Idroscalo

el porto de Trieste deuna volta, de adesso, le navi che vien e va a Trieste, de una volta e de adesso
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macondo
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Idroscalo

Messaggio da macondo »

Una cartolina del 1926 con el Idroscalo. Interesante vederlo de sta parte e ancora piú interesante quel che se vedi sul sfondo. Dovessi esser la entrada del Canal de Ponterosso ma me fa bazilar quel canton svodo, dove se no me sbaio, i costruirá el palazo dove ghe iera el consolato inglese...

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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

tuto giusto, solo che apunto quela costruzion sula destra no pol esser l'atuale idroscalo, che xe più in là, ma una roba provvisoria.
Xe l'uscita del canal ,se vedi drio la cupola de Palazzo Carciotti, se vedi benissimo el palazzo dele Generali e xe apunto in costruzion el cosidetto Gratacielo de Berlam ( Palazzo Aedes), che xe del 1924-28,e che po continua con palazzo Gopcevic, e le date batti.
El vero Idroscalo xe stado fatto dopo, nel 1931 33, e quel che se vedi xe una prima soluzion provvisoria un hangar galeggiante ormeggiado in riva Tre novembre inverno 1925-26, la linea iera Trieste- Venezia-Pavia-Torino
( grazie K che te me ga fato comprar el libro giusto!)


MisterKappa
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Messaggio da MisterKappa »

L'idroscalo galleggiante, costruito nei cantieri navali di Monfalcone, era largo 37 metri e leggermente più profondo; otto porte scorrevoli alte sei metri chiudevano il lato a mare. La struttura, in legno, era montata su cinque zatteroni in ferro-cemento che assicuravano la galleggiabilita'.
Poteva contenere quattro idrovolanti Cant 10 che vi accedevano tramite uno scivolo. Sul lato prospiciente la riva erano ricavati gli uffici, un'officina e la sala d'aspetto per i passeggeri.

Fu inaugurato il 20 settembre 1926 e venne intitolato ad Oscar Cosulich, che era annegato il 26 luglio di quello stesso anno a Portorose nel tentativo di soccorrere il figlio (la SISA era di proprieta' dei Cosulich).
Questo impianto ebbe vita brevissima: fu infatti gravemente danneggiato da un violento fortunale il 24 ottobre e venne quindi demolito.


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Messaggio da MisterKappa »

Un'ultima curiosita': dopo la demolizione, gli zatteroni galleggianti furono rimorchiati nel golfo di Panzano e li' affondati (a protezione della spiaggia??).
Erano ancora visibili almeno fino agli anni '80 davanti al campeggio "Ai bagni" dove erano conosciuti come "le sise" anche se ben pochi avrebbero saputo spiegare la ragione di tale nomignolo.
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Uno degli zatteroni sulla spiaggia di Panzano Lido
Uno degli zatteroni sulla spiaggia di Panzano Lido


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Messaggio da AdlerTS »

L'idroscalo visto da un'altra angolazion:
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Messaggio da AdlerTS »

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Ultima modifica di AdlerTS il sab 25 apr 2009, 23:10, modificato 1 volta in totale.


ffdt
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Messaggio da ffdt »

a propxito de sto libro de sior D'Agostino ... in te la recension ghe xe anca sta foto che te ga meso cua de sora insieme con altre ... el conta tra l'altro che no xe vero che l'inaugurazion i la ga fata partindo de 'l molo audace (come che xe scrito su 'l molo) perche` iera tropa bora e cusi` i ga portado la gente a portorose e i xe partidi de la` ;-D insoma ... no se pol piu' crederghe gnanca a le targhe che i meti per ricordo ;-D

comuncue i Cosulich i gaveva no solo la linea arerea ma anca una scola de pilotagio e le oficine aereonautiche de monfalcon indove che i costruiva e i ghe fazeva manutenzion a i idrovolanti cant ... fusi interesante de saver se la meteor de ronchi ga cualche parentela co' sta storia :-)


ciau :-)

Franco


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Messaggio da AdlerTS »

L'Ala Littoria fu la prima aerolinea di proprietà statale voluta dal regime fascista per motivi di prestigio. Fu creata nell'agosto del 1934 dall'incorporazione delle tre aerolinee private SAM, SIANA, SISA.
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Messaggio da AdlerTS »

da md80.it

L'avvicinarsi dei 100 anni di fondazione del Cantiere Navale Triestino fondato dai Cosulich nel 1908, che con le sue Officine Aeronautiche sorte nel 1923, diede il 'mezzo aereo' alla Sisa Società Italiana Servizi Aerei di Trieste, costituisce una interessante riferimento all'edizione di una pubblicazione che traccia la storia di questa Compagnia aerea.

