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Animali dal vecchio sito e forum
Per i animali no esisti un indice del forum.
Poiché no poso diventar mato a cercar e divider le varie bestiuze che pol eser presenti anche con nomi diversi, meto tuto qua.
Insetti
Descrizione della Classe degli Insetti. Corpo degli Insetti.
Bibliografia :
1) "Impariamo a conoscere gli insetti", di Zahradìk e Severa, Istituto Geografico de Agostini.
Poiché no poso diventar mato a cercar e divider le varie bestiuze che pol eser presenti anche con nomi diversi, meto tuto qua.
Insetti
Descrizione della Classe degli Insetti. Corpo degli Insetti.
Bibliografia :
1) "Impariamo a conoscere gli insetti", di Zahradìk e Severa, Istituto Geografico de Agostini.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Ditteri
Sirfide
Detta anche "mosca dei fiori".
Le larve si nutrono soprattutto di afidi (ma anche di tripidi e di piccole larve di lepidotteri). Gli adulti sono glicifagi (si cibano di zuccheri).
Il periodo necessario per lo sviluppo da uovo ad adulto va dalle 3 alle 6 settimane e varia a seconda della specie di appartenenza, della temperatura e dell'abbondanza di afidi. In situazioni favorevoli possono esservi 5-7 generazioni all'anno. Le specie sono attive da primavera ad autunno
Ogni femmina può produrre qualche centinaio di uova che vengono deposte in prossimità delle colonie di afidi.
Questa Sirfide è posata su un Cardo (Dipsacus sylvestris).
Bibliografia :
1) Università di Padova
Sirfide
Detta anche "mosca dei fiori".
Le larve si nutrono soprattutto di afidi (ma anche di tripidi e di piccole larve di lepidotteri). Gli adulti sono glicifagi (si cibano di zuccheri).
Il periodo necessario per lo sviluppo da uovo ad adulto va dalle 3 alle 6 settimane e varia a seconda della specie di appartenenza, della temperatura e dell'abbondanza di afidi. In situazioni favorevoli possono esservi 5-7 generazioni all'anno. Le specie sono attive da primavera ad autunno
Ogni femmina può produrre qualche centinaio di uova che vengono deposte in prossimità delle colonie di afidi.
Questa Sirfide è posata su un Cardo (Dipsacus sylvestris).
Bibliografia :
1) Università di Padova
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Imenotteri
Ape - Apis Mellifica - Cebela
(Apis Mellifica)
Sloveno: Cebela.
Inglese: Honeybee.
L'ape della foto è probabilmente un'Apis Mellifica Carnica, presente nel bacino Danubiano e in Austria, resistente al freddo e meno aggressiva dell'Apis Mellifica Mellifica.
Ape - Apis Mellifica - Cebela
(Apis Mellifica)
Sloveno: Cebela.
Inglese: Honeybee.
L'ape della foto è probabilmente un'Apis Mellifica Carnica, presente nel bacino Danubiano e in Austria, resistente al freddo e meno aggressiva dell'Apis Mellifica Mellifica.
- Allegati
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Imenotteri
Bombo (Bombus lapidarius?)
In inglese i Bombi vengono chiamati Bumblebees. Vi sono più specie di Bombi. Essi appartengono alla famiglia degli Apidi o Apidei.
Il Bombus lapidarius ha il corpo nero e la coda di un arancione brillante.
Il bombo è tre volte più grande dell'ape e più peloso. Ha una lingua molto lunga con la quale si ciba anche nelle corolle molto profonde. Simile al calabrone, il bombo non è però così pericoloso, punge solo se disturbato o minacciato.
Vivono in colonie che comprendono una regina, maschi e femmine sterili, le operaie. Spesso costruiscono nidi sotterranei o presso piccoli mucchi di muschio o erba. La regina e le operaie producono la cera. Muoiono tutti in inverno, tranne la regina, che ridarà vita ad una nuova colonia nella successiva primavera.
Bibliografia :
(1) http://www.bumblebee.org/
(2) Circolo Didattico di Luino
Bombo (Bombus lapidarius?)
In inglese i Bombi vengono chiamati Bumblebees. Vi sono più specie di Bombi. Essi appartengono alla famiglia degli Apidi o Apidei.
Il Bombus lapidarius ha il corpo nero e la coda di un arancione brillante.
Il bombo è tre volte più grande dell'ape e più peloso. Ha una lingua molto lunga con la quale si ciba anche nelle corolle molto profonde. Simile al calabrone, il bombo non è però così pericoloso, punge solo se disturbato o minacciato.
