Le novità dal fronte del porto.

el porto de Trieste deuna volta, de adesso, le navi che vien e va a Trieste, de una volta e de adesso
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cenerentola82
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Le novità dal fronte del porto.

Messaggio da cenerentola82 »

Dal Picolo: Porto, i coreani preparano lo sbarco

Una delegazione già domani in città. E anche la cinese Cosco pensa a un ritorno
Il primo ministro: «Sbarcando negli scali italiani le merci asiatiche risparmierebbero cinque-sei giorni nell’avvicinamento al Nord Europa» Il porto di Trieste è stato posto all’attenzione del governo e degli imprenditori sudcoreani ieri dal presidente del Consiglio Romano Prodi nelle prime ore della sua visita ufficiale a Seul. «Gli investimenti coreani in Italia - ha detto Prodi - possono aumentare partendo dal settore della logistica e alcuni tecnici coreani sono già partiti a questo proposito per Trieste. Grande è l’attenzione del Governo per uno sviluppo dei porti italiani che potrebbero diventare il punto d’entrata delle merci asiatiche per l’intera Europa».
La delegazione coreana, composta da rappresentanti del ministero dei Trasporti, esponenti del mondo bancario e manager delle due principali aziende di logistica del Paese: The Korea express e Dongbu express, sarà domani nel porto di Trieste per una visita che senza l’annuncio del premier ripreso dalle agenzie di stampa poteva sembrare difficilmente foriera di sviluppi clamorosi. Già delegazioni cinesi hanno visitato in passato lo scalo triestino, mai però seguite da forti investimenti o da aumenti considerevoli dei volumi di traffico. Proprio la Cosco però (China ocean shipping company), cioè la compagnia di Stato cinese, nonostante una brevissima esperienza passata giudicata negativa è tornata a riconsiderare, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Authority Claudio Boniciolli, la possibilità di un ritorno a Trieste dopo aver insediato a Napoli la propria testa di ponte per le attività nel Mediterraneo.
«Sbarcando nei porti italiani - ha aggiunto Prodi - le merci asiatiche risparmierebbero cinque o sei giorni di viaggio». Il confronto è riferito al tempo impiegato per raggiungere i porti del Nord Europa che oggi vengono privilegiati. I coreani sarebbero però interessati non solo ad aprire nuove e più rapide rotte commerciali, ma anche a gestire i flussi di traffico investendo ingenti capitali nei terminal. «Si stanno affacciando sullo scenario europeo - ha aggiunto Boniciolli - anche nuovi investitori filippini, anch’essi molto agguerriti».
«Se l’Italia può ambire a essere lo snodo delle merci asiatiche per i mercati europei - ha aggiunto il sottosegretario triestino agli Interni Ettore Rosato nel commentare le parole di Prodi - Trieste può giocare un ruolo di primo piano nella sfida ai porti del Nord Europa. Sistema portuale dell’Alto Adriatico, Corridoio 5 e Piattaforma logistica - ha aggiunto - sono perciò le priorità, legate strettamente tra loro, che dobbiamo perseguire affinché l’occasione storica data dall’apertura dei nuovi mercati possa essere colta appieno».
Il Comitato portuale di venerdì 27 aprile con l’approvazione del Piano operativo triennale sarà un altro passaggio fondamentale per poter poi attrarre forti capitali italiani e stranieri


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Ormai la mia Patria comincia a Muja e finissi a Duin
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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

Speremo che sia un bona notizia!


Ciao ciao
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"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
Piereto
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Re: Le novità dal fronte del porto.

Messaggio da Piereto »

Riprendo sto vecio post perchè xe pasada un poca de aqua soto i ponti e le robe se ga meso sai ben per el nostro porto. Molo settimo a pieno regime e ogni tanto ingrandido , 750000 teu movimentadi, migliaia de treni , novi miglioramenti e ripristino de scali feroviari abandonadi in zona industriale, l'inizio de la costruzion del molo VIII , l'abatimento de la feriera, el progeto de la nova stazion de servola,el riuso del canal navigabile , el scalo ungherese in zona ex aquila . Tuto sai bel ma..... Msc, Mcg, Hapag, Maersk, i primi trasportatori maritimi mondiali no pasa più per el mar rosso e quindi per suez a causa dei attacchi missilistici e droni lanciadi da el yemen . Questo vol dir circumnavigar l'africa e cioè 5 giorni in più per rivar in mediteraneo , per no parlar de le petroliere , cioè un calo pauroso a breve dei trafici a Trieste e anche in Italia e a capodistria che za ogi fa un milion de teu. El yemen xe in guera de ani co la Arabia e adeso el ghe tira adoso anche a le navi che bati bandiere che apogia israele. Stemo a veder cosa che deciderà Egito e USA e come che se moverà l'Italia, forsi sarewmo ciamadi a un intervento militare.


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babatriestina
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Re: Le novità dal fronte del porto.

Messaggio da babatriestina »

speremo de no, nel 53 Suez no i ghe ga lassado far..
piutosto D'Agostino ghe finissi el mandato, no volessi che el prossimo torni una zerta baba..


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Piereto
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Re: Le novità dal fronte del porto.

Messaggio da Piereto »

Come previsto sarà longhi. I huthi yemeniti ga dito che i colpirà tuti quei che porta merci per Israele. Se ga zontado anche Evergreen che no passa più per Suez e che ga sospeso l' inoltro de merci per Israele. La coalizione navale per impedir atachi prevedi anche la fregata Fasan de la nostra marina. Staremo a veder se da una fase difensiva se paserà a una ofensiva. Xe più che evidente che a parte creser i noli, i porti dell' adriatico sarà i più colpidi dal blocco "volontario e obligado" e quindi poche portacontainer in arivo. Le merci dal lontano oriente rivera' a Trieste e i trafici centro europei se farà per treno. La Cina incrementerà i trafici via Russia col treno e sopratuto, col cambiamento climatico, i doprera' la rota artica senza intoppi, e cusi' altro colpo per no altri.


Piereto
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Re: Le novità dal fronte del porto.

Messaggio da Piereto »

Suez xe la porta principale de l' europa, e gavemo visto che fine che ga fato la serenissima quando che el commercio se ga spostado sul versante atlantico. El guaio xe che ai Usa no ghe interesa più el medio Oriente, i ga petrolio e uranio, e no i ga intenzione de comandar israele. I cinesi no ga problemi de aprovigionamento e se i devi esportar nei USA i va per el Pacifico. Prima o poi i giaponesi dovrà dipender anche lori dai russi per el petrolio. Chi che xe mal messa in sto momento xe l' Europa e no se capisi perché la ga deciso de serar le centrali atomiche e no ricevendo gas e petrolio da la Russia ghè costerà sempre de più tuti i aprovigionamenti. Insomma andemo verso una fase de svenamento e all' orizonte no xe nisun leader europeo che se rispetti.


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