Libro "Come non fui imperatrice"

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babatriestina
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Libro "Come non fui imperatrice"

Messaggio da babatriestina »

Il libro della principessa Stefania "Come non fui imperatrice" è stato più volte ristampato. Lo ricordo qua e non in libri su Trieste, perchè di Trieste parla ben poco.
Ovviamente, chi si aspetterebbe rivelazioni su Mayerling rimarrà deluso, ma è ovvio che la moglie su queste cose abbia conservato un dignitoso silenzio.
Il libro è interessante per far conoscere un po' la personalità della principessa e il suo modo di vita
Immagine
Inizia con la rigida educazione alla corte del Belgio e le possibilità di "carriera" per una principessa sono solo un buon matrimonio. Da princiessa cattolica, in una Corte cattolica. Ovviamente, i ricordi della parente Carlotta del Belgio erano presenti, ma come per Carlotta, al presentarsi di un arciduca Asburgo, giovane, bello ereditario, in cerca di moglie.. non si poteva sperare di meglio!
sembra che l'impatto con lo sposo e il matrimonio non siano stati dei migliori, ma tant'è una principessa non si sposa per amore ma per far carriera, e la carriera di imperatrice d'Austria era un roseo miraggio. Si aggiunga che all'arrivo a corte l'imperatrice titolare Elisabetta si sottraeva spesso agli incarichi ufficiali e Stefania la sostituiva nel ruolo di "first lady" dell'Impero. Del marito, viene descritto con una visione abbastanza dall'esterno, distaccata, come uno che la avvisava: Vengo a cena con ospiti, prepara ostriche e champagne..
Sola consolazione, la figlia... un velo di pietà per la triste fine del marito e per la povera Vetsera, e una vita rifatta con un nobile credo ungherese e soprattutto addio al sogno di carriera. Questa era la vita dei principi di allora... un'altra ambiziosa (?) principessa del Belgio dalla carriera spezzata.


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Biblioteca del Carli, vedo.


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Biblioteca del Carli, vedo.
sì, fornitissima. Doveva esser prof o altri appassionai de storia che ogni tanto regalava un stock de libri: ghe xe una sezion napoleonica, una de appassionai de Luigi XVI, una risorgimental.. tutta roba incamerada fra i anni 30 e 40, oltre alle normali sezioni storiche recenti. un piccolo tesoro che pochi appassionadi conossi. E comunque, tutto pubblicado sul sito del Carli
http://www.itccarli.it/carlbibl.php
dove che se pol far anche ricerche online :-D :-D :-D
prova el codice Dewey 945 de storia moderna :-D
o , più complicato, el catalogo de scarigar per collocazione VI ( storia patria)


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Messaggio da serlilian »

Ara ti. Mi go frequentà el Carli, ma nissun no ne ga mai dito che ghe fussi una biblioteca. :evil:


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Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
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Messaggio da babatriestina »

serlilian ha scritto:Ara ti. Mi go frequentà el Carli, ma nissun no ne ga mai dito che ghe fussi una biblioteca. :evil:
questo xe el problema. :evil: :evil: :evil:
Co ghe son arivada, la iera tuta sotociave, e la go scoperta solo perchè ghe iera un schedario in sala professori. Po i la ga averta, doprando el apartamentin del custode e son stada ciapada per collaborar, go cominciado tacando etichette e spostando libri andando sulle scale. Po i la ga serada de novo, promettendo una nova, che no i ga mai fatto, e adesso xe tutto sparso in aule e aulette, alcune averte, altre che bisogna domandar ala bibliotecaria.. questo libro xe in succursal in via del teatro roman.
Te allego la foto della zona dove che se trova sto libro
Allegati
un lato dei libri della biblioteca del Carli- succursale
un lato dei libri della biblioteca del Carli- succursale


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Messaggio da rofizal »

Me dà un fastidio... cole legi sceme che gavemo... con la scusa de proteger i diriti de autori che no esisti più... xe un saco de libri che no vinirà mai ristampadi... no i podesi meterli su internet a disposizion de tuti? A spese del governo oviamente, no del Carli o de altre biblioteche, con tuti i soldi che i buta via inutilmente... (ma anche le scole podesi veder se i trova volontari tra i alunni, magari un poco ala volta qualcosa se riveria a far)

Cusì se favoriria la cultura, ma forsi xe proprio questo che qualchedun no vol.


