il più recente, Austria cuore d'Europa di Steven Beller, della casa editrice triestina Beit, che sta pubblicando storie di Paesi mitteleuropei o vicino:
L'autore è anglosassone, per dire che dovrebbe essere fuori dalle partecipazioni delle tifoserie locali, e cerca di seguire l'Austria dapprima nel formarsi della Marca Austriaca dei Babenberg , quella asburgica, fino all'Austria fra le due guerre, l'Austria dell'Anschluss e l'Austria del dopoguerra. Si conclude prima della triste fine di Haider. Interessante sotto parecchi aspetti, anche per l'accento su certi aspetti rimossi della storia, a volte a mio parere un po' opinabile soprattutto nella prima parte. Interessante la rivalutazione della "Vienna rossa" e del contrasto, soprattutto nels econdo dopoguerra, secondo l'autore, fra la Vienna innovatrice e la campagna tradizionale.
Il secondo è un po' più vecchio, di Alfredo Pieroni, Austria infelix
l'autore è italiano ed aveva già scritto una Gaia Apocalisse sempre sulla finis Austriae, molto più scorrevole e di taglio più giornalistico ( a differenza dell'altro,che è di un autore che ha tenuto corsi universitari, in questo ritroviamo tutti i pettegolezzi, i misteri di Mayerling.. purtroppo diciamo che salta dalla fine dell'Impero a Haider con parecchi vuoti nel periodo intermedio, trattati invece molto di più dall'altro testo.
NB in entrambi Trieste compare poco più che di striscio... invece entrambi concludono con molte perplessità riguardo a Haider..
Qualcun altro li ha letti? che impressione ne ha riportato?
