Mostra sulla Marina Austroungarica

el porto de Trieste deuna volta, de adesso, le navi che vien e va a Trieste, de una volta e de adesso
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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ancora canale d'Otranto, nave AU
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nel 1916 incominciano incursioni di sottomarini vicino a terra:
nella notte fra il 27 e 28 maggio del 16 la torpediniera italiana 24 OS al comando di Manfredi Gravina conte di Ramacca e con Nazario Sauro come pilota entra nel porto di Trieste, lancia due siluri contro il piroscafo Iskra ormeggiato, non lo centra ma danneggia il molo e alcuni depositi di carbone

il 4 giugno 1916 il sommergibile Atropo, al comando del tenente di vascello Giotto Maraghini e con Nazario sauro come pilota entra nel Quarnaro ed affonda il piroscafo austriaco Albanien

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il 7 giugno due MAS entrano nel porto di Durazzo ed affondano il piroscafo Lokrum che aveva un carico di materiale bellico.

il 12 giugno il cacciatorpediniere Zefiro al comando di Costanzo Ciano e con pilota Nazario Sauro con appoggio di altre unità entra nel golfo di Parenzo e danneggiano un hangar per aerei.. e così via..

nel 1917 la Marina collabora, su fronte dell'Isonzo, alle operazioni di terra.. l'Intesa manda navi e la Marina contrattacca con gli idrovolanti di base a Trieste e nell'estate, per sostenere le operazioni terrestri, le corazzate Wien e Budapest vengono richiamate da Cattaro e assegnate di stanza a Trieste, con qualche puntata a Pola.
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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Nell'autunno del 17 la rotta di Caporetto elimina il problema del fronte sull'Isonzo, ma le Wien e Buapest rimangono a Trieste.
il 9 dicembre però due MAS al comando di Luigi Rizzo e Andrea Ferrarini forzano l'accesso al Vallone di Muggia , entrano nella baia, la Wien viene silurata, la Budapest è mancata.
I due Mas rientrano a Venezia, conseguenze: il morale italiano si risolleva un po' e l e navi vengono spostate da Trieste a Pola
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nel frattempo nel 16 Nazario Sauro viene catturato processato ed impiccato

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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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Le operazioni continuano nel 18, ma la mostra si sofferma a lungo a parte sui problemi di quell'anno e sui motivi che portarono alla rivolta di Cattaro
( continua..)


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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La beffa di Buccari, così definita dal solito D'Annunzio che vi partecipò con Rizzo e Costanzo Ciano, è ricordata anche nella mostra.
( se ne aprla in forum )
dopo che un idrovolante aveva segnalato la presenza dei navi austriache nella baia di Buccari, la notte fra il 10 e l'11 febbraio 1918 si intrufola nella baia sfuggendo ai controlli in particolare della batteria di Porto Re, lancia alcuni siluri che vengono intercettati dalle reti antisiluro e non fanno danni. Riescono ad uscire ancora senza difficoltà e per questo, visto che di affondamenti non ne hanno compiuti, la battezzano come beffa, e ne fanno uso nella guerra di propaganda, essendo riusciti a "beffare" i controlli costieri.
L'itinerario
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e il messaggio dannunziano
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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Rivolta di Cattaro:febbraio 1918
la mostra dedica diverse pagine al riguardo, noi abbiamo già un al riguardo, la mostra la fa lunga riportando ora per ora i dispacci, ma in sintesi è quanto riportato dal nostro topic ( Adler, grazie!)
ricopio la sintesi
Il 01.02.1918, alle 12, un gruppo di insorti obbligò sotto coperta gli ufficiali e prese con le armi il controllo della Sankt Georg e della Gäa al grido di "noi vogliamo la pace!". Sull'Helgoland alle 14 venne alzata bandiera rossa, subito ammainata dai militari non insorti: il Sankt Georg puntò allora i propri cannoni contro l'Helgoland. Sul Gäa gli insorti distrussero molto mobilio e si dettero agli spari in aria. Fischi e sirene anti attacco suonavano all'infinito: al posto dell'Inno imperiale venne suonata l'Internazionale. Circolavano voci incontrollate di inesistenti ribellioni sparse in tutte le città costiere.
Anche il Novara venne minacciato di essere affondato nel caso non avesse esposto la bandiera rossa.
Sulle più piccole siluranti Orjen, Balaton, Tatra, Csepel, sembrava dover valere la disciplina, ma anche queste vennero fatte oggetto di minaccia armata e venne alzata la stessa bandiera per non dare un pretesto agli insorti ad aprire il fuoco, pur rimanendo queste sostanzialmente in mano ad un equipaggio "fedele".
Le deputazioni degli equipaggi stesero la seguente lista di richieste, divisa in due parti:

