, è “una vera e propia materia” che richiede di studio.
Poi, io mai mi ero detenuta sui particolari del tango che ha fama di “piagnucolone”, anche se ammetto i molteplici meriti dell´autore. Precisamente con questo tuo commento che riguarda il tango di Celedonio Flores, mi risvegli la curiosità e l`apprezzamento. Ma che complicato!
Se sei riuscito a tradurre e capire, io mi soffermerò soltanto sulla strofa delle tue domande.
Dalla mia analisi basata su un aiuto “mataburro lunfardo”, risulterebbe un significato diverso da quello che tu hai interpretato.

Mi spiego:
5ta. Strofa: è questa la strofa che ci occupa, la analizziamo cercando di capire la mia interpretazione?


…Per intanto (ti desidero, come sottinteso) che i tuoi trionfi, poveri trionfi passeggeri,
siano una lunga fila di ricchezze e piacere;

che il “bacan” (l´elegante, ricco uomo) che ti “acamala” (protegge, custodisce, mantiene) abbia pesos (moneta argentina) duraturi,

e (te abras) (tu) ti apparti, desisti dalle fermate (= dall`intrattenerti) con cafiches (= magnaccia-prosseneti-ruffiani) milongueros (= ballerini di milonga o frequentatori di club dei balli tango e milonga)

e che dicano i ragazzi (come uomini): “E` una donna perbene”.


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Messaggio da Elisa »

.........espongo altra accezione del lunfardo:

..."hacer la parada"....

come voler mettersi in evidenza, voler farsi vedere.....

Nel nostro caso "en las paradas" è più difficile da discernere ma riveste significato!


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