Ruk
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- babatriestina
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Re: Ruk
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... car#p46020Canada ha scritto:Conosco il modo di dire: te me dà un ruk fino a casa? (mi dai un passaggio...).
Ma "ruk" - da cosa deriva?
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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Re: Ruk
Canada ha scritto:Conosco il modo di dire: te me dà un ruk fino a casa? (mi dai un passaggio...).
Ma "ruk" - da cosa deriva?
La possibile derivazione dallo sloveno viene esclusa subito dopo per la parola rucar che viene fatta derivare direttamente dal tedesco. Misteri delle etimologie...Mario Doria - Grande dizionario del dialetto triestino ha scritto:Dal tedesco "ruck" scossa, scossone, crollo. Dal tedesco la voce è passata anche allo sloveno ruk; teoricamente pertanto la parola potrebbe essere derivata dal tedesco non direttamente ma attraverso quest'altra lingua.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Ruk
De cosa deriva „ruc“ o „ruk“?
Mi son forsi la persona meno adata per dir la sua, perché manco 60 ani de Trieste. Co’ se diseva darghe un ruc, se intendeva dar un sburton (dare una spinta o spinterella). In tedesco, almeno qua in Germania, la parola Ruck (sostantivo) o rücken (verbo) vol dir sempre un trasferimento in senso lato: vorrücken = avanzare, zusammenrücken = stringersi. Nele espresioni idiomatiche “sich einen Ruck geben” vol dir „scuotersi“ „vincere la propria paura“. Mai sentido in senso de pasagio o analogo. Inveze che derivar dal tedesco, no pol darse che derivi dalo slavo? E cioè dala parola RUKA = MANO? Come diseva la Citadela: È un pensiero da coltivare nelle lunghe serate invernali.
Mi son forsi la persona meno adata per dir la sua, perché manco 60 ani de Trieste. Co’ se diseva darghe un ruc, se intendeva dar un sburton (dare una spinta o spinterella). In tedesco, almeno qua in Germania, la parola Ruck (sostantivo) o rücken (verbo) vol dir sempre un trasferimento in senso lato: vorrücken = avanzare, zusammenrücken = stringersi. Nele espresioni idiomatiche “sich einen Ruck geben” vol dir „scuotersi“ „vincere la propria paura“. Mai sentido in senso de pasagio o analogo. Inveze che derivar dal tedesco, no pol darse che derivi dalo slavo? E cioè dala parola RUKA = MANO? Come diseva la Citadela: È un pensiero da coltivare nelle lunghe serate invernali.
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Re: Ruk
io in dame un ruk ho sempre pensato ad un'idea di trasporto : dame un ruk fin casa.. e co ruco in montagna, ruco coi pie, più che cole man..
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Re: Ruk
eco, mi la intendessi questa , sentindola, che la machina se gaveva bloccado e o i me la ga zucada col cavo o i me ga dado un sburton ( presempio, co restavo zo de batteria cola mia vecia 500)Zigolo ha scritto:
-nel senso de urtàr: i me gà rucà l'auto
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