Veit Heinichen

[McFriend]

Ieri sera sul 2 canale austriaco ha fatto vedere di nuovo il famoso Commissario Laurenti, dal titolo "Tod auf der Warteliste". Questa volta mi è piaciuto di più. Divertente la scena in piazza dell'Unità con dei cattivi pedinatori rimasti nudi e senza poter partire con la macchina.
Sarebbe bello sapere dove hanno girato le scene della villa del commissario.

[AdlerTS]

Veit Heinichen ga scritto anche un libro sulla "cucina triestina": insieme con Ami Scabar el presenta "Trieste città dei venti", ancora da pubblicar. La TV tedesca e svizzera però ghe ne ga za ricavado un documentario .

[McFriend]

Ho trovato il libro di cucina in tedesco. Vedi http://www.amazon.de/Triest-Stadt-Winde ... 3836300923

[Zigolo]

Gavè leto el Picolo de ogi?

Me par che chi che se la ga ciapada de più xe stà quel che Heinichen gaveva paragonado a Frankenstein

[Franco]

Gavè leto el Picolo de ogi?

No grazie, stago zercando de perder el vizio...

Cossa iera scrito de bel?

[babatriestina]

Cossa iera scrito de bel?

Che al aeroporto de Lubiana i dà una rivistina con un'intervista de Heinichen che el disi peste e corni in general dei politici triestini. Par che no i sia contenti...

[Zigolo]

Gavè leto el Picolo de ogi?

No grazie, stago zercando de perder el vizio...

Bela idea, ghe devo far un pensierin anche mi.

In fondo, se go smesso de fumar sedise ani fa e de vardar la tv quindise, no dovarìa esser dificile.

[McFriend]

Su una rivista tedesca di viaggi, la Abenteuer-Reisen, un bellissimo articolo su Trieste e alla ricerca di Heinichen. Molte fotografie con consigli sia per ristoranti e cose da vedere. Parla anche di vini, tra cui uno della vs. zona che non avevo ancora sentito qua nel forum, purtroppo mi sono dimenticato il nome, mi sembra lit....... ?

[babatriestina]

S Parla anche di vini, tra cui uno della vs. zona che non avevo ancora sentito qua nel forum, purtroppo mi sono dimenticato il nome, mi sembra lit....... ?

Vitovska?

[McFriend]

Brava Baba, ho fatto un po di confusione. Ma vedo che hai capito al volo.

[babatriestina]

Cossa iera scrito de bel?

Che al aeroporto de Lubiana i dà una rivistina con un'intervista de Heinichen che el disi peste e corni in general dei politici triestini. Par che no i sia contenti...

go becado el articolo sul sito del Piccolo, ve lo posto:
Veit Heinichen attacca i politici: «A Trieste sono i peggiori d'Italia»

il Piccolo — 19 dicembre 2008 pagina 29 sezione: TRIESTE
di PIETRO COMELLI I passeggeri che si imbarcano all’aeroporto di Lubiana prima di decollare ricevono «In flight magazine». È la rivista ufficiale dello scalo internazionale, pubblicazione biligue in sloveno e inglese, che nell’ultimo numero contiene una lunga intervista allo scrittore tedesco Veit Heinichen, da molti anni trasferitosi a Trieste. Una città dove ha ambientato i suoi libri, ma di cui non apprezza il mondo politico. A quanto pare senza distinzione di schieramento, come evidenziato in una risposta presente nell’intervista. «È una città dove hai l’impressione che niente possa mai cambiare... Perché sfortunatamente è governata - sostiene Heinichen - da politici incompetenti. A Trieste trovi i peggiori rappresentanti della classe politica italiana, politici che vivono bene nel declino della città perché sanno che sarebbero incapaci di gestire un organismo sano e forte». Non una semplice critica, ma accuse molto forti che indispettiscono i i diretti interessati. Accomunando destra e sinistra in una replica, in certi casi altrettanto pepata, all’autore del libro «I morti del Carso». «Diciamo che c’è stato un problema di traduzione...», parte in maniera blanda il deputato Ettore Rosato (Pd). Rincarando poi la dose: «Non si può dire che Heinichen non abbia delle idee ben precise, ma sappiamo che in questo Paese - aggiunge - chi spara di più sui politici ci guadagna. È uno sport diffuso e io sono uno sportivo». Parte decisamente in quarta invece il sottosegretario Roberto Menia (Pdl, esponente di An): «Forse questo signore non si rende conto che è ospite in casa nostra - sottolinea - e questo ci fa piacere fino a quando si contiene nei limiti del buongusto. Ma la smetta di pontificare perché non siamo bambini...». È dispiaciuto per la «cattiva immagine data alla città, in una rivista che finisce nelle mani di italiani e stranieri» il sindaco Roberto Dipiazza. Tutto il resto non importa. «Figurarsi se mi sento denigrato da Heinichen - dice il primo cittadino - che dovrebbe semmai spiegare come mai è venuto in Italia». Preferisce restare fuori dalla polemica Maria Teresa Bassa Poropat, impossibile da raggiungere, presidente della Provincia che ha coptato Veit Heinichen nel Gruppo azione locale Carso (l’ex Comunità montana del Carso). Non vuole replicare nemmeno il deputato Roberto Antonione (Pdl) però alla fine il suo silenzio dice ancora di più. «Sono dichiarazioni talmente confuse e imprecise che non meritano una replica. Almeno ci fossero delle critiche puntuali e precise su Tizio piuttosto che su Caio - spiega l’esponente di Fi - Sparare nel mucchio lascia il tempo che trova». Una posizione sposata dalla senatrice Tamara Blazina (Pd) pronta ad ammettere che il mondo politico è «al centro delle critiche, ma queste sono affermazioni forti». E aggiunge: «Si parla tanto di etica nella politica però a Trieste, a destra come a sinistra, non vedo delle difficoltà in tal senso, anzi la situazione è decisamente migliore». Affermazioni riconducibili ai recenti arresti che hanno coinvolto in Italia numerosi amministratori pubblici. Parla di «valutazioni forti» anche il deputato leghista Massimiliano Fedriga che allo scrittore Heinichen fa un’unica concessione: «La classe politica ha bisogno delle nuove generazioni per rinnovarsi».
Oggi la risposta de Heinichen ( ma no la rivo a becar, che la xe a pagamento..) ch el disi che xe un vero pecà che Trieste con tante bone qualità xe sottovalutada.. se qualchedun trova el articolo, val la pena.

