Nubifragio

el porto de Trieste deuna volta, de adesso, le navi che vien e va a Trieste, de una volta e de adesso
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mandi_
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Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Ciao!
Volevo riportare la cronaca di un nubifragio nel porto di Trieste, da un articolo di un vecio giornal ritrovado...
Sicome son pigra, trascriverò a tocheti.
Ve domando per piazer se mi date una mano co le foto, se ne avete. O con spiegazioni...

Innanzitutto in vari titoli si parla di CICLONE, in altri di NUBIFRAGIO, in certi punti di URAGANO. Ne sapete qualcosa? La data è il 15 giugno 1911.

Nell'articolo si parla del bagno galleggiante nazionale .Che cos'era? Com'era fatto?
Ho postato qui l'argomento, perchè vengono citate le navi in porto...
UNO SPAVENTOSO CICLONE SULL'ADRIA

Scene di terrore a Trieste.

Velieri affondati – 27 morti

Trieste, 15 giugno 1911

Stanotte imperversò sulla città un terribile nubifragio accompagnato da una fortissima bora di mare. Le onde superarono le banchine e si rovesciarono sulle rive. Alcune onde pareva raggiungessero l'altezza delle case. Parecchie imbarcazioni ormeggiate lungo le rive affondarono.Una di queste, urtando contro le rive, svelse un blocco di pietra.Un'altra venne disalberata. Dalla riva si udivano le grida dei marinai sorpresi nel sonno che cercavano scampo a terra.
Tra i primi natanti strappati agli ormeggi è il bagno galleggiante nazionale.
Le botti che costituivano la base d'appoggio furono strappate ai legami che le univano e scaraventate sulle rive, mentre il bagno si sfasciava e le tavole, le travi, le cabine venivano disperse in tutte le direzioni. Due uomini che si trovavano sul natante riuscirono a stento a salvarsi.


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Re: Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Bon, continuo... Vengono riportati molti nomi di velieri in porto....

Il piroscafo STADION fu sbattuto contro la banchina ed ebbe la prua fracassata. Gli uomini dell'equipaggio riuscirono a salvarsi.
Anche i piroscafi MIRAMAR, HOHELOHE ed ERIDANO subirono gravi danni.
Il piccolo piroscafo ANDROMEDA è colato a picco e l'equipaggio fu salvato dalla ciurma di un piroscafo vicino.
Il piroscafo MUSNER carico di carbone fu sbattuto contro la banchina ed ha riportato gravi falle per cui è in pericolo di affondare. Sono poi rimasti sommersi numerosi velieri e piccoli battelli da pesca.
Dinanzi alla Ferriera erano ormeggiati i velieri CARMELO e GIULIETTA : il mare li spinse a ridosso di una boa e il Carmelo rimase molto danneggiato. Gli uomini dell'equipaggio vistisi in pericolo, salirono su un'imbarcazione ed erano giunti in vicinanza del piroscafo SABBIA quando furono investiti da un tremendo cavallone.
Il naviglio greco Nicolatos che era ancorato nella rada fuori dalla diga del porto Francesco Giuseppe si infranse contro la diga ed è sommerso. Tutto l'equipaggio di nove uomini è perduto.
Due velieri , uno greco di nome EVANGELISTI e uno italiano, di nome AVVOCATO NICOTRA da Catania, ancorati fuori dalla diga al Punto Franco sono stati scagliati dai marosi contro le rocce,Del primo annegarono tre marinai.
E' colata a picco una draga addetta agli scavi per i lavori portuali. Mancano notizie di nove "maone", Sulla sorte di queste persone non regna che l'angoscioso dubbio che siano perite.Uno dei disgraziati si aggrappò alle catene del piroscafo, ma perse le forze cadde in acqua e scomparve.
Alle 6.30 furono avvistati tre corpi in mare. A Barcola un battello da pesca finì contro la diga e morirono altri tre marinai.
L'uragano fu così improvviso che taluno crede siavi stato un vero maremoto.
I danni si fanno ascendere a parecchi milioni , il numero delle vittime non potè essere accertato. Si parla di 27 morti.
Immagine

STADIUM
Piroscafo a ruote di legno.
830t.s.l.
Lunghezza 63 m.
Cv. 360
Trieste, Fratelli Poli, varato nel 1850.

