Sinico, Francesco e Giuseppe

a Trieste ghe xe un teatro Comunal che de oltre 200 anni fa opere, balletti, concerti... e altri teatri che fa spettacoli musicali de tipo classico: contene storie vece e resoconti de spettacoli attuali..
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Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da AdlerTS »

A Trieste gavemo via Sinico: Francesco o Giuseppe ?

Francesco Sinico nacque a Trieste il 12.12.1810. Studiò pianoforte e composizione con il maestro di cappella alla cattedrale e concertatore al teatro Comunale di Trieste, sig. Farinelli.

Nel 1841 scrisse per il teatro Mauroner l'opera "I virtuosi in Barcellona" che sortì ebbe un buon successo, seguite dalla Rosmunda e la Zaira, che però rimasero incomplete, essendo molto occupato con le scuole popolari di canto da lui fondate in Trieste.

Morì in Trieste il 18.08.1865, lasciando posto al figlio Giuseppe.


Giuseppe Sinico nacque il 10.02.1836.

Cominciò a studiare violino a 10 anni e più tardi violoncello.

A 15 anni avea già fatto eseguire parecchie sue composizioni ecclesiastiche ed a 16 veniva scritturato quale maestro dei cori al teatro di Fiume, mentre due anni dopo ottenne ebbe gran successo la prima sua opera "Marmetta" al teatro Mauroner, aggiornata nel 1862 al teatro Armonia. Si bloccò dallo scrivere il Don Carlos quando venne a sapere che Verdi stava musicando il medesimo soggetto.

Viene ricordato con particolare importanza il Padre nostro di Dante scritto per il sesto centenario dalla nascita del poeta, celebrato nella sala del Comunale di Trieste .

Maestro direttore nelle chiese greca ed illirica, dovette sacrificare la carriera di compositore per essere sostegno della numerosa sua famiglia alla morte del padre.


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Messaggio da rofizal »

Bene!! :-D :-D

Continuemo a ricostruir la storia dei "nostri" personagi, magari con vie dedicade, ma tropo poco conosudi dai stesi triestini. Mi credo che a scola se dovesi insegnar anche un poco de storia locale. No xe concepibile che chi nasi e vivi qua (trane pochi eletti) non sapi nula dela storia dela propria cità.


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Messaggio da rofizal »

Go trovado ancora qualche notizia sui fradei Sinico su "I Maestri di musica italiani del secolo XIX - notizie biografiche raccolte dal professor Giovanni Masutto" publicado a Venezia nel 1882 (terza edizione), quando Giuseppe Sinico iera ancora in vita..

Ve riporto quanto el disi a proposito.

------------------

SINICO FRANCESCO, nacque in Trieste il 12 dicembre 1810.
Studiò il pianoforte col maestro Andreuzzi, indi composizione coll'illustre Farinelli allora maestro di cappella alla cattedrale e concertatore al teatro Comunale di Trieste.

Nel 1841 scrisse per quel teatro Mauroner, ora distrutto da un incendio, I virtuosi in Barcellona, opera semiseria che sortì un esito felicissimo; in seguito ne scrisse altre due, la Rosmunda e la Zaira, che però rimasero incomplete, essendo tutti i suoi pensieri rivolti, alle scuole popolari di canto da lui ideate e più tardi, a tutto suo merito, fondate in Trieste.

Oltre alle succitate opere, scrisse molta musica ecclesiastica, inni, canzoni popolari e quanto occorreva di studi e metodi per le accennate sue scuole.

Morì in Trieste il 18 agosto 1865, lasciando però all'arte, oltre quanto ei fece, un degno erede del suo nome nella persona del proprio figlio Giuseppe.

--------------

SINICO GIUSEPPE ebbe i natali nella stessa Trieste il 10 febbraio 1836.

A 1O anni, il padre, scorgendo in lui spiccatissime inclinazioni musicali, gli fece studiare il violino col maestro Coronini, mentre egli stesso lo istruiva nel solfeggio e nel pianoforte, su cui già da solo, per naturale ingegno, strimpellava quanto venivagli dato di sentire, canti o suoni. Più tardi poi il violoncello col rinomato Bruno e i principi d'armonia col padre.

A 15 anni avea già fatto eseguire parecchie sue composizioni ecclesiastiche ed a 16 veniva scritturato quale maestro dei cori al teatro di Fiume.

