cittadinanza austriaca?

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serlilian
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cittadinanza austriaca?

Messaggio da serlilian »

Scusè, ma no so dove meter questa domanda.

Go più volte sentido dir, ma no ghe go dà più che tanto peso, che i triestini, fioi de genitori nati soto l'Austria, pol aver la citadinanza austriaca.

La go sempre considerada una legenda metropolitana, ma adesso un amico insisti che un suo conossente sta per averla e che anche lui el la domanderà. Xe un tipo che ghe piasi darse importanza e far el misterioso e alora provo a domandarve a voi.

Ve risulta che esisti una lege simile?


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macondo
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Messaggio da macondo »

Mi credo che dovessi esister una lege cussi e posibilmente la dovessi valer anca per i nipoti. Me ricordo che quando ghe iera stada quela grande crisi economica in Argentina, diversi disendenti de noni italiani i gaveva richiesto la citadinanza italiana e i ghe la gaveva dada.
Comunque no vedo el gran vantagio de gaver la citadinanza austriaca, a meno che uno no decidi de andar a viver in Austria...


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serlilian
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Messaggio da serlilian »

Bisognassi veder se ghe xe vantagi o no.
Però te vol meter. Zercar una camera dove dormir e presentarghe el passaporto austriaco? :lol:


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Mio papà, nato nel 15, una trentina de anni fa, rabià col governo de l'epoca no me ricordo per cosa, el me ga dito "E pensar che fin a qualche anno fa gaveria podu domandar la cittadinanza austriaca e adesso no se pol più". El iera tanto rabià che credo che se fussi sta possibile el lo gaveria fatto.

Cusì el me la gaveva contada e cusì la conto. Quindi pareria de no. Se dopo i ga cambià de novo le robe...


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macondo
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Messaggio da macondo »

Forsi se pol trovar qualche informazion qua:

http://www.austria.gv.at/


Per quanto riguarda el Regno Unito, la informazion la trové qua:

http://www.ind.homeoffice.gov.uk/britis ... igibility/


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Coce
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Messaggio da Coce »

Da quel punto de vista quasi tuti i Triestini dela mia generazion saria stai idonei per la cittadinanza Austriaca, ma no iera cussi'. Me ricordo che nel tempo de guera go conosu' qualchedun che iera militari Tedeschi ma iera rari e i doveva provar che i avi provegniva del'Austria o Germania e i gaveva mantegnu' la loro cittadinanza legalmente, un mio vicino iera un esempio, nato a Trieste ma el iera conosu' come Carlo Tedesco, el vegniva in licenza in divisa Tedesca. Ciao Coce. :-)


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Un documento del Ministero dell’Interno reperibile sul sito dei trentini nel mondo riporta che:

IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA SECONDO LA LEGGE 14 DICEMBRE 2000, N. 379.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 295 del 19.12.2000 è stata pubblicata la legge 14.12.2000, n. 379 concernente “Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenenti all’Impero Austro-Ungarico ed ai loro discendenti” entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Destinatari della normativa in argomento sono le persone e i loro discendenti, emigrate all’estero prima del 16 luglio 1920, ad esclusione dell’attuale Repubblica austriaca, originarie dei territori già appartenuti all’impero austro-ungarico (costituitosi il 25 dicembre 1867 e dissoltosi il 16 luglio 1920 con l’entrata in vigore del Trattato di San Germano del 10.9.1919), attualmente facenti parte dello Stato italiano (province di Trento, Bolzano e nella Venezia Giulia l’attuale provincia di Gorizia) o già italiani, ceduti alla Jugoslavia con il Trattato di Pace di Parigi del 10.2.1947 e di Osimo del 10.11.1975.


Nessuna parola per el procedimento inverso :?


Mal no far, paura no gaver.
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Messaggio da serlilian »

Si, grazie. Questo lo gavevo trovado anche mi. Adesso son proprio curiosa de veder come che va a finir.
Se no xe vero che 'sto mio amico riva a gaver la citadinanza austriaca.... lo fazo novo... e lo remèno a vita. :lol: :lol: :lol:


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

macondo ha scritto:Mi credo che dovessi esister una lege cussi e posibilmente la dovessi valer anca per i nipoti. Me ricordo che quando ghe iera stada quela grande crisi economica in Argentina, diversi disendenti de noni italiani i gaveva richiesto la citadinanza italiana e i ghe la gaveva dada.
ecco che in Argentina la richiesta della cittadinanza italiana è una MODA! Anche prima di tutte le crisi economiche era già un`abitudine……ma si sa perché! Perchè il governo italiano la REGALA a qualsiasi (naturalmente a chi possa dimostrare l`ascendenza italiana fino a non so quale generazione esageratamente, o magari a coloro che….. presentano i documenti e pratiche false, delittuose e scandalose scoperte in questi giorni, per beneficiare i giocatori di calcio ed i loro padroni!!! Chiaro che qui sono individuati i colpevoli!)
Ritorno al tema, dopo lo sfogo di indignazione… Per ‘qualsiasi’ intendo dire: chi la richiede soltanto per poter dire di ‘possiederla’, per poter dire che possiede ambedue le nazionalità (perchè E` COSI!) per aver in mano un passaporto italiano che, detto dal Console, è ‘un lusso’ che richiede ingente spesa, come pure che le pratiche per ottenere la cittadinanza e i passaporti italiani ‘superano’ le mansioni dei consolati.
Ci sono, a dire il vero, i casi di necessità ben conosciuti. Per l`argentino di discendenza italiana chi si reca a lavorare in Enropa (e che ce ne sono tanti!...) e che è obbligato a possiedere una cittadinanza europea (altrimenti non può risiedere in Europa più di tre mesi), va bene qualla italiana. Con la cittadinanza italiana, i discendenti che visitano l`Italia hanno il beneficio della ‘protezione di salute’ ma non hanno bisogno del passaporto italiano perchè sono riconosciuti come reiscritti nel comune di nascita dell`avo. Anzi, quando viaggiano, devono presentare il passaporto argentino, naturalmente.
I discendenti di persone originarie dei territori già appartenenti all`impero austro-ungarico emigrate in Argentina (anche in Brasile) prima del 1920 acquistano pure la cittadinanza italiana ma non devono perdere la pazienza, è una pratica che va alle lunghe.
INVECE: :x l`italiano nato in Italia, che ha rinunciato alla sua cittadinanza per esigenza del governo argentino che richiedeva l`obbligo di ‘essere nazionalizzato argentino’ allo scopo di un impiego, deve affannarsi una vita intiera per recuperarla perchè… si ricorre a leggi arcaiche.


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1382-1918
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Messaggio da 1382-1918 »

AdlerTS ha scritto:Un documento del Ministero dell’Interno reperibile sul sito dei trentini nel mondo riporta che:

IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA SECONDO LA LEGGE 14 DICEMBRE 2000, N. 379.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 295 del 19.12.2000 è stata pubblicata la legge 14.12.2000, n. 379 concernente “Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenenti all’Impero Austro-Ungarico ed ai loro discendenti” entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Destinatari della normativa in argomento sono le persone e i loro discendenti, emigrate all’estero prima del 16 luglio 1920, ad esclusione dell’attuale Repubblica austriaca, originarie dei territori già appartenuti all’impero austro-ungarico (costituitosi il 25 dicembre 1867 e dissoltosi il 16 luglio 1920 con l’entrata in vigore del Trattato di San Germano del 10.9.1919), attualmente facenti parte dello Stato italiano (province di Trento, Bolzano e nella Venezia Giulia l’attuale provincia di Gorizia) o già italiani, ceduti alla Jugoslavia con il Trattato di Pace di Parigi del 10.2.1947 e di Osimo del 10.11.1975.


Nessuna parola per el procedimento inverso :?
Interessante che Trieste non vien citada in questo estratto.
I doveva forse scriver "territori ceduti alla Jugoslavia ed al Territorio Libero di Trieste"?

Inoltre ghe xe un grosso error, però tipico, e cioè quel de creder che il Trattato de Osimo ga cedu qualcosa a qualchedun, mentre iera in realtà il definitivo riconoscimento reciproco de Italia e Jugoslavia sulle due zone dell'ex TLT, che per il diritto internazionale ga continuado ad esister fino alla ratifica del Trattato de Osimo da parte delle due parti, avvenuda me par in aprile del 1977, anche se de fatto no esisteva più dalla fine de ottobre del 1954.