Vivono in colonie che comprendono una regina, maschi e femmine sterili, le operaie. Spesso costruiscono nidi sotterranei o presso piccoli mucchi di muschio o erba. La regina e le operaie producono la cera. Muoiono tutti in inverno, tranne la regina, che ridarà vita ad una nuova colonia nella successiva primavera.
Bibliografia :
(1) http://www.bumblebee.org/
(2) Circolo Didattico di Luino
- Allegati
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Imenotteri
Vespa cartonaia - Osa
(Polistes gallicus)
Sloveno: Osa.
La vespa comune è gialla con righe nere, questa è nera con righe gialle.
Devono il loro nome al nido, che costruiscono impastando saliva e fibre legnose e che ha la consistenza del cartone.
Commenti alla foto:
Se vedo ben la xe sule foie de oleandro, pianta velenosa. Le foie pol far morir pecore e capre (bestie che magna de tuto): se ghe ferma el cuor. No la xe utilizada nela medicina popolare,i cava dale foie dele sostanze doprade in cardiologia. Par che inveze el miel no el sìa velenoso. El legno xe pericoloso anche per far grigliate, cevapcici e compari.
[Servolo]
Giusto, l'oleandro xe micidiale anche per i cavai, basta che i mangi un paio de foie. Lo stesso per le azalee, e non solo le foie ma anche i petali dei fiori.
[Snow Leopard]
Vespa cartonaia - Osa
(Polistes gallicus)
Sloveno: Osa.
La vespa comune è gialla con righe nere, questa è nera con righe gialle.
Devono il loro nome al nido, che costruiscono impastando saliva e fibre legnose e che ha la consistenza del cartone.
Commenti alla foto:
Se vedo ben la xe sule foie de oleandro, pianta velenosa. Le foie pol far morir pecore e capre (bestie che magna de tuto): se ghe ferma el cuor. No la xe utilizada nela medicina popolare,i cava dale foie dele sostanze doprade in cardiologia. Par che inveze el miel no el sìa velenoso. El legno xe pericoloso anche per far grigliate, cevapcici e compari.
[Servolo]
Giusto, l'oleandro xe micidiale anche per i cavai, basta che i mangi un paio de foie. Lo stesso per le azalee, e non solo le foie ma anche i petali dei fiori.
[Snow Leopard]
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Amata (Syntomis phegea L.)
(Syntomis phegea L.)
Sloveno: Ivanjska pticica.
Amata (Syntomis phegea L.)
(Syntomis phegea L.)
Sloveno: Ivanjska pticica.
- Allegati
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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[S. Quasimodo]
Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Antocharis cardamines - Zorica
(Antocharis cardamines L.)
Sloveno: Zorica.
Tedesco: Aurorafalter.
(femmina)
Appartiene alla famiglia delle Pieridae.
Antocharis cardamines - Zorica
(Antocharis cardamines L.)
Sloveno: Zorica.
Tedesco: Aurorafalter.
(femmina)
Appartiene alla famiglia delle Pieridae.
- Allegati
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Brintesia circe F.
Sloveno: Travnar.
Tedesco: Weißer Waldportier.
Famiglia delle Satyridae.
Vive da giugno a settembre.
Brintesia circe F.
Sloveno: Travnar.
Tedesco: Weißer Waldportier.
Famiglia delle Satyridae.
Vive da giugno a settembre.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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[S. Quasimodo]
Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Coenonympha arcana L. (?)
(Coenonympha arcana L.) (?)
Sloveno: Grmiscni rjavc.
Famiglia: Satyridae. (?)
Coenonympha arcana L. (?)
(Coenonympha arcana L.) (?)
Sloveno: Grmiscni rjavc.
Famiglia: Satyridae. (?)
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trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Megera (Lasiommata megera) - Zidni okar
(Lasiommata megera)
Sloveno: Zidni okar.
Megera (Lasiommata megera) - Zidni okar
(Lasiommata megera)
Sloveno: Zidni okar.
- Allegati
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trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Melanargia galathea - Lisar
(Melanargia galathea L.)
Lisasti sah.
Melanargia galathea - Lisar
(Melanargia galathea L.)
Lisasti sah.
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trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Melitaea didyma - Rdeci pisancek
(Melitaea didyma Esp.)
Sloveno: Rdeci pisancek.
(femmina)
Melitaea didyma - Rdeci pisancek
(Melitaea didyma Esp.)
Sloveno: Rdeci pisancek.
(femmina)
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Ochlodes venatus
Sloveno: Rjasti debeloglavek.