Radiato nel 1874, venne impiegato come stazionario portuale fino al 1911 quando venne affondato in porto dal nubifragio del 14-15 giugno 1911.


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Re: Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Continuo e termino la trascrizione della cronaca, ripresa il giorno dopo in base alla constatazione dei danni effettivi.
Trieste, 16 giugno 1911

L'autorità marittima di Trieste ha esposto nel porto la seguente descrizione dei fatti:

Questa notte fra le 12 e le ore 2.00 si scatenò un uragano nella direzione N.O. che ha recato immensi danni alle navi ancorate nel nostro porto ed ai porti stessi. Andarono a fondo il vapore Andromeda, il bastimento greco Nicolaisos con 9 marinai. Arenati presso la diga nel porto franco il bastimento greco Evangelisti, lo schooner Nicotra. Cinque marinai del bastimento Evangelisti annegarono.
Un veliero di Capodistria arenò presso Barcola e due marinai annegarono.Il capitano dello schooner Nicotra annegò.
Lo stabilimento bagni Buchler avanti il palazzo del Lloyd fu totalmente distrutto.
Un piccolo cavafango dell'impresa adriatica del porto presso il molo VI calò a fondo.
Tutte le navi del porto sono più o meno danneggiate, tra queste i vapori del Lloyd BREGENZ, EUTERPE e CARNIOLA.
Il bastimento Stadion e molte barche affondarono, con altri morti che finora assommano a 27.

Completamente distrutta è la parte media sopra acqua del braccio a nord del porto per battelli al molo Santa Teresa; la riva fra molo Sanità e quella dei pescatori è fortemente danneggiata; la riva di mezzo del porto Francesco Giuseppe ed i muri del parapetto sono in parte distrutti.

Nell'Arsenale non si riscontrarono danni rilevanti; il varo della VIRIBUS UNITIS non subirà nìssun ritardo.




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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Dalla rivista "Associazione marinara Aldebaran", l'articolo di Aldo Cherini riporta:
APPENDICE
Piccola cronaca di un fortunale
Nella notte tra il 14 e il 15 giugno 1911 si abbatteva sul Golfo di Trieste un
fortunale di inusitata violenza, che sconvolgeva il porto di Trieste e le coste
dell’Istria settentrionale provocando ingenti danni e una ventina di morti.
A Capodistria, il fortunale sorprendeva in porto tutti i vaporini della “Capodistriana”
all’ormeggio tra il pontile sociale e il Molo delle Galere.
Dava l’allarme a colpi di sirena il vaporino gradese “Cav.Faidutti” della
Cooperativa di Navigazione Lagunare e Marittima che, avendo ancora i fuochi
accesi, prendeva il largo per evitare di essere sbattuto contro il molo mettendosi
alla cappa in mezzo al Vallone, dove continuava a far funzionare la sirena.
Il “San Giusto” che si trovava alla testa del Molo delle Galere, rompeva gli
ormeggi trascinandosi dietro 20 metri di banchina e andava ad incagliarsi a
ridosso della strada di Semedella ma senza riportare danni, tanto che la mattina
successiva partiva in orario dopo essersi titaro fuori dalla secca con i propri mezzi.
Il “Vettor Pisani ” strappava una delle due bitte d’ormeggio, alle quali era
stato assicurato come al solito, girava su sè stesso e andava a ridosso di un
trabaccolo, dell’“Oltra” e del “Carpaccio”, che ballavano danneggiandosi a
vicenda.
Il “Santorio” riportava alcuni danni su di una fiancata mentre la peggio
toccava al “Capodistria“, che si trovava ormeggiato al pontile sociale con la prua
verso terra. Rotti gli ormeggi, il vaporino andava a sbattere contro la banchina
antistante la Sanità aprendovi una breccia e perdendo il bompresso (aveva la prua
a clipper). Veniva riassicurato al pontile, con prua al mare, grazie all’intervento
di molti volonterosi accorsi ai segnali di allarme del “Cav.Faidutti”, capitanati
da Piero de Manzini, comandante dei vigili del fuoco, e dal proto navale Piero
Antonini.