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Messaggio da babatriestina »

la maggior parte de sti libri se trova anche nelle biblioteche pubbliche, dove che per una piccola somma de iscrizion : 6 euro alla Civica! te pol cior in prestito quel che te vol senza pagar un soldo e senza impignirte la casa de libri e senza rovinarse i oci con lettura a schermo e legendoli anche in poltrona, in leto, in bagno...
per i libri più delicati, se li pol consultar in sede, come che go fatto mi per un de Schiffrer che i me stava dando per sbaglio la copia più vecia.

tanto per dir, questo libro, e digo in questa edizion, se trova disponibile:
biblioteca civica - Belluno - BL
biblioteca APICE - Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale - dell'Università degli studi di Milano - Milano - MI
Biblionet - Biblioteca multimediale comunale di Ponte San Giovanni - Perugia - PG
Biblioteca civica - Varese - VA
Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
Biblioteca statale di Trieste - Trieste - TS
Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
Biblioteca del Centro di riferimento oncologico-CRO - Aviano - PN
biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Biblioteca civica Pier Antonio Quarantotti Gambini - Trieste - TS
Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
Biblioteca della Fondazione Craxi - Roma - RM
e te risparmio le biblioteche de Ravenn, Napoli, Roma,,
la ristampa del 1990 xe a
Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
Biblioteca statale di Trieste - Trieste - TS
quella del 1991 a
Biblioteca civica Pier Antonio Quarantotti Gambini - Trieste - TS
Sta roba ovviamente se trova su internet, e xe i OPAC, cataloghi de cataloghi delle principali biblioteche pubbliche.


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

babatriestina ha scritto:o , più complicato, el catalogo de scarigar per collocazione VI ( storia patria)
Giusto per evitar malintesi, col termine "Storia patria" se intendi, per lo più, quela de Trieste, qundi la dicitura va ben per tuti, e no dovemo cominciar a contarse de che parte che stemo :-D :wink:


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Messaggio da AdlerTS »

rofizal ha scritto:Me dà un fastidio... cole legi sceme che gavemo... con la scusa de proteger i diriti de autori che no esisti più... xe un saco de libri che no vinirà mai ristampadi... no i podesi meterli su internet a disposizion de tuti? A spese del governo oviamente, no del Carli o de altre biblioteche, con tuti i soldi che i buta via inutilmente... (ma anche le scole podesi veder se i trova volontari tra i alunni, magari un poco ala volta qualcosa se riveria a far)

Cusì se favoriria la cultura, ma forsi xe proprio questo che qualchedun no vol.
Quoto Rof al 100%. Una iniziativa come quella de Anno , per esempio, xe da premio Nobel, come tutti quei citadi qua
So de tanta gente che ga scrito ai editori locali de ristampar 'sto libro, sempre con esito negativo.


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: So de tanta gente che ga scrito ai editori locali de ristampar 'sto libro, sempre con esito negativo.
se ti te riferissi ale memorie de Stefania:
Testo a stampa
Autore Stephanie <principessa del Belgio>
Titolo Come non fui imperatrice : memorie dell'ultima principessa ereditaria d'Austria-Ungheria / Principessa Stefania del Belgio
Pubblicazione : MGS press,[1991]
Descrizione fisica 221 p. : ill. ; 21 cm
Note generali In alto sul front.: Principessa di Lonyay
Nomi
· Stephanie <principessa del Belgio>
Paese di pubblicazione ITALIA
Lingua di pubblicazione ITALIANO

daghe un'ociada a questo ISBN :8886424191
e questa dovesi esser la copertina del edizion 1991
( la go trovada su Anobii)
Allegati
copertina come non fui imperatrice ed 1991
copertina come non fui imperatrice ed 1991
image_book.php.jpg (5.77 KiB) Visto 2599 volte


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Messaggio da AdlerTS »

Anche la MGS: i lo da per esaurido e non xe previste ristampe a breve.


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Messaggio da serlilian »

Se podessi veder su Amazon. I vendi anche libri usadi.


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Messaggio da babatriestina »

no se lo trova in Ghetto?


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Messaggio da serlilian »

Bona idea. No ghe penso mai.


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Messaggio da rofizal »

Xe tanto che no vado ala Biblioteca Civica, ma iera un periodo che la frequentavo. I ga migliaia de libri su Trieste, la magior parte dei quali sconosudi quasi del tuto (no voio dir del tuto, perché magari qualche apasionado pol conoserli, ma go dei dubi). Molti pol continir notizie interesanti, ma consultarli xe un problema. No xe el prestito, che in genere i lo fa senza problemi, ma dopo cosa se fa? O te ga una memoria de fero (tipo Babatriestina) o te son taiado fora. Far fotocopie costa no poco, scanerizarli personalmente o fotografarli xe asurdo... cior apunti? Sì, te ciol qualche apunto che te par importante al momento e poi te devi restituir el libro. Ma la ricerca no se fa cusì. Overo, la vien fata cusì perchè no se pol far altrimenti. Ma, vedemo su internet, la ricerca otimale xe pasar da una fonte a l'altra, confrontar, riveder, xe un lavoro longo e dificile se se vol risultati de un certo valor. Gaver i libri on line, ricercabili con i mezi informatici, xe tuta un'altra roba.

