( url original:Guido Marussig (1885-1972)
005
Un triestino fra simbolismo e deco’, un artista di grande rilevanza e spessore, ma sul quale è calato – anche per la difficile reperibilità delle opere – un ingiusto oblio.
Proseguendo il lavoro di esplorazione dell’arte italiana tra la seconda metà del XIX secolo e il primo trentennio del ‘900, la Nuova Galleria Campo dei Fiori, a Roma, ha dedicato una mostra all’artista triestino Guido Marussig, pittore, incisore, architetto, decoratore e scenografo, dal 5 aprile al 10 maggio 2003.
Nato a Trieste nel 1885, Marussig si formò in clima simbolista influenzato dalla Secessione viennese. Esordisce a soli 17 anni a Roma alla mostra della Società degli Amatori e cultori; nel 1900 va a Venezia per frequentare l’Accademia delle Belle Arti e già nel 1905 espone per la prima volta alla Biennale, alla quale parteciperà per ben 17 edizioni. Alla Biennale del 1907 è presente nella celebre sala internazionale “L’arte del sogno” accanto a Chini, Nomellini, Previati, von Stuck, Martini. Nel 1908 è tra i capofila del Gruppo di Ca’ Pesaro, delle cui mostre disegna il manifesto. Quadri quale “Salice piangente”, “Pali striati e ippocastani fioriti”, “Vecchie ancore”, “Prue dentate”, “Ciliegio in fiore” ottengono grande successo e spesso vengono acquisiti dai musei. Marussig si dedica anche alla xilografia e soprattutto la serie “Venezia incisa nel legno” del 1914 gli vale grande notorietà, come del resto l’intensa collaborazione con la rivista “L’Eroica”. Nel 1916 si trasferisce a Milano dove nel 1918 allestisce alla Scala gli scenari dell’opera “La Nave” di Gabriele D’Annunzio, musica di Italo Montemezzi; l’anno seguente Marussig segue D’Annunzio a Fiume ottenendo la nomina a Primo Edile della Reggenza del Carnaro. Tra il 1922 e il 1935 lavora alla decorazione del Vittoriale. Contemporaneamente è instancabile come illustratore di libri e riviste, come progettista di elementi di arredo, come architetto e come scultore. Matura intanto il suo avvicinamento al gruppo del Novecento sarfattiano; a partire dalla metà degli anni Trenta si dedica alla didattica e alla pubblicistica d’arte. L’artista muore a Gorizia nel 1972.
http://guide.dada.net/liberty_e_deco/in ... 7233.shtml
webgrafia:
http://www.trieste.com/citta/celebri/marussig.html
I ghe gaveva dedicado una mostra al revoltella nel 2004, che iero stada a visitar.
Civico Museo "Revoltella" e Galleria d'Arte Moderna
Scheda: Trieste, Museo Revoltella, 31 luglio - 10 ottobre 2004.
A cura di di Vanja Strukeli, Gianfranco Sgubbi.
Trieste, 2004; br., pp. 189, ill. col., cm 24x28.
se andè al topic su Hohenberger, troverè riportado che iero a vederlo..
Per le cartoline de Guido Marussig, ecole nel sito del nostro MisterKappa, che poco frequenta nei ultimi tempi.al revoltella ghe xe una mostra su Guido Marussig che mi me confondevo che ghe xe anca un Piero Marussig e mi pensavo che fussi tuto un. No mal, ma ssai scuro... el ga fato anca un per de cartoline de Trieste, anca quele xe esposte.
http://www.misterkappa.it/cva-marus01.html