Per la question dela citadinanza austriaca, me par un poco asurdo, l'Impero A-U ga cessà de esister, e la repubblica austriaca xe solo un Stato nato dala disoluzion del'Impero, ala pari de Cecoslovacchia, Jugoslavia... No c'entremo più niente, alora se un xe nato a Budweis in Boemia nel 1910 dovesi poder gaver la citadinanza austriaca anche lui.
No xe un conceto giusto darghe oggi continuità al nome Austria, in relazion all'Impero. Ve ricordo che alla fine del 1918 iera stada proclamada l'annesion alla madrepatria Germania de tuti i teritori de lingua tedesca del vecio Impero (tranne il Vorarlberg che voleva entrar a far parte dela Svzzera, che però no li ga voludi per no gaver casini), e iera sta anche deciso che la capitale de la più grande Germania saria stada un anno Berlino ed un anno Vienna, in alternanza.
Solo che dopo le potenze vincitrici no ghe andava ben che no ghe fusi chi gavesi pagado i dani de guera, per cui i ga voludo darghe continuità, vietando l'annession ala Germania con l'Art.80 del Trattato de pace, ed in particolare la Francia ga infierido, insistendo che el Stato dei tedeschi del vecio Impero sia ciamado "Austria", quando iera za stadi proposti altri nomi, tipo Repubblica Tedesca Alpina, ad esempio. In pratica tuto quel che i vincitori falsamente predicava in fatto de autodeterminazion, ghe se sta vietado ai tedeschi dell'Impero con la creazion de un Stato "Austria" per gaver una controparte con cui far un Trattato, più l'annesion ala Cecoslovacchia de 3 milioni de persone de lingua tedesca, annesion all'Italia del Sud-Tirolo, ecc.
Ghe xe un interessante libro se volè aprofondir l'argomento: Giulio Marsico, Il problema dell'Anschluss austro-tedesco 1918-1922, Giuffrè editore, Milano, 1983.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

1382-1918 ha scritto:
Inoltre ghe xe un grosso error, però tipico, e cioè quel de creder che il Trattato de Osimo ga cedu qualcosa a qualchedun, mentre iera in realtà il definitivo riconoscimento reciproco de Italia e Jugoslavia sulle due zone dell'ex TLT, che per il diritto internazionale ga continuado ad esister fino alla ratifica del Trattato de Osimo da parte delle due parti, avvenuda me par in aprile del 1977, anche se de fatto no esisteva più dalla fine de ottobre del 1954.

.
questa xe una interpretazion, ma esisti anche altre, che disi che el TLT no se xe mai realmente nato, per mancanza de un governo nela persona del Governator: tesi Cammarata, prof de diritto e rettor de l'università de Trieste.
opur la tesi de l'altro giurista Udina invece sostegniva che:
reputava cessata la sovranità italiana per effetto del Trattato di pace, con la conseguente destinazione del territorio triestino, da considerarsi assoggettato a un regime di occupazione militare, senza essere nel frattempo soggetto a una sovranità statale.

Insomma, la certezza del diritto xe un poco un'utopia, se do grossi giuristi ga emesso tesi diferenti.

E per chi che se ricorda i giorni dela firma del trattato de Osimo, co se nasava che qualcossa boiva in pignatta qualche mese prima i nostri politici, me par Moro in prima fila, continuava a sostegnir che no i gavessi fatto alcun trattato: le memorie de Belci conta un poco de sti retroscena:
Trieste Memorie di trent'anni (1945-1975)
Certo che el trattato de Osimo xe stato Realpolitik e ga riconossudo el status quo


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

leggendo sopra e un po`più in su, anche se assolutamente fuori argomento:

http://scopriretrieste.altervista.org/

trovare “Dialetto” e
…….”Fonologia…..Il triestino non ha consonanti geminate. La grafia “ss” non indica una consonante geminata ma la fricativa alveolare sorda in posizione intervocalica”.

Sempre che ‘geminate’ voglia dire ‘doppie’, ci sarà da esaminare :?: :-)


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Re: cittadinanza austriaca?

Messaggio da ffdt »

serlilian ha scritto: [...] fioi de genitori nati soto l'Austria, pol aver la citadinanza austriaca [...]
flag_ts se la existi la ga de eser austriaca, perche` i ga de eser lori che i te riconosi come "suo" ... pero` se te ciapi cuela austriaca te perdi cuela italiana :-? ... gavemo sta condizion solo con Austria e Francia, no so perche` ...
flag_fr s'il y en a une, elle doit être une loi autrichienne, parce que sont eux à te reconnaître comme "sien" ... toutefois, si tu prends la nationalité autrichienne tu perds l'italienne :-? ... nous avons cette condition seulement avec l'Autriche et la France, je ne sais pas pourquoi ...
flag_uk if there is one it must be an Austrian law, because are them to recognize you as "his" ... however, if you take the Austrian nationality you lose the Italian one :-? ... we have this condition only with Austria and France, I don't know why ...