1. Pace generale immediata
2. Indipendenza dalle altre Potenze
3. Pace fondata sulla proposta democratica Russa
4. Disarmo generale
5. Diritto all'autodecisione dei popoli
6. Risposta leale alla Nota di Wilson
7. Più soccorsi, viveri e vestiario
8. Democratizzazione del governo

1. Soppressione dei lavori non necessari
2. Più uscite a terra
3. Licenza ogni 6 mesi
4. Aumento degli assegni di vitto in licenza
5. Equa distribuzione del vitto a bordo
6. Equa distribuzione del tabacco
7. Fine della censura sulla corrispondenza
8. Presa in considerazione delle richieste delle singole navi
9. Nessuna ritorsione per gli atti in essere

Il Comandante della flottiglia incrociatori rispose alla lista per quanto di sua competenza, promettendo di venire il più possibile in contro ai rivoltosi.
Nella notte tra il 1 ed il 2 febbraio, però, arrivò una comunicazione dal comando della Piazza marittima per la quale se entro 6 ore la situazione non fosse rientrata alla normalità, le batterie di terra avrebbero aperto il fuoco sugli insorti. Questi risposero con una nota (molto più complessa e ricercata nella forma rispetto alla prima) ribadendo le proprie richieste, ma sottolineando la volontà di dedicare in ogni momento tutte le proprie forze alla difesa della Patria contro il nemico esterno. Allo stesso tempo, la Kronprinz Erzherzog Rudolf si disse pronta a muovere in appoggio ai ribelli.
L'ultimatum venne rinnovato e vennero sparati alcuni colpi di cannone da terra per fermare la Rudolf che, colpita, arrivò danneggiata e con feriti all'ancoraggio, nel silenzio totale dei presenti. Un altro colpo cadde a 30-40 metri dal Georg. Sotto la protezione terrestre, il Novara ed i siluranti si posero in posizione sicura.
La situazione stava sfuggendo dal controllo degli insorti, facendo sì che alcuni "indecisi" ritornassero sulle proprie posizioni, mettendo in moto una sorta di controspionaggio che rese gli ufficiali chiusi nei propri alloggi partecipi dello svolgersi dei fatti. Sotto la minaccia dell'attacco da terra e grazie a coloro che ritornarono sui propri passi, una ad una sulle navi venne ripristinato il controllo dei rispettivi comandanti.
Dopo la rivolta vennero sbarcate 800 persone (43% croati, 20% ungheresi, 15% italiani) e 40 di queste finirono davanti al tribunale militare che sancì 4 condanne a morte.
L'Imperatore Carlo in persona bloccò il procedimento verso la maggior parte degli accusati, ordinando un'azione giudiziaria nei confronti dei soli sobillatori principali, artefici dei disordini.
Aggiungerei che spiega le premesse ( fame, inattività, rivoluzione russa..) e anche alcune precedenti piccole rivolte, di cui un a all'Arsenale di Pola, risolta senza troppi conflitti
Alcune immagini dalla mostra:

le code per fame a Vienna nel 1918

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una piantina delle Bocche di Cattaro
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alcune delle navi coinvolte:
La Sankt Georg