Ne sono autori il giornalista aeronautico Carlo d'Agostino, già autore di numerose opere di carattere storico del settore e lo storico triestino Mario Tomarchio, ricercatore di tutto quanto riguarda l'aviazione in particolare del Friuli Venezia Giulia e delle coste adriatiche, che sono riusciti a condensare in poco più di 100 pagine arricchite da quasi 200 fotografie, molte delle quali inedite, le vicende della prima compagnia aerea commerciale italiana.
Il libro, edito sotto l’egida dell'Ugai Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani e con il Patrocinio dell'IRCI Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata si inserisce di pieno diritto nella pubblicistica specializzata, non dimenticando gli autori sia l'Ala Littoria che assorbì la Sisa poco prima dello scoppio della II guerra mondiale sia un avvenimento che coinvolse le coste italiane ed in particolare Trieste, la crociera del Dornier Do-X (un mastodonte in grado di trasportare 150 passeggeri oltre a 10 membri dell'equipaggio, dotato di 12 motori da 525 HP e pesante 52 tonnellate) che toccò Napoli-Taranto-Ancona-Zara-Fiume-Pola-Trieste e Venezia fra il 16 settembre ed il 21 ottobre 1931.


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Messaggio da AdlerTS »

AdlerTS ha scritto:Ne sono autori il giornalista aeronautico Carlo d'Agostino, già autore di numerose opere di carattere storico del settore e lo storico triestino Mario Tomarchio, ricercatore di tutto quanto riguarda l'aviazione in particolare del Friuli Venezia Giulia e delle coste adriatiche, che sono riusciti a condensare in poco più di 100 pagine arricchite da quasi 200 fotografie, molte delle quali inedite, le vicende della prima compagnia aerea commerciale italiana.
Trovato ! "La prima compagnia aerea commerciale italiana" , Aviani & Aviani editori. Xe molto ricco de foto, tempo po' de legerlo e ve conto qualcossa :-D


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Messaggio da AdlerTS »

El libro riporta che i pochi incidenti occorsi xe quasi tuti causadi da situazioni imprevedibili o da brute condizioni atmosferiche e tra questi el primo grave incidente xe successo dopo quattro anni de attività:l'8 agosto 1930 alle ore 8.30, el Cant 22 I-AACN "San Vito" in linea Trieste - Zara, con 6 persone dentro a bordo urta contro una trave galleggiante sommersa all' entrata del porto de Trieste, nascosta dalla bora.
L'aereo se ribalta e per un buso nello scafo affonda fazendo morir un passeggero per annegamento, con tre feriti tra l'equipaggio soccorsi dal piroscafo "Salvore".
12 giorni dopo alle 9.45 sul Cant 22 I-AACL "San Giusto" con a bordo 15 persone (massimo carico) da poco decollado da Lussimpiccolo verso Zara, mentre sorvola l'isola de S. Pietro in Nembi, perdi una pala dell' elica del motor de sinistra ed un toco sfonda la cabina passeggeri, ciapando in testa Emma Cosulich, muleta de 10 anni fia dei Guido Cosulich mentre la signora Ersilia Vidulich, sua nonna, perderà el brazo sinistro.
L'aereo ammararerà in località Cigale con i altri 2 motori.
La morte della muleta, che frequentava el Collegio "Notre Dame de Sion" porta molta commozion in città.
Pochi giorni dopo, el 5 settembre alle ore 8.30 el Cant 22 I-AACK "San Sergio" della Trieste - Zara con sei persone a bordo, se infila ein acqua e se ribalta nella manovra de decollo dal porto di Trieste, causando la morte dei due passeggeri. L'aereo vegnerà demolido a causa dei seri danni.
El 26 settembre 1932 alle ore 14.40 el Cant 22 I-ADDA "San Vito" (omonimo de quel distruto nell'agosto 1930 a Trieste) partido da Venezia con 6 persone a bordo xe costretto ad ammarar vizin Grado per un violento temporal, urtando contro l'argine della strada del cimitero de Grado, capottando: tre morti, tre feriti e l'aereo completamente distrutto.
Infine el 20 febbraio 1936 circa alle ore 9, el Cant 22 I-ALFA "San Sergio" (altro omonimo) dell' Ala Littoria con 5 a bordo durante el volo Trieste - Zara sorvolando basso su Rovigno, urta causa nebbia con l'ala sinistra contro la cima del campanil del Duomo, provocando la caduta della statua de Sant'Eufemia posta in zima del campanil e precipitando in mar dalla quota de 15 metri, provocando la morte del pilota e del cav. Pietro Bonetti, fondator e proprietario della "Pasta Zara".


