rofizal ha scritto:Cmq Tele4 me par che fazi un poco de roba in dialeto.
Go visto su Tele4 rappresentazioni teatrali in dialetto bisiacco, ma non triestin
E soprattutto FRIULANO!
Eh tele4... Ormai i trasmeti ste str.....de.
Mercoledì Ore 14:10 DA LA PROVINCIE DI UDIN
Trasmissione in lingua friulana sulle attività e le mainfestazioni della Provincia di Udine. A cura di Angela Accaino
I NE STA COLONIZZANDO CULTURALMENTE!
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
Ormai la mia Patria comincia a Muja e finissi a Duin
cenerentola82 ha scritto:[...] I NE STA COLONIZZANDO CULTURALMENTE!
e no i xe gnanca i soli ... ... pero` no xe dito che ne tochi solo che de star a vardar senza far gnente ... ... la cultura xe una roba che la xe libera per tuti e tuti i pol iutar a aumentarla
de sicuro prima de rivar a far sentir in RAI cualcosa ne novo pasera` tempo, ma se mai no se comincia mai no se finisi
in fin de i conti za el gaver sti forum indove che scrivemo in triestin xe cualcosa che ani indrio no iera ... e no xe dito che ne tochi de fermarse a i forum ... ghe xe cuei che i fa teatro in tirestin ... se pol far muxica ... film ... libri ... ... el fato xe che toca cominciar (ma no vol eser una critica per ti )
Nessun colonizza nessun, ve spetta a voi far chei vostri fioi continui con
le tradizioni de una volta, se porte' avanti le storie Austriache pode' farlo anche con quelle che vien dopo.
Clicche' sotto friulani nel mondo e dopo ve imparere' del Topic riguardante el Burlo Garofolo. I soldi chei contribuissi, el Triestin nianche se insogna.
Non xe perche' el sindaco xe Furlan, xe perche' co iero picia mi' sia chei Banchieri- -Suore-Infermiere-sussidi-Distribuzion del latte (mio nonno de via Pascoli) i Flamini dei ospedai-i lava morti in Capela....tutti iera FURLANI,
una me ga' penella' co go' ciapa' la scabbia da un solda' con le sterline sporche, gavevo el vizio de contar i soldi lecandome i diti.
Nomi distinti Cattaruzza-Poli-Magris-De Ros-Sabatin-Miot-Scaramelli-Giacinti-Zanin-Cominotto-Pelizier-Pivetta- Del Giglio (Ebreo)
cento ancora......
anche questa xe storia, che tutti la sorvola perche' non ghe interessa de saverla. Voi parle' con rancor come tutti i giovani che clicca su' GOOGLE!
che quel chel nol por darve, semplicememnte perche' nessun va' indrio de secoli. Mi personalmente non me scompono delle vostre definizioni, ma come spiega' antecedente i mii avi li calcolo parte della storia.
Se per caso l'ospedal Burlo i lo trasportera' a Udine? sara' solo perche' lori ciapa soldoni da quei che xe emigradi per tutto el mondo, e quel Dottor che cerca de guarir i fioi del Venezuela, non me sorprenderia che anche lui, xe de razza Furlana. Soldi verzi tutte le porte.
Oltre che cliccar sui Furlani del mondo....fe' una ricerca sotto:
fogolarfurlan forsi imparere' qualcosa in piu'
Logico, finche' che te, fara' saver al mondo intiero che esisti solo che l'Austria-Ungheria e compagni de caserma. Cossa te pretendi?
Tutti ga' contribui' per Trieste e anche sotto l'Austria, go' dito e stradito che de fotografie, de militari ne go' viste a bizeffe, specialmente quelle dei Ussari, quindi niente da dir, ognun ga' contribuido a seconda dell'Idea patriotica -e dell'era chei ga' vissu'. (ANCHE I FURLANI).
Ma adesso parlemo de oggi, non de quel che iera ieri!.....tutto xe romanticismo, le belezze monumentali-quelle originali, ma resta sempre
una roba, LA MISERIA XE CRONICA! ripeto......anche do' Triestini aquisiti pero nati a Trieste in ga' scritto libri su quel che iera.
El bucalin sotto el letto!
E ala radio un giorno si e quel altro anche: trasmissioni in langhe furlane.
Daghe e daghe me la stago imparando, e pensar che, co' lavoravo a Udine, no capivo niente. loll
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
A proposito del friulano, io la penso così.
Il volerlo chiamare lingua è il risultato di posizioni non già culturali, ma ideologiche, politiche e opportunistiche.
Infatti per essere qualificata minoranza e quindi godere delle tutele e dei vantaggi previsti dalla Costituzione (art. 6 – “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranza linguistiche”) e dalle leggi 4 e 5 del ’48, 482 del ’99), è necessario che essa parli una lingua. E i friulani e i sardi (uniche popolazioni italiane) non si sono lasciati sfuggire l’occasione: la nostra parlata è appunto una lingua, hanno affermato, quindi noi siamo una minoranza e come tale abbiamo il diritto di godere delle tutele e di tutti i privilegi previste per quelle.
