I canéderli, ricetta trentina-tirolese

gavè ricette triestine de condivider? volè parlar de roba che se magna e se bevi a Trieste? zerchè una ricetta che gavè dimenticado? e se ve sbrissa una non triestina.. ve perdonemo, se la xe bona!
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Elisa
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I canéderli, ricetta trentina-tirolese

Messaggio da Elisa »

Ingredienti:
500 grammi di pane raffermo
2 uova
1 cipolla piccola
1 lucanica fresca
50 grammi di prosciutto cotto
burro
olio d' oliva
un mazzetto di prezzemolo
una manciata di formaggio grattugiato
un cucchiaio di farina bianca
mezzo litr o di latte
brodo

In una terrina mettere il pane tagliato a piccoli dadi e bagnarlo con il latte tiepido lasciando che lo assorba bene per alcune ore. Spappolare il pane con una forchetta, quindi incorporarvi le uova, la lucanica sbricciolata e soffritta con la cipolla in olio e burro, il prosciutto tagliato finemente, il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e la farina. Amalgamare con cura gli ingredienti, e formare con il composto (meglio con le mani bagnate) delle palle grandi che dovranno avere un diamentro di circa 8-10 cm., passarle nella farina bianca e gettarle nel brodo bollente facendo cuocere per circa 15 minuti.
Si possono servire asciutti con burro fuso e formaggio, oppure con contorno di gulash o coi i crauti.

Consigli:
provare mettendo prima un solo canederlo nel brodo bollente, e se dovesse disintegrarsi sarà utile aggiungete alla pasta ancora un po’ di farina.
Non si dovranno mai tagliare i canederli con il coltello, sarebbe come un offesa alla cuoca, visto che devono rimanere morbidi e quindi devono essere tranquillamente tagliati con il cucchiaio o la forchetta.
Al giorno d'oggi, i canederli si sono evoluti ed infatti li possiamo fare con tutti i tipi di farciture sempre diverse: i classici allo speck o formaggio, con gli spinaci, con le erbette ecc., o......bei "sgionfoni" come quelli di Mandi che dice: "io ci metto come affettati "bologna, speck e lucanica".....
Per sicurezza: :lol: "sgionfon" è un classico del dialetto trentino per dire: grassone, abbondantone, golosone ed anche molto nutritivo....
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mandi_
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Re: I canéderli, ricetta trentina-tirolese

Messaggio da mandi_ »

Ebbene sì, non posso proprio fotografare i canederli che ho cucinato stasera , perchè me marì ed io li abbiamo appena mangiati. Finito tutto, Anche se di solito ne preparo molti.
Allora, pur sentendomi a disagio per tanta bravura culinaria di Elisa, esprimo il mio modesto commento.
Io uso la ricetta di mia mamma e di mia nonna.Ognuno di noi ha "nella testa" e nel palato il sapore dei cibi della sua infanzia, e poi, giovane sposa, ho dovuto imparare a fare i canederli, se volevo diventare una brava donna di casa, far contento me marì (e no farme meter fora dalla porta!).
Io preparo i canederli nello stesso modo di Elisa , con alcune differenze: io non peso gli ingredienti, macino il pane nel tritacarne, aggiungendo via via gli affettati, l'aglio (1 spicchio, al posto della cipolla),il prezzemolo, la lucaniga (non fritta). Cioè aggiungo "quello che tira il pane". Metto un uovo solo.
Mi sembra che per il resto tutto sia uguale.
Mio marito li gradisce sempre in brodo, di verdura o di carne; ultimamente però si è diffusa l'abitudine di accompagnare i knoderln anche con il sugo di lepre(non preparato da me, morirei!). Da noi assolutamente non vengono chiamati "knoderln", ma proprio canederli.
Per quanto riguarda, cara Elisa, i canederli "sgionfoni",è tutta colpa della mia mamma che mi ha abituato ai gusti saporiti. Ad esempio, quando sono andata in Alto-Adige/Sudtirol,ed ho mangiato i Knoderln tipici , non li ho mai apprezzati più di tanto, perchè per me(e anche per me marì) sono troppo "slànguidi"(cioè insapori). D'altra parte, paese che vai, usanza che trovi. La mia ricetta viene dalla val dei Laghi (Lago Toblino e dintorni).
Ciao.
Però tra qualche giorno vorrei provare i gnochi de pan de la nona Picia!
Mandi


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry

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