El libro stampado ormai, come la musica, xe in progresiva sparizion. Va ben per letura distensiva, ma no per ricerche, forsi nianche per studio. I podesi pensar a forme de abonamento per le consultazioni, tipo i giornai (che però quei del giorno no me interesa, caso mai me interesasi i archivi storici). El mondo cambia, speso in pezo, ma altre volte per fortuna in meio. Gavemo una potenzialità tecnologica che pol permeter de portar avanti studi impensabili fino a pochi anni fa. Ghe vol sfrutarla e no ignorarla per interese de pochi. Del resto se un dipendente qualsiasi no tien diriti de proprietà de quel che fa, perché studiosi, compositori, scritori, ecc. no podesi eser consideradi come tuti i dipendenti? Eser pagadi, come xe giusto, per quel che i ga fato a vantagio de tuti, tignir el nome sule loro opere a loro merito, ma poi i loro lavori dovesi diventar de proprietà comune, liberi insoma. Questa saria una società funzionante e penso che se uno che scrivi, ad esempio, un libro, poi va ad un uficio preposto che, se no i lo giudica fasullo o con informazioni sbaiade (ma no tipo censura) i ghe lo publica su internet e i lo retribuisi adeguatamente... eco, la gente saria più invoiada a darse da far, piutosto che dover zercar un editor che xe dificile che te cioghi in considerazion, che valuta principalmente i interesi comerciali (e no quei culturali) e che pol anche suceder che te rubi el lavoro.


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Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:Il libro della principessa Stefania Come non fui imperatrice è stato più volte ristampato. Lo ricordo qua e non in libri su Trieste, perchè di Trieste parla ben poco..
Per adesso (non l'ho finito) trovo questa nota su Trieste: il momento è quello del 500enario della Dedizione del 1882, e la futura erede al trono scrive che:

<Verso la fine di settembre le feste inaugurali di una Esposizione ci fecero partire per Trieste [...] e il carattere politico del viaggio imperiale poteva mettere in pericolo le buone trattative da poco iniziate con l'Italia. La solennità che si intendeva conferire alla dimostrazione parve infatti una provocazione ad alcuni irredentisti i quali decisero di cogliere l'occasione per commettere un attentato [...]>

Babatriestina nel topic Gli imperatori a Trieste si domandava
babatriestina ha scritto:e del guasto o attentato ala nave che partiva de Miramar- te disi che ghe ga messo el zampin Oberdan anca là? :wink: :-D
<La sera del secondo giorno della nostra permanenza, il Lloyd triestino aveva intezione di dare una festa sulla nave Berenice [...] trasformata in una stupenda sala da ballo [...] ma mentre stavo per vestirmi mi fu detto che il ballo era rimandato [...] si era scoperto che qualcuno aveva aperto una falla nella nave. In tal modo la nave sarebbe affondata proprio mentre la festa toccava il suo culmine. [...] La nostra residenza fu il castello di Miramare. [...] prendemmo parte poi a tante feste. Le più belle furono sempre quelle a bordo di navi da guerra.>


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Messaggio da AdlerTS »

Ancora su Trieste (1885):

A Trieste il partito irredentista diventava di giorno in giorno più forte [...] fui perciò invitata con un grande seguito a Miramare con il pretesto dei bagni di mare [...] gli inizi non furono facili [...] sulle piazze si cantavano spesso canzoni antiaustriache e si sentivano spesso grida di "abbasso l'Austria" [...]ma io mi muovevo liberamente per la città, anche dove la folla era più numerosa [...] ebbi presto la soddisfazione di constatare un certo successo. Tutti nelle vie mi riconoscevano e mi salutavano gentilmente. Se mi fermavo al mercato a fare acquisti, parlavo liberamente coi venditori. [...] Le grida sediziose non si udivano più. risuonavano anzi canzoni patriottiche. [...] a Vienna mi era vietato uscire per strada a piedi.


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AdlerTS ha scritto:ebbi presto la soddisfazione di constatare un certo successo. Tutti nelle vie mi riconoscevano e mi salutavano gentilmente. Se mi fermavo al mercato a fare acquisti, parlavo liberamente coi venditori. [...]
in effetti, dal libro, la povera Stefania sembrava sopportare il matrimonio con un marito che non l'amava e non lo nascondeva proprio con la prospettiva di diventare imperatrice e le frequenti assenze di Elisabetta le davano l'occasione di presentarsi come Prima Dama dell'Impero. A Trieste le Stefanie, soprattutto nella variante Stefi erano molto diffuse, ancora cinquant'anni fa conobbi parecchie "siora Stefi".


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