Targhe e Lapidi

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babatriestina
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

macondo ha scritto:FISO (sic) LO SGUARDO...???
prova a goooglar "il guardo fiso" :-D
https://www.google.it/search?source=ig& ... 66&bih=643


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sono piccolo ma crescero
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Però semo onesti, a parte padre Dante, no xe che lo dopremo proprio ogni giorno, e su quela lapide me par proprio un esercizio de retorica.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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babatriestina
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Però semo onesti, a parte padre Dante, no xe che lo dopremo proprio ogni giorno, e su quela lapide me par proprio un esercizio de retorica.
anno 1923.. disi tutto.
Ma iera qua a Trieste una moda in certi ambienti irredentisti de parlar aulico. Xe Bazlen che nele sue memorie ridi ancora co el ga sentido la poetessa Nella Doria Cambon, che co el fio picio ( più o meno coetaneo e amico de mio papà) ga lassado cascar una spadina zogatolo, la ghe ga dito "Dario, raccatta il brando!" :lol:


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Nini Naridola
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

Continuo con la carrellata di lapidi. E' la volta di quella dedicata allo scultore Giovanni Mayer e posta sulla sua casa natale.
Traggo da Claudio H. Martelli le brevi note sulla sua biografia. Certamente Salvatore Sibillia nel suo "Pittori e Scultori di Trieste" lo tratteggia in un modo molto più completo.
Giovanni Mayer, nato a Trieste nel 1963, ivi morto nel 1943.
Di famiglia modesta iniziò a lavorare come scalpellino e frequentò i corsi di disegno del Banco Modello. Nel 1883 entrò all'Accademia di Milano dove nel 1890 aprì uno studio, ma tornò a Trieste per eseguire il monumento funebre della famiglia Paleologo. Fu scultore assai noto ed attivo. Sue le grandi figure del Faro della Vittoria. Fu anche valente modellatore di medaglie. Partecipò a numerose mostre in Italia e all'estero.
Come artista rimase legato ad un concetto naturalistico e seppe modellare e scolpire con potenza ma anche con movimento e leggerezza, specialmente nelle figure femminili che creò palpitanti di vita. Molti suoi monumenti sono in varie città italiane. Ritrasse personaggi illustri della città: Sinico, Caprin, Giuseppe Rota, Umberto Veruda ed altri. Sua è anche l'ampolla votiva per la tomba di Dante Alighieri a Ravenna che rappresenta una allegoria della città e delle terre ricongiunte all'Italia nel 1918.
Mayer Giovanni rwd.jpg
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babatriestina
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

Dove sia nato e quindi dove sia la targa non lo so, ma credo che digitando Mayer nel cerca del forum troveremo una caterva di immagini. E di tanti monumenti funerari.. per l'ampolla dantesca, è tutta una lunga storia che forse abbiamo con una foto non mia
Immagine
Immagine
essendo postata in un altro forum ( el SitodeSandro) l'ho solo linkata, ma essendo messa con imageshack suggerisco agli interessati di scaricarsela.
Alla gipsoteca del Museo Sartorio ci sono tutti i bozzetti delle ampolle del concorso.


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Nini Naridola
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

Sì, avevo postato anch'io delle notizie intorno all'ampolla di Dante; non avevo però raccontato la storia del cofano che era servito alla delegazione di Trieste per portare l'ampolla. Era stato costruito in legno massello dallo scultore Giuseppe Cova aiutato da mio nonno. Al ritorno da Ravenna con la teca vuota, non so per qual motivo rimase a mio nonno e si trova ancora a casa di mia sorella. E' un parallelepipedo in legno massello lucidato con un fianco incernierato alla base per l'apertura. In casa noi l'abbiamo sempre chiamata "l'urna de Dante". Sempre a casa di mia sorella fa bella mostra una delicata statua in gesso dal titolo "Convalesente" (è proprio scritto così sul basamento!) di cui copia l'ho vista proprio nella gipsoteca del Sartorio.


Nini Naridola
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

Per dar un aiutin, meto la foto de la casa del scultor Giovanni Mayer
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

vedo la casa, non vedo la lapide, e la me par assai trascurada


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

La lapide xe soto el pergolo, meza sconta da una tenda de un negozio. No xe facile vederla ... ti, infati, no te la gavevi vista quela volta che te son capitada de quele parti, no ssai tempo fa, come te ga contà de un'altra parte de sto Forum ... la xe in un rion popolare; pel momento no digo altro, ma fazo una domanda:- Dove se trovava sto Banco Modello, scola de disegno, che vien nominada sia dal Martelli che da Sibilia?


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

el sugerimento no me xe per gnente de aiuto..- :-( e se xe san Giacomo, xe posti che no passo mai..


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

Sì, in efeti la xe a San Giacomo, rion che anche mi conosso poco. In Piazza Puecher n° 5. La lapide xe abastanza sconta da la tenda del negozio Futura.
Me son domandà chi iera Puecher, ecco:
Edmondo Puecher



Nato a Rovereto (Trento) il 18 ottobre 1873, deceduto a Trieste il 25 novembre 1954, avvocato.
Si era trasferito, giovanissimo, con la famiglia a Trieste e si era laureato in Legge all'Università di Vienna. Tra l'inizio del XX secolo e lo scoppio della Prima guerra mondiale fu, a Trieste, uno dei principali esponenti del PSI. Eletto consigliere comunale, diresse la Cassa distrettuale di malattia e, il 30 ottobre 1918, fu designato vice presidente del Comitato di salute pubblica, creato nel periodo di transizione fino all'arrivo delle truppe italiane. Leader della corrente riformista del PSI, dopo l'avvento del fascismo, Puecher si ritirò dalla vita politica e si dedicò alla professione. Benché sorvegliato dalla polizia, non interruppe però i contatti con antifascisti e movimenti clandestini, tanto che nel luglio del 1943 fu lui a rappresentare il PSIUP nel Comitato dei partiti antifascisti sorto a Trieste e che, dopo l'armistizio, si trasformò in CLN. Arrestato dalle SS il 17 dicembre 1943 con altri membri del CLN, il mese successivo Puecher fu deportato a Dachau. Sopravvissuto alla durissima prova, al suo ritorno a Trieste, su designazione unanime dei partiti antifascisti, fu nominato presidente della Zona (massima carica civile durante il governo anglo-americano dell'epoca). Logorato dalle sofferenze patite nel lager, nel 1947 Edmondo Puecher dovette ritirarsi, per ragioni di salute, da ogni attività. A questo suo illustre cittadino, il comune di Trieste ha intitolato una piazza.