Famiglia delle Hesperiidae.
Femmina di Ochlodes venatus posata su un Cardo (Dipsacus sylvestris).
E' possibile vederla volare da giugno ad agosto ad altitudini tra 0 e 1800 metri. Misura 28-34mm.
Ochlodes venatus
Sloveno: Rjasti debeloglavek.
Famiglia delle Hesperiidae.
Femmina di Ochlodes venatus posata su un Cardo (Dipsacus sylvestris).
E' possibile vederla volare da giugno ad agosto ad altitudini tra 0 e 1800 metri. Misura 28-34mm.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Lepidòtteri (Farfalle)
Lepidòtteri (Farfalle)
Zygaena filipendule L. / Ivanjscica
(Zygaena filipendule L.)
Sloveno: Ivanjscica.
Francese: Zygène de la Filipendule.
Appartiene alla famiglia delle Zygénidés.
Zygaena filipendule L. / Ivanjscica
(Zygaena filipendule L.)
Sloveno: Ivanjscica.
Francese: Zygène de la Filipendule.
Appartiene alla famiglia delle Zygénidés.
- Allegati
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Fin qua le foto iera ordinade perché le iera za stade spostade nela "gallery" de Trieste Mia. Adeso le sarà (anche se non molte per la fauna) in ordine sparso.
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Da Kasteliz on Sat, 26 Jun 2004 21:35
Coleotteri carsolini
Sempre dale parti de San Servolo go visto per la prima volta 'sto Dorcus parallelopipedus (credo femina) o Cervo volante minore o Mali rogac.
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Da Kasteliz on Sat, 26 Jun 2004 21:35
Coleotteri carsolini
Sempre dale parti de San Servolo go visto per la prima volta 'sto Dorcus parallelopipedus (credo femina) o Cervo volante minore o Mali rogac.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Aracnidi carsolini
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Da Kasteliz on Sat, 26 Jun 2004 21:41
Aracnidi carsolini
El bel xe che tornado a casa (sempre in Carso, ma no ve digo dove...), go trovà sto ragno Thomisus, che stava in aguato su una dele mie dalie.
El iera grande 12 o 13 mm fuori tutto (zate incluse).
Feroce ma bel, no?
Da Kasteliz on Sat, 26 Jun 2004 21:41
Aracnidi carsolini
El bel xe che tornado a casa (sempre in Carso, ma no ve digo dove...), go trovà sto ragno Thomisus, che stava in aguato su una dele mie dalie.
El iera grande 12 o 13 mm fuori tutto (zate incluse).
Feroce ma bel, no?
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trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Farfalle carsoline
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Da Kasteliz on Sun, 25 Apr 2004 17:58
Farfalle carsoline
Ogi mi son ‘ndà per un sentier che me piasi asai, specie de primavera, a Cluschia. Per chi che no xe del posto saria el ciglion sora dele Rose d’Inverno, cusì anche quei del CAI e/o XXX i capirà…
Là, sora de un sarieser selvadigo, go visto sto Podalirio, per difizile Iphicles podalirius L, localmente inveze Jadralec.
El me piaseva e cusì ve lo fazo veder anche a voi.
Da Kasteliz on Sun, 25 Apr 2004 17:58
Farfalle carsoline
Ogi mi son ‘ndà per un sentier che me piasi asai, specie de primavera, a Cluschia. Per chi che no xe del posto saria el ciglion sora dele Rose d’Inverno, cusì anche quei del CAI e/o XXX i capirà…
Là, sora de un sarieser selvadigo, go visto sto Podalirio, per difizile Iphicles podalirius L, localmente inveze Jadralec.
El me piaseva e cusì ve lo fazo veder anche a voi.
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Da spelaoche on Sun, 25 Apr 2004 18:22
Do ani fa go piantà un albero de farfale (cusì ciamado in volgare) e ghe ne girava torno za tante.
----------------
Da Kasteliz on Sun, 25 Apr 2004 18:34
Albero dele farfale?
Che albero saria?
---------------
Da babatriestina on Sun, 25 Apr 2004 20:11
L'albero dele farfale dovessi esser la buddleia, la ghe somiglia un poco ai fiori de magio (lillà) per capirse, ma xe panocete più strente e le pica in zo...
---------------
Da spelaoche on Sun, 25 Apr 2004 21:19
Devi eser propio quela. I fiori xe come picoli grapoleti che i me ga dito che xe anche lila, ma i mii xe bianchi. Quando i me la ga dada no ghe credevo però xe vero, xe sempre pien de farfale che ghe gira torno.