Nini Naridola
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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Anche Paolo Geri su http://www.tuttotrieste parla del bagno galleggiante e del fortunale.

Verso il 1830 nello spazio di mare antistante Piazza Grande venne inaugurato il Bagno Galleggiante Boscaglia, dal nome del primo proprietario. Si trattava di un bagno con struttura in legno, ancorato in mare aperto, che poteva essere smontato alla fine della stagione balneare per essere rimontato l'anno successivo. Era raggiungibile grazie ad un apposito vaporetto. Il Boscaglia dopo qualche anno dalla sua inaugurazione, cambiò proprietario e divenne il Bagno Buchler dal nome del nuovo proprietario, che nel 1898 lo ristrutturò completamente modernizzandolo. Purtroppo il bagno andò completamente distrutto assieme agli altri bagni galleggianti, nella notte tra il 13 ed il per 14 giugno del 1911 un violentissimo fortunale che danneggiò gravemente in molti punti anche le rive, affondando barche e velieri e causando alcuni morti.


Nini Naridola
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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Forse di Paolo Geri era questo qui sotto:
Uno dei bagni galleggianti triestini dell’ Ottocento era il “Bagno Maria” (non è un gioco di parole: si chiamava proprio così !). Era uno stabilimento galleggiante, costruito in legno, lungo 50 metri per 26 e d’ estate veniva ormeggiato presso il molo San Carlo (oggi molo Audace). Aveva una capienza di duecento persone, però pare fosse in uso esclusivo dei clienti del lussuoso Hotel “De la Ville”, sito sulle rive. Era stato costruito al Cantiere San Rocco a Muggia dove tornava ogni tanto, d’ inverno, per la manutenzione. Costruito nel 1857, era ancora attivo nel 1911, quando fu distrutto da una tempesta.


Nini Naridola
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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Nei vari articoli ho visto che si fa un po di confusione tra la notte del 13-14 e 14-15 giugno.
Personalmente penso che la direzione del vento - in un caso descritto da NO (maestrale) - sia stata più probabilmente SE (libeccio)


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Re: Nubifragio

Messaggio da babatriestina »

abbiamo un anche qua in forum. ( in effetti, Geri a volte pesca fra le nostre immagini..)
quoto dal nostro topic presempio:
BUCHLER

Prima de ciamarse bagno Buchler el se ciamava Boscaglia che iera el nome del proprietario precedente.
El iera ancorado in sacheta durante l'inverno e d'estate el vigniva rimorciado e posizionado davanti el Lloyd.
Nel 1891 el se ciamava "galleggiante nazionale" e el iera gestido dala vedova de Adolfo Buchler.
Nela note tra el 14 e 15 giugno del 1911 dopo 70 ani de "ativita`" el povero bagno xe stado distruto da una maregiada.


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Re: Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Il giornale da cui ho tratto gli articoli è datato 16/6/1911.
Le cronache sono più di una.
Quella che ho riportato con titolo "Uno spaventoso ciclone sull'Adria" porta la data: Trieste, 15 giugno e inizia con " Stanotte imperversò..." Se interpreto bene le date, si tratta quindi della notte tra il 14 - 15 giugno 1911.
C'è anche presente sulla stessa pagina un articolo su Venezia e i forti danni subiti da essa, con cronaca datata Venezia, 15 giugno e l'incipit che comincia con : "Verso mezzanotte si riversava sulla città un tremendo acquazzone..."
Tutti gli altri articoli nella stessa pagina portano la data :Trieste, 16 giugno. Le notizie, riporta il giornale, venivano telegrafate.

C'è anche riportato un articoletto sull'intervento notturno del Lugotenente.

