Argentina

[sono piccolo ma crescero]

Ghe somiglia ala cascata dela val Rosandra dopo una forte piova.
ciao
sum culex

Savè cosa che ghe disi la cascata dela val Rosandra a quela de l'Iguazù?



"Sono piccolo ma crescerò"

[Elisa]

E' un bel fantasioso pronostico ed augurio alla cascata il tuo, sono piccolo ma crescero!
Tu sei cresciuto mah...coraggio cascatella della val Rosandra!
Non è che sia priva di richiamo, specialmente per l' altezza, e fa la sua figura.
Nonostante, se vuol "crescere" come quella dell' Iguazù, dovrà incominciare SUBITO ad accumulare acqua senza pausa! ha,ha,ha

[AdlerTS]

Elisa, sai qualcosa del ponte in Argentina costruito al cantiere navale di Monfalcone ?

[Elisa]

Veramente non so niente, ma ti prometto di indagare intorno all' argomento.

[AdlerTS]

Farò lo stesso

[AdlerTS]

Eccolo qua: si tratta del viadotto de "la polvorilla", tra Salta e Antofagasta, ordinato nel 1929 dalla Compañia Industrial Cosulich SA: una buona percentuale del ponte fu realizzata a Monfalcone e trasportata in Sud America con le navi dei Cosulich.
Alto 63 metri e lungo 224, inaugurato nel novembre 1932, è nel circuito turistico del "Tren de las Nubes".
Tra le curiosità, pare che tra gli operai che lo montarono ci fosse un certo Josip Broz, passato poi alla storia come Maresciallo Tito.

[LELA]

Ri-bonasera Adler,
ma te disi suserio riguardo a quel operaio "Josip Broz" ch'el sarìa stado el maresialo Tito?
E se xe cusì, de indove xe saltà fora el nome "Tito"?
Grazie par l'eventual risposta.

Ciau ciau e sempre con tanta simpatia, Lela.

[AdlerTS]

Tito jera un soprannome, de origine incerta. Jera comune anche per i partigiani aver un nome "in codice", utile anche per quando i vigniva catturadi.

[Elisa]

Abbiamo conosciuto un robusto biondone di nome Jan (almeno così lo pronunciava lui), emigrato qui, che era stato guardaspalle di Tito!

Provincia di Salta, Argentina.
Effettivamente! Del "El tren de las nubes", "Il treno delle nuvole" e del viadotto "La Polvorilla", ponte ferroviario meraviglia del mondo numero.....(?), visione da mozzafiato, posso parlare per bocca di chi ci è andato (mia sorella) perchè per me è ancora una materia pendente.
Per il suo percorso di 217 km. dalla città di Salta fino al viadotto La Polvorilla, tra andata e ritorno si impiega un' intera giornata: quindici ore di viaggio saliendo progressivamente dai 1.200 mt fino a 4.200 mt. s.l.d.m., alla velocità di 32 km./ora. Locomotrice e 10 vagoni con confort, trasportano 512 passeggeri tra incredibili meravigliosi paesaggi!
In quanto alla parte 'tecnica' vedo che ne sai più di me, e molto interessante. Difatti non associavo quel ponte all' impresa costruttrice; ma è uno dei ponti ferroviari più alti del mondo. Inaugurato, difatti, verso il 1930, è considerato un' opera munumentale di ingegneria. La ferrovia fu originariamente costruita per il trasporto del rame dalle miniere di montagna, ed oggi costituisce un' imperdibile passeggiata.

Fotografia ottenuta da:

http://www.guiafe.com.ar/wallpapers1/Vi ... Nubes.html

[macondo]

Tra le curiosità, pare che tra gli operai che lo montarono ci fosse un certo Josip Broz, passato poi alla storia come Maresciallo Tito.

Mi sembra almeno un poco dubbioso che Josip Broz (Tito) avesse avuto a che fare nel montaggio del ponte. Tito venne arrestato alla fine del 1928, e finalmente condannato a 5 anni di carcere che scontó nella prigione di Lepoglava...

[AdlerTS]

googolando go trovado altri siti che conferma 'sta roba, ma anche altri, tipo el libro The Rough Guide to Argentina de Danny Aeberhard scrivi che nel libro paga della società che ga costruido el viadotto ghe jera ben due Josip Broz, entrambi semplicemente omonimi del leader della jugoslavia.
Bisogneria veirificar con i libri de Vladimir Dedijer, biografo del maresciallo.

[macondo]

Mi gavevo letto una biografia de Tito scrita de un storico anglosassone. El diseva che Tito gaveva visudo e lavorado nele nostre parti. Trieste? Monfalcon?
No me ricordo..

[serlilian]

Ri-bonasera Adler,
ma te disi suserio riguardo a quel operaio "Josip Broz" ch'el sarìa stado el maresialo Tito?
E se xe cusì, de indove xe saltà fora el nome "Tito"?
Grazie par l'eventual risposta.

Ciau ciau e sempre con tanta simpatia, Lela.

Anche Stalin iera un soranome. El se ciamava in realtà Iosif Vissarionovič Džugašvili, detto Stalin, ossia "d'acciaio".

