applausi ai concerti

a Trieste ghe xe un teatro Comunal che de oltre 200 anni fa opere, balletti, concerti... e altri teatri che fa spettacoli musicali de tipo classico: contene storie vece e resoconti de spettacoli attuali..
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babatriestina
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applausi ai concerti

Messaggio da babatriestina »

Oggi sul Corriere della sera xe una pagina intiera dedicada alle discussioni sui applausi ai concerti: i stessi concertisti xe divisi, alcuni disi cehe un applauso in più ghe dà la cariga e che quela de no applaudir fra un tempo e l'altro xe solo che un vecio tabù, altri xe più tradizionalisti, altri la ga de più coi colpi de tosse..a pena che lo trovo disponibile lo riporto, se no copierò a man..


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

eco qua el link:
http://www.corriere.it/spettacoli/09_fe ... aabc.shtml
riporto qualcossa:
Musica & tabù: la guerra degli applausi
Concerti interrotti? La classica si divide
Le «regole» del silenzio durante le esecuzioni. Accardo: sì a battimani. Morricone: non li accetto. Ax: è mia crociata
il quotidiano Boston Globe ha ospitato un'intervista al pianista Emanuel Ax provocando un polverone che dall'America rimbalza in Europa: «Sto conducendo una crociata come ascoltatore per cominciare ad applaudire quando si vuole». Ax spinge il pubblico a battere le mani spontaneamente, quando lo desidera, anche tra il movimento e l'altro di una Sonata o di una Sinfonia. Sacrilegio! Ax parla di «regole arcane», di «diktat stupidi», dice che il manager della Boston Symphony Orchestra è d'accordo con lui («il voto al silenzio è uno snobismo»), cita a sostegno del suo modo di vedere la lettera in cui Mozart scrive che un suo pezzo ebbe un successo tale da costringerlo al bis immediato. «Ho parlato con molti illustri musicologi e nessuno di loro sa dirmi chi è il responsabile di questo vezzo».
Il mondo della musica sottosopra, non è solo una provocazione intellettuale. Ciò che non ti aspetti è che non si fa fatica a trovare valenti interpreti che la pensano come il pianista d'origine polacca. «Non è scandaloso applaudire alla fine di un movimento — dice il violinista Salvatore Accardo —, succedeva nell' 800 quando i programmi erano frammentari, costruiti con il tempo di una Sinfonia o di un'altra. A me dà fastidio chi prorompe nell'applauso immediato, penso al finale della Terza di Brahms o della Nona di Mahler, dove le note si spengono piano piano. Sono quelli che applaudono per farti capire che sono esperti, lo sanno che il pezzo è finito». P
Quando scatta l'applauso io sorrido al pubblico. Mi è successo al Festival rock di Bristol, programma difficile, Stravinsky, Berio. Era buffa quella reazione viscerale, fa sentire che il pubblico è con te. A me ha dato un'energia incredibile».
Viktoria Mullova è «completamente d'accordo con Ax, il mondo classico è rigido e noioso, meglio un pubblico reattivo che morente». E la concentrazione non va a farsi benedire? «In pezzi come le Variazioni Goldberg, dove una nota è legata all'altra, gli applausi disturberebbero, talvolta è preferibile il silenzio totale dopo un'esecuzione speciale. Se non ci sono regole è meglio».


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Mi son tradizionalista e trovo corretto non coverzer la musica con i applausi.
Se volemo po' se riallaccia a un discorso, fatto recentemente in TV: ormai qualsiasi ospite gabbi una trasmission, anche una mezza menola, scatta l'appluso in piedi ( o Standing Ovation se preferì). Fin poco tempo fa jera riservado ai veri pezzi da 90 :roll:


Mal no far, paura no gaver.
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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

te sa, dipendi molto del momento, per esempio, la più parte de finali de atti de opere finissi con acordi talmente standard che no ghe xe gnente de particolar.. po comunque xe interessante saver che molti interpreti ghe fa piazer anche un aplauso un fiadin "fora posto" e che ghe dà la sensazion de un pubblico caloroso e no snob, come a dir Mi son colto e so quando che xe finido el toco, ti che te aplaudi inveze adesso te son un buzzurro perchè no te savevi.
Altre volte, ala società dei concerti, invece, sucedeva el incontrario, soprattutto con musica moderna che nissun conosseva. Finiva el toco e.. iera silenzio perchè nissun gaveva capido che el iera finido. In sti casi se capissi del atteggiamento del interprete.
Po iera el caso dei cicli de Lieder ( Schubert, Wolff...), ogni Lied xe un toco a sè e concluso, ma molti interpreti preferissi cantarli tuti de fila. Altri inveze presenta un collage de Lieder distinti e allora no me par gnente de mal a aplaudir far un Lied e l'altro.


