Puglia

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comincio qua un lungo resoconto fotografico ( ma non solo) della mia vacanza pugliese. Aggiungendo somiglianze e differenze con Trieste, in fondo ci affacciamo sul medesimo mare, solo che da loro il sole ci sorge e non ci tramonta. Più fresco e più piovoso di qua, in questa occasione.
Impressione generale: palme, palme, olivi, olivi! con aggiunta di oleandri e fichi d'india.
Base, un albergo sul mare vicino a Marina di Ostuni, con una piscina in cui non ho mai messo piede, pe4rchè sempre in giro: per far bagni, Trieste mi basta e avanza!

la spiaggia alla sera

Inizio delle visite con la classica Alberobello e i trulli

per chi domandava se c'è una somiglianza con le casite carsiche?
beh, i trulli in città sono abitazioni e sono più grandi, circolari, ma si vedono pure trulli isolati fra gli uliveti, ma direi che l'aspetto sia abbastanza diverso, simile è principalmente la terra rossiccia e le pietre emergenti sotto gli ulivi, divisi da muretti a secco simili ai carsici.

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semmai, guardando i tetti dei trulli..




è ovvio che quando si ha a disposizione una pietra facilmente sfaldabile, si possono fare tetti in pietra, e in Carso nei paesi abbiamo diversi esempi del genere

nella prima foto si intravede anche un camino con estremità in ferro battuto dalla silhouette non diversa da certi nostrani

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sempre Alberobello

il faro di Torre Canne ( per inciso: Canne della battaglia c'è in Puglia, ma è più a nord di Bari)

un ulivo centenario

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Non mancano bougainvillee in fiore



o ibischi

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Una visita a un a masseria, che poi è anche agriturismo, non mancano capre e mucche

e i formaggi abbondano, qua e altrove

scamorze bianche non affumicate

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Locorotondo è uno dei tanti paesini bianchi, fioriti, barocchi, un po' come certe scenografie del Barbiere di Siviglia


si incontrano spesso monumenti in memoria di Aldo Moro

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a Locorotondo trovo un manifesto per le "Niviere". Sono l'equivalente pugliese delle nostre iazzere, luoghi dove conservare neve per rinfrescare in estate

Cìè una chiesetta in centro a Locorotondo, ma a me è piaciuta molto di più questa piccola gotica fatta dai signori angioini nel Trecento

con un bel rosone sulla facciata, memore della grande tradizione del romanico pugliese


questi rosoni hanno dei trafori come se fossero ventagli d'avorio

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Sulla costa, Egnazia, resti di una città romana con un piccolo museo, fotografia permessa solo su autorizzazione e per uso non commerciale, per cui le mie seguenti tre foto le pubblico con riserva di copyright:
i resti della Via Traiana, fra tracce di monumenti fra cui una basilica civile del tipo della nostra a san Giusto. La via ha ancora tracce di paracarri e pietre miliari

tramonto a egnazia

nel piccolo museo, un tipo particolare di vasi, caratteristico della zona:
sono di ceramica a fondo nero con decorazioni bianche e gialle, se vedono parecchi nei musei pugliesi , mentre finora in altri musei più grandi non li avevo mai notati

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Massafra, visitata per le chiesine rupestri con affreschi bizantini (forse anche artisti greci in fuga dagli iconoclasti), ma prima un'insegna un po' originale:



la cappella di san Leonardo

con un affresco di sant'Antonio Abate, qui molto venerato come protettore degli animali ( da noi a Trieste, venerato il 15 gennaio col nome di s Antonio del porco)

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la chiesa-grotta della Candelora


con una Presentazione al tempio

la cittadina è divisa in due da un burrone detto la Gravina, su cui si affacciano alcune di queste chiese, con ricca vegetazione di fichi d'India e fichi comuni

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La piazzetta principale di Massafra

e raggiungiamo Taranto, città dalla posizione particolare, la città antica sta su un'isoletta collegata a lla terraferma da due ponti e che divide il porto esterno ( il mar grande) dal porto interno ( il Mar piccolo, soprattutto pieno di "pedocere"). Purtroppo la giornata non prometteva bene e la passeggiata in centro non c 'è stata, comunque si vedono cartelloni come questo:

chi si rivede? URBAN, il progetto per la riqualificazione dei centri degradati!!
e difatti, dal pullman, l'aspetto del vecchio centro mostra una penosa decadenza

per fortuna, passato il ponte, la parte ottocentesca è meno in degrado , tranne la pena di vedere alcuni cani randagi che ci seguivano con l'aria disperata "mi prenderesti come padrone?"
il parco davanti al Museo ( ore MARTA) ha un chiosco vagamente liberty, e ne ho visti diversi, come se stesse per accogliere una banda militare ottocentesca

