Paolo Rumiz - la secessione leggera

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babatriestina
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Paolo Rumiz - la secessione leggera

Messaggio da babatriestina »

La secessione leggera xe un libro de Rumiz, no parla de Trieste , ma xe Rumiz che xe triestin: ben , passo al italian che sia più ciaro per tutti:
Rumiz è uno scrittore e giornalista che non ha pretese di farsi passare per storico, in realtà la sua cultura è molto vasta e multiforme, ve lo dice una che lo conosce fin dal liceo...
questo libro è di una decina di anni fa, ma la Feltrinelli lo ha ristampato in edizione economica, per poco più di 7 euro e i cm di spessore sta facilmente in libreria. E' la descrizione di viaggi nel Nord Italia, la mitica Padania... di cui Rumiz descrive le regioni, i personaggi, gli ambienti.. con un'ironia a dir poco feroce, a mio parere. Bossi?Non ho mai visto Bossi alzarsi prima di mezzogiorno e fare un passo in salita che sia uno. Un uomo che non ha mai portato uno zaino non può capire gli alpini. E chi non capisce gli alpini non può capire il Nord ( Rumiz fra le tante attività la montagna l'ha frequentata eccome), e poi quando parla dei padani che in realtà ignorano il Po, del Nord che ha dimenticato l'Adriatico, e la allusioni ai celti inseriti un po' dovunque.. incomincio a capire perchè anche qua in forum quando si parla di storia saltino così spesso fuori i Celti e chi li ha rimessi di moda..
ve lo suggerisco, anche per lo stile sempre vivace.


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Grande Rumiz! Splendiso questo suo autoritratto:

“Entro nelle montagne, verso l’epicentro del terremoto, la macchina dei pensieri macina alla grande, mi ricorda che sono un bastardo di frontiera. Ho padre friulano e madre triestina. Ho gustato i due piatti identitari locali: il frico e la jota, una specie di formaggio padellato il primo, una micidiale zuppa di crauti acidi la seconda. Ho frequentato taverne serbe, montagne austriache e coste della Terronia. Mi arrampico sui monti della Carnia, batto sentieri siciliani e vado in bici lungo la Sava. E c’è di peggio. In ognuno di questi luoghi mi trovo splendidamente.” È Oriente, pag. 164


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Suscita sempre una certa emozione leggere le parole di un grande scrittore - perché tale considero Paolo Rumiz - che evocano situazioni, sensazioni, emozioni che si ha personalmente provato.

Se non avete ancora buttato Il Piccolo di ieri, andate a leggervi i suoi “pensieri narrabondi”, piccole grandi preziosità che il nostro ci offre prendendo spunti dal suo peregrinare. Per esempio:

«Sei felice?» mi chiese un'ucraina su un treno. La conoscevo da appena cinque minuti ma erano già vent'anni che nessuno mi faceva quella domanda.

Queste parole mi hanno proiettato nell'ormai lontano gennaio del 2000 a Pokhara, Nepal. Un pomeriggio avevo un po' familiarizzato con padre e figlia - lei si chiamava Manju – titolari di un negozietto, che in quel posto significa un'umile baracchetta, di vestiario, pronto o da confezionare con la vecchia Singer, a pedali ma con motorino aggiunto. Avevo preso un paio di magliette e mi ero fatto prendere le misure per dei pantaloni che il padre si era messo subito a confezionare. La sera sono ripassato da quelle parti dove ogni famiglia di negozianti, com'è consuetudine, si raccoglie attorno a un fuocherello acceso fuori dalla propria baracca con... le immondizie della giornata, per lo più qualche cartaccia. Ai due si erano aggiunte due o tre persone e, appena mi hanno visto, mi hanno calorosamente invitato a sedermi fra loro. Dopo solo un breve avvio di semplice ma piacevole conversazione, Lisa, che doveva essere sorella di Manju, mi ha sparato la più inaspettata delle domande: «Are you happy?».

Vent'anni? Non lo so, forse addirittura nessuno me l’aveva mai fatta prima, quella domanda.


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LELA
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Messaggio da LELA »

Bon pomerigio Zigolo, de quanto che scrivè ti e babaTS me par che 'stò scritor "Rumiz" el devi eser un scritor 'sai scorevole de lezer e anche pitosto "mordace".
Mi sinzeramente no' lo gò mai leto, ma proverò a veder se se lo trova anca quà: de solito xe difizile trovar determinadi libri, ma se no'l scrivi de Trieste, forsi se lo trova, altrimenti gò idea che cò, 'stò istà, tornarò da Trieste gavarò la machina meza piena de libri.
Comunque grazie a tuti e do par l'informazion.