C'è anche un articoletto sull'Istria:
I DANNI A PORTOROSE

Trieste, 16 giugno
Giusto un piccolo inventario fatto dalle autorità marittime: le navi distrutte sarebbero 30 -40.
Dall'Istria si annunzia che le onde penetrarono nelle campagne distruggendo tutto quello che incontrarono sino a parecchi metri nella terraferma.Si teme che molti pescherecci siano periti in alto mare.
L'uragano ha recato ingenti danni al nuovo Palace Hotel di Portorose. La meravigliosa terrazza è completamente distrutta, 25 colonne di marmo di Carrara sono spezzate, i giardini distrutti, così pure i bagni.
Nella vicina Santa Lucia il ciclone ha distrutto ville e asportato i tetti di parecchie case.
Persino nella lontana Abbazia furono osservati i cavalloni delle onde . Fino ad ora si contano 28 vittime.
Io ho solo trascritto la maggior parte degli articoli, se volete vi metto anche gli interventi del Luogotenente , delle guardie e dei pompieri.
Non avevo letto gli articoli di Geri, mentre avevo trovato le cartoline di Mister Kappa con le illustrazioni del porto galleggiante, così ho potuto "vedere". Bello.
Del vento poi non saprei dire...

Ma insomma per voi questo cos'è stato? Maremoto, fortunale, ciclone o cossa diavolo ancora?


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Re: Nubifragio

Messaggio da babatriestina »

non lo so, ma nessuno dei miei parenti che erano in città all'epoca me ne ha mai parlato.


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Re: Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Lo scopo di questo mio post era quello di scoprire quali navi erano ormeggiate nel porto di Trieste all'epoca. Ho usato il linguaggio arido della cronaca ma immagino vividamente, come un quadro, il mare che scagliò la sua violenza sul porto, facendo affondare navi e creando terrore tra i marinai, i fochisti e i capitani.
Ho voluto controllare la sorte di alcune navi ed ho potuto vedere che tre delle grandi navi del Lloyd citate come coinvolte, non ebbero in seguito molta fortuna...

PIROSCAFO BREGENZ

Lloyd Österreich

Fu un piroscafo mercantile.

Fu varata il 15 /7/1908

Tonnellate di stazza lorda : 3.905

Dimensioni : 108,6 x 12,9 x 7 m

Fu danneggiata nella notte del 15 – 16 luglio 1911 da un nubifragio nel porto di Trieste; fu quindi riparata e usata come mercantile per il trasporto del caffè e di altre merci in Estremo Oriente.
Allo scoppio della guerra mondiale fu destinata al disarmo nel 1915 nei pressi del lago di Proclan.
Fu affondata la notte tra il 12 e il 13 maggio 1918 nella rada del porto di Durazzo dai siluri lanciati dai MAS italiani 99 e 100. Morirono 342 persone.

Immagine


PRINZ HOENLOHE

La nave fu costruita per conto del Lloyd Österreich nei cantieri navali scozzesi Gourlay Brothers & Co. Ltd di Dundee assieme al Baron Gautsch. Si trattava di tre navi gemelle(la terza fu il Baron Bruck costruita nel cantiere S.Rocco di Muggia (Trieste).

La Prinz Hoenlohe fu varata nel 1908.

Lunghezza 84 metri, larghezza 12 mt. e con un dislocamento di circa 2070 tonnellate.
Propulsione a macchine alternative di 4600 CV per una velocità di circa 16 nodi.

Le tre navi collegavano Trieste con i porti di Ragusa , Cattaro , Spalato ed altri in Dalmazia, facendo tappe a Pola,Lussinpiccolo, Zara, Spalato, Lesina, Gravosa e Castelnuovo.

Le tre navi partivano dal molo San Carlo (oggi Audace). In 23 ore raggiungevano Cattaro.
Allo scoppio della guerra mondiale la Prinz Hoenlohe fu destinata al disarmo nel 1915, alla fonda nel lago di Proclan.
Prinz Hohenlohe fu rinominata Friuli nel 1921 per essere poi venduta nel 1927 ad un armatore asiatico.


Immagine

PIROSCAFO BREGENZ

Lloyd Österreich

Piroscafo mercantile

Fu varata il 15 /7/1908

tonnellate di stazza lorda : 3.905

Dimensioni : 108,6 x 12,9 x 7 m

Fu danneggiata nella notte del 15 – 16 luglio 1911 da un nubifragio nel porto di Trieste; fu quindi riparata e usata come mercantile per il trasporto del caffè e di altre merci in Estremo Oriente.
Allo scoppio della guerra mondiale fu destinata al disarmo nel 1915 nei pressi del lago di Proclan.
Fu affondata la notte tra il 12 e il 13 maggio 1918 nella rada del porto di Durazzo dai siluri lanciati dai MAS italiani 99 e 100. Morirono 342 persone.