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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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La Gäa
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la Kaiser Franz Josef
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la Kaiser Karl VI

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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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la Novara

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assemblea a bordo

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Al termine della rivolta, riporto un passo della relazione del contrammiraglio Hansa che ne spiega i motivi
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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i rivoltosi condotti in fortezza

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i marinai durante il processo
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sotto, i loro nomi:
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Sui 3000 o 4000 partecipanti alla rivolta, ne vengono sbarcati 800, e 40 vengono deferito al Tribunale militare, che entro le 72 ore previste delibera .. e la conclusione:

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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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il 27 febbraio 1918 il comando della Marina da guerra austroungarica viene assegnato all'ammiraglio Horty ungherese

Che inizia la preparazione per una grande operazione che avrebbe dovuto coinvolgere in giugno la Marina, forzare il canale d'Otranto , attirare le navi nemiche per dar battaglia.
Le navi convolte son ( la mostra ne dè i dati e il luogo.)
SMS Novara e Helgoland, Tartra Csepel Triglav, Lika
Admiral Spaun Saida e 4 torpediniere

SMS Viribus Unitis, Balaton Orijen e 4 torpediniere
SMS Prinz Eugen Dukla Uszok Erzehrog Ferdinand Max e Turul
SMS Erzherzog Karl Huszar Pandur e 3 torpediniere
SMS Erzherzog Friedrich e Csikos e Uskoke
SMS Tegetthoff e Velebit
SMS Szent Istvan e 5 torpediniere
due sommergibili e un cospicuo numero di idrovolanti

La Viribus Unitis
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Però... l'ultimo gruppo uscito da Pola si imbatte nei MAS nn 15, 21 comandati rispettivamente da Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo..

e di fronte a Premuda

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il MAS di Rizzo lanci a i siluri contro la Szent Ivan e l'a'ltro contro la Tegetthoff
Il primo fa centro, il secondo la manca

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La Tegetthoff teta di rimorchiare l'altra neva, ma questa si capovolge e affonda sono le 6 di mattina del 10 giugno 1918.


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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L'ammiraglio Horty in questa foto ferito sulla Novara
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rinuncia alle azioni e la flotta rientra nei porti fino al termine della guerra
un quadro esposto alla mostra che osta la s Stefano colpita
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

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Il capitolo successivo ha poche immagini, solo qualche ritratto piccino, e tratta della disgregazione anche nella Marina durante il 1918 e soprattutto nell'ottobre, intrecciandosi alle vicende di tutto l'impero.
l'inattività nei porti , la crisi economica e l apropaganda sediziosa proveniente dall'interno crearono piccoli movimenti insurrezionali repressi, già nell'ottobre del 17 una torpediniera passa al nemico, gli ufficiali vengono portati un un campo di prigionia e la maggior parte dei marinai, principalmente czechi, passa alla Marina italiana e la torpediniera riadattata diventa la Francesco Rismondo. Un piano di impadronirsi di Venezia viene abbandonato. ancora nel 17 sulla Schwarzenberg inizia una propaganda projugoslava. Nella primavera del 18 emissari czechi fanno propaganda nei porti di Sebenico e nei forti vicini. Nell'ottobre del 18 un addetto sloveno ai cifrari, passa al nemico gli ordini cifrati.


in quei mesi alla richiesta all'ammiraglio Horty su quanto si possa contare sulla flotta, la risposta riportata per esteso afferma che
"non si sono avute manifestazioni che permettano di affermare che ci siano scissure [..]Lo stato d'animo della flotta, i cui equipaggi sono composti da gente di tutte le nazionalità, è fino ad un certo limitato punto e nei limiti della disciplina militare uno specchio fedele dello stato d'animo dominante nella Monarchia. Poichè le agitazioni politiche all'interno non vengono frenate dal governo con misure energiche di una specie qualsiasi, è d temere che esse finiranno per assumere dimensioni critiche." poi suggerisce contropropaganda, ricambio negli equipaggi... e ch eil naviglio leggero soprattutto le siluranti sono usurate dla alvoro e potrebbero reagire.