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Il Museo archeologico di Taranto vale la pena di arrivarci ( vaut le voyage come dicono le guide Michelin..) è stato recentemente rinnovato ed espone solo una piccola parte dei suoi tesori, ma quello che mette in mostra è già eccezionale. Sono soprattutto famosi i gioielli greco ellenistici, che hanno fatto l'argomento di una mostra Gli ori di Taranto ed anche la mostra Le arti di Efesto qui a Trieste alle scuderie di Miramare un pochi di anni fa, che mi vergogno di aver perso. Anche qua, foto su concessione, per cui copyright stretto:
io ho l'impressione comunque che, pur adeguandosi alle norme nazionali dei musei italiani, a questi musei un po' di pubblicità non dispiaccia, visto che, mentre a Trieste ti assalgono col Nosepol e semmai se proprio chiedi ti fanno firmare la richiesta, qui è in bella vista la scritta Non si può fotografare senza autorizzazione: richiederla all'ingresso
una parte dedicata a alla scultura greca locale: Taranto era colonia dorica, ma non c'è nulla di spartano, anzi l'arte è finissima, come si vede in questo capitello con una specie di arpia


sarò un po' parca nel postare fra le tante foto fatte, ma alcune valgono la pena: diademi ellenistici

questo è uno dei più famosi, per la raffinatissima lavorazione

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anche questo, a nodo, è famosissimo e riportato in tutti i libri che parlano di gioielli antichi

questo raffinatissimo orecchino a pendente è uno dei simboli del museo

questa foto è meno ben riuscita, ma mostra un anello d'oro massiccio con una testa femminile che io avevo pensato potesse essere una dama imperiale romana, e invece è presentato come una dama dei Tolomei d'Egitto, insomma Cleopatra o una sua antenata

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ci sono anche armi italiche come questo elmo

e questa stupenda testa di Artemide

poi sono esposti alcuni mosaici romani, vi mostro uno col nodo di Salomone che piace a Macondo
altri sono impaccati e allineati lungo i muri, tutto il secondo piano coi vasi greci classici è ancora chiuso e anche queste sale sono state riaperte da poco

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avviandoci verso il ponte girevole (uno dei due che collega la Taranto vecchia con la terraferma) si vedeva venir su un temporale, un classico "neverin"

da oltre il ponte, si butta l'occhio sul solito castello svevo, angioino, aragonese

a questo punto, mentre risalivamo in pullman, si sono aperte le cateratte del cielo, addio passeggiata e tutto quello che ho visto, da dietro il finestrino, è la nuova "concattedrale" neogotica nella città nuova

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Martina Franca, una cittadina famosa anche per un festival Musicale della Val d'Itria, è anch'essa una graziosa cittadina su un colle, con un palazzotto ducale

una chiesa barocca costruita in quella bella pietra chiara dorata-rosata locale, con un aggraziatissimo san Martino sulla facciata

una bella cupola

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lo chiamano barocco ( pugliese) ma la grazia fa già presagire il rococò, un po' come i grandi monasteri bavaresi.. esiste anche un aggettivo barocchetto, non so se sia il caso di applicarlo qua.. certo siamo lontani dalle grandi opere berniniane

altari colorati e vivaci

e questi begli angioletti pendenti dalla bifora

sono molto più chiari e luminosi, per dire, che non i nostri altari di S Maria Maggiore...

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Castel del Monte un classico, il famoso castello di Federico II di Svevia. Ben restaurato e ripulito, purtroppo i restauri continuano e il piano superiore non è agibile. Non è un dramma, visto che l'interno è alquanto vuoto, nell'ottocento soprattutto era ricovero di sbandati, briganti, balordi..


quello che non mi aspettavo, forse perchè lo avevo visto soprattutto in foto bianconere, è il contrasto fra la pietra del castello ( chiara, restaurata) e i portali e le colonne di una "breccia corallina" a fondo rosso, oltre agli inserti in marmo, per quel che è rimasto.
Il portale

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il perfetto ottagono anche nel cortile interno

le facciate interne del cortile

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volte gotiche nelle sale interne

e le scale che non abbiamo salito



Trani: una deliziosa cittadina affacciata sul mare, con una bella cattedrale romanica, purtroppo in parte in restauro per cui ricoperta da teli
La posizione della chiesa è veramente bella