--------------
Da Larry Southgate on Sun, 25 Apr 2004 22:31
Xe vero, xe un Buddleia. Gavevo un in giardin mio, ma xe diventa cussi grande che quando jera i fiori, mi nascondeva il casupio in fondo del zardin e go dovu tagliarlo zo. Mi ga fatto mal al cuor dovendomi far in modo cosi, ma gavevo bisogno anche mi d'entrar nel casupio.
Qui, attorno dove vivo in GB, c'e ne son tantissimi. E si, sono di blu celeste, bianche, rose. Bellissimi, ma diventano gigantesche e bisogna sempre tagliarli giu alla fine dello stagione dei fiori. E si, xe vero che si ciamano 'Butterfly tree'. Attraggono delle farfalle come nessun altro fiore. Mi go fatto tante fotografie delle varie specie de farfalle che arrivavano, ma come sempre, con il telecamera non still.
-----------------------
Da babatriestina on Mon, 26 Apr 2004 08:46
La iphiclides podaliria (Podalirio).
No se se la foto più bela, ma forsi se la vedi ancora meo, la pareva che la volessi meterse in posa.
Da spelaoche on Sun, 25 Apr 2004 18:22
Do ani fa go piantà un albero de farfale (cusì ciamado in volgare) e ghe ne girava torno za tante.
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Da Kasteliz on Sun, 25 Apr 2004 18:34
Albero dele farfale?
Che albero saria?
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Da babatriestina on Sun, 25 Apr 2004 20:11
L'albero dele farfale dovessi esser la buddleia, la ghe somiglia un poco ai fiori de magio (lillà) per capirse, ma xe panocete più strente e le pica in zo...
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Da spelaoche on Sun, 25 Apr 2004 21:19
Devi eser propio quela. I fiori xe come picoli grapoleti che i me ga dito che xe anche lila, ma i mii xe bianchi. Quando i me la ga dada no ghe credevo però xe vero, xe sempre pien de farfale che ghe gira torno.
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Da Larry Southgate on Sun, 25 Apr 2004 22:31
Xe vero, xe un Buddleia. Gavevo un in giardin mio, ma xe diventa cussi grande che quando jera i fiori, mi nascondeva il casupio in fondo del zardin e go dovu tagliarlo zo. Mi ga fatto mal al cuor dovendomi far in modo cosi, ma gavevo bisogno anche mi d'entrar nel casupio.
Qui, attorno dove vivo in GB, c'e ne son tantissimi. E si, sono di blu celeste, bianche, rose. Bellissimi, ma diventano gigantesche e bisogna sempre tagliarli giu alla fine dello stagione dei fiori. E si, xe vero che si ciamano 'Butterfly tree'. Attraggono delle farfalle come nessun altro fiore. Mi go fatto tante fotografie delle varie specie de farfalle che arrivavano, ma come sempre, con il telecamera non still.
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Da babatriestina on Mon, 26 Apr 2004 08:46
La iphiclides podaliria (Podalirio).
No se se la foto più bela, ma forsi se la vedi ancora meo, la pareva che la volessi meterse in posa.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
I Dinosauri di Trieste
---------------
Da sergio on Thu, 15 Aug 2002 06:49
I Dinosauri di Trieste
A furia di cercare notizie sui resti fossili trovati a Trieste e sugli scavi fatti al Villaggio del Pescatore per estrarre i famosi dinosauri (il dinosauro ritrovato è stato chiamato "Antonio") ho racimolato un po' di notizie, spesso frammentarie, che vi riporterò un po' per volta.
Anzitutto c'è da dire che "Antonio" non appartiene al Giurassico, ma è molto più recente, venendo datato al Cretaceo Superiore (Santoniano), circa 80 milioni di anni fa. E per l'esattezza si tratta di un adrosauro.
Degli scavi si era occupata la ditta "Stoneage", che dichiara come
"la scoperta di questi animali testimonia la presenza di vaste terre emerse dove finora si era ipotizzata una serie di ambienti prevalentemente marini"
che era poi il dilemma che mi ero posto io stesso, ed infatti sono andato a ricercare delle cartine sul famoso continente Pangea.
Resta il fatto che il famoso spostamento dei continenti e la loro esatta consistenza è tutto basato su una serie di teorie scientifiche, ma non mi sembra si sia certi di esse. E questa ne sarebbe una dimostrazione.
Tra le varie notizie ritrovate, una mi ha sorpreso in modo particolare. La scoperta del deposito osseo viene da alcune fonti attribuita al triestino Giorgio Rimoli, la cui famiglia ha (o aveva) delle oreficerie in centro.
