Saponi Adria

a Trieste, dele grandi industrie el negozietto soto casa: de una volta e de oggi
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macondo
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Re: Saponi Adria

Messaggio da macondo »

AdlerTS ha scritto:Occhio che mi pare stiate confondendo il ns. ns forum con quello dei ns. "cugini" del forumer :-)
Bon ocio!

E questo xe el link:

http://www.trieste.forumer.it/about1795 ... ght=hauser


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babatriestina
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Re: Saponi Adria

Messaggio da babatriestina »

nel restaurato pubblico lavatoio di san Giacomo, alcuni pannelli parlano della società Adria, su informazioni fornite dalla signora Adriana Pollitzer Lepre, erede dei proprietari. Un po' riassunto ( liberamente tratte, diciamo) ecco la storia della Ditta: non posto le foto dei pannelli per gli sgradevoli riflessi luminosi

Fabbrica di saponi " Adria Pollitzer"

nel 1857 Agostino Gilardini, capo-saponiere e procuratore della ditta Chiozza, decise di staccarsi dalla stessa e di mettersi in proprio fondando un altro saponificio.
L'anno successivo cercò un altro socio ( essendo venuto a mancare il primo). Lo trovò nella persona di August Pollitzer, un giovane immigrato dalla sua città natale in Moravia, il quale apportò un buon capitale all'azienda, che vene rinominata Fabbrica di sapono Gilardini Pollitzer".
Alla morte di Gilardini ( 1860) August Pollitzer rimase l'unico proprietario e trasferì lo stabilimento in via Cologna 205. L'azienda, che inizialmente disponeva di un piccolo impianto ebbe un avvio difficile. I primi clienti vennero cercati in Veneto, che era lo sfogo naturale del commercio triestino All'inizio l'unico prodotto era il classico sapone bianco d'oliva quello che oggi è noto come sapone di Marsiglia.

August Pollitzer utilizzò per primo l'olio d'oliva al solfuro e fu il primo a Trieste ad adottare la soda al posto della cenere.Nel 1887 il figlio di August, Alfred entrò in ditta e la ereditò nel 1896 alla morte del padre. La fabbrica si era nel frattempo ulteriormente ingrandita, diventando massimo produttore e fornitore nel territorio dell'impero austroungarico ed esportando in quasi tutto il mondo.

Durante la prima guerra mondiale lo stabilimento dovette interrompere la sua attività anche perchè la guerra l'Austria decise di installare a Lubiana una fabbrica militare di sapone requisendo all'impresa Pollitzer un impianto completo di produzione. Da allora ogni tentativo di riavere i macchinari risultò vano.

Nel 1918 il figlio di Alfred, Andrea, entrò in Ditta.
Dopo la guerra, il piccolo nucleo di persone rimasto in ditta rinise in breve tempo la fabbrica in funzione dotandola di macchinari nuovi e moderni e recuperando la clientela perduta, riprendendo le esportazioni soprattitto verso la Cecoslovacchia, Polonia, Austria, Ungheria e Jugoslavia, nelle ultime tre aprì delle filiali perchè i loro dazi proibitivi rendevano troppo onerosa l'importazione.

Nel 1933 la ditta diventò August Pollitzer Succ e e nel 1938 diventò Antiche Ditte Riunite Industrie Adriatiche A.D.R.I.A SA
Nell'autunno 1943 il comando tedesco impose alla fabbrica un commissario, Hans Brunner di Klagenfurt, il direttore dello stabilimento ed altri dipendenti furono imprigionati, vennero rubati i prodotti finiti, quasi tutte le materie prime e gli oggetti più disparati. Il 27 aprile 1945 il commissario fuggì con la sua Aprilia a gasogeno per rientrare nella sia città natale, dove visse per anni "agiatamente e onoratamente" come recita un atto notarile!

Nell'ottobre 1945 la fabbrica aveva ripreso l'attività ma nel 1948 fu costretta i primi licenziamenti nonostante il piano di aiuti europei e l'arrivo di materiali destinati al TLT. Nel 1950 Andrea Pollitzer rinunciò al "fondo di rotazione" per un nuovo impianto sia per le condizioni (obbligo di acquistare un certo numero di prodotti di importazione americani e controlli sul fondo) sia perchè si aspettava l'indennizzo dei danni di guerra, che non arrivarono invece mai.

Nel frattempo la diffusione della lavatrici fece aumentare la vendita dei detersivi in polvere e dimuire quella dei saponi. Nel 1962 Andrea Pollitzer, che durante la guerra aveva dovuto lasciato Trieste per le persecuioni razziali ed era rientrato dopo la guerra, decise dopo molte esitazioni, soprattutto nei riguardi dei propri operai, e dopo colloqui col Vescovo Santin, di chiudere la fabbrica e sul posto dela demolita fabbrica sorge ora che chiesa dei Ss Piero e Paolo su progetto di Umberto Nordio.


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babatriestina
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Re: Saponi Adria

Messaggio da babatriestina »

NB per la tomba, la famiglia Pollitzer è sepolta al cimitero cattolico, ma lui è sepolto, con la medesima iscrizione, in quello ebraico.

Per la sua attività di fotografo, una cartolina con foto che inviò a io padre: montagna invernale, nel gruppo del Canin
Immagine


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Re: Saponi Adria

Messaggio da molighe el fil »

El museo Pollitzer xe nel steso palazo dove xe anche Equitalia


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babatriestina
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Re: Saponi Adria

Messaggio da babatriestina »

Cossa ghe xe nel museo Pollitzer? fotografie o ricordi dela sua attività imprenditorial?


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Re: Saponi Adria

Messaggio da molighe el fil »

Nel museo ghe xe targhe de reclam, breveti, fotografie, savoni, i veci mobili dei ufici, onoreficense e altro.


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Re: Saponi Adria

Messaggio da molighe el fil »

babatriestina ha scritto:E oggi, dedica de una via a Andrea Pollitzer, fra via Fabio Severo e via Cologna.
In memoria, una curiosa cartolina augurale di Andrea Pollitzer a mio padre, collezione privata di Babatriestina
Immagine
in cui con humour vengono citati i suoi interessi ( montagna, fotografia, la famiglia, e .. il sapone Adria)
Ogi go trova qualche reclam del savon Adria dei Pollitzer
Allegati
zzzzz adria.jpg
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Ciancele
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Re: Saponi Adria

Messaggio da Ciancele »

molighe el fil ha scritto: Ogi go trova qualche reclam del savon Adria dei Pollitzer
A casa mia go visto solo e sempre el savon Adria. Lo usavo parfin par lavarme la cavelada (i capelli) :clapping_213:


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Re: Saponi Adria

Messaggio da molighe el fil »

In via de l'Istra xe un asilo del comun che se ciama Guido Pollitzer e nel novantanove per i zento ani dela scola, la dirigente ga curà un libro con tuta la storia.
De quel che me ricordo i ghe ga dado questo nome per un lascito dela famiglia ala scola.
Dal setanta fin al novanta iero de casa nei asili perchè go fato i mobili per squasi tuti e dopo go fato anche riparazioni e la signora Flavia che gaveva curà el libro me lo gaveva regalà.
Co lo trovo fora ve dirò perchè la scola ga quel nome


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