VII. Distretti suburbani.
Il babbo teneva appesa in casa una pianta topogràfica di Trieste e del suo territòrio dell' anno 1849, e Giusto faceva spesso confronti colla «nuòva pianta», e aveva già rilevato il ràpido estèndersi dell'abitato, che contìnua anche presentemente, l'interramento di vasti tratti, di mare per la costruzione di nuòvi pòrti e l'ampliamento delle rive e dei mòli di appròdo.
Non una ferrovìa, in quel tèmpo ; e la verdeggiante campagna giungeva fino all' Arsenale di artiglieria, alla Piazza della Barrièra, al civico spedale e al sito dove sorge il monumento a Domenico Rossetti. Piazza grande, detta allora di S. Pietro, aveva ben altro aspètto, chiusa com' èra da edifìci dalla parte del mare. La popolazione di tutta la città èra circa un quarto della presènte, che ammonta a più di dugèntomila ànime.
Ma il ràpido ingrandimento'di Trieste feci sì, che i luòghi abitati, un tèmpo discosti dalla città, vennero a trovarsi nelle sue immediate vicinanze; e cosi ne diventarono i sobborghi.
Ècco un prospètto del subùrbio.
Primo distretto: Servola.
Comprènde il rimanènte di Chiàrbola superiore (l' inferiore è unita a S. Vito) e. Da notarsi l' Orfanotròfio S. Giuseppe.
Secondo distretto: S. Anna.
Abbraccia S. Maria Maddalena superiore e inferiore. Ha il cìvico spedale sussidiàrio e i Vi appartiene anche il villàggio di .
Tèrzo distretto: Farneto.
Si estènde nel rimanènte dei rioni di Chiadino e Rozzòl e va fino a Longera. Vanta la pineta e l', il , , e su al Cacciatore, le casèrme militari e l'ippòdromo.
Quarto distretto: S. Giovanni.
Òccupa il sobborgo di Guardièlla e l' altra parte di Cologna. Ivi trovasi il per Trieste e l'Istria.
Quinto distretto: Roìano.
Oltre a , si allarga pure nel rimanènte di Scòrcola sul cui erto declìvio sale la
Sèsto distretto: Bàrcola.
La parte inferiore di è detta S. Bòrtolo, e al distretto appartiene anche una parte di Gretta. A Bàrcola c' è uno stabilimento balneare. La deliziosa rivièra, allargata a uso di passéggio fino a Miramar, conta bellìssime ville.
Libri de scola
Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
- babatriestina
- senator
- Messaggi: 41483
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
- babatriestina
- senator
- Messaggi: 41483
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Libri de scola
VIII. Distretti rurali.
Il babbo promise a Giusto di condurlo a vedere, secondo l' occasione, le còse più notévoli del suburbio, il quale, posto com' è quasi tutto sui còlli che circondano Trieste, ha un aspètto bellissimo colle sue terrazze di verzura, e invita a farvi delle amène passeggiate.
Ma quando giunse il giorno destinato a visitare l' altipiano, a salire sui monti vicini, Giusto èra fuòr di sé dalla giòia.
Smontati dal tranvai a Bàrcola salirono fino a che da Trieste sì scòrge sovrastare al Castello di MIramar.
Giunti a , che è come una continuazione di Contovello, si riposarono alquanto.
Il babbo mostrò a Giusto la carta dei dintorni di Trieste e gli spiegò che due sono i distretti rurali: quello di Prosecco e quello dì Opicina.
Il distretto di Prosecco (villa di 1170 abitanti con la frazione di
e la località di Miramar, comprende Contovèllo (930 ab.) e S. Croce (1780 ab.).
«Ora passiamo nel distretto di Opicina», disse il babbo; e, anziché avviarsi per la strada carrozzàbile, lo condusse per la cosidetta
e per il che offrono vedute oltremòdo incantévoli di Trieste e del suo golfo e danno un' idèa esatta della formazione dei monti e della vegetazione.
Fatta una sòsta all' Obelisco di Opicina,
salirono sulla .
Giusto non aveva veduto in vita sua un panorama così splèndido e grandioso. Sotto l'immènsa vòlta celèste, aveva da una parte Trieste come in una grande carta topogràfica a rilièvo. Il Golfo si disegnava in tutta la sua ampiezza, da Pirano a Grado.
La catena dei Monti Vena sembrava una gigantesca e scoscesa muràglia sostenente l'altipiano, detto Carso.
Il babbo gli mostrò, lontano, le Alpi Giulie. Gli fece sapere che il Carso, cosi sassoso e pòvero di vegetazione, ha nelle sue viscere numerosissime gròtte e caverne, famose per ampiezza e bellezza.
Gli parlò della celebre Gròtta di Postùmia (Adelsberg), che si trova nella Carniòla, al di là del monte Nanos. Poi discesero e, passando tra le bèlle ville fatte edificare dai ricchi concittadini sì recarono nel villàggio e riposàrono.
Il distretto di (villa di 2000 ab.) comprende (210 ab.), , (tutte e due 820 ab.), (390 ab.), Padriciano (260 ab.) e Trebiciano (720 ab.)-
Lippizza ha l' Equile imperiale, in un magnifico bosco e prèsso Trebicìano si sprofonda un abisso il cui fondo vastissimo è a soli 19 mètri sul livèllo del mare.
Intanto aveva fatto nòtte e salirono nel carrozzone della ferrovia elèttrica; che doveva trasportarli giù giù, fino in Piazza della Casèrma.
Quando passarono prèsso l' , posto a 38O mètri sul livèllo del mare, Giusto spalancò gli òcchi per vedere mèglio: gli pareva che il cièlo stellato continuasse anche sotto i suoi piedi. Pòi capi ch' èra la città, scintillante nella sua splèndida illumìnazione.