Ciau ciau, sempre con simpatia, Lela.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

LELA ha scritto:Bon pomerigio Zigolo, de quanto che scrivè ti e babaTS me par che 'stò scritor "Rumiz" el devi eser un scritor 'sai scorevole de lezer e anche pitosto "mordace".
.
te savessi come che el me piturava a mi sul giornaletto scolastico! :-D ghe perdonavo perchè el iera spiritoso, anche se a volte pareva che el zercassi de esser anche sgradevole pur de esser original.
E el viaggiava za prima de deventar giornalista, una volta lu e altri 3 ex compagni de scola xe andai a Capo Nord con due vece 500.. i ne ga mostrado le foto del film.. anni '70.


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

LELA ha scritto:proverò a veder se se lo trova anca quà
No penso che te gabi dificoltà, visto che l'editor xe Feltrinelli (anche se no so se propio per tuti i sui libri) e che el scrivi regolarmente su Repubblica.


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sono piccolo ma crescero
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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Mi devo dir che lo trovo pien de oservazioni butade là; el sa farle parer interesanti, ma a pensarghe sora no le me disi niente. Per esempio "Trieste è l'unica città d'Italia dove le Alpi si vedono al di là del mare" Par un oservazion inteligente, un se meti a pensar, si, probabilmente xe vero... e dopo? Ga a che far con certe carateristiche essenziali dela cità? No me par. "Un uomo che non ha portato lo zaino non può capire gli alpini. E chi non capisce gli alpini non può capire il nord." Sarà vero?

E mi sto pensier lo go fato tante volte legendolo.

Quindi, sì, bravo, el scrivi ben, probabilmente el ga vù la fortuna de eser un che saveva bastanza dei Balcani co xe stade le guere, però el me ga sempre un poco deluso. Come go dito, legendolo, go trovà speso oservazioni butade là e no aprofondide.

E sì che, probabilmente, come politica, la penso come lu o quasi. :'-(


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LELA
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Messaggio da LELA »

babatriestina ha scritto:
LELA ha scritto:Bon pomerigio Zigolo, de quanto che scrivè ti e babaTS me par che 'stò scritor "Rumiz" el devi eser un scritor 'sai scorevole de lezer e anche pitosto "mordace".
.
te savessi come che el me piturava a mi sul giornaletto scolastico! :-D ghe perdonavo perchè el iera spiritoso, anche se a volte pareva che el zercassi de esser anche sgradevole pur de esser original.
E el viaggiava za prima de deventar giornalista, una volta lu e altri 3 ex compagni de scola xe andai a Capo Nord con due vece 500.. i ne ga mostrado le foto del film.. anni '70.
Dale tue ulteriori descrizioni (in particolare quel che se riferisi al "giornaletto scolastico" e "spiritoso") el scuminzia a piaserme sempre de più! :wink:

Ciau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.

PS: O.T. stavo scrivendo la seconda parte de "Trasporti in zità" e gò notado che la foto del cucer no' se vedi più: provarò de novo con imagestime, ma me vien zà el nervoso prima de scuminziar, visti i risultati otegnudi in precedenza.


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Messaggio da LELA »

Zigolo ha scritto:
LELA ha scritto:proverò a veder se se lo trova anca quà
No penso che te gabi dificoltà, visto che l'editor xe Feltrinelli (anche se no so se propio per tuti i sui libri) e che el scrivi regolarmente su Repubblica.
Grazie Zigolo, sabato ghe chiederò a mio marì de veder se el trova almeno "La secessione leggera", el libro al qual gà acenado babaTS.

Grazie ancora, ciau ciau, sempre con simpatia, Lela.


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Come go dito, legendolo, go trovà speso oservazioni butade là e no aprofondide.
Butade là, posso esser d'acordo, ma superficiali no. Anzi, secondo mi el ga la capacità de esprimer, con considerazioni aparentemente banali, pensieri piutosto profondi.


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LELA
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Messaggio da LELA »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Mi devo dir che lo trovo pien de oservazioni butade là; el sa farle parer interesanti, ma a pensarghe sora no le me disi niente. Per esempio "Trieste è l'unica città d'Italia dove le Alpi si vedono al di là del mare" Par un oservazion inteligente, un se meti a pensar, si, probabilmente xe vero... e dopo? Ga a che far con certe carateristiche essenziali dela cità? No me par. "Un uomo che non ha portato lo zaino non può capire gli alpini. E chi non capisce gli alpini non può capire il nord." Sarà vero?

E mi sto pensier lo go fato tante volte legendolo.

Quindi, sì, bravo, el scrivi ben, probabilmente el ga vù la fortuna de eser un che saveva bastanza dei Balcani co xe stade le guere, però el me ga sempre un poco deluso. Come go dito, legendolo, go trovà speso oservazioni butade là e no aprofondide.