Ma i 500.000 friulani che vivono in Friuli e i 300.000 che vivono in Italia o all’estero non si esprimono in maniera uniforme. Essi parlano il
Friulano centro-orientale formato dalle varietà medio Tagliamento, collinare, cividalese, udinese;
Friulano centro-meridionale formato dalle varietà sonziaca, fascia sudorientale del basso Tagliamento;
Friulano carnico composto dalle varietà carnico centro-orientale, gortano, fornese;
Friulano occidentale articolato nelle varietà parlate dalla Valcellina e Val Meduna al mare, fascia nord-occidentale del basso Tagliamento, asìno, tramontino, ertano, varietà della fascia di transizione friulano-veneta.
Che fare allora ? E’ semplice. Si promulga una legge regionale (n° 15 del ’96) in base alla quale l’Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulana ha provveduto a definirne la grafia ufficiale, creando così a tavolino una lingua “per elaborazione”, normalizzata, una lingua standard, un diasistema, in definitiva un falso storico (marilenghe), incontrando tra l’altro non poche opposizioni da parte delle varietà locali che vedono in tal modo insidiata la propria vitalità. Man forte all’Osservatorio ha dato la Congregazione per il culto divino che con decreto del 23.1.01 ha approvato il Lezionario friulano, cioè ha attribuito lo status di lingua liturgica al friulano. Una simile procedura è stata adottata dalla Sardegna, che ha creata la limba sarda unificada (poi comuna) fondendo i dialetti logudorese-nuorese e campidanese.
Nessuno nega beninteso che il friulano possieda pregevoli peculiarità, come ad esempio dignità letteraria. Ma questa è una caratteristica che condivide con molti dialetti: si pensi al milanese di Carlo Porta, al veneziano di Carlo Goldoni, al romanesco di Gioacchino Belli e Trilussa, al napoletano di Giambattista Basile ed Eduardo De Filippo. Ma nessuno mai per questo ha pensato di elevarli al rango di lingua.
Cos’è allora che fa di un dialetto una lingua ? Non nobiltà di origini, non ricchezza di lessico, non compiutezza espressiva, non duttilità d’impiego, non armoniosità di suono. No, tutto questo non basta. Il criterio da adottare per distinguerli è un altro. Lo afferma l’eminente glottologo Tristano Bolelli.
Lingua è il mezzo espressivo verbale che viene usato per comunicare tra coloro che parlano dialetti differenti ma comunque propri di un territorio linguisticamente – e spesso politicamente e culturalmente – unitario. Ciò significa che un messinese per intendersi con un astigiano non usa il friulano, ma il fiorentino, facendolo con ciò assurgere al rango di lingua.
Quindi, per il semplice ed incontrovertibile fatto che il friulano sia parlato esclusivamente nel Friuli e non in tutta Italia, non può essere definito lingua. Se ambiva a tale ruolo, doveva farsi avanti prima: ormai il posto è occupato da un migliaio di anni.
Concludendo, i triestini dovrebbero meditare su di un ulteriore aspetto della loro decadenza: a quello economico e demografico va aggiunto quello linguistico: infatti fino alla fine del XVIII secolo essi parlavano una lingua ed oggidì solo un dialetto…
Dovevamo continuare a parlare friulano, insomma, come nel Settecento.
[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
Quando digo che con un poco de pazienza se riva a trovar quasi tuto...
Questo dovesi far la gioia de molti, specialmente quei che vivi de tanti anni lontan da Trieste.
Alcune registrazioni del Campanon. Processo alle parole, Siora Nina e Sior Bortolo
No rivo però a capir se xe stadi fati ogi o xe de l'epoca, no me ricordo che Siora Nina e Sior Bortolo se ciamasi "El Bortolano", ma me par le presenti come originali. Comunque le xe godibilissime!!
Anche qua tuta una serie de Maldobrie (dal steso sito).
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Si me ricordavo, ma mi credevo che se ciamassi "El portolano" inveze doveva esser "El bortolano" de sior Bortolo.
Ma tanti anni fa no iera siora Ida e sior Giordano? Iera sempre lori?
[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
serlilian ha scritto:
Ma tanti anni fa no iera siora Ida e sior Giordano? Iera sempre lori?
sì, i primi iera sior Giordano e siora Ida, e po Siora Ida e sior Piero. " Sior Giordano, la legi el giornal?"
Bortolo me par che xe vegnudo molto ala fin...
però xe de dir che el primo campanon gaveva dei riferimenti "studiai" che no so se tutti ghe iera familiari: processo alle parole, ma me par piuttosto un precedente "processo alla città: Lei , andove la iera la note del disdoto brumaio?
( mi no savevo cossa che iera sto disdoto brumaio..)
o co arivava Iavèr, il sergente di fero, e no tutti gaveva sula punta dei diti i Miserabili e el sergente Javert.
Per no parlar che ghe go messo anni per capir, co el comentava che mi me pareva de capir Occebètte e solo molto dopo go capido che iera O Cebete, del nome de un personaggio de un dialogo socratico
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
serlilian ha scritto:Ma tanti anni fa no iera siora Ida e sior Giordano? Iera sempre lori?
Te confesserò che mi gavevo scrito el mesagio con "siora Ida e sior Bortolo", poi go scoltado le registrazioni e go coreto in siora Nina. Boh, me son dito, no me ricordo nianche i nomi, che figura...
Sior Giordano invece no me par de ricordarmelo, ma qua invece pol eser la mia memoria che fa cilecca.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]