L'ultima immagine l'ho presa da una copertina di un libro degli anni '60, ed è una riproduzione di un quadro di Glauco Cambon, pittore triestino, che rappresenta appunto all'epoca Trieste vista di notte dall'obelisco.
E il sentiero Stefania, grrr.. dovevo percorrerlo la domenica della bora, ma hanno sospeso la gita..
sicuramente ci sono altri link ed altre immagini, ma è intanto un'illustrazione per chi vuole visualizzare quanto descritto. I link portano ai luoghi come ne parliamo nel forum, sia come sono oggi sia come erano un tempo. Ah, sì, i due sulla Napoleonica sono mia nonna e mio papà bambino!
Il babbo promise a Giusto di condurlo a vedere, secondo l' occasione, le còse più notévoli del suburbio, il quale, posto com' è quasi tutto sui còlli che circondano Trieste, ha un aspètto bellissimo colle sue terrazze di verzura, e invita a farvi delle amène passeggiate.
Ma quando giunse il giorno destinato a visitare l' altipiano, a salire sui monti vicini, Giusto èra fuòr di sé dalla giòia.
Smontati dal tranvai a Bàrcola salirono fino a che da Trieste sì scòrge sovrastare al Castello di MIramar.
Giunti a , che è come una continuazione di Contovello, si riposarono alquanto.
Il babbo mostrò a Giusto la carta dei dintorni di Trieste e gli spiegò che due sono i distretti rurali: quello di Prosecco e quello dì Opicina.
Il distretto di Prosecco (villa di 1170 abitanti con la frazione di
e la località di Miramar, comprende Contovèllo (930 ab.) e S. Croce (1780 ab.).
«Ora passiamo nel distretto di Opicina», disse il babbo; e, anziché avviarsi per la strada carrozzàbile, lo condusse per la cosidetta
e per il che offrono vedute oltremòdo incantévoli di Trieste e del suo golfo e danno un' idèa esatta della formazione dei monti e della vegetazione.
Fatta una sòsta all' Obelisco di Opicina,
salirono sulla .
Giusto non aveva veduto in vita sua un panorama così splèndido e grandioso. Sotto l'immènsa vòlta celèste, aveva da una parte Trieste come in una grande carta topogràfica a rilièvo. Il Golfo si disegnava in tutta la sua ampiezza, da Pirano a Grado.
La catena dei Monti Vena sembrava una gigantesca e scoscesa muràglia sostenente l'altipiano, detto Carso.
Il babbo gli mostrò, lontano, le Alpi Giulie. Gli fece sapere che il Carso, cosi sassoso e pòvero di vegetazione, ha nelle sue viscere numerosissime gròtte e caverne, famose per ampiezza e bellezza.
Gli parlò della celebre Gròtta di Postùmia (Adelsberg), che si trova nella Carniòla, al di là del monte Nanos. Poi discesero e, passando tra le bèlle ville fatte edificare dai ricchi concittadini sì recarono nel villàggio e riposàrono.
Il distretto di (villa di 2000 ab.) comprende (210 ab.), , (tutte e due 820 ab.), (390 ab.), Padriciano (260 ab.) e Trebiciano (720 ab.)-
Lippizza ha l' Equile imperiale, in un magnifico bosco e prèsso Trebicìano si sprofonda un abisso il cui fondo vastissimo è a soli 19 mètri sul livèllo del mare.
Intanto aveva fatto nòtte e salirono nel carrozzone della ferrovia elèttrica; che doveva trasportarli giù giù, fino in Piazza della Casèrma.
Quando passarono prèsso l' , posto a 38O mètri sul livèllo del mare, Giusto spalancò gli òcchi per vedere mèglio: gli pareva che il cièlo stellato continuasse anche sotto i suoi piedi. Pòi capi ch' èra la città, scintillante nella sua splèndida illumìnazione.
L'ultima immagine l'ho presa da una copertina di un libro degli anni '60, ed è una riproduzione di un quadro di Glauco Cambon, pittore triestino, che rappresenta appunto all'epoca Trieste vista di notte dall'obelisco.
E il sentiero Stefania, grrr.. dovevo percorrerlo la domenica della bora, ma hanno sospeso la gita..
sicuramente ci sono altri link ed altre immagini, ma è intanto un'illustrazione per chi vuole visualizzare quanto descritto. I link portano ai luoghi come ne parliamo nel forum, sia come sono oggi sia come erano un tempo. Ah, sì, i due sulla Napoleonica sono mia nonna e mio papà bambino!
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
- senator
- Messaggi: 41483
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Libri de scola
ormai xe finido.. se no volè meter su Wiki per zontar ancora immagini de allora!
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Libri de scola
Un lavoro degno di un libro, direi. Credimi, io qui dentro ci ho visto il cuore, l'amore per la tua città e una grande competenza. Baba, sei stata meravigliosa...Sai che ho imparato ad amare Trieste in modo grande. Io, che vengo da foresta, ti assicuro che quando verrò a Trieste la prossima volta, ripercorrò i luoghi da te descritti con le immagini, col cuore più grande e consapevole.
Veramente Trieste è meravigliosa, ma non lo penso solo per il passato ma anche per l'aspetto odierno, che grazie al Cielo ha conservato la sua bellezza spettacolare ed intrigante.
Mandi
Veramente Trieste è meravigliosa, ma non lo penso solo per il passato ma anche per l'aspetto odierno, che grazie al Cielo ha conservato la sua bellezza spettacolare ed intrigante.
Mandi
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
Antoine de Saint-Exupéry