Il 16 ottobre 1918 l'imperatore Carlo visto il clima politico e l'andamento militare ed economico, proclama in un manifesto la federalizzazione dell'Impero, in particolare suggerendo una "posizione speciale" alla città di Trieste e al suo territorio.
Contemporaneamente invia un messaggio specifico all'esercito e alla Marina
" per corrispondere ai desideri di tutti i popoli dell'Austria, essi vengono costituiti in Stati nazionali riuniti in uno Stato federale
[..]
In questo momento di tanta importanza io mi rivolgo all'Esercito ed alla Flotta Nelle vostre righe sono andate congiunte la fedeltà e l'unità dele varie nazionalità fra loro e con la mia persona [..]


il 20 ottobre 1918 la controrisposta del presidente americano Wilson, che parla anche dell'aspirazione ad uno Stato nazionale degli Jugoslavi, e che saranno i popoli e non gli USA a decidere

reazioni sui giornali locali:
Volkszeit di Innsbruck: I tentativi degli czechi degli jugoslavi e dei polacchi per separarsi dalla nostra compagine statale vengono dalla risposta di Wilson abilmente sfruttati

Agramer Tageblatt: la risposta di Wilson ha sollevato in tutta Agram un giubilo indescrivibile ( ricordo che Agram è Zagabria)
Delnick elisti ( Vienna) non si potrà dunque più procedere, come si è fatto finora contro le legioni cecoslovacche, con la forca e la fucilazione,ma si dovranno trattare anche questi legionari come soldati nemici

Il comando militare invi aun lungo messaggio in cui si preoccupa per la sorte degli addetti militari e dil loro impiego futuro.

Il 21 ottobre 1918 l'assemblea dei deputati tedeschi al Parlamento di Vienna decide la fondazione dello stato dell'Austria tedesca.

Il capo dei socialdemocratici tedeschi Viktor Adler dichiara Il tempo della Monarchia, della nobiltà, dei privilegi elettorali, del dominio delle organizzazioni burocratico militari e dei privilegi capitalistico-feudali è passato

(nb Adler nostro, che nome te se ga scelto!! :-D )

Nello stesso giorno anche a Praga viene proclamato la stato cecoslovacco.

Per la Jugoslavia - e la flotta- la situazione è più complessa...


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

Sempre il 21 ottobre 1918 giunge al comando della flotta un messaggio d al Comando dell'esercito,
lo riassumo un po' perchè occupa una pagin a intera ed è divertente vedere quanto poi si avvererà e quanto no.. oltre a dare l'idea del clima

Da fonte completamente attendibile si apprende quanto segue:

1 Il servizio di posta fra il dottor Ante TRumbić e i comitati jugoslavi della Monarchia è disimpegnato da sommergibili nemici [..] d'intesa con Wilson
2 E' accertato ch ein tutto i territorio della Croazia e della Slavonia sono istituite delle commissioni per preparare ed istruire le popolazioni per una Jugoslavia, ogni aderente paga 1 corona o se povero 50 heller [..]
3 è già costituita una polizia nazionale che avrà il compito di internare chi volesse resistere [..]
4 Occorrendo, un proclama per la nazionalizzazione dei beni del latifondisti e la confisca e ripartizone dei beni della Chiesa [..]
5 il nuovo stato jugoslavo sarà un repubblica [..]
6 Le famiglie Karageorgevic e Njegos dovranno abdicare
7 L'opposizione lavora nel Parlamento austroungarico d'accordo con Wilson...
8 Trieste con retroterra deciderà al propria appartenenza con un plebiscito, idem la Macedonia
9 L'Intesa entrerà in Dalmazia e Bosnia Erzegovina in 13 punti, che poi passeranno alla nuova Jugoslavia
10 gli jugoslavi hanno già fatto coniare 2 miliardi di monete d'oro del valore di 20 franchi che si chiameranno Sokol Su una facci a un falco, dalla'altra SHS Serbia, Croazia, Slovenia
11 L'intesa pretenderà che l'imperatore di Germania rinunci al trono
12 si propone pe r l a Jugoslavia la bandiera: un triangolo rosso bianco e azzurro
13 E' hgià stato trovato un inno nazionale per la nuova Jugoslavia, ma il fiduciario non sa quale.
14 Il previsto proclama di Sua Maestà non è considerato perchè gunto troppo tardi