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Angiolina
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Messaggio da Angiolina »

Io la penso come Adler, anche se per l'opera il discorso è diverso. Si applaude un'aria particolarmente ben cantata e interpretata. Ma nei concerti no, non mi piace in linea generale. Certo se un movimento è suonato in maniera eccezionale, l'applauso ci sta. Ma per me è anche un rito con i suoi "tempi" da rispettare. Che poi ci siano musicisti particolarmente paranoici sui rumori va da sé. E quando uno è così masochista da sorbirsi 4 o 5 ore di Wagner, lo sbadiglio può scappare :wink:


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sono piccolo ma crescero
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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Prové a non aplaudir dopo una romanza e me saverè dir. Mia mama me contava che certi pezi orchestrali dopo certe romanze la li ga sentidi solo quando la ga scoltà la registrazion in studio de l'opera.

Quando se aplaudi se aplaudi due artisti: l'autor e l'interprete. L'autor va aplaudì alla fine, anche se nol senti, xe un omagio dovudo. L'interprete se el xe bravo, doveria vegnir aplaudì anche nei vari intervali.

Però speso i aplausi se li regala; una volta go senti el concerto per violin e orchestra de Beethoven al Verdi sonà da *** *****. Batude de man a no finir e bis, ma nol lo gaveva sonà ben, proprio tecnicamente el gaveva fato sbagli e qualchedun dal logion invece che bater le man ga vu el coragio de urlarghe "Incompetente".

El concerto dopo iera un altro violinista, un certo Brengola, che ga sonà un concerto de un autor contemporaneo. Aplausi ala fine, ma niente bis. Epur a mi me pareva che fusi più bravo questo de quel, ma l'autor iera diverso. Nel primo caso i ghe bareva le man a Beethoven, che speremo che el gabi sentidi lo steso, dove che el se trova (speremo in paradiso).


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malvasia
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Messaggio da malvasia »

Mi anche son tradizionalista... ai concerti voio sintir la musica no i aplausi... nele opere ormai son rasegnada a spetarme l'aplauso dopo certe romanze per cui se nol vien el me manca... ma comunque vado al'opera de più de 30 ani per cui la magior parte le conoso a memoria. Ala musica sinfonica inveze me son avicinada de recente, tanti tochi li sento per la prima volta e go voia de sintirli fino in fondo...

Quel che inveze me da fastidio xe el scartociar de caramele... l'altro giorno per l'aida, apena che ga fato scuro in sala tuti a cominciar a tirar fora caramele... e più che i zerca de far pian cola carta, più casin i fa e più a lungo... ma digo, ghe vol tanto a prepararsele prima in un fazoleto de carta che no fa rumor?

oh poi, semre per l'aida, a opera cominciada xe entrada una famiglia... pare, mare e muleta sui 6 ani... in seconda galeria el pavimento xe de legno e scrichiola e sti qua per trovar el suo posto in scuro i ga fato un casin... po' no i gaveva tanto bei posti e la picia ga comincià a pianzer che no la vedi... la gente ghe ga dito qualcosa ai genitori e questi ga comincià a ribater... po' el pare no ga comincià a protestar anche lui che nol vedi!!! ( l'opera iera comincida za de un boni 10 minuti...) :shock:
Co ga fato ciaro go vardà chi fosi sta gente, ma no i iera pù là... forsi i xe andai via prima dela fine del ato.


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serlilian
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Messaggio da serlilian »

Per mi, quando un'opera o un concerto xe comincià, no i dovessi permeter più de entrar in sala. Te xe in ritardo? Te speti che finissi el primo atto. Son sicura che cussì tutti rivassi in orario.


[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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serlilian
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Messaggio da serlilian »

Anni fa gavevo leto che una signora iera rivada in ritardo a un concerto. La xe entrada in sala... e el diretor ga fato sonar, seguindo el ritmo dei sui passi. Ela la ralentava... e l'orchestra ralentava. La caminava più svelta ... e l'orchestra sonava più svelta. Naturalmente tuta la sala se ga voltà a guardarla. Robe de sprofondar! Penso che almeno ela non la sarà più rivada in ritardo. :lol:


[i]Liliana[/i]
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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

serlilian ha scritto:Per mi, quando un'opera o un concerto xe comincià, no i dovessi permeter più de entrar in sala. Te xe in ritardo? Te speti che finissi el primo atto. Son sicura che cussì tutti rivassi in orario.
ma una volta i fazeva.. almeno in platea, sia al Verdi che al Rossetti, me par che se podeva seguir el spettacolo de fora, su un monitor a circuito chiuso
Ovviamente no valeva per i palchi, là i fa i comodazzi loro a piazer.
Ve dirò, per disturbo, mi gavevo molte registrazioni de opere del Verdi, e nele registrazioni dovevi sentir come che se sentiva la vose del suggeritor che diseva le parole dela romanza un momento prima che i la cantassi....


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Angiolina
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Messaggio da Angiolina »

Ma qui è vietato entrare a concerto iniziato. Non fanno neanche entrare nelle sale per i film.
Ma la maleducazione è un problema. Poi a Mi lano-Scala compresa- c'è questa nuova usanza: applauso finale e metà della sala se ne va subito. Davvero una mancanza di rispetto per i musicisti.


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