PIROSCAFO EUTERPE

La nave fu costruita per conto del Lloyd Österreich.
Anno costruzione: 1886
Cantiere: J.L.Thompson, Sunderland
Compagnia: Lloyd Austriaco - Porto di appartenenza Trieste
Scafo: in ferro;
Dimensioni: lunghezza 96 m, larghezza 11.6 m
Dislocamento: 2270 tsl
Motore: 2633 cv, triplice espansione, 1 elica, 14 nd
Prima nave del Lloyd Austriaco a montare caldaie a triplice espansione. Aveva due alberi e tre grossi boccaporti di carico.
Equipaggio: 42 persone


Prima della prima guerra mondiale, la EUTERPE era una nave grande e molto bella e viaggiava verso il Vicino Oriente ed il Mediterraneo su più linee. Faceva servizio sulle rotte per l'oriente. Verso l'inizio della prima guerra mondiale, la nave fu tirata fuori dal mare e fu ferma fino al 1918.

Nel 1918 Euterpe fu riutilizzata nell'Adriatico come nave d'armi per il trasporto di materiali e formazioni dell'esercito. Nella notte dell’11.07.1918, il sommergibile italiano F-16 torpedinò ed affondò la nave. A bordo vi era una sola scialuppa e qualche zattera; morirono 555 persone e furono tratte in salvo 500 persone circa.
La nave Euterpe iniziò ad affondare e finì ad 85 metri di profondità. La sua carcassa giace su un fondo paludoso nei pressi dell'isola di Pago (attuale Croazia). La cima dell'albero si trova ad una profondità di 69 metri, mentre la chiglia si trova a 85 metri.

euterpe--.jpg
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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Compaiono le date 15 16 luglio 1911. Un altro "nubifragio" nel golfo di Trieste?


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Re: Nubifragio

Messaggio da mandi_ »

Bravo, non ci avevo fatto caso.Errore di svista mio, ma non di trascrizione.
Non so darmi spiegazioni...se non affidarmi a qualcosa sui "fortunali " o " cicloni " dell'epoca.Sarà rimasta traccia.
Le notizie del " movimento del mare" io le ho trascritte da un giornale vero dell'epoca, trentin te specifico, ed io tendo a dare credito a questo.Perciò resterei sulle date 14- 15 luglio.
Le altre notizie sulle navi le ho trovate su libri (uno edito dal Lloyd), una rivista comprada al mercatin de Trieste vizin al museo de Svevo e su internet.Tendo a fidarmi più delle date dei giornali d'epoca che di quelle dei libri.

Te dirò che le date per mi xe sempre sta un problema. Per dir, anche guardando le date dell'arrivo de le navi a Trieste nel 1920(quele de le navi de me nono) ho trovato discordanza sulla data dell'arrivo sui fogli matricolari. Cioè sapevo i nomi dei soldati arrivati tutti co la stessa nave nello stesso giorno a Trieste, ma a volte andandoli a verificare sui fogli matricolari veniva riportata come arrivo una data, a volte quella del giorno dopo.
Allora per avere la certezza sono andata a verificare la data: a) su giornali trentini per mi pu fazili da trovar b) sul Piccolo dove venivano citati gli arrivi in porto delle navi.
Non ricordo però da che anno veniva edito il Piccolo. Io ho guardato solo gli anni 1919 e 1920, anche perchè in digitale se vede molto mal. Prima de tali date, te sai...cos'è successo.


Rivando al dunque : no vedo per quale motivo un giornal de l'epoca deve citar na data sbagliata. Ne vedo diversi invece tra i motivi per cui un libro successivo o internet possono citare una data sbagliata.

Per quanto riguarda Cherini, persona che stimo tantissimo e di cui ho ammirato i disegni delle navi prima ancor del me arrivo del Forum, lui iera istrian e perciò avrà per me citato i disastri avvenuti soprattutto in Istria.o questa spiegazione alla diversa denominazione delle navi citate.