Negli stessi giorni alla Camera dei deputati ungherese il conte Karoly propone la separazione dell'Ungheria dall'austrial, la pace immediata ed il richiamo dlele truppe ungheresi

I cechi dichiarano il giuramente di fedeltà estorto, e quindi nullo.

Fra il 22 e il 24 i comandi militari spiegano le nuove disposizioni imperiali , raccomandano di rassicurare le flotta sull'obbligo di fedeltà de giuramento e di stroncare sedizioni solo se necessario


il 25 ottobre l'Arciduca Giuseppe invia llìimperatore una nota in cui raccomand aarmistizio immediato anche a dure condizioni epace. Lo stesso giorno anche gli ungheresi chiedono la pace, il richiamo delle truppe ungheresi, los cioglimento dell'alleanza con la Germania. Alcuni comitati ungheresi invitano le prorpie truppe lal ribellione.

Il 26 ottobre il comando marittimo di Pola segnala che "un movimento nazionale con segni di ammutinamento si sta diffondendo" è da attendersi un peggioramento improvviso[] giudico necessario e urgente comicniare a inviare immediatamente in congedo il personale di Marina [..] gli operai del cantiere navale hanno abbandonato il lavoro nel pomeriggio. Adoperare la forza peggiorerebbe soltanto la situazione.Gli ufficiali sono impotenti davanti ad un movimento dlele masse.


il 27 ottobre giunge la notizia che dai vari fronti intere divisioni di nazionalità non austriaca pensano solo a ritornare in patria, principalmente sull?Isonzo e nel Tirolo

Lo stesso viene segnato quella sera dal comando della flotta di Pola , parlando di ammutinati a Cattaro e a Fiume. Segnalata la possibilità di sbarchi nemici sulla costa...
il 26 e 27 ottobre i tedeschi ( austrotedeschi?) fanno slatare i sottomarini che non possono prendere il mare e abbandonano la piazza di Pola.

il 28 otobre il Comando della flotta segnala allcomando della piazz adi Pola che l'armistizio è prossimo ,che ci saranno congedamenti. in mattinata il Comandante Boroević informa che non potrà madare truppe aPola

Sempre il 28 ottobre il governo ufficiale austroungarico risponde a Wilson che accetta i punti, inclusi in particolare i diritti degli czechi e degl i Jugoslavi e chiede proposte per l'armistizio
( continua, sempr e più frenetico..)


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

29 ottobre: a Pola la flotta si aspetta che al 1 novembre gli ungheresi abbandonino i posti per raggiungere le loro terre e poi un messaggio segreto in cui si segnala che rimanendo equipaggi quasi solo slavi, ci si aspetta che lo "Stato costiero Jugoslavo" che si attendevano la dichiari su aproprietà. Attesa di ordini.
Pomeriggio del 29 ottobre, Fiume, dispaccio: i Governatore parte per Budapest e si aspettano per il giorno dopo funzionari croati. I militari mantengono l'ordine nelle vie e portano in maggioranza coccarde biancorossoazzurre.
Sintesi della situazione, che riassumo ( alla mostra il testo c ompleto),
1 in Marina gli equipaggi assumono senza violenza il potere, anche sulla Viribus Unitis, ufficiali impotenti e rassegnati, disciplina scomparsa. I Croati chiedono ufficilmente l'assegnazione della flotta al loro nuovo stato, le altre nazionalità vogliono andarsene per il 1 novembre
2 a terra saccheggi, sciopero all'arsenale ( di Pola) e truppa impotente a bloccare il tutto
3 Marina jugoslavi si stanno organizzando per assumere il potere della flotta