E sì che, probabilmente, come politica, la penso come lu o quasi. :'-(
Bonasera Piccolo, la tua ultima frase xe un'altro dei motivi che me lo rendi interesante, no' volevo scriverlo quà, ma quel personagio politico proprio no' el me gà mai piasudo e no' rivarò mai a farmelo piaser.
Par el resto: fin che no lo lezo no' poso gaver nisuna opinion nè de Rumiz come scritor nè - in particolare - sul libro in argomento.
Comunque, mi penso che sìa 'na fortuna che no' tuti la pensi in t'el steso modo in qualsiasi campo o de qualsiasi personaggio: sarìa de una noia mortale.

Ciau ciau, sempre con simpatia, Lela.


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Angiolina
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Messaggio da Angiolina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Mi devo dir che lo trovo pien de oservazioni butade là; el sa farle parer interesanti, ma a pensarghe sora no le me disi niente. Per esempio "Trieste è l'unica città d'Italia dove le Alpi si vedono al di là del mare" Par un oservazion inteligente, un se meti a pensar, si, probabilmente xe vero... e dopo? Ga a che far con certe carateristiche essenziali dela cità? No me par. "Un uomo che non ha portato lo zaino non può capire gli alpini. E chi non capisce gli alpini non può capire il nord." Sarà vero?

E mi sto pensier lo go fato tante volte legendolo.

Quindi, sì, bravo, el scrivi ben, probabilmente el ga vù la fortuna de eser un che saveva bastanza dei Balcani co xe stade le guere, però el me ga sempre un poco deluso. Come go dito, legendolo, go trovà speso oservazioni butade là e no aprofondide.

E sì che, probabilmente, come politica, la penso come lu o quasi. :'-(
La penso come te, SonPiccolo. Rumiz non regge oltre le venti righe. Resta un giornalista, non è uno scrittore. Ma in redazione sanno fare il loro lavoro :wink:


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LELA
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Messaggio da LELA »

Buona notte Angiolina, tutto bene?
E' giusto che ognuno esponga le proprie considerazioni in merito a qualsiasi argomento, ma io - come ho già scritto - non lo posso ancora fare: lo farò quando avrò avuto la possibilità di leggerlo.

Stiamo parlando di scrittori e perciò esprimo qua un'altra mia considerazione, perché forse verrà maggiormente recepita. Pino Roveredo: un nome, una persona ed uno scrittore triestino che, quando ho aperto un topic con il suo nome, in pochissimi sono andati a leggerlo e nessuno ha fatto il benché minimo commento su di lui o sulle sue opere e questo mi spiace, perché è sempre molto meglio esprimere le propie opinioni - non importa che siano positive o meno - che ignorare del tutto uno scrittore come lui, che i triestini dovrebbero conoscere almeno un po' visto che scrive molto spesso su "Il Piccolo" oltreché su altre riviste triestine, senza parlare dei diversi libri che ha pubblicato. Mi sembra impossibile che nessuno lo conosca, perchè è questa è l'impressione che ho avuto dopo aver visto che nessuno ha fatto nemmeno un minimo commento a tal proposito. Anzi già che ci sono, andrò a scrivere un suo breve racconto nel topic con il suo nome, spero che almeno quello qualcuno lo andrà a vedere.

Ciau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.



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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Per Rumiz, ma a stiamo andando al di là del singolo libro per parlare dell'autore in generale, io non so giudicare la qualità di uno scrittore, la sola cosa che posso dire, miei gusti personali, è che degli autori contemporanei - non necessariamente triestini- mi accorgo di preferire la saggistica alla narrativa a causa di una tendenza allo "spezzettamento" come dire? della narrativa contemporanea, ma il discorso si farebbe lungo ed andrebbe lontano dalla letteratura e o sui Trieste. e questo spiega anche perchè leggo comunque più Rumiz che Roveredo, forse perchè mi ci diverto di più.
Quello che posso dirvi su Rumiz, conoscendolo abbastanza bene, è che è una persona seria, che ama documentarsi, il cui solo difetto è a volte, secondo me, il desiderio di stupire, di andare controcorrente, di presentarsi come il rivelatore di verità fuori dall'opinione del gregge, al limite di qualche piccola forzatura.
In questi giorni è in evidenza per le librerie un altro suo libro , anche questo raccolta di articoli giornalistici ( in effetti, Angelina ha ragione, Rumiz é più un giornalista che uno scrittore e credo che ci tenga ad esserlo) dedicati al viaggiare in Italia in treno in seconda classe: anche qui, Paolo va controcorrente dedicando le sue pagine al treno, quando la maggior parte degli italiani viaggia in automobile.
A me rimane sempre nella mente la frase di una mia compagna di classe, che improvvisamente, e non abbiamo mai saputo perchè, sbottò in un " Cosss' te peeeensi de Paolo Ruuuumiz?"