Due anni dopo ottenne un vero successo entusiastico colla prima sua opera Marinella data a quel teatro Mauroner. Riveduta di poi ed in parte cambiata, la riprodusse nel 1862 nella stessa sua città al teatro Armonia.

Nel 1859, per quel teatro Comunale, scriveva il suo capolavoro : I Moschettieri, opera che acquistata dal Ricordi, si diede a Firenze, a Torino (per parecchie stagioni) a Reggio d'Emilia, a Genova, a Verona, a Nizza, a Piacenza, a Vercelli, a Cuneo, a Pesaro, ad Ancona, ed in altri luoghi ancora.

Nel 1861, allo stesso Comunale, si presentò coll'Aurora di Nevers, riprodotta poi al Carcano di Milano, e due anni dopo, diede in Lugo, nella stagione della Fiera, una quarta opera scritta per commissione dei conjugi Tiberini : l'Alessandro Stradella.

Si era accinto a scrivere anche il Don Carlos, ma allorché dai giornali seppe che il Verdi stava musicando il medesimo soggetto, abbandonò tosto il suo proposito.

Lungo sarebbe l'annoverare quanto ei scrisse ancora di musica ecclesiastica e da camera. Quello però che merita particolare menzione, poiché da solo basterebbe ad illustrare un maestro si è il Padre nostro di Dante scritto pel sesto centenario dalla nascita del sommo poeta, celebratosi anche a Trieste, nella sala del Comunale.

Male per l'arte che in questo frattempo gli morisse il padre, dappoiché rimasto unico sostegno della numerosa sua famiglia, dovette interrompere quasi del tutto la ben avviata carriera di compositore per continuare l'opera del padre, sia nella scuola popolare di canto, ora sostenuta dagli eredi Reyer, sia nelle chiese, greca ed illirica, dove tuttora è maestro direttore.

Tuttavia è da sperare ancora nell'attività artistica del Sinico, tanto più che è già voce pubblica, egli stia musicando un libretto di Ernesto Palermi intitolato Spartaco.


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Messaggio da babatriestina »

L'Archeografo triestino de due anni fa dedica un articolo de una sessantina de pagine: Guido Botteri: I Virtuosi in Barcellona e Marinella, opere liriche di Francesco e Giuseppe Sinico, libretti di Domenico Rossetti e Pietro Welponer


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Messaggio da AdlerTS »

rofizal ha scritto:Due anni dopo ottenne un vero successo entusiastico colla prima sua opera Marinella data a quel teatro Mauroner. Riveduta di poi ed in parte cambiata, la riprodusse nel 1862 nella stessa sua città al teatro Armonia.
Go letto che Radio Litorale Adriatico (el nome assegnado a Radio Trieste nel peridodo nazista), dovendo sceglier la sigla ufficiale per le trasmissioni, ga optado prorpio per el motivo del prologo della Marinella de Sinico, definindolo come "inno di Trieste". Oggi chi saveria cantichiarlo ? :-)


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:
r el motivo del prologo della Marinella de Sinico, definindolo come "inno di Trieste". Oggi chi saveria cantichiarlo ? :-)
in teoria dovessi saverlo quei dela Ginnastica triestina.
Comunque, cito del longo articolo del Archeografo, per far veder che de sto toco se ga appropriado tanti:
nel 1938, nel trentesimo anno della morte de Sinico, Gino de Farolfi ga tegnudo una commemorazion e dopo aver definido Sinico "l'espressione più alta e più fiera del secondo ottocento irredentista, "fusione ideale di artista e di patriota, pronto in ogni evento a servire in umiltà di gregario la Santa Causa", fa riferimento a una ripresa del 1 novembre 1883, al solito Politeama Rossetti, sede storica dele manifestazioni musicali irredentiste, che nei giornai del epoca no riferiva molto per la censura de allora, riporto come cita el Archeografo:
Figurarsi quale odioso affannarsi e infierire della polizia austriaca quando alla fine del "prologo" il coro iniziò il canto ch'era nel cuore e sulle labbra di tutti, scoppiò nel teatro, gremito fino ne' più lontani angoli morti,tale una tempestosa dimostrazione di sentimento italiano in odio "all'orgoglio dell'oppressor" che con bestiale furia imperialregia si gittò sulla folla: il pubblico fu letteralmente cacciato dal teatro, dopo che il commissario di servizio aveva ordinato la sospensione dello spettacolo, e non pochi furono gli arrestati..