"questioni urgenti: fin quando e fin dove si lascerà dilagare questo caos? che accadrà delle navi e degli ufficiali se tutti i marinai se ne vanno? Che accadrà delle navi senz apadrone se Pola verrà attaccata prima del 1 novembre?"

30 ottobre: il Consiglio di Stato dell'Austria tedesca "Deutschoesterreich" si dichiara pronto ad assumere l'amministrazione per l'Austria tedesca, in attesa dell apace. In Austria si parla di repubblica, a Trieste conflitti fra italiani e sloveni.
alle 10 del mattino, fronte di terra, il capitano Camillo Ruggera, con bandiera bianca, porta un a lettera del generale Weber von Webenau per le immediate trattatice di pace da parte dell'impero.
al pomeriggio vengono congedati dalla flotta ungheresi, tedeschi e classi anziane.
17,45 a Pola situazione critica per mancanza di ordini sulla ocnsegna della flotta

Ore 18.50 dal comando dela flotta a Trieste:
prima di mezzod'ì grand emovimento di persone col tricolore italiano, nel pomeriggio grandi riunioni davanti al municipio e innalzamento su di esso del tricolore italiano in presenza di una folla di parecchie migliaia di persone con ovazioni e musica. proclamazione della città libera
nel pomeriggio, aperte le prigioni e liberati circa 160 detenuti, "la folla, da 2000 a 3000 persone, percorse la città con musiche
per questa sera è annunziato l'arrivo di una colonna piuttosto grossa di sloveni della zona circostante

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Nel frattempo il Consiglio nazionale jugoslavo insiste per prendere possesso in ogni caso della flotta, temendo un attacco italiano sulle coste del'Adriatico orientale. l che esclude l'eventuale autoaffondamento della flotta. Gli ufficiali temono di essere uccisi come nella rivoluzione bolscevica.
Udite queste notizia, l'Imperatore non può che assumersi la responsabilità di consegnare la flotta al Consiglio Nazionale jugoslavo, epr evitare spargimenti di sangue
L'ordine con telegramma arriva alle 20.30 del 30 ottobre.
Gli equipaggi non jugoslavi hanno il diritto di abbandonare le navi e gli altri assumono il potere.
il 31 ottobre avviene il passaggio del potere, commovente l'ultimo messaggio
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alle 16.45 con la consegna della Viribus Unitis viene ammainata definitivmente la bandiera della marina austroungarica e sostituita dal tricolore jugoslavo.

Il 1 novembre la cerimonia si ripete nelle altre basi fino a Cattaro , gli ufficiali rimangono sottocoperta.


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

Nella notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre Rossetti e Paolucci con un a mignatta evitano le difese di Pola e inseriscono un a carica sotto la Viribus Unitis che avrebbe dovuto esplodere alle 6.30 . Scoperti e catturati, apprendono che la flotta è ormai neutrale, essendo passata al nuovo Comitato.Alle 6 comunicano l'orario dell'esplosione, ma poichè alle 6.30 il congegno non scoppia, non vengono creduti e l'equipaggio ritorna sulla nave. Scoppierà alle 6.44 facendo oltre 300 vittime e dispersi. Gli ufficiali vengono fatto prigionieri e liberati il 5 novembre all'arrivo della marina italiana..
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Nel frattempo...
il 1 novembre viene iniziato l'incontro a Villa Giusti e l'armistizio viene fissato al 3 novembre, per quanto riguarda la flotta

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e anche
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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

Con questo, e con alcuni volantini del comitato SHS si conclude la parte storica della mostra.
Segue una parte dedicata alle navi della prima guerra, agli uomini, alle navi delle missioni e ai cantieri che le costruirono.
per ora mi fermerei qua..