Questo senza presunzion da parte mia, a mi me interesa solo la verità storica. Anche de 'n semplice fortunale o maremoto.

Teniamo conto che magari, come oggi, i giornali magari esageravano un poco nella descrizione dei fatti. Comunque 27 morti e una ventina de imbarcazioni danneggiate o affondate direi che non son poca cosa e sono plausibili col contesto.

Ah, il giorno dopo il tempo era bello, il mare calmo...no iera altri ....disastri


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Re: Nubifragio

Messaggio da Nini Naridola »

Il Piccolo ga comincià a publicar nel 1881; prima iera (fine '700) l'osservatore triestino (che raramente contava fati de cronaca), la Favilla, el Diavoletto (sempre nel '800 ma no so per quanto tempo). In archivio de stato - me interessava un fato de cronaca del 1905 - no go trovà el Piccolo (e in biblioteca civica, per la mia vista, me xè stà impossibile leger el digitalizzà, anche se credo che con la "machineta" se poderia ingrandir quanto che se vol ... ma l'impiegata quel giorno gaveva mal de denti!
In Archivio el personal xe ssai cocolo: la prossima volta zercherò.
Comunque el titolo "Nubifragio" no 'l me par intivà. Nubifragio xe una precipitazion piovosa > 30 mm/h (se ricordo ben).
Questo del giugno (o luglio?) del 1911, secondo la scala empirica de Beaufort, poderia esser un uragano (12, il max sulla scala); 7= vento forte (near gale - grand frais) con vento sino a 33 nodi; 8= burrasca (gale - coup de vent) sino 40 kn; 9= burrasca forte (strong gale - fort coup de vent) sino 47 kn; 10= tempesta (storm - tempete) sino 55 kn; 11= tempesta violenta o fortunale (violent storm - violente tempete); 12= uragano (hurricane - ouragan) > 63 kn.
Ovviemente la descrizion del mar, al largo e no soto costa, xe de conseguenza. Per quel disevo mi, in un'altra, che me pareva poco probabile la direzion NW (in pratica paralela ala costa da Monfalcon a TS) con mar poco fondo e che no 'l riva a montar.
A sto proposito fazo un picolo inciso: tuti sbaglia disendo : "iera un mar forza 8". El mar se misura in altezza, periodo e direzion opur, riferindose alle scale dove vien descrito lo STATO del mare (per es. 0= liscio come l'olio ... increspato < 10cm, con cresta spumosa (i gatini) ecc. Mentre xe giusto dir la forza del vento.
P.S. te ga qualche notizia sui comandanti del Lloyd Bellen?


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Re: Nubifragio

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Sul web, riguardo al fortunale citato, si trovano altre notizie. Una è di una certa "nona Picia" ;-) che potrebbe aver pubblicato la notizia in una data successiva al novembre 2010

https://picasaweb.google.com/lh/photo/W ... -exif=true

L'altra notizia, dell'epoca, è la velina dell'agenzia Stefani pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 16 giugno 1911 a pagina 67 del file pdf (3531 della pubblicazione)

http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/ ... 1911141_PM

Vorrei fare qualche riflessione personale: si trattò di un evento senza dubbio tragico, eppure, a cento anni di distanza, se ne è perso ogni ricordo diretto. Se colpì Capodistria, colpì sicuramente anche Isola, eppure io non ho avuto racconti a riguardo dai miei. E allora perché questo non si ripeta racconterò di un fatto che si verificò a Trieste verso la fine degli anni 50 o, al massimo, nei primi anni 60 (vado coi ricordi, quindi potrei sbagliare anche tanto e se mi correggete meglio): era estate, credo fossimo intorno all'ora di pranzo quando improvvisamente si levò un vento impetuosissimo che fece sbattere le persiane e che durò pochi minuti. Ricordo che mia nonna e mia mamma usarono, per la prima volta per me, la parola "tromba d'aria". Qualche giorno dopo andammo al bagno "Ausonia" e la piscina aveva il muro che dava sul lato mare sfondato. La voce che ricordo fu "xe stada la tromba d'aria".

Qualcuno che ha qualche anno più di me ricorda l'episodio?


