Nei quadri acrilici su tela sfrutto la funzione dell'acrilico, che si asciuga molto presto. Dapprima stendo sulla tela o su qualsiasi supporto un fondo gesso per acrilici con pennello grosso, tracciando già in questo passaggio righe o depositi di gesso per rendere il fondo più materico. Poi inizio con un disegno libero a cera scura e poi via con i colori. Stendo, asciugo, ristendo, faccio delle velature e man mano asciugo con il phon, in modo da non dover attendere. Lavoro così fino a che non sono soddisfatta del risultato. Questo procedimento comunque viene fatto in diverse riprese, e prima che sia finito ci vuole il suo tempo. Non preparo mai prima alcun schizzo preparatorio, lavoro a ruota libera sulla tela.
Per i pastelli stendo sempre il fondo gesso sulla carta liscia spessa, poi procedo con il disegno e riempio con i tratti di pastello le varie zone, e poi viene il bello: prendo il pennello grosso a punta bagnato con l'acqua e lo passo sui tratti del disegno. Il pastello si scioglie e rivela tutti i suoi colori. Poi via, con straccio e pennello asciutto, a togliere l'eccesso di acqua, e lavorare le zone aggiungendo o togliendo colore. Finisco come per l'acrilico, quando mi sembra di aver raggiunto il mio scopo mi fermo, e questo non è facile. Il senso del colore e l'equilibrio delle forme viene da solo, è un dono di natura come l'orecchio per il musicista. Per il pittore è l'occhio e forse anche - spero - un pò di cervello. Grazie a tutti per l'interessamento e la pazienza. Buona giornata. oli.
