Giorgio Strehler

teatri, spettacoli teatrali non musicali: prosa, varietà ...el Politeama Rossetti, la Contrada... la prosa de una volta.. anche Cechelin
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sono piccolo ma crescero
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Giorgio Strehler

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ieri ho sentito, in una pubblicità alla televisione, un pezzetto di una vecchia registrazione: recitava Tino Carraro. Il confronto immediato tra la sua voce calda e la sua recitazione misurata con quella di moltissimi attori contemporanei, spesso solo belli e, temo, solo raccomandati, è stato impietoso: una splendida cotoletta alla milanese ben panata e ben cotta non è confrontabile con degli hamburger bruciacchiati. Pensando a Tino Carraro, alle sue interpretazioni in grandi sceneggiati televisivi quando la televisione cercava di fare cultura, ho ripensato ad un triestino illustre, il regista Giorgio Strehler che lo diresse e che con lui lavorò, non in televisione credo, ma al Piccolo Teatro di Milano.

Certe arti, penso alla scultura o alla pittura, sono fatte per restare nel tempo: la venere di Milo, il David di Michelangelo, la Gioconda o i girasoli di Van Gogh continuano a suscitare in chi li guarda emozioni ed ammirazioni passando inalterati nel tempo.

Gli spettacoli teatrali sono, invece, effimeri. Nonostante tecniche di registrazione sempre più sofisticate consentano di conservarne la memoria, una volta che cala il sipario lo spettacolo è finito, svanito, chiuso.

E così se oggi andassi a chiedere in giro, ai giovani, ma non solo, chi era Giorgio Strehler probabilmente troverei tanti "Boh?". E anche in questo forum, a parte qualche malumore perché un pezzo della via Piccolomini gli è stato dedicato, ho trovato ben poco.

Eppure è nato a Trieste, oops a Barcola trovo sul web, fu senza dubbio illustre in Italia ed in Europa. Trieste gli conferì nel 1971 il san Giusto d'Oro che, pare, non ritirò. Ma in qualche modo rimase legato alla città, se le sue ceneri si trovano nel cimitero di Trieste ed a Trieste è stata donata una parte della sua eredità culturale, fatta di documenti e materiale e custodita al museo Schmidl.

Mi sembrava giusto aprire un topic col suo nome in modo che se qualcuno vuole mettere qualche post su di lui, trovi la strada già pronta. In questo momento sul forum trovo questi interventi su di lui, poche cose in definitiva.

La tomba: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 3&start=39
Toponomastica: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=10&t=188
San Giusto d'oro: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=65&t=3717
Materiale documentale a lui riferibile: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 34&start=4
Un flash su uno spettacolo di prosa a Trieste: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 92&start=2
Sul museo Schmidl: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 27&start=4

C'è, invece, su di lui una voce sulla Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-strehler/

E se avete qualche dubbio sul fatto che sia illustre, si trova almeno in 5 edizioni di wikipedia.
in italiano: https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Strehler
in inglese: https://en.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Strehler dove si sottolinea che è nato a Barcola
in francese: https://fr.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Strehler
in tedesco: https://de.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Strehler
in spagnolo: https://es.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Strehler


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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babatriestina
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Re: Giorgio Strehler

Messaggio da babatriestina »

Non sono un'appassionata di prosa, ma qualcosa ho seguito e ricordo le regie di Strehler.
In particolare vorrei rievocare un famoso Re Lear che vidi al Politeama Rossetti. Famoso, che mi lasciò qualche dubbio: era il Re Lear di Shakespeare o il Re Lear di Strehler? mi lasci nel dubbio, ma penso che il re fosse proprio Tino Carraro... ma quel che ricordo era il resto: le figlie "cattive" di cui non ricordo gli interpreti e i genri malvagi ricordo molto bene ch e portavano dei grandi cappotti neri lucidi fino ai piedi,, ed uno dei loro era il bellissimo ( allora ) Giuseppe Pambieri.. poi la scelta di unificare la figura del Giullare e della figlia buona nell'interpretazione di Ottavia Piccolo.. insomma le sue regie erano estremamente personali . Penso che riuscissero ancor meglio in opere contemporanee come i drammi di Brecht. Perchè dal dopoguerra in poi, ma soprattutto negli anni 60-70 Brecht era un po' l'autore più di moda soprattutto nella cultura di sinistra, e Strehler aveva una lunga militanza socialista. Mi sembra che fosse sua una famosa regia della vita di Galileo: era anche sua quella di Puntila,c he vidi sempre al Politeama? lotta di casse far Puntila, il capitalista che diventa buono solo da ubriaco, e il s uo servo proletario Matti...
poi ci furono famose regie liriche che non vedemmo mai a Trieste, ricordo perchè lo trasmisero in tv il Simon Boccanegra per la Scala..
che ricordo soprattutto per l'interpretazione di Cappuccilli e la direzione di Abbado.
Fu anche lui a lanciare Milva, fin allora cantante popolare, come sofisticata interprete nell'Opera da tre soldi? con la vistosa chioma rossa, un po' tipo Ornella Vanoni?
Le regie di Strehler erano molto personali..


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Piereto
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Re: Giorgio Strehler

Messaggio da Piereto »

Me ricordo de aver sonà "Così fan tutte " de Mozart al piccolo de Milan, iera una ripresa della regia de Strehler. Pensando ai grandi attori de prosa italiani dei anni 60 e 70, credo semo stai fortunadi de averli visti sul picio schermo quando ancora la Rai iera tignuda da persone aculturade e perciò viniva stanziai bori per pagare le proprie produzioni de prosa e se fazeva anche la riduzion de romanzi, i famosi sceneggioati. Oggi grazie a You tube se pol ancora darghe una ociada, e scoltar le bele vose e veder la mimica de grandi attori.


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