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Messaggio da AdlerTS »

ffdt ha scritto:el conta tra l'altro che no xe vero che l'inaugurazion i la ga fata partindo de 'l molo audace (come che xe scrito su 'l molo) perche` iera tropa bora e cusi` i ga portado la gente a portorose e i xe partidi de la` ;-D insoma ... no se pol piu' crederghe gnanca a le targhe che i meti per ricordo ;-D
Pensa po che jera presenti el sottosegretario all'aeronautica, el capo ufficio del traffico aereo, el direttor dell'Aviazion civile ed el direttor generale del traffico aereo ! tuti a boca suta :twisted:

Tornando al capannon che ogi dì xe sede della guardia costiera, per anni sede appunto del SISA, go letto che la scelta de costruirlo la la ga fatta niente meno che sior Italo Balbo nel 1930 !
Putroppo anche sto capannon xe sporco de sangue, perché tirando su con l'Ursus la travatura de ferro sull'entrata lato mare (95 tonnellate), questa xe vignuda zo e ga copado un operaio e ferido gravemente altri 3.
El progettista ing. Pollack xe morto de la un mese, uficialmente per mal de cuor, qualchidun dirà suicidio per i sensi de colpa.


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Messaggio da bruno »

ne gaveva contà el prof de costruzioni (ing.basaglia) che el se gaveva copà perchè el pensava de gaver sbaglia i calcoli della trave, invece dopo i la gà ricalcolada e la iera giusta come progettada da pollack solo che quando i la gaveva posada no la iera perfettamente verticale, la se gà svergolado e la xe vegnuda zò


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foto ...

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Messaggio da tucci »

AdlerTS ha scritto:Immagine
no gò avù tempo de aprfondir a che ano risali questa però xè un bel areoplan !
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Messaggio da ernesto93 »

questa del Macchi xe una foto rarissima, la prima volta che la vedo.


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Re: Idroscalo

Messaggio da AdlerTS »

Qualchidun ricorda de aver sentido el nome "Idroscalo Gramaticopolo" ? Secondo el libro de Koudelka , subito dopo el ribalton l'idroscalo xe stado intitolado a questo ragazzo, disertor della I guerra, abatudo da Banfield nel 1916.
El papà del mulo, i.r.medico distrettual de Capodistria, gaveva chiesto anche una cerimonia funebre solenne, logicamente rifiutada in quanto disertor.


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Re: Idroscalo

Messaggio da babatriestina »

nel nostro forum, lo riportava Rofizal in parlando de Ernst Gramaticopulo; col nome tradotto in tedesco. El iera capodistrian e del nome, diria de origine grega.. i ghe ga dedicado una via a Grado nel 1959: chissà forsi sarà stada una anche a Capodistria, una volta.... altre volte el risulta come Ernesto Gramaticopolo, volontario, croce di guerra, paressi.

certo,
una cerimonia funebre solenne, logicamente rifiutada in quanto disertor.
me par che la carità cristiana dela cattolicissima Austria andava un poco a senso unico, durante la guerra .


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Re: Idroscalo

Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:nel nostro forum, lo riportava Rofizal in parlando de Ernst Gramaticopulo; col nome tradotto in tedesco. El iera capodistrian e del nome, diria de origine grega.. i ghe ga dedicado una via a Grado nel 1959: chissà forsi sarà stada una anche a Capodistria, una volta.... altre volte el risulta come Ernesto Gramaticopolo, volontario, croce di guerra, paressi.
Me pareva de gaverlo za letto, ma non lo trovavo perché mi scrivo Gramaticopolo e lui Gramaticopulo :-)
babatriestina ha scritto:certo,
una cerimonia funebre solenne, logicamente rifiutada in quanto disertor.
me par che la carità cristiana dela cattolicissima Austria andava un poco a senso unico, durante la guerra .
El logicamente valeva per el "solenne", non per la sepoltura.

Me domando però se nissun conossi l'idroscalo con quel nome.. me par de no. Sarà ancora in vigor ? Se no, quando xe cascado 'sto nome ?


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Re: Idroscalo

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:
El logicamente valeva per el "solenne", non per la sepoltura.
ah bon, za più logico, el discorso alora iera : onori al nemico caduto ( soprattutto se a opera del proprio asso del aviazion) ma no al traditor morto nel medesimo modo.
AdlerTS ha scritto:Me domando però se nissun conossi l'idroscalo con quel nome.. me par de no. Sarà ancora in vigor ? Se no, quando xe cascado 'sto nome ?
go cominciado a far ricerche, e vedo , sula guida dela Ruaro Loseri, che el ex idroscalo xe del 1931 ing Pollak. Se i ghe ga dado el nome de Gramaticopulo "subito dopo la guerra", podessi esser stado al primo idroscalo provvisorio, de cui no xe più tracce. E con quel i ga anche perso la denominazion..
opur, trovo in Zubini, Borgo Teresiano p 209 vol I:
organizzava visite con idrovolanti in quei anni
il reale Aero Club d'Italia "Ernesto Gramaticopulo", che aveva sede nel "grattacielo" di piazza Duca degli Abruzzi 1: l'Aero Club locale, era intitolato al nome del Gramaticopulo, volontario irredento, abbattuto nel cielo di Trieste il 23 giugno 1916 de Goffredo Banfield
per cui secondo lui el nome no iera del Idroscalo, ma de un club de aviazion, che no so che fin gabi fatto.


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