[babatriestina]

eccoti un'etichetta di bottiglia di Vitovska, del Gran Malabar, citato da Heinichen nei suoi romanzi ( è là che mi son fatta firmare da lui una copia del suo ultimo giallo )

[Franco]

A parte el fato che tuto quel che el disi sui politici triestini xè vero, e xè condivisibile...

A parte questo: qualchedun sa se de qualche parte, su youtube o simili, se trova qualche toco dei telefilm tedeschi fati sui sui libri? Saria sai curioso de veder qualcosa (e "veder" se la parola giusta: de tedesco no mastigo gnente, e dei testi no capiria un boro... ma saria curioso lo steso).

Gò provà a zercar, ma mi no gò trovà gnente (a parte una parodia che ghe ga fato i sui amici del Malabar).

[macondo]

Eco come replica sul Picolo de oggi.
Quel che me dá veramente fastido xe quel comento de "Come el se permeti, lui a Trieste xe solo un ospite". Cossa xe, una minacia che se nol stá zitto i lo van a espulsar? Oltetuto quel che lo ga ditto el xe de Pieve de Cadore. No esatamente un triestin patoco

"Come l’atmosfera di Trieste passa dall’estremo caldo all’estremo freddo, così dal punto di vista politico i principi di indipendenza vengono sempre sospinti verso l’orlo del disordine. A Trieste una politica sterile accaparra tutti gli ingegni e le energie che dovrebbero essere consacrate al progresso; prevale invece un inveterato spirito di partito. E la disgraziata città non sa da che parte voltarsi."

Questa osservazione l’aveva fatta nel 1877 il grande esploratore, traduttore, scrittore e diplomatico inglese Richard Francis Burton che trascorse gli ultimi 18 anni della sua vita a Trieste. L’abbiamo proprio imparato dei poltici che spesso, quando esce un’intervista che crea polemiche, si giustificano affermando che le loro dichiarazioni sono state citate in modo sbagliato o improprio. Il ”Board Magazin” della Adria Airways diLubiana nella sua edizione di ottobre/novembre ha dedicato 16 pagine a Trieste, tra cui quattro con una mia intervista-ritratto.

Ho criticato la nostra classe politica, come ho sempre fatto con buoni motivi e proposte concrete, anche sui media locali, sentendomi addosso la responsibilità del cittadino. Però – nell’intervista citata – ho detto ancora tanto di più. Da sempre ho cercato di far capire alla gente in tanti Paesi diversi, dove vengo invitato per presentare i miei libri, che Trieste è unica, bella e merita di essere visitata e conosciuta. L’”Adria Airways InflightMagazin” per motivi di spazio non ha pubblicato tutto. Ma l’immagine di Trieste che ne è risultata è del tutto positiva.
La mia critica ai politici non è frutto di un facile qualunquismo. È anzi la prova di quanto io tenga a questa città. È una prova d’affetto, il contrario del menefreghismo e delle eterne lamentele espresse sempre e solo al bancone dei bar. Il mio affetto è rivolto verso la città di Trieste che adoro da quasi trent’anni, e nella qualeda dodici ho scelto di vivere. La apprezzo per le tante caratteristiche e particolarità che ne fanno un prototipo della città europea. Sono convinto che qui disponiamodi risorse naturali importanti che vengono banalmente sprecate, che mi sembra creino quasi paura a chi dovrebbe, come rappresentante eletto dai cittadini, difenderle, svilupparle e rinforzarle. La posizione di Trieste non è più quella di una città emarginata dalle tragedie politiche del ventesimo secolo. I confini sono – finalmente – aperti, i mercati si sono allargati e vengono curati dalla nostra imprenditoria di eccellenza, ma seguendo attentamente e giornalmente i dibattiti pubblici sui progetti per riagganciare Trieste alla contemporaneità e darle un futuro, mi viene quasi ogni giorno un colpo. Attorno a noi vediamo città che
hanno avuto la fortuna di essere state gestite bene. Genova, Treviso, Bolzano, Trento, Lubiana, Graz, Udine, indifferentemente dal colore politico di chi sta al timone.