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Messaggio da AdlerTS »

Curioso: in teoria i nazisti lo gaveva scelto per la radio perché lo considerava non ligado all'Italia :roll:


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Curioso: in teoria i nazisti lo gaveva scelto per la radio perché lo considerava non ligado all'Italia :roll:
esatto, xe quel che disevo mi co disevo che ognidun de sto inno ga interpretado come che voleva. Ma i nazisti no iera miga indipendentisti, po?
xe che nela storia del opera el coro che lo canta, lo canta.. contro un'invasione veneziana!


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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da cenerentola82 »

(Lassemo perder la scelta delle immagini .... tropi triculori)


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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Altre volte parlavi de l'inno a san Giusto e no savevo de che musica parlassi. Adesso che lo go sentì, me son ricordà che radio Trieste lo trasmetteve, me par quasi come jingle in certe trasmissioni.

Quando go sentì la musica me son ricordà che la sentivo cantichiar per scherzo con le parole "Viva san Giusto ladro de galine".
  1. Savè dirme perché?
  2. Chi che la cantava cusì? Iera una storipadura perché la canzon gaveva significati politici?
  3. Esisti un testo uficial co le prole de sto inno?
  4. Della parodia esisti solo sti due versi o xe una parodia lunga? Se xe cusì, come la va avanti?


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da babatriestina »

sula parodia, ghe ne go sentido parlar ma no so gnente, per el testo, gavevo fatto un post dedicado ai vari riportando le varianti .
Xe curioso che nell'opera Marinella i triestini canta l'inno durante el assedio venezian, quindi el xe a favor del Comun e semmai filoasburgico e antivenezian, po con la variante fin ottocentesca el xe deventado inno quasi irredentista ( Tribel butava de quela parte e i lo gaveva scritto per la Ginnastica Triestina), per vegnir ripreso in chiave indipendentista nei anni 50 del Novecento.


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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da Piereto »

Dopo la recita del 1883 de la marinella al Rossetti,xe sta fato un lavoro de ricerca al museo Schmidl ,e de ricostruzion del spartito dell'opera da parte del M°Zannerini,e se lo ga rappresentà in forma de concerto ,perchè no iera i bori per farlo come che se dovesi, prima al Tripcovich el 3 genaio, e adeso el 24 ottobre 2010 al Verdi ,cioè dopo 156 ani da la prima. A la fine del primo ato ghe xe quel nostro ino a san giusto,che el dovesi esser el nostro ino nazionale. Dell'ino esiste almeno tre versioni come testo ,e l'ultima filo italiana xe sta fato per casa Ricordi.L'opera Marinella,ambientada su la fine del 1500 parla de una triestina che la se inamora de un comandante venezian che alogia ne la locanda de su pare, e ga combatù contro le trupe triestine, e che el fa el governator militar de trieste. De ela xe anca inamorà un galopin del pare, che Marinela no ama.Sto masgaibero ricata el pare de Marinela che el xe anche lu un poco de bon (el ga copà qualchidun)e no lo denuncia in cambio del consenso paterno a sposar la fia. Cusì Marinela no la vol sposarse col ricatador e no la riva a sposarse nianche col governador venezian,perchè el xe promeso ad una dama veneziana.Cusì dopo de un dueto la decidi de coparse ,e su la sua morte col coro che canta una barcarola ,che no xe la bavisela, cala el sipario. Par una monada,ma....la musica xe orechiabilissima ,la xe piena de sprint,xe un Verdi prima maniera,la dura relativamente poco.Un vero sucesso allora nel 1854 come adeso. De sta opera se pol trovar sia el Cd audio che uno video.


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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da Piereto »

Za che son ancora qua,saria sai bel poder ricuperar l'opera de Sinico ,i 4 moschettieri ,visto el sucesso italian che la ga fata girar per el bel paese , e el cui spartito xe sta comprà da Giovanni Ricordi e che se trova in casaforte a Milan. Penso che anche Spartaco ,ultima opera de Sinico dovesi eser sai interessante perche scrita nel 84 , in quanto forse ghe podesimo trovar qualcosa de Wagner,morto l'ano prima.Speremo nell'opera de ricerca de qualche anima bona.


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Re: Sinico, Francesco e Giuseppe

Messaggio da babatriestina »

Grazie. Chissà chi che pol gaver i manoscritti dei spartiti de Sinico..


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