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da Reiter Giampaolo »

La mostra di cui si stà parlando, di cui io sono stato uno dei ricercatori, può essere letta, ad eccezione della parte della grande guerra sul sito del Centro Regionale Studi di Storia Militare Antica e Moderna Trieste di cui sono socio. Per la parte mancante, sto preparando una pubblicazione che sarà inserita nel suddetto sito alla fine della mostra.
Purtroppo, a parte una recensione a firma di Ernè, Il Piccolo, non ha pubblicato quasi nulla. Normalmente vengono effettuate delle visite guidate la domenica mattina. Purtroppo, e ripeto purtoppo, la mostra è facilmente raggiungibile solo per chi ha la macchina. La mostra è stata visitata da alcuni austriaci che hanno ritrovato i nomi dei loro parenti anche lontani e si sono congratulati con gli organizzatori sul libro dei visitatori. Sicuramente ci sarà una visita del Fondo Ambiente Italiano e delle Associazioni dei marinai austriaci.


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

Beh, veramente io ci sono andata senza macchina! scesa col 6 alla fermata dopo il cavalcavia, in circa 10 minuti ero all'ingresso. :-D e senza macchina si ha poi l'occasione di vedere da vicino il porto vecchio..

L'ho trovata interessantissima e solo a leggerla ci ho passato un paio d'ore.. spero di aver sintetizzato un poco e speravo di averne fatto almeno qua un po' di pubblicità. Che in effetti è stata scarsina, e il lavoro era invece assai interessante. Ovviamente, non spettacolare, per chi ama reperti visivi speciali.. altri spunti li ho presi e mi riservo di aggiungerli su alcuni argomenti particolari che erano stati trattati nel forum e che potranno essere integrati.
Nel nostro piccolo, abbiamo un ricordo in più..


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da mandi_ »

Ringrazio tanto anche da parte mia sia chi ha organizzato e curato la mostra, sia Baba che ci ha esposto benissimo i contenuti


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da danilo43 »

Da parecchio tempo sto cercando disegni o illustrazioni delle navi del Lloyd: Imperatore I° (TS1843). Imperatore II (TS 1850) e Erzherzog Friedrich, poi Milano (GB 1842)
Mi interesserebbe trovare dei disegni sulle navi da guerra SMS Vulcano e Seemöve, anche queste precedenti al 1850.
In internet e neppure sul bel sito di Serlilian si trova nulla. Del Vulcano, che era presente a Lissa, sono reperibili un disegno ed una foto del 1873, dove la nave è raffigurata con piano velico a goletta (due alberi). In un quadretto visto in Austria, che ritengo dello stesso piroscafo, l'armamento è a nave (tre alberi). Mah !
Quello che mi interessa in modo particolare e farei carte false per averla, è una raffigurazione del Seemöve. Un' unità alla quale venne dato questo nome. venne acquistata nel 1849 in Inghilterra, costruita da Ditchburn & Mare SB Co. - Blackwall, 287 t, 39.5 ×7.5 × 2.5 m. Il nome originario era Water Lily. Dalle dimensioni dovrebbe essere la stessa (anche se non quadrano i cavalli indicati, solo 50, ma potrebbe essere un refuso). Quantomeno un invito a pranzo è assicurato :-D


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Re: Mostra sulla Marina Austroungarica

Messaggio da babatriestina »

Hai provato a contattare l'associazione Aldebaran?

per la battaglia di Lissa, queste sono le pagine della mostra che presentano le navi austriache presenti, non ci vedo una Vulcano

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