Ma il povero capoluogo del Friuli Venezia Giulia soffre perché non ha una lobby forte. Da anni si parla sempre delle stesse cose, ma i miglioramenti sono pochi, e se finalmente alcuni organismi vengono gestiti con professionalità e competenza si mette in movimento un apparato che frena le energie, come succede adesso con il porto, nonostante la sua vicinanza ai grandi centri industriali del Centro-Europa costituisca una formidabile chance.
Ma l’accesso alla città è assolutamente inadeguato come ben sa chi usa il treno, la macchina, l’aereo. Manca un lavoro di marketing, dove si spiega che Trieste è di per se stessa un grande centro comerciale, che offre una scelta enorme. Abbiamo un’università al centro dell’Europa, nella quale né si crede né si investe in modo adeguato. Ogni anno si rischia di ridurre gli istituti di scienza eccellenti. Ci si lamenta perché i giovani se ne vanno ma non c’è una strategia per attirarne altri con politiche mirate.
Nella splendida ex-Pescheria, per esempio, dove è mancata già dall’inizio un’idea sul come usarla dopo il restauro, mentre da anni gli albergatori sottolineavano la necessità di un Centro congressi.
Soltanto quest’anno la nuova giunta provinciale ha inserito finalmente uno strumento come il Gal (Gruppo azione locale) Carso, per sviluppare iniziative per il territorio con i fondi europei, che in altre parti d’Italia funzionano già dal 1995.
Le istituzioni pubbliche sfornano idee che all’indomani spariscono per essere subito dopo riproposte. Sembra che non ci sia mai nessuno che concluda un progetto.
Nessuno risolve i problemi, ma ci racconta quali sono. Perché non si studia di più e si impara degli altri? Questa, secondo me, è un’ imperdonabile leggerezza.
Il cittadino invece ha bisogno di certezze per dare il suo contributo al futuro. La reazione forte della parte politica su un piccolo estratto di quanto ho dichiarato al Board Magazin non mi stupisce.
Chiarisco che, vista la situazione attuale in Italia con gli scandali in Campania, Abruzzo e altrove, sicuramente non intendevo comparare i politici triestini a simili vicende. Sono d’accordo: non sono i peggiori d’Italia – ma neanche i migliori.
Trieste merita una lobby forte e unita aldilà del colore politico. Una squadra che lotti per gli interessi della città e della sua popolazione. Un’unione di tutti i politici, come quella che si è creata per reagire alle mie dichiarazioni. Spero che questo episodio crei almeno un dibattito con effetti concreti per il bene comune e con una maggiore partecipazione della società civile e dei singoli cittadini. Tutti insieme appassionatamente.

Veit Heinichen

[Angiolina]

sì, però, dire che i triestini sono i peggiori politici italiani è stupido. a meno che per lui l'italia non si fermi alla linea gotica...

[Zigolo]

Quel che me dá veramente fastido xe quel comento de "Come el se permeti, lui a Trieste xe solo un ospite". Cossa xe, una minacia che se nol stá zitto i lo van a espulsar? Oltetuto quel che lo ga ditto el xe de Pieve de Cadore. No esatamente un triestin patoco

Go inteso che sto sior (el zà citado sosia de Frankestein) ga ciolto casa a Prosecco e che ogni primo magio i locali va a farghe la serenata al ilustre "ospite"

[babatriestina]

sì, però, dire che i triestini sono i peggiori politici italiani è stupido. a meno che per lui l'italia non si fermi alla linea gotica...

ma sembra che non l'abbia detto.
In realtà abbiamo tutti letto i commenti, ma non è stato riportato il testo che ha dato origine alla discussione.

[AdlerTS]

Veit sindaco !

[Zigolo]

Veit sindaco !

Chissà quanto meo de tanti altri!

Anche come categoria penso che podessi andar ben: Politici (cola P maiuscola) no ghe ne xe più, imprenditori in politica fa solo che dano, omo de cultura (amesso che no sia del tuto sproveduto dal lato pratico) podarìa far del ben...

[babatriestina]

S Parla anche di vini, tra cui uno della vs. zona che non avevo ancora sentito qua nel forum, purtroppo mi sono dimenticato il nome, mi sembra lit....... ?

Vitovska?

un'altra etichetta di vitovska, foto fatta con un telefonino di notte in osmizza a Samatorza.
C'è anche un post sui vini triestini..