CITO :
rofizal » lunedì 28 gennaio 2008, 8:27
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Egon Lerch
(vedi foto alegata)
Nato a Trieste el 19 giugno 1886, morto a Venezia l'8 agosto 1915.
Dal 1900 al 1904 iera al Academia Navale (Marineakademie).
Cadetto nel 1907, viniva nominado Lschfhr. nel 1908 e Lschlt. el 1° gennaio 1913. Comandante del somergibile S.M.Torpedoboot "XVI" dal 6 dicembre 1912 al 30 agosto 1913, el 21 agosto del steso anno pasava al comando del S.M.U "12".
L'8 agosto 1915, nela laguna de Venezia, una mina faseva afondar l'imbarcazion. Recuperado el relito nel 1915, podeva trovar degna sepoltura. Decorado l'8 luglio 1935 con la Schwarzes Kreuz.
Lo ho visto citato anche da altre fonti, ma non è esattamente così: nessuna unità A.U. riuscì a violare il passo del Lido (né di Malamocco o Chioggia) e penetrare così nell'ambito della laguna. L' U 12 venne in collisione con la mina che lo affondò e uccise tutto l'equipaggio in mare aperto a sei miglia e mezzo dal “passo” del Lido, al traverso del faro di Piave.
Se mi sarà data la possibilità di riprodurre alcune pagine di un mensile, farò conoscere un bell'articolo sulle vicende successive e conseguenti al recupero.
CITO : VetRitter » venerdì 15 gennaio 2010, 20:15
….........la fonte su Egon Lerch, la go trovada su: Rapidi e Invisibili, storie di sommergibili. A cura di Alessandro Marzo Magno, ed. Il Saggiatore, la parte su Lerch la ga scritta Erwin F. Sieche, Storico della K.u.K. Marine.
Concordo con VetRritter che la documentazione più esauriente su Egon Lerch, in lingua italiana, è quella citata. In effetti l'intendimento di Lerch era quello di compiere un atto clamoroso, attaccando le unità italiane all'interno della loro base.
Venne detto che la sua motivazione era dettata dalla ricerca della decorazione di Cavaliere, che gli avrebbe procurato il titolo nobiliare, consentendogli così di essere all'altezza dell'amata.
Ah ste babe!
Sieche afferma inoltre che l'operazione non era stata approvata dal Comando, non essendo ancora aggiornata l'ultima disposizione dei campi minati.
L'insubordinazione venne dimenticata per poterne celebrare la morte da Eroe. ( cito a memoria perché go el libro da una altra parte. Se ghe sarà un seguito andarò a ciorlo, per no dir monade)
Per ora mi limito a riprodurvi alcune delle numerose immagini relative al battello, a secco nel bacino piccolo dell'Arsenale di Venezia.
Pola, in navigazione tra Stoia e Verudella, equipaggio schierato in coperta
Dopo il recupero, in bacino.
Sezionamento e separazione del troncone di poppa.
Vista del locale motori termici nel troncone sezionato.
Egon Lerch e l' U 12
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Re: Egon Lerch e l' U 12
Interessantissime foto!
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Egon Lerch e l' U 12
Osservo le foto, molto belle, ma penso sempre di più che aveva ragione Leonardo nel dir:“E questo non pubblico o divolgo per le male nature delle omini, i quali userebbero le assasinamenti nel fondo dei mari col rompere i navili in fondo e sommergerli insieme colli omini che vi son dentro”.(Codice Hammer )."
Ho sempre guardato con stupore nei musei le invenzioni di Leonardo, che nel ‘500 aveva progettato più di un mezzo subacqueo adatto a scopi militari, oltre a prototipi aerei ecc.
Detto questo, confesso la mia grande ignoranza in fatto di sommergibili e comunque mi fa piacere poter osservare le foto, in particolare l'ultima, che mostra i meccanismi dell'interno.
Interessante la motivazione passionale dell'impresa di Lerch e anche il fatto che tu affermi che nessuna unità A.U. riuscì a violare il passo del Lido.
Ho sempre pensato che la marina Au e germanica fosse più forte di quella italiana e me par che sia riuscita ad affondare molte navi, come la Leonardo da Vinci , la Regina Margherita , la Benedetto Brin , l'Amalfi e la Garibaldi ecc.
Rapidi e invisibili... terrore delle navi... Me ricordo il Maiale : nome molto azzeccato, per me.
Ho sempre guardato con stupore nei musei le invenzioni di Leonardo, che nel ‘500 aveva progettato più di un mezzo subacqueo adatto a scopi militari, oltre a prototipi aerei ecc.
Detto questo, confesso la mia grande ignoranza in fatto di sommergibili e comunque mi fa piacere poter osservare le foto, in particolare l'ultima, che mostra i meccanismi dell'interno.
Interessante la motivazione passionale dell'impresa di Lerch e anche il fatto che tu affermi che nessuna unità A.U. riuscì a violare il passo del Lido.
Ho sempre pensato che la marina Au e germanica fosse più forte di quella italiana e me par che sia riuscita ad affondare molte navi, come la Leonardo da Vinci , la Regina Margherita , la Benedetto Brin , l'Amalfi e la Garibaldi ecc.
Rapidi e invisibili... terrore delle navi... Me ricordo il Maiale : nome molto azzeccato, per me.
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
Antoine de Saint-Exupéry
Re: Egon Lerch e l' U 12
leggo in ritardo, e il relitto venne recuperato solo nel '16, prima fallirono due o tre tentativi, non ricordo bene ora.
e ancora grazie delle foto, molto interessanti.
saluti
e ancora grazie delle foto, molto interessanti.
saluti
Re: Egon Lerch e l' U 12
A tuo maggior chiarimento allego questo articolo di "Sub" n°290 del novembre 2009 e ricambio i saluti.VetRitter ha scritto:leggo in ritardo, e il relitto venne recuperato solo nel '16, prima fallirono due o tre tentativi, non ricordo bene ora.
e ancora grazie delle foto, molto interessanti.
saluti
Re: Egon Lerch e l' U 12
Mi sono reso conto che anche ingrandendolo con il copia-incolla, il testo non è ben leggibile, a causa della scarsa definizione.
A chi fosse interessato lo posso inviare per mail.
A chi fosse interessato lo posso inviare per mail.
Re: Egon Lerch e l' U 12
Gentilissimo, come sempre "sono piccolo ma crescerò" ha così sistemato l'inconveniente :danilo43 ha scritto:Mi sono reso conto che anche ingrandendolo con il copia-incolla, il testo non è ben leggibile, a causa della scarsa definizione.
A chi fosse interessato lo posso inviare per mail.
https://www.atrieste.eu/Pdf/Torpediniera1.pdf