Pitori triestini Fragiacomo
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Pitori triestini Fragiacomo
Questo, fra i quadri che go, xe quel che forsi el me piasi de più. Anche se no 'l xe firmado, so per certo certo che el xe de Pietro Fragiacomo
Re: Pitori triestini
Complimenti per il quadro è davvero molto bello e ben fatto. Le misure? Ciao, oli.
Il colore e' il mio mestiere
Re: Pitori triestini
FRAGIACOMO Pietro , pittore italiano, nasce a Trieste nel 1856.Formatosi nell'ambiente accademico veneziano, inizialmente si rifece alle composizioni di Favretto in soggetti di genere.
Successivamente dipinse esclusivamente paesaggi della laguna veneta, improntati ad una suggestiva resa della luce e a un cromatismo dalle tonalità perlacee e delicate.
Qualche riga di biografia.
Successivamente dipinse esclusivamente paesaggi della laguna veneta, improntati ad una suggestiva resa della luce e a un cromatismo dalle tonalità perlacee e delicate.
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Il colore e' il mio mestiere
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Re: Pitori triestini
Il padre di Piero, Domenico era piranese e venuto a lavorare come cuoco in un albergo che aveva impiantato a Trieste. Gli affari andarono male e si trasferì a Venezia quando il piccolo Piero aveva 12 anni. Dopo aver studiato alle scuole tecniche di Campo San Felice a 16 anni si trasferì a Treviso dove lavorò per 6 anni come umile operaio (modellatore falegname, tornitore, fabbro di banco). Dopo una lite con il suo capo officina tornò dal padre che aveva preso in affitto il caffè Lazzaroni in Frezzeria. Piro, disoccupato, s'iscrisse all'Accademia delle belle arti dov'ebbe come maestro il Ciardi e dove strinse amicizia con Giacomo Favretto e Ettore Tito. Viaggiò poi all'estero (Germania, Francia, Costantinopoli). Fece ritorno a Trieste nel 1910 per un'esposizione personale allestita dalla Permanente del Circolo Artistico di Trieste dove conobbe anche mio nonno.
Ugo Ojetti scrisse un magnifico profilo su di lui definendolo 2un lirico del paesaggio”.
Durante la guerra il suo amico colonnello Pizzarello gli commissionò una Madonna per la Cappella mortuaria del Palgrande; lui gliela donò e la Madonna della neve è ancora lassù.
Morì a Venezia nel 1922
Fragiacomo raggiunge la perfezione tecnica in quanto che “non dipinge più coi vecchi colori a pasta che cogli anni scuriscono e falsano tutti i valori sulla tela rancida d'olio. Ma il quadro egli lo fa preparato e dipinto a larghi piani sintetici colla tempera inventata da Cesare Laurenti, raffinata da lui, poi ammorbidita e colorita di lievi velature con colori Wurm.
La tela che ripropongo con una tonalità di luce meno cupa ha le dimensioni di cm 29x39.
Rinnovo la domanda già fatta a suo tempo: perchè gli esperti usano dare prima l'altezza e poi la larghezza? Io mi adeguo, anche se mi viene più spontaneo fare viceversa.
Voglio aggiungere, in quanto fiero dell'opera fatta, che ho restaurato la cornice molto rovinata durante tutti i traslochi e guerre, rifacendo i fregi e le decorazioni negli angoli dopo una paziente operazione di calco in stucco, getto in gesso ed incastro.
Ugo Ojetti scrisse un magnifico profilo su di lui definendolo 2un lirico del paesaggio”.
Durante la guerra il suo amico colonnello Pizzarello gli commissionò una Madonna per la Cappella mortuaria del Palgrande; lui gliela donò e la Madonna della neve è ancora lassù.
Morì a Venezia nel 1922
Fragiacomo raggiunge la perfezione tecnica in quanto che “non dipinge più coi vecchi colori a pasta che cogli anni scuriscono e falsano tutti i valori sulla tela rancida d'olio. Ma il quadro egli lo fa preparato e dipinto a larghi piani sintetici colla tempera inventata da Cesare Laurenti, raffinata da lui, poi ammorbidita e colorita di lievi velature con colori Wurm.
La tela che ripropongo con una tonalità di luce meno cupa ha le dimensioni di cm 29x39.
Rinnovo la domanda già fatta a suo tempo: perchè gli esperti usano dare prima l'altezza e poi la larghezza? Io mi adeguo, anche se mi viene più spontaneo fare viceversa.
Voglio aggiungere, in quanto fiero dell'opera fatta, che ho restaurato la cornice molto rovinata durante tutti i traslochi e guerre, rifacendo i fregi e le decorazioni negli angoli dopo una paziente operazione di calco in stucco, getto in gesso ed incastro.
- babatriestina
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Re: Pitori triestini Fragiacomo
il Fragiacomo del Revoltella:
La campana della sera, acquistato nel 1894
un altro al Museo di Novara
la portolata
La campana della sera, acquistato nel 1894
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"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
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Re: Pitori triestini Fragiacomo
Veduta di Venezia alla Galleria d'arte moderna a Roma
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