Non ne so nulla, trovata per caso usando Google Earth...
si trova accanto alla scala dei Campi Elisi, nascosta dai grembani...
accessibile da Via Toscanelli
https://www.google.it/maps/@45.6386147, ... 6656?hl=it
Che galleria xe questa?
Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
- sono piccolo ma crescero
- cavalier del forum
- Messaggi: 8706
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Che galleria xe questa?
Credo si tratti della Galleria antiaerea dei Campi Elisi. La trovi a pagina 198 di questa pubblicazione https://www.atrieste.eu/FotoMacondo/sotterranei.pdf e descritta ancora meglio nella edizione a stampa dela stessa: P. Gugli e A. ed E. Halupca, Sotterranei della città di Trieste, ed. Lint dove trovi anche alcune foto e la planimetria.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Che galleria xe questa?
Fantastico, grazie, dovessi esser proprio quela
pecà che xe tute serade ste galerie
nel libro i dixi che FORSI la se congiungi con quella di via Bonaparte...
pecà che xe tute serade ste galerie
nel libro i dixi che FORSI la se congiungi con quella di via Bonaparte...
- sono piccolo ma crescero
- cavalier del forum
- Messaggi: 8706
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Che galleria xe questa?
Me par che i disi che la gaveria dovù collegarse, ma che no i lo ga fato. Dale piante che xe sul libro stampado la galeria pareria a fondo cieco.Robbi ha scritto:Fantastico, grazie, dovessi esser proprio quela
pecà che xe tute serade ste galerie
nel libro i dixi che FORSI la se congiungi con quella di via Bonaparte...
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)