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

xe curiose ste discussioni sulla cittadinanza, perchè po ogni Stato ga le sue regole: de solito la cittadinanza se acquisissi per nascita, o per ingresso in famiglia ( matrimonio)o per longa residenza, almeno in Italia, ma per esempio in Francia la citadinanza xe una scelta volontaria che se ciol con un esame, gavè presente che iera sti giorni una discussion su una siora che i ghe la gaveva negada perchè al esame no la gaveva dado garanzia de accettar i valori civili del stato francese? no so esattamente le domande e le risposte, che i giornai no ga riportado, me par, con precision; volevo dir che là se deventa cittadini "a domanda".
resta de domandarse perchè pol aver senso cambiar cittadinanza o otegnir una cittadinanza diferente de quela che se xe nati: al de là de motivi romantico-sentimentali o estetici nela bellezza de un passaporto più bel che un altro, penso che ghe sia una convenienza se nel paese che se abita ghe xe condizioni de favor alla cittadinanza locale ( credo che el viceversa sia assai improbabile: leggi a favor dei non-cittadini), pensemo ale babe de fora che se fa sposar dei vecetti per ottegnir la cittadinanza italiana. Ma mi credo che ormai cola Comunità europea le cittadinanze europee dovessi esser parificade nei diritti, tanto xe vero che esisti el passaporto europeo.
Che vantaggio ghe sia, oltre a crederse tornai concittadini de Kafka o de Strauss, nel aver la cittadinanza austriaca restando con la residenza in Italia, no so, anzi credo che sia solo grazie alla CEE e al trattato de Maastricht che no se xe penalizzai come non cittadini italiani. Correggeme se sbaglio. Diferente saria, ovviamente, se se trasferissi armi e bagagli in Austria per lavorar là.
Dove xe i tempi che el passaporto britannico dimostrava che te ieri un citadin del grande British Empire, e co te lo sventolavi iera un poco come un roman che te sbatteva in muso el Civis romanus sum ( savevi che ga fatto anche san Paolo?) e che efettivamente dava garanzie giuridiche che ai altri no iera concesse?


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Messaggio da macondo »

babatriestina ha scritto: Dove xe i tempi che el passaporto britannico dimostrava che te ieri un citadin del grande British Empire, e co te lo sventolavi iera un poco come un roman che te sbatteva in muso el Civis romanus sum ( savevi che ga fatto anche san Paolo?) e che efettivamente dava garanzie giuridiche che ai altri no iera concesse?
Xe vero e me ricordo de gaver letto de qualche parte che i gaveva mandado una fregata in un porto africano perché i gaveva arestado ingiustamente un citadin britanico.

E ancora oggi la asistenza del consolato britanico ai lori citadini con problemi xe unica nel mondo!


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Messaggio da Elisa »

1382-1918 ha scritto:
Per la question dela citadinanza austriaca, me par un poco asurdo, l'Impero A-U ga cessà de esister,
e non esiste nemmeno, di conseguenza, -cerchiamo di essere pratici- una autorità tangibile che possa emettere una simile cittadinanza.

La cittadinanza si acquisisce per nascita. Metto un esempio che potrebbe diventare valido. Mio papà: nato nel 1898 (a Trento) sotto l`impero, fu cittadino austroungarico fino al 1918. A partire da lì diventò italiano si o si e gli fu attribuita la cittadinanza italiana. Mio papà non trasmise a me la cittadinanza italiana, perchè io stessa la ebbi per nascita a Trento italiana. Se io ideassi di ottenere la cittadinanza austriaca approfittando che mio papà era nato sotto l`impero, non potrei ottenerla perchè chi avrebbe dovuto trasmettermela per ius sanguinis ha smesso di possiederla fin dal 1918 ossia parecchio prima dell`anno della mia nascita.
Vedremo bene il divenire di questo tema....


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Messaggio da babatriestina »

Elisa ha scritto: La cittadinanza si acquisisce per nascita. ..
non sempre e non dappertutto. In Francia la si ottiene a domanda in presenza di certi requisititi: è il concetto di naturalizzazione.


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Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:
Elisa ha scritto: La cittadinanza si acquisisce per nascita. ..
non sempre e non dappertutto. In Francia la si ottiene a domanda...
non sarà una risposta fatta in fretta? non mi riferisco a qualche cittadinanza 'richiesta', 'da ottenere' ecc., bensì alla cittadinanza originaria dell`individuo, perciò con quale cittadinanza nasce un bambino sul territorio francese?
Magari è qualcosa che proprio ignoro!