Ma tale Giorgio Rimoli non era per me un illustro sconosciuto...
Infatti nel 1970-71 mi trovavo a fare il militare in quel di Bologna (Caserma Mameli). Dopo aver lavorato all'ufficio personale e poi in fureria, dopo un mese passato all'Abetone per un servizio "sciistico" (militare), mi sono ritrovato a passare gli ultimi mesi all'ufficio magazzino. E in quell'ufficio feci la conoscenza proprio con Giorgio, il quale mi trascinò a "cercar pietre" (cristalli vari e minerali strani) sull'Appennino.
Non avrei mai pensato che la sua passione sarebbe continuata tanto intensamente, portandolo a girare il mondo, a elaborare nuove teorie, a tenere conferenze, a fare il consulente per varie società estere e... a scoprire i dinosauri a Trieste (e mi sembra anche in Istria).
Complimenti Giorgio!!
Ecco intanto il famoso "Antonio" come giaceva in loco e come doveva apparire da vivo.
Da sergio on Thu, 15 Aug 2002 06:49
I Dinosauri di Trieste
A furia di cercare notizie sui resti fossili trovati a Trieste e sugli scavi fatti al Villaggio del Pescatore per estrarre i famosi dinosauri (il dinosauro ritrovato è stato chiamato "Antonio") ho racimolato un po' di notizie, spesso frammentarie, che vi riporterò un po' per volta.
Anzitutto c'è da dire che "Antonio" non appartiene al Giurassico, ma è molto più recente, venendo datato al Cretaceo Superiore (Santoniano), circa 80 milioni di anni fa. E per l'esattezza si tratta di un adrosauro.
Degli scavi si era occupata la ditta "Stoneage", che dichiara come
"la scoperta di questi animali testimonia la presenza di vaste terre emerse dove finora si era ipotizzata una serie di ambienti prevalentemente marini"
che era poi il dilemma che mi ero posto io stesso, ed infatti sono andato a ricercare delle cartine sul famoso continente Pangea.
Resta il fatto che il famoso spostamento dei continenti e la loro esatta consistenza è tutto basato su una serie di teorie scientifiche, ma non mi sembra si sia certi di esse. E questa ne sarebbe una dimostrazione.
Tra le varie notizie ritrovate, una mi ha sorpreso in modo particolare. La scoperta del deposito osseo viene da alcune fonti attribuita al triestino Giorgio Rimoli, la cui famiglia ha (o aveva) delle oreficerie in centro.
Ma tale Giorgio Rimoli non era per me un illustro sconosciuto...
Infatti nel 1970-71 mi trovavo a fare il militare in quel di Bologna (Caserma Mameli). Dopo aver lavorato all'ufficio personale e poi in fureria, dopo un mese passato all'Abetone per un servizio "sciistico" (militare), mi sono ritrovato a passare gli ultimi mesi all'ufficio magazzino. E in quell'ufficio feci la conoscenza proprio con Giorgio, il quale mi trascinò a "cercar pietre" (cristalli vari e minerali strani) sull'Appennino.
Non avrei mai pensato che la sua passione sarebbe continuata tanto intensamente, portandolo a girare il mondo, a elaborare nuove teorie, a tenere conferenze, a fare il consulente per varie società estere e... a scoprire i dinosauri a Trieste (e mi sembra anche in Istria).
Complimenti Giorgio!!
Ecco intanto il famoso "Antonio" come giaceva in loco e come doveva apparire da vivo.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
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[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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Da Delio on Mon, 17 Jan 2005 15:43
I misteri di Antonio:
1) Perchè l'hanno chiamato/a Antonio se ancora non si sa di che sesso sia?
2) c'è discrepanza tra le varie notizie sulla paternità della scoperta, si sa chi effettivamente l'ha fatta?
3) a differenza di tutti gli altri adrosauri trovati finora il bell'Antonio ne aveva tre, di dita. Anello mancante, specie diversa?
Qualcuno ha qualche notizia più recente?
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Da Delio on Mon, 17 Jan 2005 15:43
I misteri di Antonio:
1) Perchè l'hanno chiamato/a Antonio se ancora non si sa di che sesso sia?
2) c'è discrepanza tra le varie notizie sulla paternità della scoperta, si sa chi effettivamente l'ha fatta?
3) a differenza di tutti gli altri adrosauri trovati finora il bell'Antonio ne aveva tre, di dita. Anello mancante, specie diversa?
Qualcuno ha qualche notizia più recente?
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
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