E Lenin se ciamava Vladimir Ilich Uljanov.

(Grazie wiki!)

[Elisa]

Colpo alla vendita di droga!
Nell' operativo di grande portata sono arrestati 17 spacciatori che utilizzavano donne e minorenni per la vendita in strada.
Scoperta la casa, miserrima ma molto fortificata, dove funzionava un chiosco per spaccio di droga (cocaina e marihuana) per decisione giudiziaria arriva la pala meccanica e in un batter d' occhio demolisce la casa!!!!
Forse una goccia d' acqua nel mare.....però notizia di oggi molto esaltata e con ragione!

[LELA]

Tito jera un soprannome, de origine incerta. Jera comune anche per i partigiani aver un nome "in codice", utile anche per quando i vigniva catturadi.

Grazie par la spiegazion Adler: te gà visto? 'Stà quà xe un'ulterior dimostrazion dela mia ignoranza. Me vergogno a dirlo, ma mi gnanca savevo ch'el vero nome de "Tito" jera Josip Broz!
Grazie ancora!!!

Ciau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.

[LELA]

Anche Stalin iera un soranome. El se ciamava in realtà Iosif Vissarionovič Džugašvili, detto Stalin, ossia "d'acciaio".
E Lenin se ciamava Vladimir Ilich Uljanov.
(Grazie wiki!)

Acumulo meravilia su meravilia e vergogna su vergogna: e sì che me pareva de eser sempre 'ndada ben in storia.
De Tito no' gò mai leto nisuna biografia, ma de Stalin e Lenin sì, e pur no' me ricordavo de 'stì sopranomi! Xe vero che xe 'stà tanti ani fà e dopo gò leto tanta altra roba, ma no' ricordarme 'na roba simile: me par pròpio ch'el mio zervel fazi cileca, che sìa la mia "tenera età"?!?

Ieri, co' son vignuda fora dela sala operatoria, indove che l'anestesista la gà insistido de farme 'na speze de "anestesia totale", ma senza intubazion: cioè prima la me gà fato par endovena un tranquilante e po' un ipnotico - mi sintivo e distinguevo tute le vosi intorno de mi e anca parlavo e rispondevo a proposito ('stà roba la me xe stada confermada), solo che vedevo strane figure geometriche bianche e zelesti sora de mi. No' sò a base de cosa che jera 'stò ipnotico, ma me gà 'sai l'anda che gaveva de tratarse de qualcosa de simile a quel che i asumi i tosici (che m**e ara, se i fa 'na roba del zenere par provar quel che gò provado mi), comunque tuta 'stà spatafiada ve la gò contada par dirve che co' son vignuda fora dela sala operatoria e son stada parchegiada in te'l coridoio, gò provà a rezitar el "5 maggio" che lo sò perfetamente a memoria: bon, dopo "Ei fu siccome immobile" no' me ricordavo gnente altro!!!

Cau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.

[Elisa]

A mio criterio sono esposti come illustrazione alcuni messaggi non attinenti all' articolo originale specifico "Argentina".
Si potrebbero spostare, credo, per precisione e pur per interesse generale, almeno quei messaggi che non contengono nemmeno la parola Argentina, ad un posto più adeguato all' oggetto che si espone: Tito e Stalin.
Se i responsabili la pensano così e procedono in merito, prego di cancellare questa mia richiesta, a loro criterio.
GRAZIE:

[AdlerTS]

Stalin sarà OFF TOPIC (o fuori tema), ma si riallacciava al discorso di un eventuale periodo di lavoro di Tito in Argentina. Quindi dovrei spostare Stalin, ma non Tito, spaccando il discorso dei soprannomi. Inoltre, resta il problema che non abbiamo una sezione storica contemporanea.
Per essere corretto al massimo, metto un bella segnalazione di OT ( )davanti ai messaggi incriminati, ma li lascio qua.
La notizia della droga, potrebbe essere valida invece per tutto il pianeta, quindi trovare eventualmente posto nel discorso "criminalità".

[Elisa]

La notizia della droga, potrebbe essere valida invece per tutto il pianeta, quindi trovare eventualmente posto nel discorso "criminalità".

....ma, nonostante io non l' abbia detto, è sottinteso che quel procedimento antidroga è stato eseguito in Argentina, da dove io scrivo. In conseguenza trovo adatto, almeno fin qui, il posto della diffusione della notizia.

Ciò non toglie che sia creato il discorso "criminalità" che se non sbaglio non esiste ancora; però questo non cambierebbe, prevedo nel mio caso, l' indirizzo delle notizie che procedono da qui perchè appartenenti a circostanze di qui.

[Elisa]

Una visita alla città di Rosario (Argentina) e al Monumento Nazionale alla Bandiera in occasione della festa della bandiera, in commemorazione dell' anniversario della morte del suo creatore (20 giugno 1820), il generale Manuel Belgrano, illustre personaggio.
Era figlio di un un commerciante immigrante di Oneglia in Liguria.

Il Monumento Nazionale alla Bandiera su questo link:

http://www.monumentoalabandera.gov.ar/