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Messaggio da babatriestina »

la si acquisisce per nascita, in Francia, ma la si può ottenere pure a richiesta. E credo che anche in Italia i figli di genitori senza cittadinanza italiana non ottengono automaticamente la cittadinanza italiana solo per il fatto di essere nati in Italia.
per la cittadinanza italiana:
principi su cui si basa la cittadinanza italiana sono:
  • la trasmissibilità della cittadinanza per discendenza “iure sanguinis”
    l’acquisto “iure soli” (per nascita sul territorio) in alcuni casi
    la possibilità della doppia cittadinanza
    la manifestazione di volontà per acquisto e perdita
(http://www.interno.it/mininterno/export ... ma001.html)

in particolare:
PER RESIDENZA IN ITALIA (Art. 9 della Legge 91/92 )

La cittadinanza, ai sensi dell’articolo 9 della legge 5 febbraio 1992 n. 91, può essere concessa:

* Allo straniero non comunitario che risiede legalmente da almeno 10 anni nel territorio italiano
* Al cittadino di uno Stato membro della Comunità europea se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio italiano
* All’apolide e al rifugiato politico che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano
* Allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni
* Allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio italiano da almeno cinque anni successivamente all’adozione
* Allo straniero che ha prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello stato italiano

Ai sensi dell’articolo 16, lo straniero riconosciuto rifugiato dallo Stato italiano è equiparato all’apolide ai fini della concessione della cittadinanza.

per lo ius soli, io trovo che:
La cittadinanza italiana si può acquisire:

* automaticamente, secondo lo ius sanguinis (per nascita, riconoscimento o adozione, da anche un solo genitore cittadino italiano), oppure secondo lo ius soli (solo nati in Italia da genitori apolidi);


per la Francia:
comment devient-on citoyen français ?

La citoyenneté française est liée à la détention de la nationalité française. Cette nationalité s’acquiert de quatre façons :

* par le "droit du sang" : est considéré comme français tout enfant dont au moins l’un des deux parents est français ou devient français ;
* par le "droit du sol" : devient automatiquement français, l’enfant qui est né en France. Pour l’enfant né en France de parents étrangers, la nationalité devient de plein droit à 18 ans ;
* par la procédure dite de " naturalisation " : un étranger majeur, résidant habituellement sur le sol français depuis au moins cinq ans peut demander à être naturalisé. Cette durée de résidence peut être réduite à deux ans si le demandeur a accompli avec succès deux années d’études dans un établissement d’enseignement supérieur français ou s’il a rendu, ou peut rendre, " des services importants à la France ". Dans tous les cas, depuis la loi " Sarkosy " du 26 novembre 2003 sur la maîtrise de l’immigration, au séjour des étrangers en France et à la nationalité, il doit justifier de son " assimilation à la communauté française " lors d’un entretien individuel. Celui-ci évalue " selon sa condition " sa bonne connaissance de la langue française et des droits et devoirs conférés par la nationalité française. Le candidat doit aussi faire preuve de bonne moeurs ;
* par le mariage : depuis la loi du 24 juillet 2006 relative à l’immigration et à l’intégration, un étranger unit à un conjoint français depuis quatre ans, peut demander à acquérir la nationalité française par déclaration. Le délai est porté à cinq ans lorsque le demandeur ne justifie pas avoir résidé de manière ininterrompue pendant au moins trois ans en France à compter du mariage ou, en cas de résidence à l’étranger, lorsque son conjoint français n’était pas inscrit au registre des Français établis hors de France. Le demandeur doit également avoir un niveau de connaissance de la langue française suffisante, " selon sa condition ".

se occorre, traduco il passo sulla naturalizzazione che ho segnato in grossetto.
e come mi chiedi, un bambino nato in Francia da genitori stranieri ottiene la nazionalità di pieno diritto a 18 anni. Cosa sia prima dei 18 anni, non è precisato.


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Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:la si acquisisce per nascita, in Francia,
questa è la risposta corretta che mi illustra e che, comunque, non coincide con la prima risposta. Non mi son mai riferita a cittadinanza di figli nati in Francia da genitori non francesi ecc.ecc., ma a quella originale, quella dei cittadini nati in un dato Paese da genitori di lì. Perció la mia affermazione: "La cittadinanza si acquisisce per nascita".
Tutto il resto postato, che potrebbe essere utile ad altri, non lo ignoro. Per esperienza. Per osmosi.
E magari possa pure essere utile a qualche francese, anche se il cittadino francese certamente non ignora quanto contenuto nell`esposizione.


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