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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

LELA ha scritto:Buona notte Angiolina, tutto bene?
E' giusto che ognuno esponga le proprie considerazioni in merito a qualsiasi argomento, ma io - come ho già scritto - non lo posso ancora fare: lo farò quando avrò avuto la possibilità di leggerlo.

Stiamo parlando di scrittori e perciò esprimo qua un'altra mia considerazione, perché forse verrà maggiormente recepita. Pino Roveredo: un nome, una persona ed uno scrittore triestino che, quando ho aperto un topic con il suo nome, in pochissimi sono andati a leggerlo e nessuno ha fatto il benché minimo commento su di lui o sulle sue opere e questo mi spiace, perché è sempre molto meglio esprimere le propie opinioni - non importa che siano positive o meno - che ignorare del tutto uno scrittore come lui, che i triestini dovrebbero conoscere almeno un po' visto che scrive molto spesso su "Il Piccolo" oltreché su altre riviste triestine, senza parlare dei diversi libri che ha pubblicato. Mi sembra impossibile che nessuno lo conosca, perchè è questa è l'impressione che ho avuto dopo aver visto che nessuno ha fatto nemmeno un minimo commento a tal proposito. Anzi già che ci sono, andrò a scrivere un suo breve racconto nel topic con il suo nome, spero che almeno quello qualcuno lo andrà a vedere.

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Ciau ciau, sempre con simpatia, Lela.
Io ho cominciato a leggere uno dei suoi primi libri, ma mi è sembrato un po' pesante e anche noioso e non l'ho mai finito....In cambio ho letto con molto piacere le sue interviste su Piccolo: erano veramente piacevoli e interessanti.


Ciao ciao
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Messaggio da LELA »

Nona Picia ha scritto:
LELA ha scritto:Buona notte Angiolina, tutto bene?
E' giusto che ognuno esponga le proprie considerazioni in merito a qualsiasi argomento, ma io - come ho già scritto - non lo posso ancora fare: lo farò quando avrò avuto la possibilità di leggerlo.

Stiamo parlando di scrittori e perciò esprimo qua un'altra mia considerazione, perché forse verrà maggiormente recepita. Pino Roveredo: un nome, una persona ed uno scrittore triestino che, quando ho aperto un topic con il suo nome, in pochissimi sono andati a leggerlo e nessuno ha fatto il benché minimo commento su di lui o sulle sue opere e questo mi spiace, perché è sempre molto meglio esprimere le propie opinioni - non importa che siano positive o meno - che ignorare del tutto uno scrittore come lui, che i triestini dovrebbero conoscere almeno un po' visto che scrive molto spesso su "Il Piccolo" oltreché su altre riviste triestine, senza parlare dei diversi libri che ha pubblicato. Mi sembra impossibile che nessuno lo conosca, perchè è questa è l'impressione che ho avuto dopo aver visto che nessuno ha fatto nemmeno un minimo commento a tal proposito. Anzi già che ci sono, andrò a scrivere un suo breve racconto nel topic con il suo nome, spero che almeno quello qualcuno lo andrà a vedere.

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Io ho cominciato a leggere uno dei suoi primi libri, ma mi è sembrato un po' pesante e anche noioso e non l'ho mai finito....In cambio ho letto con molto piacere le sue interviste su Piccolo: erano veramente piacevoli e interessanti.
Probabilmente avrai letto "Capriole in salita" (mi sembra di ricordare che sia stato pubblicato nel 2000) che è stato il suo primo libro ed è quasi completamente autobiografico, forse quello può sembrare un po' pesante come, del resto, buona parte della vita dello scrittore, ma ti assicuro che ce ne sono diversi e a me sonopiaciuti tutti ed alcuni non sono affatto pesanti: per esempio quello da cui ho tratto uno dei suoi racconti e che oltre alla raccolta ha lo stesso nome del suo sito web.

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babatriestina ha scritto:Quello che posso dirvi su Rumiz, conoscendolo abbastanza bene, è che è una persona seria, che ama documentarsi, il cui solo difetto è a volte, secondo me, il desiderio di stupire, di andare controcorrente, di presentarsi come il rivelatore di verità fuori dall'opinione del gregge, al limite di qualche piccola forzatura.
Son d'acordo con ti, anche se penso che espor dele opinioni fora del gregge no significa necessariamente desiderio di stupire. Podarò anche sbaliarme ma nel caso de Rumiz penso che le sue idee le sia genuine e no le nassi da questo desiderio.
babatriestina ha scritto:Rumiz é più un giornalista che uno scrittore e credo che ci tenga ad esserlo
D'acordissimo anche qua. Ciò non toglie che scrivendo "giornalisticamente" el risultato pol esser qualcossa che va ben oltre el giornalismo puro.


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