Nini Naridola
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

No ssai lontan xe ste altre due che dovessi esser più facili
Bombardamento10giugno44rwd.jpg
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

... e tacà...
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

Dedica sul basamento della statua a Osiride Brovedani
BrovedaniOsiride1rwd.jpg
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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

La vita di Osiride Brovedani
Per penetrare nel suo mondo occorre nominare le sue creature: la Fissan e la Fondazione Brovedani. In esse si racchiude la vita di un uomo, che, dopo aver raggiunto l'apice della sua attività creativa e produttiva si è voluto ricordare della sua base di partenza ardua, difficile e sofferta, che lo indusse, in uno slancio di umana solidarietà ed altruismo, a voler risparmiare a quanti più giovani poteva le sue sofferenze e offrire loro la sua esperienza per affrontare la vita con quella serenità e sicurezza che a lui erano mancate.

Nacque a Trieste nel 1893 da una famiglia modesta. Mentre frequentava la seconda liceo scientifico, fu costretto ad interrompere gli studi per collaborare al sostentamento della famiglia. Il suo primo impiego fu come galoppino tuttofare al giornale "Il Piccolo", grazie alla sua versatilità ed intelligenza, riuscì a passare da correttore di bozze a critico d'arte nel giornale "Il Lavoratore", che meglio esprimeva in quel tempo la sua ideologia politica. Continuando a studiare per conto proprio, scrisse anche un dramma e fece l'attore. Grande fu il suo amore per la montagna fino a divenire abilissimo scalatore.

Nel 1930 ad una fiera a Milano, il dott. Sauer, inventore della famosa Pasta di Fissan, gli propose di diventare rappresentante per tutta l'Italia dei suoi prodotti. Accettò il rischio di introdurre e propagandare una novità assoluta. Gli inizi furono difficilissimi ma la sua capacità e la sua volontà superarono ogni scoglio.

Venne aiutato molto dalla moglie che lavorò sempre accanto a lui. In quaranta anni fece della sua piccola ditta un'industria di importanza nazionale nel campo dei prodotti per l'igiene dei bambini.

Durante la seconda guerra mondiale per la sua origine semitica fu denunciato e portato alla Risiera di S. Sabba di Trieste. In seguito fu deportato nei campi di concentramento più tristemente noti di Auschwitz, Belsen e Buchenwald. Durante l'internamento, scrisse un diario che malgrado le pressioni di un suo compagno di prigionia, lo scrittore Giovanni Guareschi, non volle mai pubblicare. Il manoscritto venne stampato dalla Fissan per onorarne la memoria, dopo la sua morte


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

Nini Naridola ha scritto:Sì, in efeti la xe a San Giacomo, rion che anche mi conosso poco. In Piazza Puecher n° 5
Edmondo Puecher




NTra l'inizio del XX secolo e lo scoppio della Prima guerra mondiale fu, a Trieste, uno dei principali esponenti del PSI. Eletto consigliere comunale, diresse la Cassa distrettuale di malattia e, il 30 ottobre 1918, fu designato vice presidente del Comitato di salute pubblica, creato nel periodo di transizione fino all'arrivo delle truppe italiane. Leader della corrente riformista del PSI, dopo l'avvento del fascismo, Puecher si ritirò dalla vita politica e si dedicò alla professione.
una dele case vece restade ancora in piazza Puecher..

ecco Puecher, come se vedi del toco de vita evidenziado, xe un dei tanti socialisti triestini del vecio socialismo austroungarico che nel primo dopoguerra iera tropo moderado per i socialisti de alora che butava sul bolscevismo. Cussì ritirandose , come d'altronde anca Pittoni, me par, i ga lassado el socialismo in man dei più estremisti e molti dei moderati che no se riconosseva in quei xe finidi a confluir nel fascismo.


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da babatriestina »

ben, per el resto campo san Giacomo lo conossemo tuti! Brovedani me iera meno noto, a parte una mia coetanea Gilda Brovedani che chissà se iera parente


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Re: Targhe e Lapidi

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Ad Osiride Brovedani xe anche intitolà un sentier del CAI che porta, nell'Ampezzano al bivacco Comici del qual el iera grande amico e anche lui appassionà de montagna.


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Re: Targhe e Lapidi

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ma iera qualche motivo che i ga ciamado un fio Osiride? come i Faraone che se ciamava Radames e Egizio?


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Re: Targhe e Lapidi

Messaggio da Nini Naridola »

La targa qua soto, la xe dedicada ai benefattori Candido e Laura Maria de Mayer e che el Comun ga piazzà vizin al porton de una casa, abastanza anonima, in una via del centro. Cossa che ga fato sto marì e moglie (o fradel e sorela) no so. Lu me par che iera un entomologo che studiava coleotteri con el prof. Giuseppe Muller.
in che via la xe??
in che via la xe??
de Mayer rwd.jpg (44.72 KiB) Visto 2124 volte


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