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Nubifragio

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: Vorrei fare qualche riflessione personale: si trattò di un evento senza dubbio tragico, eppure, a cento anni di distanza, se ne è perso ogni ricordo diretto.


Ricordo che mia nonna e mia mamma usarono, per la prima volta per me, la parola "tromba d'aria". Qualche giorno dopo andammo al bagno "Ausonia" e la piscina aveva il muro che dava sul lato mare sfondato. La voce che ricordo fu "xe stada la tromba d'aria".

Qualcuno che ha qualche anno più di me ricorda l'episodio?
in effetti, come dicevo, a casa mia vivevano persone che erano adulte e a Trieste all'epoca di questo fortunale , ma nessuno me ne parlò mai. si vede che non era rimasto nella memoria, come , invece , ad esempio, la fame della prima guerra, di cui parlavano assai sovente.

Del secondo episodio, non ricordo la prima parte né la tromba d'aria a casa, ma ricordo molto bene la devastazione dell'Ausonia perchè allora ci andavo abbastanza spesso, con la mamma, coi tram n 3 e 9, mi sembra che fosse proprio in estate, stagione di bagni, la mareggiata rovinò la vasca della piscina ed alcuni punti del bagno attigui ( la scaletta a mare dove per la prima volta nuotai in acqua profonda senza salvagente) non vennero mai ricostruiti com'erano prima.


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Re: Nubifragio

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Qualcosa si trova anche in tedesco. La ricerca più fruttuosa l'ho avuta con sturm Adria "juni 1911" (purtroppo sturm porta a dover selezionare tra tantissime opere letterarie...)
Eine Wetterkatastrophe in Trieft. In der Nacht zum Frohnleichnamstage wütete in der Adria ein furchtbarer Sturm, der ungeheuren Scha-den anrichtete. In Trieft, wo die Fluten über den großen Platz getrieben wurden, sind 24 Menscheii zu Grunde gegangen. Zwei griechische Barkschifie strandeten im Hasen, wobei neun bezw. süns Mann ertranken. Ein Dampfer der hiesigen Rhederei sank am Molo Sa» Carlo, ein Segler aus Capodistria bei Barcola. Letzterer verlor zwei Mann. Außerdem sind an mehreren Lloyddampsern zahlreiche Beschädi-guiigen. Das Lloydatsenal und die Werst des Sta« bilimento tecnico sind unbedeutend beschädigt, der Be» trieb ist ungestört. Dagegen sind einzelne Moli und Riveuteile der Dämme stark mit genommen. Auf der Meeresfläche treiben Bretter und Fässer umher, eine Badeanstalt ist vollständig zerstört.
E' interessante perché anziché la data dice, se il traduttore di google non tradisce, che si trattava del Corpus Domini che nel 1911 cadeva il giorno 15 giugno. Il diverso modo di definire tale data la confermerebbe rispetto alle altre che girano. Il riferimento è questo http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... SYeYKVMmmA ma non è una pagina web; è una pagina di testo.

Sempre tra le pagine testo ho trovato questo riferimento bibliografico (almeno così mi sembra)

http://docs.lib.noaa.gov/rescue/mwr/040 ... -0153b.TXT

dove si dice
Yazelle, Eduard. &er den Sturm in der nordlichen Adria vom 15. Juni 1911. p. 18-25. H[ann!, J[uliusJ.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Nubifragio

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: Zwei griechische Barkschifie strandeten im Hasen,
la pagina citata deve aver tradotto automaticamente dalla scrittura gotica, per cui Triest è diventato Trieft, ma il più divertente è il porto ( Hafen) che è diventato lepre (Hasen).


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Re: Nubifragio

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Trieft lo avevo notato; deve essere il prodotto di qualche scanner; però il traduttore di Google Trieft lo ha tradotto Trieste; Hasen invece lo ha tradotto come coniglio...


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Nubifragio

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Trieft lo avevo notato; deve essere il prodotto di qualche scanner; però il traduttore di Google Trieft lo ha tradotto Trieste; Hasen invece lo ha tradotto come coniglio...
in effetti Hase è lepre, perchè coniglio è Kaninchen in tedesco.


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